Concetti Chiave
- Il componimento "Non chiederci la parola" apre la sezione "Ossi di seppia" e riflette la crisi spirituale di Montale e della sua generazione.
- La struttura metrica è composta da tre quartine con uno schema di rime abba cddc efef, variando la lunghezza dei versi.
- Montale esprime opposizione al regime fascista, scegliendo un'etica che sottolinea gli aspetti negativi della condizione umana.
- Il poeta dialoga con il lettore, negando di possedere certezze o versi capaci di rivelare la complessità dell'animo umano.
- Montale si distanzia dai modelli dei poeti vate e veggente, proponendo un linguaggio aspro che riflette la disarmonia tra uomo e natura.
Il componimento, posto in apertura della sezione Ossi di seppia e pubblicato nel 1925, contiene una dichiarazione poetica.
La forma metrica è di tre quartine con versi di diversa lunghezza rimati secondo lo schema abba
cddc efef.
Indice
Crisi Spirituale e Opposizione
I versi esprimono la crisi spirituale di Montale e di una intera generazione di intellettuali in un'epoca in cui la retorica fascista aveva conquistato la cultura borghese.
L'opposizione del poeta al regime si considera in una scelta etica: egli non ha nessun messaggio positivo da comunicare , può solo enunciare gli aspetti negativi della condizione umana e della storia.
Riflessioni sulla Condizione Umana
Nella prima strofa il poeta si rivolge al lettore e lo invita a non domandargli parole che diano certezze e versi che svelino la complessità dell'animo umano.
Nella seconda strofa afferma che alcuni uomini affrontano la vita con fiducia, in pace con se stessi e con gli altri, e non avvertono il lato oscuro; costoro non sono consapevoli della precarietà del vivere
e ostentano una sicurezza che è solo indizio di superficialità.
Conclusione e Distanza dai Modelli
Nella terza strofa il poeta ribadisce di non possedere formule magiche capaci di infondere fiducia in chi legge i suoi versi.
Questa conclusione non è dettata da una concezione nichilista ma è un tentativo di salvezza.
Montale prende così le distanze dai modelli del poeta vate (Carducci, D'Annunzio) e dal poeta veggente ma anche dal Simbolismo e dall'Estetismo.
Se le vita è arida, e se la poesia può solo cantare la disarmonia tra l'uomo e la natura, il linguaggio non può che essere aspro e secco.
I versi presentano i moduli tipici di Montale, basati anzitutto sul dialogo con il lettore.