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Estratto del documento

56 H.G. PRIGERSON, R.K. MACIEJEWSKI, C.F. REYNOLDS, A.J. BIERHALS,

J.T. NEWSOM, A. FASICZKA, E. FRANK, J. DOMAN, M. MILLER, Inventory of

Complicated Grief: a scale to measure maladaptive symptoms of loss, psychiatry

research, 1995 45

agorafobia. Inoltre, non si riscontrano sintomi di traumi legati al LT

secondo il criterio B.

Disturbo dell'adattamento (DA)

Nonostante alcuni autori ipotizzino che il lutto traumatico possa essere

confuso con il disturbo dell'adattamento, ci sono diverse spiegazioni che

respingono l'idea di diagnosticare un DA per coloro che manifestano un

LT, per i seguenti motivi:

In primo luogo, il DA prevede che la situazione stressante si risolva entro

sei mesi, mentre i sintomi del LT possono persistere per anni. Inoltre, il

criterio D del DA specifica che i sintomi non possono essere causati da

un lutto.

Disturbo da Stress Post-Traumatico (PTSD)

La distinzione più importante è che in molti casi di LT, l'evento traumatico

è dovuto alla separazione e non ad un'esperienza particolarmente

terribile o spaventosa.

Questo è il motivo per cui il PTSD non include sintomi d'ansia legati alla

separazione, come la lotta, la ricerca del morto e la solitudine. I pensieri

indesiderati sulla persona scomparsa e il dolore sono correlati al

desiderio di riaverla: nel LT è l'assenza della persona a causare stress e

57

non la paura che l'evento traumatico si ripeta .

Alcuni criteri diagnostici per la PTSD e il LT come intrusività, evitamento

e ipervigilanza possono apparire molto simili, ma hanno una diversa

valenza per coloro che vivono esperienze di trauma da separazione.

Infatti, nel caso del LT, il rivivere la situazione non riguarda solo l'evento

traumatico, ma anche la persona coinvolta; i comportamenti e i pensieri

evitanti sono meno presenti rispetto ai sintomi dissociativi che

caratterizzano il disturbo; l'ipervigilanza viene percepita come una

57 M. SHAUTER, F. NEUNER, T. ELBERT, Terapia dell’esposizione narrativa. Un

trattamento a breve termine per i disturbi da stress traumatico, Roma, Giivanni Fioriti

Editore, 2014 46

necessità di cercare la persona amata anziché come una conseguenza

della minaccia e del pericolo.

Il concetto di lutto patologico ha avuto un notevole sviluppo nel corso del

ventesimo secolo, grazie all'opera di Freud intitolata Lutto e Melanconia,

58

pubblicata nel 1917. Freud, basandosi su osservazioni cliniche , ha

messo in luce le similitudini e le differenze tra il cordoglio e la

depressione, mostrando come in alcuni casi sia proprio il lutto a

provocare la depressione.

Lindemann ha elencando ben nove tipi di alterazioni, come

manifestazioni di un lutto non risolto.

Segni di un lutto irrisolto secondo Lindemann (1944):

1. Iperattività senza la sensazione consapevole della perdita;

2. Sintomi che appartengono all’ultima malattia del defunto;

3. Malattia medica di origine psicosomatica;

4. Alterazione nelle capacità di relazionarsi con amici e parenti;

5. Ostilità rabbiosa verso determinate persone;

6. Comportamento formale e inespressivo, con affettività e

comportamenti simili a quadri di appiattimento schizofrenico;

59

7. Riduzione delle interazioni sociali ;

8. Comportamenti dannosi per il benessere sociale ed economico;

9. Depressione.

Parkes ha individuato tre tipologie patologiche del lutto:

il lutto inibito (assente o lieve), il lutto ritardato (con insorgenza tardiva di

sintomi intensi) e il lutto cronico.

Recentemente, due gruppi di esperti clinici hanno proposto possibili

indicatori diagnostici per il lutto patologico: uno ha delineato i criteri per il

"disturbo da lutto complicato" (Horowitz et al. 1997), mentre l'altro ha

58 S. FREUD, Lutto e melanconia, Torino, Bollati Boringhieri, 1917

59 E. LINDEMANN, The symptomatology and management of acute grief, American

journal of psychiatry, op. cit 47

presentato quelli per il "lutto traumatico" già descritti nel paragrafo

precedente.

Il Disturbo da lutto complicato (Complicated Grief Disorder)

I criteri proposti da Horowitz per il Disturbo da lutto complicato sono i seguenti:

A. Criterio evento/criterio risposta prolungata

Lutto (perdita di un coniuge, di un altro parente, o di un amico intimo) almeno 14

mesi prima (il termine di 12 mesi è stato evitato, a causa della possibile intensità

emozionale determinata dall'anniversario).

B. Segni e sintomi

Nell'ultimo mese, almeno tre dei seguenti sette sintomi con una gravità che

interferisce con il funzionamento quotidiano:

Sintomi intrusivi

1. Ricordi indesiderati o fantasie intrusive correlate alla relazione perduta.

2. Forte senso di "incantamento" o fitte di intensa emotività, legate alla persona

scomparsa

3. Forte e doloroso struggimento o desiderio, che il deceduto sia presente.

Segni di evitamento e mancato adattamento

60

4. Sensazione di eccessiva solitudine e vuoto .

5. Eccessivo isolamento da persone, luoghi o attività che ricordino la persona

deceduta.

