
Ad aggiudicarsi il titolo di Capitale italiana della Cultura nel 2022 è stata Procida, l’isola che da sempre rappresenta una delle perle del Mediterraneo. Scelta da una giuria di esperti presieduta da Stefano Baia Curioni, professore all’Università Bocconi di Milano, il 18 gennaio è stata ufficialmente proclamata punto di riferimento della cultura nel 2022 da Dario Franceschini, l’attuale Ministro dei Beni culturali e del Turismo.
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Procida capitale della cultura 2022: perché un punto di riferimento per la cultura italiana?
Tra le varie città candidate per l’ambito titolo che ogni anno dal 2015 viene assegnato ad una città italiana diversa, Procida è stata quella che ha convinto maggiormente la giuria non solo per il fascino dei suoi borghi caratteristici e per le sue bellezze naturali, ma anche perché si è resa promotrice di diverse attività interessanti e originali dal punto di vista turistico e culturale.Presentata al bando con il programma intitolato “La cultura non isola”, Procida è stata nominata la vincitrice indiscussa per i suoi numerosi progetti culturali (44), artisti in attività (240), quasi un anno di programmazione (330 giorni), le numerose opere originali prodotte (40), e infine gli spazi pubblici riconvertiti ad ambienti culturali (8).
Dopo la decisione di lasciare il titolo alla Parma nel 2021, vincitrice nel 2020, che a causa del Covid ha subito un arresto di tutte le attività previste nel corso dello scorso anno, nella cerimonia di proclamazione, Franceschini stesso ha commentato l’elezione di Procida a Capitale italiana della Cultura nel 2022 affermando che “il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto di sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato, la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria, la dimensione laboratoriale, che comprende aspetti sociali e di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee”. Procida ha dunque avuto il merito di configurarsi come “un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura, che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al paese, nei mesi che ci attendono”.
Dove si trova Procida, l’isola in cui si intrecciano storia, mito, letteratura e cinema?
L’isola di Procida si trova nel golfo di Napoli e con le altre isole campane di Ischia, Capri, Vivara e Nisida forma l’arcipelago delle isole Flegree. Procida è facilmente raggiungibile con traghetti in partenza da Pozzuoli e Napoli. Detta anche l’isola dei Limoni per i suoi agrumi grandi come cedri, rappresenta un luogo denso di memorie letterarie, storiche e cinematografiche. Situata all’estremità del Golfo delle Sirene, reso celebre dalle reminiscenze del mito di Odisseo e allo scontro fra dèi e giganti, ha fatto spesso da sfondo ad opere letterarie e cinematografiche di fama internazionale. È proprio Procida infatti l’ambientazione scelta da Elsa Morante nel suo celebre romanzo “L’isola di Arturo” e da Alphonse de Lamartine nel suo libro “Graziella”.Tristemente nota anche nella storia per la resistenza dei procidani contro il drammatico sbarco del pirata Khayr al Din Barbarossa avvenuto nel 1535 che portò il saccheggio dell’isola, in tempi moderni è stata scelta anche da grandi registi come sfondo di pellicole di successo internazionale come “Il Postino” con Massimo Troisi e “Il talento di Mr Ripley” con Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Cate Blanchett e Jude Law.
Cosa visitare a Procida, i principali luoghi di interesse
Procida offre un ventaglio diversificato di possibili di attività per tutti i gusti. Tra le principali mete di interesse turistico ci sono:- Il borgo dei pescatori conosciuto come la “Marina Corricella” rappresenta sicuramente uno dei maggiori poli di attrazione dell’isola con i suoi vicoli e i suoi raggruppamenti di piccole case dai colori caratteristici. Tra gli altri quartieri popolari dell’isola si incontrano anche quelli di Sent'cò, Marina Grande, San Leonardo, Santissima Annunziata, Sant'Antuono, Sant'Antonio e Chiaiolella, Semmarezio.
- Casa di Graziella: anche i luoghi della letteratura sono aperti ai visitatori come la casa di Graziella resa celebre dall’omonimo romanzo di Alphonse de Lamartine.
- Palazzo d'Avalos e Terra Murata: tra i luoghi di riconversione alla cultura merita menzione il Palazzo d’Avalos ex carcere penitenziario per gli ergastolani, edificato tra il 1560 e il 1570 e accessibile dopo aver percorso la salita dal nome evocativo di “Terra Murata”. Definitivamente chiuso nel 1988, è divenuto oggi un luogo di suggestioni e di reminiscenze in cui i visitatori possono percorrere i principali ambienti: infermeria, celle, cortile e opifici in cui un tempo i detenuti lavoravano. Tra le sue mura venne imprigionato dai Borbone anche lo scrittore e patriota italiano Luigi Settembrini.
- Spiagge più famose: tra le spiagge più belle in cui godersi il sole durante la giornata si trovano quella di Pozzo Vecchio, famosa per essere stata il luogo di riprese di molte scene nel film "Il postino" e anche quella di Ciraccio in cui è possibile fare il bagno fino ad inizio novembre grazie alla sua esposizione ad ovest.
- Riserva naturale di Vivara: per gli amanti della natura infine, tappa obbligata è anche Vivara, la ex tenuta di caccia dei Borbone che dal 2002 è stata riconvertita a riserva naturale statale in cui sorge inoltre anche un interessante sito archeologico miceneo ancora in fase di scavo.