Concetti Chiave
- La novella di Boccaccio, "Chichibio e la Gru", narra di un cuoco veneziano che, con una battuta intelligente, riesce a risolvere una situazione difficile con il suo padrone, il cavaliere Currado Gianfigliazzi.
- Il tema centrale è l'importanza delle risposte argute e l'intelligenza istintiva, che permette di affrontare situazioni di tensione con successo.
- La novella contrappone due mondi, quello popolare e quello nobiliare, e mostra come l'ironia e la parola possano unire persone di classi sociali diverse.
- Chichibio rappresenta l'umiltà e la prontezza di spirito, mentre Currado è simbolo di nobiltà e generosità, apprezzando l'arguzia del cuoco.
- La struttura narrativa è suddivisa in tre macrosequenze, ognuna caratterizzata da un ambiente differente e un uso sapiente del dialogo che coinvolge il lettore.

Riassunto della nota novella
Un nobile cavaliere chiamato Currado Gianfigliazzi,durante una battuta di caccia, uccide una gru e la affida al suo cuoco veneziano, Chichibio. Quest’ultimo cucina la gru così bene che la ragazza di cui era innamorato, Brunetta sentendo l’odore gliene chiese una coscia.
Chichibio inizialmente rifiuta, ma provocato dall’amata decide di darle la desiderata coscia. Una volta servita la gru a Currado e ai suoi ospiti, il cavaliere si accorge che manca una parte della gru e chiede spiegazioni a Chichibio, lasciando passare la questione per la presenza degli ospiti. Chichibio per paura delle conseguenze afferma che le gru hanno una sola zampa e Currado propone di verificarlo la mattina seguente. La mattina seguente Currado e Chichibio trovano delle gru con una sola zampa, ma appena Chichibio strilla “oh, oh” le gru si spaventano e iniziano a correre via tirando giù anche la seconda zampa. Chichibio riesce a salvarsi con un’affermazione intelligente e allegra per la situazione in cui si trovava. Il cavaliere gli chiede: “Che ti par? Parti ch’elle n’abbian due?”. Il cuoco risponde: “ma voi non gridaste - ho ho - a quella di iersera; ché se così gridato aveste, ella avrebbe così l'altra coscia come hanno fatto queste”.
La battuta di Chichibìo appiana la questione tra lui e Currado, perché riesce a sdrammatizzare la situazione. La questione in fin dei conti è grave ma non abbastanza da non poter essere risolta. La battuta divertente ma anche intelligente del cuoco fa ridere Currado e calma la sua ira. Al cavaliere piacque tanto la risposta di Chichibio perché lo fece ridere e per questo lo perdonò.
Analisi della novella di Boccaccio
Lo scopo della novella Chichibio e la gru è quello di mostrare come le risposte argute che possono venire in mente nel momento in cui ci si trova in difficoltà, possono essere davvero risolutive. Anche se pensate da persone che mai e poi mai nella vita si sarebbero sognate di avere così tanto acume. Il tema principale di questa novella - e di tutte quelle della sesta giornata- è la Fortuna, che deve essere colta al volo da chi è dotato di intelligenza. Siamo di fronte all’illustrazione di due mondi completamente diversi. Da una parte abbiamo il mondo popolare e dall’altra abbiamo il mondo della nobiltà, dove risiede una certa cortesia.
I temi della novella sono la sorte e le argute risposte che tirano fuori dai guai anche i più umili come Chichibio. Inoltre la novella tratta anche il tema delle debolezze che l’amore provoca come ad esempio Chichibio e Brunetta.
Chichibio rappresenta l’umiltà il quale con un’abilità linguistica unita con un po’ di fortuna è riuscito a salvarsi dai guai. Mentre Currado rappresenta la nobiltà perché perdona Chichibio dopo la sua battuta, come se fosse un giullare.
Il momento di massima tensione narrativa è il finale. La mossa della battuta di Chichibio è abbastanza inaspettato, lasciando il lettore a bocca aperta.
Quello che unisce i due personaggi è sicuramente la parola e l’ironia. Infatti i due hanno trovato un compromesso grazie a queste.
