Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Il racconto si concentra sulla scoperta di Orlando dell'idillio amoroso tra Medoro e Angelica, un evento che sconvolge il paladino e lo spinge alla follia.
  • Il luogo della scoperta è descritto come un "locus amoenus," un ambiente pastorale e idealizzato che simboleggia la bellezza e la serenità, ma che viene infranto dalla gelosia di Orlando.
  • Le scritte incise sugli alberi e sulle rocce, testimonianza dell'amore tra Medoro e Angelica, scatenano la rabbia e la pazzia di Orlando, portandolo a distruggere il paesaggio idilliaco.
  • Attraverso figure retoriche come l'iperbole, Ariosto descrive la devastazione emotiva e fisica di Orlando, enfatizzando la dimensione drammatica e sovrumana della sua follia.
  • Ariosto commenta sull'amore come causa di pazzia, suggerendo che chi si perde nell'amore è destinato a smarrirsi e soffrire, richiamando un messaggio morale universale.

Indice

  1. La liberazione di Orlando
  2. Il locus amoenus
  3. La follia di Orlando
  4. Riflessioni sull'amore e la follia

La liberazione di Orlando

L’argomento è trattato nel canto XXIII dalla 100.a alla 136.a ottava e nel canto XXIV nelle prime tre ottave.

Per merito di Angelica Orlando è stato liberato dall’incantesimo che teneva prigioniero nel palazzo di Atlante ed ora parte alla ricerca della ragazza. Coinvolto in diverse imprese, per caso arriva nel luogo che vide fiorire l’idillio amoroso fra Medoro e Angelica. Gli alberi del bosco portano ancora le iscrizioni d’amore: questo è un duro colpo per il paladino. All’inizio cerca di nascondere la verità e poi, quanto questa gli appare in tutta evidenza perde il senno e si dà a distruzioni inenarrabili. L’episodio è quello che si allontana di più dalla precedente tradizione epico-cavalleresca.

Il locus amoenus

Il luogo in cui Orlando scopre l’idillio fra Angelica e Medoro è definito dalla critica “locus amoenus”, cioè un luogo piacevole e idealizzato, molto diffuso in letteratura e nelle arti figurative. Il contesto è pastorale, ma reso nobile da ricordi letterari di natura epica. In esso vivono degli umili pastori e durante il loro incontro, i due amanti hanno trovato riparo nella capanna di uno di essi, oppure passeggiano attraverso i prati e lungo le rive di un ruscello. Intorno alla radura, si eleva un fitto bosco e vi si trovano delle sorgenti che danno frescura quando fa più caldo. A volte i due giovani trovano riparo in una grotta che ricorda allo scrittore quella in cui erano soliti incontrarsi Didone ed Enea. Gli elementi tradizionali del “locus amoenus” sono tutti presenti: il prato fiorito, gli alberi, il ruscello, il fresco quando fa più caldo. Il luogo mantiene le stesse caratteristiche anche quando Orlando giunge presso la grotto e nella descrizione impressa all’entrata che ne fa Medoro.

Tuttavia, fin dall’inizio si capisce che un luogo così piacevole sarà presto teatro di un evento drammatico. L’elemento che determina il cambiamento dell’animo di Orlando sono le scritte incise sugli albero oppure tracciate sulla roccia, testimonianza dell’amore e del matrimonio dei due giovani.

La follia di Orlando

Preso dalla gelosia che si sta trasformando in pazzia, Orlando abbandona la capanna del pastore e penetra nel bosco da cui uscirà pazzo simile ad un animale.(Ottava 133: “Orlando si libera disordinatamente dell’elmo, dello scudo, dell’usbergo e delle armi che ora giacciono sparpagliate per il bosco. Poi si strappa i vestiti da dosso e resta nudo facendo mostra del petto, del e del dorso ricoperti di peli. Quindi inizia a manifestare la sua follia: nessuno sentirà mai raccontare di una follia maggiore di questa”. A questo punto, egli non può fare altro che distruggere tutte le tracce che ricordano la presenza dei due amanti, violando e sconvolgendo, in questo modo, la natura idillica. La descrizione delle manifestazioni della follia del paladino è fatta ricorrendo a diverse figure retoriche come l’iperbole e l’esagerazione.

Ariosto interviene per trascrivere il suo commento (ottave 1, 2 e 3, del canto XXVV.

Esso viene riportata di seguito, sotto forma di parafrasi

Riflessioni sull'amore e la follia

Chi rimane immischiato nella passione amorosa,

cerchi di tirarsene fuori prima di rimanerci intrappolato;

perché non troverà altro che follia,

secondo quanto sostengono tutti i saggi;

e se anche non si impazzisce come Orlando,

la pazzia si manifesterà comunque in altro modo.

C’è forse un sintomo più evidente di pazzia

che perdere sé stessi nella ricerca di altri?

Ci sono vari possibili segnali, ma la pazzia

che li provoca è una soltanto.

È come muoversi attraverso una foresta smisurata,

chi vi si inoltra è costretto inevitabilmente a sbagliare:

qualcuno esce di strada da una parte, altri da un’altra.

Per concludere, quello che vi voglio dire è:

a chi consuma la propria vita nell’amore, oltre ogni pena,

merita dui essere trattato con il ceppo e la catena del pazzo.

Mi si potrà certamente dire: ” Fratello, tu vuoi

mostrare l’errore degli altri senza vedere il tuo”

Io vi rispondo che vi capisco molto bene,

ora che ho un attimo di lucidità mentale:

ed ho gran desiderio (e spero proprio di farlo)

di riposare e abbandonare le danze [amorose]:

ma fare come vorrei al momento non posso

perché il male mi è ormai penetrato fino all’osso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Angelica nella liberazione di Orlando?
  2. Angelica è fondamentale nella liberazione di Orlando dall'incantesimo che lo teneva prigioniero nel palazzo di Atlante, permettendogli di partire alla sua ricerca.

  3. Come viene descritto il "locus amoenus" nel testo?
  4. Il "locus amoenus" è descritto come un luogo piacevole e idealizzato, con elementi tradizionali come prati fioriti, alberi, ruscelli e frescura, che diventa teatro di un evento drammatico.

  5. Qual è la reazione di Orlando quando scopre l'idillio tra Angelica e Medoro?
  6. Orlando, preso dalla gelosia, perde il senno e si abbandona a distruzioni inenarrabili, manifestando la sua follia attraverso azioni esagerate e iperboliche.

  7. Quali riflessioni sull'amore e la follia vengono presentate nel testo?
  8. Il testo riflette sull'amore come una passione che può portare alla follia, suggerendo che chi si perde nella ricerca dell'altro rischia di perdere sé stesso, e che la follia amorosa è inevitabile.

  9. Come viene rappresentata la follia di Orlando nel testo?
  10. La follia di Orlando è rappresentata attraverso azioni disordinate e violente, come spogliarsi delle armi e distruggere le tracce dell'amore tra Angelica e Medoro, utilizzando figure retoriche come l'iperbole.

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