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di yya
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Concetti Chiave

  • Il componimento "Non chiederci la parola" di Montale funge da manifesto della sua poetica, comunicando messaggi negativi e la denuncia del male di vivere.
  • Montale esprime l'incapacità di decifrare il mondo, evidenziando la funzione della poesia come comunicatrice di mancanza e incertezza.
  • Il poeta mette in guardia contro la sicurezza ingannevole dell'uomo, riferendosi al fascismo e all'illusione dell'uomo comune, con un sentimento ambivalente di disprezzo e invidia.
  • Il tema dell'ombra simboleggia la parte nascosta dell'uomo e rappresenta una minaccia di sdoppiamento dell'identità, in un paesaggio aspro e squallido.
  • La poesia riflette una dimensione interiore di privazione e frustrazione, con un linguaggio arido e contorto che rispecchia un atteggiamento critico e negativo, ma lascia aperta una speranza di cambiamento.

Indice

  1. Manifesto di poetica
  2. Concezione di vita e poesia
  3. Critica all'uomo sicuro di sé
  4. Paesaggio e simbolismo
  5. Dimensione interiore e linguaggio

Manifesto di poetica

È il primo componimento della sezione Ossi di seppia. È una sorta di manifesto o di dichiarazione di poetica rivolta al lettore, che accomuna Montale ai poeti della sua generazione. Il poeta non ha alcun messaggio positivo da rivolgere agli uomini: la sua anima divisa e informe può comunicare solo messaggi negativi, di denuncia del male di vivere e dell’insignificanza del mondo.

La prima quartina costituisce il messaggio da dare al lettore. Con le prime due parole, Non chiederci, Montale fa assumere al componimento un tono negativo, raccogliendo nella sua esperienza personale quella collettiva.

Concezione di vita e poesia

La poesia esprime la concezione di vita di Montale e la funzione della poesia. Montale afferma che è incapace di decifrare il mondo. Per Montale la poesia può comunicare solo la mancanza: TEMA DELL’ASSONANZA.

Critica all'uomo sicuro di sé

Montale mette in guardia il lettore da chi si sente troppo sicuro di sé: il poeta si riferisce al fascismo. Questo uomo è quello che inganna, che illude il lettore, ma non è solo il fascismo, è anche l’uomo in generale. Montale guarda quest'uomo con invidia. L’esclamazione indica un atteggiamento ambivalente nei confronti della sicurezza ignara dell’uomo comune: disprezzo e pietà da una parte, perché questi vive in una condizione di falsità e di illusioni; invidia, dall’altra parte, perché è felice e sicuro di se e degli altri. Fare o non fare attenzione alla propria ombra vuol dire interrogarsi o meno riguardo alla propria identità e alla propria collocazione nella realtà, avvertire o meno anche la minaccia di un altro sé stesso, ovvero la minaccia della scissione.

Montale prova anche pietà nei confronti di quest'uomo, perché lui ha sempre un’ombra di cui non si cura. Il tema è simbolico, perché l’ombra rappresenta la parte nascosta dell’uomo.

Paesaggio e simbolismo

Il paesaggio descritto dal poeta è aspro, un paesaggio che si contrappone a quello della poesia precedente rappresentato dal croco. Il paesaggio è squallido, non ha niente della sensualità lussureggiante di quello d'annunziano. Si è lontani anche dal fascino e dal mistero della natura che si riscontrano nella poesia pascoliana. Ci si trova nei prati polverosi delle periferie cittadine, cari ai crepuscolari, ma senza l’ironia e il languore di questi poeti.

Dimensione interiore e linguaggio

La dimensione interiore è quella della privazione, dell’informità, della scissione: rinvia a una situazione di squallore e di sdoppiamento riscontrabile nella poesia di Sbarbaro, nei romanzi e nei racconti di Pirandello. Anche il linguaggio non può perciò essere pieno, ricco, rivelatore: potrà solo essere arido, secco, contorto. È evidente quindi il nesso fra psicologa e poetica: da una situazione di impotenza e di frustrazione può nascere solo l’”elegia”, non l’”inno”, un atteggiamento critico e negativo, non un messaggio positivo.

Quindi il tema della poesia è di carattere negativo, ma la poesia di Montale lascia sempre un'apertura, una speranza affinché il futuro possa cambiare.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il messaggio principale del "Manifesto di poetica" di Montale?
  2. Il "Manifesto di poetica" di Montale comunica un messaggio negativo, denunciando il male di vivere e l'insignificanza del mondo, riflettendo l'esperienza personale e collettiva del poeta.

  3. Come Montale vede la funzione della poesia nella sua concezione di vita?
  4. Montale vede la poesia come un mezzo per esprimere la mancanza e l'incapacità di decifrare il mondo, sottolineando il tema dell'assonanza.

  5. Qual è la critica di Montale all'uomo sicuro di sé?
  6. Montale critica l'uomo sicuro di sé, associato al fascismo e all'illusione, provando disprezzo e pietà per la sua condizione di falsità, ma anche invidia per la sua sicurezza.

  7. In che modo il paesaggio e il simbolismo sono rappresentati nella poesia di Montale?
  8. Il paesaggio nella poesia di Montale è aspro e squallido, privo della sensualità e del mistero della natura, simbolizzando la privazione e la scissione interiore.

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