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Termini medici e abbreviazioni
FLUORESCENTE)ALK ANAPLASTIC LYMPHOMA KINASE(CHINASI ANAPLASTICA DEL LINFOMA)ATP ADENOSINA TRIFOSFATODNA DEOXYRIBONUCLEIC ACID (ACIDODESOSSIRIBONUCLEICO)WHO WORLD HEALTH ORGANISATIONADC ADENOCARCINOMACS CARCINOMA SQUAMOSOCGC CARCINOMA A GRANDI CELLULENSCLC NON-SMALL-CELL LUNG CANCER(CARCINOMA A NON PICCOLE CELLULE)TFF-1 THYROID TRANSCRIPTION FACTOR-1(FATTORE DI TRASCRIZIONE TIROIDEO)CK7 CYTOKERATIN-7 (CITOCHERATINA 7)SCLC SMALL CELL LUNG CANCER(CARCINOMA A PICCOLE CELLULE)OMS ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLASANITÀTAC TOMOGRAFIA ASSIALECOMPUTERIZZATACLASSIFICAZIONE TNM TUMOR-NODES-METASTASISTBNA TRANSBRONCHIAL NEEDLE ASPIRATIONNPM NUCLEOPHOSMIN (NUCLEOFOSMINA)ALCL ASSOCIATED ANAPLASTIC LARGE CELLLYMPHOMA (LINFOMA A GRANDICELLULE ANAPLASTICO)IMT INFIAMMATORY MYOFIBROBLASTICTUMOR (TUMORE INFIAMMATORIOMIOFIBROBLASTICOEML4 ECHINODERM MICROTUBULE-ASSOCIATED PROTEIN-LIKE 4IHC IMMUNOISTOCHIMICART-PCR REAZIONE A CATENA DELLAPOLIMERASI A TRASCRIZIONE INVERSASCF FATTORE DELLE CELLULE STAMINALI4’,6-DIAMIDIN-2-FENILINDOLODAPIN.A.
APERTURA NUMERICA CCD CHARGE COUPLED DEVICE FDA FOOD AND DRUG ADMINISTRATION MET MESENCHYMAL EPITHELIAL TRANSITION FACTORCapitolo 1
I TUMORI - DEFINIZIONE
La definizione più corretta per descrivere la parola "tumore" è quella coniata dall'oncologo Rupert Allan Willis, accettata a livello internazionale, che afferma: "una neoplasia o un tumore è una massa di tessuto che cresce in eccesso ed in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e che persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo".
(1) CARATTERISTICHE GENERALI
I tumori possono essere divisi in due grandi gruppi: maligni e benigni; essi si differenziano per alcune caratteristiche fondamentali. I primi sono tumori infiltranti, che possono, cioè, attraversare lo stroma e raggiungere varie vie per disseminare, al contrario dei benigni che sono espansivi e rimangono incapsulati. Di fondamentale importanza, per distinguere un
tumorel’esamemaligno da uno benigno, è citologico ed istologico, effettuato al microscopio da unanatomopatologo (1).
l’evasione dall’apoptosi;
Tra le principali caratteristiche delle cellule tumorali troviamo: unciclo cellulare alterato, in quanto si riproducono in maniera incontrollata e con maggiorelafrequenza rispetto a una popolazione di cellule sane; capacità di auto-produrre i fattori dicrescita - se un antagonista di questi fattori viene somministrato ad una delle cellule,quest’ultime non risponderanno adeguatamente-.una caratteristica importante delle cellule sane, ossia l’inibizione daInoltre, viene persacontatto: un meccanismo che consiste nella cessione della crescita, quando le cellule saneentrano in contatto tra di loro.
