Zhuweiqiu
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Concetti Chiave

  • Il proemio dell'Orlando Furioso segue la tradizione epica, presentando e anticipando il contenuto, ma introduce l'innovazione di una dedica esplicita ai destinatari dell'opera.
  • La prima ottava mescola tradizioni bretone e carolingia con temi d'amore, utilizzando figure retoriche come il chiasmo per creare intrecci semantici.
  • Nella seconda ottava, Ariosto anticipa la narrazione sulla follia d'amore di Orlando, inserendo elementi autobiografici e il topos dell'amore consumante.
  • La terza ottava include una dedica ai figli di Ercole I d'Este, con espressioni di finta umiltà e l'impegno di Ariosto a onorare la corte attraverso i suoi scritti.
  • La quarta ottava esalta i valori eroici dei personaggi, in particolare Ruggero, e invita i lettori a lasciarsi coinvolgere dalla narrazione per trovare distensione mentale.

Indice

  1. Funzione e Innovazione
  2. Intreccio di Tradizioni
  3. Dichiarazione Poetica
  4. Dedica e Umiltà
  5. Eroismo e Valori

Funzione e Innovazione

La funzione non è nuova, è la stessa dell’Iliade e del’ Odissea del VII secolo a.C : presentare e anticipare la materia. C’è però un’innovazione, la dedica esplicita ai destinatari dell’opera, che non era mai stata fatta prima e che rimanda al concetto di dipendenza dell’intellettuale alla corte.

-Prima ottava

Intreccio di Tradizioni

Già dalle prime strofe si intrecciano le tradizioni dell’epoca bretone e carolingia con i temi dell’amore e dei sentimenti, ciò è visibile nella figura retorica del chiasmo (v.1) che rende l’intreccio metaforico concreto. Questo non è osservabile a livello grafico perché tutti i termini si trovano sullo stesso verso ma è presente a livello semantico.

Nel v.2 la dimensione dell’io è rafforzata dalla posizione del verbo che riprende la struttura latina (e dunque rispecchia la tradizione) e permette all’io poetico e alla soggettività di emergere ed essere al centro dell’attenzione. Questa scelta richiama in particolare l’Eneide di Virgilio, esempio della classicità a cui Ariosto si ispirava.

Dal v.3 in poi ha inizio una piccola digressione storica che contestualizza l’opera e permette di ricostruire la conquista araba della Spagna; nel v.6 compare poi il nome di un personaggio importante, Agramante, ossia il re dell’Africa discendente di Carlo Magno già presente nell’Orlando Innamorato. Questa necessità forte di ricollegarsi alla cultura antica (sia prendendola a modello sia facendo riferimenti) è fondamentale in Ariosto in quanto la considera sempre presente e viva dato che è ciò da cui deriviamo.

Nel v.8 viene fornita una coordinata temporale precisa, precedentemente stabilita da Boiardo. “Imperator romano” intende “del Sacro Romano Impero”: “sacro” perché voluto da Dio e “romano” perché comprendeva gli antichi territori dell’Impero Romano.

-Seconda ottava

Dichiarazione Poetica

E’ una dichiarazione poetica in cui Ariosto anticipa di cosa parlerà: racconterà qualcosa di Orlando che nessuno aveva mai scritto, né in prosa né in versi, del fatto che lui a causa dell’amore divenne matto.

Nel v.5 “colei” è un riferimento al vissuto personale di Ariosto, che introduce un elemento autobiografico anche in un’opera che di autobiografico non ha nulla poiché con un parallelismo la pazzia di Orlando corrisponde alla sua propria pazzia, perché anche lui si sente consumato, come il suo protagonista, dall’amore per una donna. Negli ultimi versi si augura che questo sentimento gli permetta di terminare l’opera così come l’aveva pensata e di arrivare dove voleva nella narrazione, perché sa già che forse non ne sarà in grado. Viene introdotto il topos letterario di amore che consuma e dilania l’anima perché impossibile: un esempio è quello di Paolo e Francesca nella Divina Commedia. Nel caso di Ariosto ci fu un matrimonio, che però andava tenuto segreto.

-Terza ottava

Dedica e Umiltà

Dal v.1 al v.3 è presente la vera e propria dedica in cui l’autore si rivolge ai figli di Ercole I d’Este che diventerà poi cardinale; tra i v.4 e 8 invece si trova una manifestazione di finta umiltà in cui Ariosto scrive che prova a dare onore alla corte ma è solo un servo: ciò rientra nella finzione letteraria che stimola il lettore all’ascolto. Scrive poi che per contraccambiare ciò che gli viene offerto dal signore può donare un servizio da letterato, attraverso parole o scritti, e che ce la metterà tutta per dare alla corte il più possibile.

-Quarta ottava

Eroismo e Valori

Nel v.1 con “voi” si intende la dimensione della corte che accomuna più uomini “degni”, ossia grandi. Scrive che poiché i suoi personaggi sono eroi nobili, si accingerà a raccontare le sue gesta con eleganza. Il “quel” al v.3 viene usato per riferirsi a Ruggero, antenato degli Este secondo l’albero genealogico creato da Boiardo, che diventò un modello di riferimento per la sua moralità ed eroicità. Questi valori erano presenti, seppur in maniera diversa, anche nell’Iliade, in cui l’eroismo corrisponde alla forza fisica, e nell’Odissea in cui invece viene rappresentato dalla voglia di conoscere.

L’ottava viene conclusa informando i fruitori che, se ascolteranno le parole di Ariosto e allontaneranno i propri pensieri, la sua poesia potrà trovare spazio nelle loro menti, distendendoli.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'innovazione principale introdotta da Ariosto nella sua opera rispetto ai poemi epici precedenti?
  2. Ariosto introduce la dedica esplicita ai destinatari dell'opera, un concetto nuovo che sottolinea la dipendenza dell'intellettuale alla corte.

  3. Come Ariosto intreccia le tradizioni bretone e carolingia nei suoi versi?
  4. Ariosto utilizza figure retoriche come il chiasmo e richiami alla struttura latina per intrecciare tradizioni bretone e carolingia, evidenziando l'importanza della cultura classica.

  5. Qual è il tema centrale della dichiarazione poetica di Ariosto?
  6. Ariosto anticipa che racconterà di Orlando e della sua follia d'amore, introducendo un elemento autobiografico e il topos dell'amore che consuma l'anima.

  7. In che modo Ariosto esprime umiltà nella sua dedica?
  8. Ariosto manifesta una finta umiltà, dichiarandosi un servo della corte e promettendo di offrire il suo servizio letterario per onorarla.

  9. Quali valori eroici Ariosto intende rappresentare nella sua opera?
  10. Ariosto intende rappresentare valori di nobiltà e moralità, ispirandosi a modelli come Ruggero e richiamando l'eroismo fisico dell'Iliade e la curiosità dell'Odissea.

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