Concetti Chiave
- Le figure retoriche influenzano il significato delle parole, conferendo loro un valore diverso e inaspettato, e sono conosciute come figure retoriche di contenuto.
- L'antitesi accosta immagini di senso opposto per creare un contrasto con un’immagine inattesa, come nel poema "Il cinque maggio" di Manzoni.
- La metafora designa un oggetto tramite un altro simile, creando uno spostamento di significato che accresce la forza del paragone, illustrato nella poesia di Ungaretti.
- L'ossimoro accosta due parole opposte, aumentando il valore suggestivo del verso e l'interesse del lettore, come nei versi di Novalis e Saba.
- La personificazione attribuisce qualità umane a cose o animali, avvicinando emotivamente il lettore, come nelle favole di Esopo e nelle poesie di Carducci.
Che cosa sono le figure retoriche
Sono quelle figure che influiscono sul significato delle parole, dando ad esse un valore diverso e a volte, inaspettato. Sono chiamate anche figure retoriche di contenuto.
• Antitesi o antinomia - Accostamento di immagini di senso o significato opposto. Crea un contrasto con un’immagine inattesa
Due volte nella polvere,
due volte sull’altar
A.Manzoni, Il cinque maggio
• Iperbole - Esagerazione di un concetto per difetto o per eccesso. Intensifica il significato
Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
E. Montale, Ho sceso, dandoti il braccio
• Metafora - Designazione di un oggetto per mezzo di un altro con cui esiste un rapporto di somiglianza e quindi si crea uno spostamento di significato. Accresce la forza del paragone
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
G.Ungaretti, Natale
• Metonimia - Sostituzione di un termine con un altro con cui esiste un’affinità logica spaziale, temporale, causale. Crea un accostamento non comune.
Sotto l’ali dormono i nidi
G.Pascoli, Il gelsomino notturno
• Ossimoro - Accostamento di due parole dal significato del tutto opposto. Accresce il valore suggestivo del verso, accrescendo anche la curiosità e l’interesse del lettore.
Amabile sole notturno (F. Novalis)
Trieste ha una scontrosa grazia
U. Saba, Trieste
Un altro esempio tipico è il titolo della raccolta di poesie di Baudelaire: I fiori del male
• Personificazione - Quando ad un animale o ad una cosa si attribuiscono qualità (fisiche o psicologiche), comportamenti o attributi di una persona. Viene chiamata anche “prosopopea”. Si la personificazione anche quando si fanno intervenire persone defunte come se fossero ancora in vita. Aumenta il valore di quanto espresso dall’essere inanimato, avvicinandolo emotivamente al lettore.
Un esempio continuo ci è fornito nella descrizione degli animali nelle favole di Esopo, Fedro e di La Fontaine, in cui gli animali si comportano come se fossero uomini, con gli stessi vizi e gli stessi sentimenti. Se personificati, i termini si scrivono la lettera iniziale maiuscola (es. la Patria, la Gloria)
Si ha la personificazione anche nella poesia di G. Carducci “Davanti a San Guido” in cui i cipressi di Bolgheri rivolgono la parola al poeta.
• Similitudine - Paragone fra due entità, messe in relazione per mezzo di un connettivo (come…. quale…). La differenza rispetto alla metafora sta proprio nella presenza di un connettivo. Accresce il valore descrittivo
Quando partisti come sono rimasta!
Come l’aratro in mezzo alla maggese
G.Pascoli, Lavandare
• Sineddoche
Un termine viene sostituito da un altro che ha con il primo un’affinità logica o materiale. Assomiglia abbastanza metonimia, ma insiste di più sull’aspetto qualitativo dell’immagine. Rende il linguaggio più vivo e crea degli accostamenti fuori del comune.
Bocche da sfamare (= avere tante persone a cui pensare)
Guadagnarsi il pane col sudore della fronte (= lavorare sodo per poter vivere)
Avere un tetto sicuro (= aver la certezza di un ricovero, e per estensione, una certa sicurezza, un certo agio)
• Sinestesia - Quando vengono associate delle sensazioni che appartengono a sfere sensoriali diverse e si ha un’immagine unica. Accentua il significato
… all’urlo nero/della madre
S.Quasimodo, Alle fronde dei salici
Odore di fragole rosse
G.Pascoli, Il gelsomino notturno
Domande da interrogazione
- Che cosa sono le figure retoriche di contenuto?
- Qual è la funzione dell'antitesi?
- In che modo la metafora differisce dalla similitudine?
- Qual è l'effetto dell'ossimoro sul lettore?
- Come si manifesta la personificazione nelle favole?
Le figure retoriche di contenuto influiscono sul significato delle parole, conferendo loro un valore diverso e a volte inaspettato.
L'antitesi accosta immagini di senso opposto, creando un contrasto con un’immagine inattesa.
La metafora designa un oggetto per mezzo di un altro con cui esiste un rapporto di somiglianza, senza l'uso di connettivi, mentre la similitudine utilizza connettivi come "come" o "quale".
L'ossimoro accresce il valore suggestivo del verso, aumentando la curiosità e l’interesse del lettore.
Nelle favole, la personificazione si manifesta quando gli animali si comportano come esseri umani, con vizi e sentimenti umani.