Concetti Chiave
- Eugenio Montale, nato a Genova, inizia la sua carriera letteraria negli anni '20, pubblicando la sua prima raccolta "Ossi di seppia" grazie a Piero Gobetti.
- Montale si trasferisce a Firenze, rifiuta la tessera fascista, e si mantiene come traduttore, mentre il suo impegno politico post-bellico è breve a causa delle delusioni politiche.
- La sua produzione poetica si divide in due fasi: la prima, con uno stile alto e tradizionale, culmina nella raccolta "La bufera e altro" con temi storici e allegorici.
- La figura di Clizia, ispirata da Irma Brandeis, ricorre come simbolo morale e intellettuale nelle sue prime opere, evolvendo stilisticamente e tematicamente nel corso del tempo.
- Nella seconda fase, Montale adotta un tono satirico e comico nella raccolta "Satura", riflettendo il suo scetticismo verso la società di massa e la sua industria culturale.
Indice
Infanzia e formazione di Montale
Eugenio Montale nasce a Genova, figlio di un titolare di una ditta di prodotti chimici. si diploma come ragioniere ma è appassionato al canto ed alla letteratura. Verrà chiamato alle armi nel 1917. negli anni 20 entra in contatto con i redattori di diverse riviste e con Piero Gobetti, importante figura del pensiero liberale. pubblica grazie alle sue edizioni la sua prima raccolta, Ossi di seppia, ed un intervento su stile e tradizione, che è un manifesto della sua poetica, ed entra in contatto con diversi intellettuali e poeti del tempo come Sbarbaro, Pound, Cecchi ecc.
Carriera letteraria e politica
si trasferisce a Firenze dove frequenta l'ambiente letterario intellettuale e conosce Irma brandeis, a cui dedicherà una raccolta di versi chiamandola Clizia.
avendo rifiutato la tessera del partito fascista, Sara licenziato, e dovrà mantenersi facendo il traduttore.
finita la guerra si impegna politicamente prima con il comitato di liberazione nazionale, e poi con il partito d'azione, ma abbandona la politica a causa del dominio della democrazia Cristiana al potere e del PCI all'opposizione. viene assunto a Milano come redattore del corriere della sera. Nel 1975 vince il Nobel per la letteratura. Morirà nel 1981.
Produzione poetica e influenze
La produzione poetica di Montale può essere suddivisa in due fasi principali. La prima dagli anni 20 con gli esordi, fino alla raccolta la bufera ed altro, la seconda dalla raccolta Satura fino alla sua morte.
Nella prima fase Montale, con uno stile alto, esprime novità contenutistiche e antropologiche attraverso una struttura formale innovativa ma rispettosa della tradizione. Con l'avvento del boom economico negli anni 60 il suo stile passa da un lirismo alto e tragico a toni comici.
Ossi di Seppia e simbolismo
Dalla prima raccolta, Ossi di Seppia, emergono le sue ispirazioni: i simbolisti francesi, ma anche Pascoli e D'Annunzio, fondamentali sul piano del linguaggio.
Negli Ossi di seppia di collegano i termini di una cultura filosofica e letteraria all'interno di un vasto campo metaforico, legato al paesaggio ligure, al mare, alla pietra, all'estate opprimente. Le simbologie marine sono un motivo unificatore di tutta l'opera. Gli ossi di seppia del titolo sono la metafora di una soggettività alla deriva, frantumata. Per Montale la poesia può esprimere i sintomi del malessere, ma non essere una cura.
Le Occasioni e la figura femminile
La seconda raccolta, Le occasioni, è caratterizzata dalla figura femminile dalle virtù speciali, che fa da guida morale, e dalla figura di Arsenio, alter ego del poeta, consapevole della propria immobilità.