Si tratta di una peculiarità piuttosto rilevante, perché è grazie a questa perdita che la cellulatumorale può crescere e dividersi in maniera incontrollata, anche rimanendo a contatto
con un'architettura irregolare. Questo processo di angiogenesi contribuisce alla rapida crescita del tumore e alla sua capacità di diffondersi ad altre parti del corpo. Inoltre, le cellule tumorali hanno la capacità di evadere il sistema immunitario dell'organismo ospitante. Normalmente, il sistema immunitario riconosce e attacca le cellule anomale, ma le cellule tumorali sviluppano meccanismi per sfuggire a questa sorveglianza. Possono ad esempio produrre sostanze che inibiscono la risposta immunitaria o modificare la loro superficie in modo da non essere riconosciute come "straniere" dal sistema immunitario. Infine, le cellule tumorali possono anche acquisire la capacità di invadere i tessuti circostanti e di metastatizzare, cioè diffondersi ad altre parti del corpo attraverso il flusso sanguigno o il sistema linfatico. Questo rende i tumori maligni molto più pericolosi e difficili da trattare rispetto ai tumori benigni, che rimangono confinati nella loro sede di origine. In conclusione, le cellule tumorali maligne presentano una serie di caratteristiche che le rendono diverse dalle cellule sane e dai tumori benigni. Queste caratteristiche includono la crescita incontrollata, la mancanza di differenziazione, l'angiogenesi e la capacità di evadere il sistema immunitario e di metastatizzare. La comprensione di queste caratteristiche è fondamentale per lo sviluppo di nuove terapie e strategie di prevenzione per il cancro.maggiore fragilità strutturale. Un processo correlato all'angiogenesi, il quale è una caratteristica intrinseca dei tumori maligni, è la formazione di metastasi, costituite da cellule, originarie del tumore primario, che si staccano da esso e migrano nel torrente circolatorio o linfatico, per raggiungere distretti fisici lontani dalla neoformazione originaria. La cascata metastatica è molto complessa in quanto comprende diverse fasi e può variare da tumore a tumore. Un altro tratto distintivo delle cellule tumorali è la loro capacità di manipolare e riprogrammare il metabolismo. In condizioni normali, la cellula sana, in presenza di ossigeno, predilige la glicolisi - processo che da una molecola di glucosio produce, prima piruvato e poi, grazie alla fosforilazione ossidativa, origina 38 molecole di ATP (Adenosina Trifosfato), le quali sono la fonte di energia principale della cellula. Le cellule tumorali, anche in presenza di ossigeno,preferiscono la glicolisi aerobica o effetto Warburg (dal suo scopritore): nonostante questa via risulti, meno efficiente essa produce una maggiore quantità di metaboliti secondari, i quali vengono utilizzati dalle cellule neoplastiche per produrre i costituenti principali dell'unità biologica, al fine ultimo di potersi accrescere.
Altra caratteristica, che è comune a tutte le cellule neoplastiche è l'instabilità genomica.
Il DNA può subire dei danni, causati da agenti esterni, ma anche interni, di vario tipo: chimici, fisici, biologici, causati dal metabolismo cellulare oppure dalla replicazione del DNA. Tutti questi agenti possono causare mutazioni, ovvero modificazioni nella composizione della struttura del DNA stesso, alterando di conseguenza il suo messaggio.
Le cellule hanno sviluppato meccanismi di protezione del DNA, in grado di riparare il danno subito. Molto spesso le mutazioni nelle cellule tumorali avvengono proprio nei
geni appartenenti ai sistemi di riparazione: questo fa sì che nelle cellule vengano accumulate più mutazioni che conferiscono vantaggi alle cellule, quali maggiore capacità proliferativa o promozione dell’angiogenesi e del processo metastatico (1-2).
Capitolo 2
I TUMORI POLMONARI
EPIDEMIOLOGIA
Il tumore al polmone rappresenta la prima causa di morte per neoplasia nei Paesi sviluppati. In Italia il numero di nuovi casi si attesta intorno ai 35-40.000. Esso ha una maggiore incidenza negli individui di sesso maschile, 100-110 nuovi casi al giorno su 100.000 abitanti, mentre nelle donne il tasso è circa 20-30 nuovi casi su 100.000.
L’incidenza della malattia aumenta con l’avanzare degli anni, dunque, alla diagnosi, l’età media dei pazienti è di sessanta anni.
All’inizio del secolo scorso, il tumore al polmone era poco considerato a causa della sua bassa incidenza, ma, verso la fine del ventesimo secolo,
L'attenzione della ricerca si è spostata su dil'elevato incremento delesso per tasso di mortalità (Fig.1). Ad oggi il tumore al polmone rappresenta una neoplasia con una prognosi, generalmente, infausta (3). Grafico a mappa colorata, in base all'incidenza.
