Concetti Chiave
- L'edizione definitiva del 1532 dell'Orlando Furioso conta 46 canti, rispetto ai 40 delle edizioni precedenti, e supera il modello fiorentino di Boiardo in termini linguistici.
- Ariosto adotta la lingua fiorentina dei trecentisti, seguendo Pietro Bembo, avvicinandosi all'optimum linguistico rappresentato da Petrarca.
- La tecnica narrativa dell'entrelacement rende complessa la trama, con tre principali nuclei narrativi: la guerra tra cristiani e saraceni, la follia di Orlando e le nozze di Ruggiero e Bradamante.
- Ariosto utilizza un vocabolario prosaico e toni familiari, abbassando la solennità stilistica per introdurre ironia e riflessione sulle vicende cavalleresche.
- Il poeta critica ironicamente le questioni politiche del cardinale Ippolito d'Este, rivendicando il valore della poesia e l'autonomia dell'intellettuale cortese.
Indice
Le edizioni dell'Orlando Furioso
La prima edizione del 1516 conta 40 canti e la seconda del 1520 ne conta 40: queste si basano sul modello fiorentino di Boiardo. Nel 1532 si ha l'edizione definitiva che fu accresciuta di 6 canti rispetto alle edizioni precedenti.
Linguaggio e influenze letterarie
Dal punto di vista linguistico l'ultima edizione ha superato il Boiardo che usa latinismi, parlate locali e dialetto veneto. Ariosto nella terza edizione segue Pietro Bembo che pensava che la lingua deve essere il fiorentino dei trecientisti (Petrarca per la poesia e Boccaccio per la prosa) e s'avvicina all'optimum che é Petrarca.
Trama e nuclei narrativi
L'Orlando furioso comincia dove termina l'Orlando innamorato di Maria Matteo Boiardo; il poema di Boiardo termina con la fuga di Angelica e di questa fuga Ariosto ne fa un riassunto nelle ottave del primo libro dell'Orlando furioso. Tutto l'Orlando furioso è costituito da ottave, gli ultimi due versi sono in rima baciata. La tecnica narrativa dell'entrelacement (intreccio) rende difficile la trama poiché la narrazione è sospesa continuamente da storie legate fra loro che avvengono contemporaneamente. Vi sono 3 nuclei narrativi:
-la guerra fra cristiani e saraceni (ne fa riferimento nel proemio dove vi è la protasi=enunciazione del contenuto);
-la follia di Orlando a causa di Angelica che preferisce Medoro a Orlando;
-le nozze di Ruggiero e Bradamante (sorella di Rinaldo); da queste nozze nacque la famiglia degli Estensi.
Stile e ironia di Ariosto
Il contenuto del proemio è medievale (si riferisce al ciclo carolingio e bretone) e rinascimentale (il culto della donna). Nei primi 2 versi della prima ottava riproduce i primi 3 versi dell'Eneide di Virgilio (arma virumque cano, Troia equi primus ab oris...) per il culto della forma e il canto XIV del Purgatorio (le donne è cavalier, li affanni e li agi...). La solennità stilistica s'abbasserà nella seconda ottava dove Ariosto presenta un personaggio che ha subìto un processo di disereocizzazione (Orlando). Il vocabolario è prosaico e ricorda il parlato quotidiano; il tono familiare è indizio dell'ironia e l'accomunare l'autore e il paladino nella stessa follia amorosa abbassa la figura del grande paladino e ribadisce la volontà di prendere le vicende deglu eroi cavallereschi come materia di saggia riflessione. La terza e quarta ottava-con la dedica al cardinale Ippolito d'Este-richiamano il clima cortigiano della letteratura rinascimentale. Gli ultimi 2 versi della 4 ottava si basano sulla figura dell'antifrasi e sono da intendere a rovescio: il poeta infatti sembra esaltare gli "alti pensieri" del cardinale e sminuire il valore dei versi; ma in realtà Ariosto prova fastidio per le questioni politiche e diplomatiche del cardinale e ritiene che l'attività più alta sia la poesia. Egli finge di ritenere il contrario ma, nel momento in cui s'adegua al codice cortigiano, se ne distacca con ironia, rivendicando l'autonomia dell'intellettuale cortese e il valore delle lettere contro gli affari politici: questi sono presentati come cosa vana, come follia in cui si disperdono gli sforzi umani, mentre le lettere sono l'unica attività in cui l'uomo può realizzare pienamente se stesso e raggiungere la serenità e la saggezza.
Domande da interrogazione
- Quali sono le differenze principali tra le edizioni dell'Orlando Furioso?
- Come si evolve il linguaggio nell'Orlando Furioso?
- Quali sono i principali nuclei narrativi dell'Orlando Furioso?
- In che modo Ariosto utilizza l'ironia nel suo stile?
- Qual è il significato della dedica al cardinale Ippolito d'Este?
La prima edizione del 1516 e la seconda del 1520 contano entrambe 40 canti, mentre l'edizione definitiva del 1532 è stata accresciuta di 6 canti rispetto alle precedenti.
Nell'ultima edizione, Ariosto supera l'uso di latinismi e dialetti locali di Boiardo, seguendo Pietro Bembo e avvicinandosi al fiorentino dei trecentisti, in particolare a Petrarca.
I tre nuclei narrativi principali sono la guerra fra cristiani e saraceni, la follia di Orlando per Angelica, e le nozze di Ruggiero e Bradamante.
Ariosto abbassa la solennità stilistica con un vocabolario prosaico e un tono familiare, utilizzando l'ironia per riflettere saggiamente sulle vicende eroiche e per distaccarsi dalle questioni politiche.
La dedica al cardinale, pur sembrando esaltare i suoi "alti pensieri", in realtà esprime il fastidio di Ariosto per le questioni politiche, rivendicando il valore della poesia come attività più alta.