La figura femminile, protagonista di molte delle poesie di questa raccolta e che nella prossima sarà chiamata Clizia, è spesso rappresentata come un uccello o come un angelo, inizialmente fragile e inafferrabile ma poi sempre più forte e coraggiosa, consapevole di se stessa e del proprio potere, capace di difendere la poesia dalla barbarie della storia. Essa è da un lato ascrivibile alla tradizione lirica di idealizzazione femminile di stilnoviana memoria, dall'altro incarna i valori etici ed ideologici dell'umanesimo europeo.
In essa sono essenziali però anche i caratteri realistici. Le sue apparizioni sono sempre ambientate in paesaggi quotidiani e legate a spunti e dati precisi, collegati all'aspetto di Irma Brandeis, ispiratrice della figura.
Alla fine di questa raccolta irrompe la realtà storica della catastrofe imminente della guerra.
La Bufera e altro: temi storici
La raccolta la Bufera e altro è incentrata su temi storici, dalla seconda guerra mondiale a fatti di cronaca più mondani, in cui pubblico e privato si mescolano. È chiara in questa raccolta l'influenza del neorealismo. La configurazione stilistica di questa raccolta rimane alta e tragica, con una forte componente allegorica. In quest'opera una delle figure centrali rimane Clizia, a cui il poeta si riferisce con termini religiosi, depositaria di qualità intellettuali e morali supreme, che ha il compito di sacrificarsi per salvare l'umanità, come Cristo secondo l'immaginario cristiano.
Nelle liriche finali della raccolta però Clizia è ormai una figura lontana e irraggiungibile, ed il divino viene colto negli aspetti terrestri, negli strati bassi della vita.
Dal 56 al 63 Montale smette di scrivere poesie, scoraggiato dall'avvento della società di massa, la cui industria culturale è per lui intellettualmente mortificante. Tornerà a scrivere nel 63, per ricordare la moglie appena scomparsa.
Satura e la seconda fase poetica
Nel 1971 inizia la sua seconda fase, con la pubblicazione della raccolta Satura, dal taglio satirico, comica e inclusiva. In questa raccolta il verso è molto meno controllato, stilisticamente più basso. Per forme e contenuti le liriche ricordano filastrocche, articoli in versi, epigrammi. La rinuncia alla dignità stilistica dei primi tre libri esprime la resa definitiva della poesia alla volgarità del mondo massificato.
Prevale ora il distacco, l'ironia. Non c'è più una carica morale, non c'è distinzione tra bene e male, la società di massa ha sprofondato ogni cosa in un composto fecale. In tutta quest'ultima fase, dall'uscita di Satura alla morte, Montale è scettico e nichilista. L'apocalisse che prevedeva nella Bufera si è manifestata sotto forma del "trionfo della spazzatura".
Domande da interrogazione
- Quali sono stati i primi passi di Eugenio Montale nella sua carriera letteraria?
- Come ha influenzato la politica la vita professionale di Montale?
- Quali sono le caratteristiche principali della raccolta "Ossi di Seppia"?
- Chi è Clizia e quale ruolo ha nelle opere di Montale?
- Come si evolve lo stile poetico di Montale nella sua seconda fase?
Montale ha iniziato la sua carriera letteraria negli anni '20, entrando in contatto con intellettuali e poeti come Sbarbaro e Pound, e pubblicando la sua prima raccolta "Ossi di Seppia" grazie a Piero Gobetti.
Montale ha rifiutato la tessera del partito fascista, il che ha portato al suo licenziamento. Dopo la guerra, si è impegnato politicamente ma ha abbandonato a causa del dominio della Democrazia Cristiana e del PCI.
"Ossi di Seppia" è caratterizzata da simbolismo e metafore legate al paesaggio ligure e al mare, esprimendo una soggettività alla deriva e il malessere esistenziale.
Clizia è una figura femminile centrale nelle opere di Montale, rappresentata come guida morale e simbolo di valori etici, ispirata da Irma Brandeis.
Nella seconda fase, iniziata con "Satura", lo stile di Montale diventa più satirico e comico, con un verso meno controllato e un tono distaccato e ironico, riflettendo il suo scetticismo verso la società di massa.