
La tua vacanza procede al meglio e sei convinto di essere davanti al mare più bello che esista? Se ti trovi in Italia probabilmente hai ragione! Il 95,6% della costa italiana dedicata alla balneazione, 5.090 chilometri, è stata definita di qualità eccellente, cioè la categoria più alta del sistema di classificazione europeo. A dirlo è il Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (SNPA) che premia in particolare alcune regioni italiane.
Il primato della Puglia
Per il quarto anno consecutivo, la Puglia si conferma la regione con le acque di balneazione più pulite d'Italia. Le analisi microbiologiche del SNPA, che coordina le Agenzie Regionali per l'Ambiente, hanno rilevato che il 99,7% delle acque pugliesi è di qualità eccellente. Questo straordinario risultato è frutto di un lavoro congiunto tra le istituzioni locali, come l'Acquedotto Pugliese e i depuratori, e la disciplina delle imprese locali.
Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, ha espresso la sua soddisfazione, ringraziando tutti coloro che hanno contribuito a questo successo. Inoltre, l'assessora all'Ambiente, Serena Triggiani, ha sottolineato come la regione sia stata premiata anche con 24 Bandiere Blu per il 2024 dalla Foundation for Environmental Education (FEE), con tre nuove località balneari riconosciute.
Friuli Venezia Giulia e Sardegna: altre eccellenze
Seguono la Puglia il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna che si posizionano rispettivamente al secondo e terzo posto nella classifica delle acque più pulite. In Friuli Venezia Giulia, il 99% delle acque balneabili è considerato eccellente, mentre in Sardegna questa percentuale si attesta al 98,4%.
Monitoraggio Nazionale
A livello nazionale, il SNPA monitora oltre 5.090 chilometri di costa, con il 95,6% delle acque classificate come eccellenti e il 98,5% come eccellenti o buone. Questi dati dimostrano la qualità superiore delle acque italiane rispetto alla media europea. Il monitoraggio comprende campionamenti regolari delle acque marine, fluviali e lacustri, con oltre 28.000 campioni prelevati nel corso del 2023.
Come avviene il monitoraggio
Il monitoraggio della qualità delle acque balneabili in Italia è regolato dalla direttiva europea 2006/7/CE e dal decreto legislativo 116/2008. Le Agenzie Regionali per l'Ambiente effettuano campionamenti regolari, misurando i livelli di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali per valutare la balneabilità delle acque. I risultati vengono pubblicati sui siti delle singole ARPA e sul portale Acque del Ministero della Salute.
Le acque monitorate includono non solo i tratti di costa aperti alla balneazione, ma anche le aree protette e quelle con restrizioni permanenti come le foci dei fiumi, i porti e le aree militari. Questo garantisce una copertura completa e accurata della qualità delle acque in tutta Italia.
La Puglia, il Friuli Venezia Giulia e la Sardegna si distinguono per la qualità eccellente delle loro acque balneabili, frutto di un impegno costante nella gestione e monitoraggio ambientale. Risultati che non solo garantiscono un'esperienza balneare sicura e piacevole, ma contribuiscono anche a valorizzare il patrimonio naturale e turistico dell'Italia.