Figura 1: In questo dei tumori ai polmoni, possiamo osservare come nella maggior parte dei paesi europei il cancro al polmone è molto diffuso su base continentale.
CLASSIFICAZIONE
La classificazione istopatologia raccomandata è quella della World Health Organization (WHO). Generalmente, la maggior parte dei casi di tumore al polmone è divisa in quattro istotipi principali: adenocarcinoma (ADC), carcinoma squamoso (CS), carcinoma a grandi cellule (CGC) e il carcinoma a piccole cellule o microcitoma. Negli ultimi anni si è avuto un netto incremento della frequenza degli adenocarcinomi, mentre i restanti istotipi neoplastici sono in diminuzione. Una successiva classificazione delle
esempio i bronchi principali. Il carcinoma squamoso è caratterizzato dalla presenza di cellule squamose ben differenziate, che possono formare cheratinizzazioni. Questo tipo di tumore è spesso associato al fumo di sigaretta. ● Adenocarcinoma. È il tipo più comune di tumore polmonare e rappresenta circa il 40% di tutte le neoplasie polmonari. Si sviluppa principalmente nelle ghiandole del polmone e può presentare diverse varianti morfologiche. L'adenocarcinoma può essere associato a mutazioni genetiche specifiche, come ad esempio le mutazioni del gene EGFR. ● Carcinoma a piccole cellule. È un tipo di tumore polmonare molto aggressivo e rappresenta circa il 15% di tutte le neoplasie polmonari. Le cellule tumorali sono di piccole dimensioni e presentano un'elevata attività mitotica. Questo tipo di tumore è spesso associato al fumo di sigaretta e si diffonde rapidamente ad altre parti del corpo. È importante sottolineare che la diagnosi e la classificazione delle neoplasie polmonari richiedono l'utilizzo di diverse tecniche diagnostiche, come l'istologia, l'immunocolorazione e l'analisi molecolare. Solo una corretta diagnosi può permettere di pianificare un trattamento adeguato e personalizzato per ogni paziente.esempio ibronchi e, ovviamente, con l'avanzare della malattia, esso si potrà diffondere ai linfonodi circostanti e ad altre parti del corpo, creando quindi delle metastasi. Gli organi più colpiti da questo processo sono il cervello, le ossa, il fegato, le ghiandole surrenali e varie parti del polmone stesso.
Carcinoma a grandi cellule. Il 9% dei casi, è costituito da strati o agglomerati di cellule giganti con forma poligonale. Questo tipo di tumore, che si sviluppa nella periferia del sistema respiratorio, forma grandi masse, le quali sono facilmente identificabili tramite una radiografia. Esso è scarsamente differenziato, cioè è privo delle caratteristiche molecolari e citologiche del tessuto di origine e, di conseguenza, la diagnosi risulta più complessa e facilmente confondibile con altre neoplasie polmonari.
Carcinoma a piccole cellule o microcitoma. Rappresenta una delle più aggressive tra le neoplasie maligne.
che non fumano. Si sviluppa principalmente nelle ghiandole del polmone e può diffondersi ad altri organi. Macroscopicamente, si presenta come una massa solida o cistica. A livello microscopico, le cellule tumorali hanno una forma cubica o cilindrica e possono formare strutture ghiandolari. Questo tipo di tumore è spesso diagnosticato in persone più giovani rispetto agli altri tipi di tumore al polmone. ● Carcinoma a piccole cellule. È un tipo di tumore al polmone molto aggressivo e rappresenta circa il 15% dei casi totali. Si sviluppa principalmente nelle cellule neuroendocrine del polmone e si diffonde rapidamente ad altri organi. Macroscopicamente, si presenta come una massa solida di piccole dimensioni. A livello microscopico, le cellule tumorali sono piccole e rotonde, con un'elevata conta mitotica. Questo tipo di tumore è strettamente associato al fumo di sigaretta e di solito viene diagnosticato in persone di età più avanzata. Questi sono solo alcuni dei tipi di tumore al polmone più comuni. La diagnosi e il trattamento dipendono dal tipo di tumore, dallo stadio della malattia e dalle condizioni generali del paziente. È importante consultare un medico per una valutazione accurata e un piano di trattamento adeguato.