Il legame tra amicizia e sacrificio nell'Eneide e nell'Orlando Furioso

Il legame tra Eurialo e Niso

Nel nono libro dell’Eneide Virgilio narra la storia dei giovani Eurialo e Niso, legati da un profondo legame di amicizia e fedeltà, che è stata in seguito ripresa da Ludovico Ariosto nel poema cavalleresco L’Orlando furioso; l’autore cambia lo sfondo della storia e i nomi dei personaggi, ma il tema della philìa e le vicende sono a imitazione dell’episodio dell’Eneide.

Gli eroi virgiliani sono due troiani: Niso, più maturo e desideroso di compiere gesta memorabili, ed Eurialo, giovane e ingenuo.

Le gesta eroiche e il sacrificio

Niso decide di fare una sortita ad Enea ed il compagno lo vuole seguire a tutti i costi: come questo, Cloridano pianifica di andare nel campo nemico e riprendere il corpo dell’amato re saraceno Dardinello e Medoro lo segue, nonostante i molti dubbi dell’amico.

In seguito i Troiani si avventurano nel campo nemico e fanno strage di Latini: in questo punto del racconto Virgilio aggiunge dettagli cruenti, creando una scena dove l’elemento predominante è il sangue. Anche Ariosto arricchisce la narrazione di particolari violenti e inserisce la stessa similitudine presente nell’Eneide, che paragona la furia dei protagonisti nell’uccidere i nemici a quella di un leone in un ovile.

La preghiera alla Luna e il destino

A questo punto della narrazione nell’Orlando furioso viene anticipato un elemento presente nell’Eneide, ovvero l’invocazione alla Luna: Medoro rivolge una preghiera alla dea affinché mostri loro il luogo dove si trovava il corpo del re. Le nubi si aprono e la luce lunare illumina il cadavere di Dardinello: i due saraceni prendono il corpo ma sono avvistati dai cavalieri guidati da Zerbino. Cloridano ritiene più saggio abbandonare il corpo del sovrano per evitare di essere catturato mentre il giovane continua a correre portandolo da solo. Eurialo e Niso vengono invece scoperti per l’imprudenza del primo: infatti, indossando un elmo vistoso e scintillante, la truppa nemica guidata da Volcente li nota e riesce a catturare il più giovane. Niso intanto come Cloridano scappa nel bosco e, dopo essersi accorto che il compagno è sparito, torna sui suoi passi: nascosto, vede Eurialo assalito dai nemici e supplica la Luna affinché salvi la vita dell’amico. Così gli amici più grandi di età si scagliano contro i nemici e per questo i più giovani, Medoro ed Eurialo, sono uccisi. Disperati, i sopravvissuti provano a sopraffare i nemici: mentre nell’Eneide anche Niso perde la vita, nell’Orlando furioso solo Cloridano muore e Medoro viene salvato.