6. Livelli inusuali di disturbo del sonno.

Perdita di interesse per le attività lavorative, sociali, di cura dell'altro, o ricreative,

fino al disadattamento

60 M.J HOROWITZ, B. SIEGEL, A. HOLEN, G.A. BONANNO, C. MILBRATH, C.H

STINSON, D , A

IAGNOSTIC CRITERIA FOR COMPLICATED GRIEF DISORDER MERICAN JOURNAL

, 1997

OF PSYCHIATRY 48

2.2 D DSM-5

ISTURBO DA LUTTO PERSISTENTE COMPLICATO NEL

Identificare un lutto complicato può avvenire in due modi comuni:

attraverso una diagnosi effettuata dal paziente come succede nel caso

del lutto normale, oppure quando il paziente cerca aiuto per una patologia

medica o psichiatrica senza comprendere che il vero problema è un

attaccamento compromesso o una situazione di lutto non risolto.

In quest'ultimo caso, il terapeuta deve avere la capacità e l'esperienza

necessaria per individuare il lutto irrisolto come causa radicata del

disagio del paziente.

Ci sono diversi segnali che indicano la presenza di un lutto non elaborato:

1. L'individuo intervistato fatica a parlare del defunto senza provare

un'intensa tristezza, anche se la perdita è avvenuta molti anni fa;

2. Un evento apparentemente insignificante può scatenare una forte

reazione di commozione;

3. Durante l'intervista vengono sollevati argomenti riguardanti il lutto;

4. La persona colpita dal lutto può avere difficoltà a separarsi dai beni

materiali che appartenevano al defunto;

5. La documentazione clinica di un paziente può rivelare che questi abbia

sviluppato sintomi simili a quelli del defunto dopo il lutto;

6. Modifiche radicali nel proprio modo di vivere o evitare amici, familiari o

attività legate alla persona defunta;

7. Un paziente con una lunga storia di depressione subclinica,

caratterizzata da un senso di colpa persistente e un'autostima ridotta o

61

chi mostra uno stato d'animo euforico dopo una perdita ;

8. L'esigenza di compensare la perdita identificandosi con la persona

defunta può essere espressa attraverso la compulsione di imitare il

comportamento della persona;

61 American Psychiatric Association. Diagnostic and statistical manual of mental

disordes: Dsm-5, APA, Whashington. 2013. Tr. It a cura di M. BIONDI, DSM-5. Manuale

diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Milano, Raffaele Cortina editore,

2014 49

9. I comportamenti auto-distruttivi possono essere stimolati da molte

situazioni, il lutto può essere considerato come una di queste.

10. La tristezza appare in modo apparentemente casuale, in determinati

momenti dell'anno. Questo stato d'animo potrebbe manifestarsi in periodi

in cui c'era un'abitudine di condividere momenti con la persona defunta,

come le festività o gli anniversari;

11. La fobia per una particolare malattia o per la morte è spesso collegata

62

alla patologia specifica che aveva colpito il deceduto .

12. Conoscere i comportamenti e le circostanze che hanno preceduto,

accompagnato o seguito l'evento luttuoso può fornire al terapeuta

un'indicazione relativa alla presenza di un lutto non risolto.

Dal Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. DSM-5

Disturbo da lutto persistente complicato

A. L’individuo ha vissuto la morte di qualcuno con cui aveva una

relazione stretta

B. Dal momento della morte, almeno uno dei seguenti sintomi è stato presente per

un numero di giorni superiore a quello in cui non a stato presente a un livello di

gravità clinicamente significativo, ed è perdurato negli adulti per almeno 12 mesi e

nei bambini per almeno 6 mesi dopo il lutto:

1. un persistente desiderio/nostalgia della persona deceduta. Nei bambini piccoli,

il desiderio può essere espresso nel gioco e nel comportamento, anche tramite

comportamenti che riflettono l'essere separato da, e anche riunito a, un caregiver

o un'altra figura oggetto di attaccamento.

2. Tristezza e dolore emotivo intensi in seguito alla morte

3. Preoccupazione per il deceduto

4. Preoccupazione per le circostanze della morte. Nei bambini, questa

preoccupazione per il deceduto può essere espressa attraverso i contenuti del

gioco e il comportamento e può estendersi fino alla preoccupazione per la possibile

morte di altre persone vicine.

62 A.M. NUSSBAUM & M.P. NAZZARO, L’esame diagnostico con il DSM-5, Milano,

Raffaele Cortina editore, 2014 50

C. Dal momento della morte, almeno sei dei seguenti sintomi sono stati presenti

per un numero di giorni superiore a quello in cui non sono stati presenti e a un

livello di gravità clinicamente significativo, e sono perdurati negli adulti per almeno

12 mesi e nei bambini per almeno 6 mesi dopo il lutto:

Sofferenza reattiva alla morte

1. Marcata difficoltà nell'accettare la morte. Nei bambini, questa difficoltà dipende

dalla capacità di comprendere il significato e la definitività della morte.

2. Provare incredulità o torpore emotivo riguardo la perdita.

3. Difficoltà ad abbandonarsi a ricordi postitivi che riguardano il deceduto.

4. Amarezza o rabbia in relazione alla perdita.

5. Valutazione negativa di sé in relazione al deceduto o alla morte (per es. senso

di autocolpevolezza).

6. Eccessivo evitamento di ricordi della perdita (per esempio evitamento di

persone, luoghi o situazioni associati al deceduto; nei bambini questo può

includere l'evitamento di pensieri e sentimenti che riguardano il deceduto).

Disordine Sociale dell'identità 63

7. Desiderio di morire per essere vicini al deceduto .

8. Dal momento della morte, difficoltà nel provare fiducia verso gli altri.

9. Dal momento della morte, sensazione di essere sol

Dettagli
A.A. 2022-2023
115 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/08 Psicologia clinica

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher arianna_potenza di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di psicologia clinica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof Vegni Nicoletta.