La novella fa a parte della sesta giornata del Decameron ed è quindi incentrata su un arguto motto che si rivela salvifico per il protagonista.
La novella si divide nettamente in tre macrosequenze, caratterizzate da tre ambienti diversi.
La prima si svolge in cucina e vede come protagonisti Chichibio e Brunetta che, attraverso un dialogo dal tono dialettale, danno inizio all'azione narrativa. La seconda avviene nella sala da pranzo del nobile Currado, dove, in uno scambio di battute tra il cuoco e il suo padrone, Chichibio suscita l'ira del signore, trattenuta a stento dalla convenienza, dal momento che sono presenti degli invitati. La terza è ambientata in uno spazio aperto, in campagna, ed è ancora caratterizzata dalla forma del dialogo che si svolge, con esiti alterni, tra Chichibio e Currado: dapprima, alla vista delle gru immerse nel sonno, sembra prevalere Chichibio, poi, al grido del signore, il trionfo pare appartenere a Currado; infine, con una battuta di spirito nata dalla disperazione, la vittoria viene assegnata definitivamente all'arguto cuoco.
Nella novella vengono messi a confronto due personaggi, rappresentanti di due classi sociali ben diverse: Currado è nobile, ricco, raffinato, intelligente, Chichibio è un semplice cuoco, bravo nella sua arte, sensibile all'amore, pronto nel parlare, ma anche molto timoroso delle reazioni del suo signore. Saranno proprio la paura e la necessità, accompagnate dalla fortuna, a suggerirgli la battuta divertente che lo salverà da una severa punizione. L'intelligenza, la mente arguta e la prontezza delle risposte accomunano i due personaggi, annullandone, anche se solo per un attimo, le differenze sociali, in nome di un'affinità di spirito che pur si manifesta in modo diverso. Currado, infatti, apprezza l'arguzia, dimostrando intelligenza razionale e generosità. Chichibio, al quale la necessità aguzza l'ingegno, ha un'intelligenza pronta e istintiva.
II linguaggio è, contemporaneamente, popolare e raffinato per evidenziare la distanza sociale dei due protagonisti . La narrazione, grazie anche all'uso sapiente del dialogo, è efficace e sa coinvolgere il lettore nella storia. Le costruzioni sono quelle tipiche del linguaggio trecentesco, assai diverse dall'italiano odierno: verbo alla fine della frase, inversione delle parole, frequente uso del nesso relativo, gran numero di subordinate implicite, espresse al gerundio o al participio.
Per ulteriori approfondimenti su Chichibio e la gru vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è la trama principale della novella "Chichibio e la Gru"?
- Quali sono i temi principali della novella di Boccaccio?
- Come si sviluppa la struttura narrativa della novella?
- Qual è il ruolo del linguaggio nella novella?
- Come si risolve il conflitto tra Chichibio e Currado?
La trama ruota attorno a Chichibio, un cuoco veneziano, che cucina una gru per il cavaliere Currado Gianfigliazzi. Dopo aver dato una coscia della gru alla sua amata Brunetta, Chichibio si trova a dover giustificare la mancanza di una zampa al cavaliere, riuscendo a salvarsi con un'arguta battuta.
I temi principali includono la fortuna e l'intelligenza, l'arguzia delle risposte che possono risolvere situazioni difficili, e le debolezze provocate dall'amore. La novella esplora anche le differenze sociali tra il mondo popolare e quello nobile.
La novella è divisa in tre macrosequenze: la prima in cucina con Chichibio e Brunetta, la seconda nella sala da pranzo di Currado, e la terza in campagna, dove avviene il confronto finale tra Chichibio e Currado.
Il linguaggio è sia popolare che raffinato, evidenziando la distanza sociale tra i protagonisti. La narrazione utilizza il dialogo in modo efficace, coinvolgendo il lettore e utilizzando costruzioni tipiche del linguaggio trecentesco.
Il conflitto si risolve grazie all'arguzia di Chichibio, che con una battuta intelligente riesce a far ridere Currado, il quale apprezza l'arguzia e decide di perdonarlo, dimostrando generosità e intelligenza razionale.