Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
3.4 ISOLAMENTO DA CAMPIONI FECALI
Per questo studio sono stati utilizzati 3 campioni fecali provenienti da volontari diversi: per il
loro corretto studio, è stato necessario che il recupero avvenisse entro tre ore prima della
lavorazione. Per ogni campione è stata prelevata un’aliquota di 0.5g su bilancia analitica di
precisione (210g, sensibilità 0.0001g) e posta all’interno di un falcon sterile e risospesi tramite
diluzione seriale 1:10 in MRS 0.5X.
La sospensione omogeneizzata in MRS 0.5X è stata diluita tramite diluizioni seriali 1:10 in
fecal water (FW: Bacto Peptone 10 g/L, NaCl 5 g/L, Sodio fosfato monoacido 9 g/L, KH PO 1.5
2 4
g/L, Tween80 1 g/L, Cisteina 0.5 g/L) in tubi sterili e piastrata in De Man Rogosa Sharpe Agar
-8 -7 -6 -5
(piastra 1: 10 , piastra 2: 10 , piastra 3: 10 , piastra 4:10 ), Raffinose-Bifidobacterium (piastra 1:
-8 -7 -6 -8 -7 -6
10 , piastra 2: 10 , piastra 3: 10 ), BSM-Agar (piastra 1: 10 , piastra 2: 10 , piastra 3: 10 ,piastra
-5 -8 -7 -6 -7
4:10 ), MRS-MUP (piastra 1: 10 , piastra 2: 10 , piastra 3: 10 ), LBS-agar (piastra 1: 10 , piastra
-6 -5 -4 -7 -6 -5
2: 10 , piastra 3: 10 , piastra 4:10 ), e Lamvab (piastra 1: 10 , piastra 2: 10 , piastra 3: 10 , piastra
-4
4:10 ), poste a crescere in condizioni anaerobiche in Anaerobic System a 37°C con atmosfera
controllata (N 85%, CO 10%, H 5%). Le prove sono state eseguite in doppio.
2 2 2
Dopo un tempo di 48h sono state analizzate le piastre su cui si evidenziava una crescita,
eseguendo un conteggio per analizzare il numero di CFU sui diversi terreni di coltura. Dalle piastre
di MRS più cisteina sono state prelevate 200 singole colonie in modo stocastico, che sono state
piastrate su piastre numerate contenenti gli stessi terreni della fase precedente e poste a crescere in
condizioni anaerobiche in Anaerobic System a 37° con atmosfera controllata. Dopo 48h è stata
annotata la crescita sulle diverse piastre. 16
3.5 ESTRAZIONE DEL DNA GENOMICO
Il DNA genomico delle colonie isolate da piastra numerata è stato estratto tramite utilizzo di
TM
Instagene Matrix, una matrice composta da una resina contenente residui carichi negativamente e
in grado di legare i cationi bivalenti, portando ad una loro precipitazione e lasciando nel
sopranatante il DNA di interesse. Il protocollo utilizzato è il seguente:
- prelevare la biomassa con un puntale sterile e risospendere in eppendorf sterile contenente 1ml di
acqua bidistillata sterile;
- vortexare accuratamente in modo da effettuare una disgregazione di eventuali residui in
sospensione;
- centrifugare per 5 minuti a 14000 rpm e rimuovere il sopranatante;
- aggiungere 50 μl di InstaGene Matrix al pellet e incubare a 56°C per 30 minuti;
- vortexare ad elevata velocità per 10 secondi;
- collocare le eppendorf in acqua a 100°C per 8 minuti;
- vortexare ad elevata velocità per 10 secondi;
- congelare a -20°C.
Prima dell'utilizzo, i campioni di DNA genomico sono scongelati, vortexati per una decina di
secondi e centrifugati per 5 minuti a 12000 rpm.
3.6 TIPIZZAZIONE DEI CEPPI TRAMITE RAPD-PCR
La tecnica della PCR permette la produzione di un elevato numero di copie di un filamento di
DNA specifico utilizzato come stampo a singola elica. Questa tecnica sfrutta la capacità dell’enzima
DNA polimerasi di amplificare sequenze geniche di lunghezze specifiche, che per il funzionamento
richiede di una sequenza di DNA stampo, di due inneschi o primers di lunghezza compresa tra le 18
e le 35 paia di basi, e dei nucleotidi necessari alla polimerizzazione del nuovo filamento. E’ la
complementarietà dei primers per le sequenze consenso situate sul filamento stampo che
determinano il corretto appaiamento e quindi la selezione delle sequenze da amplificare, ed è quindi
nei primers che risiede la specificità di sequenza della reazione di PCR. 17
La RAPD-PCR (Randomly Amplified Polymorphic DNA-PCR) è una particolare tecnica che
permette l’amplificazione di DNA genomico frammentato utilizzando un singolo primer di 12-18
nucleotidi, in grado di fornire un impronta digitale specifica (fingerprint) del ceppo analizzato.
Per la caratterizzazione dei ceppi isolati da campioni fecali è stato utilizzato il primer M13-RAPD
(5' -GAGGGTGGCGGTTCT-3') in una mix di PCR composta da: 10X Dream Taq Green Buffer
(con MgCl22mM) 1.5 μl, dNTP mixture (10mM) 0.15 μl, Dream Taq (2mM) 0.15 μl, primer (2 μM)
3.75 μl, PCR Water sterile 6.45 μl e DNA genomico 3 μl. Il volume finale di ciascuna reazione è di
15 μl, processati attraverso il seguente termociclo: Tabella
4
Termociclo utilizzato per processo RAPD-PCR
Terminata l’amplificazione è stata eseguita una corsa elettroforetica su gel di agarosio al 2%
in tampone di TAE 1X (ottenuto diluendo una soluzione stock di TAE 50X: 242 g Tris base, 57.1 ml
acido acetico glaciale, 100 ml 0.5 M EDTA pH 8.0, ddH2O a volume fino a 1 litro), preparato
prelevando 60 ml e portando a volume in una fiasca da 3L (comprende i 400ml per il gel, con
aggiunta di 8 g/L di agarosio, e 2.6 L per tampone di camera di corsa). La camera di corsa
elettroforetica è connessa al supplier “Power PAC”,impostata ad un voltaggio costante di 120V per
150 minuti. Il marcatore di peso molecolare utilizzato è GeneRuler DNA Ladder Mix (100-10000
bp) . Successivamente il gel è stato colorato per 30 minuti su piano inclinato in una soluzione di
bromuro di etidio (0.5g/L) , cui fa seguito un ciclo di decolorazione di 30 minuti su piano inclinato
in ddH2O e quindi osservato al transilluminatore UV (“UV Transilluminator 2000”) a 254 nm per
analizzare il pattern di bande ottenuto.
L’acquisizione dell’immagine è stata ottenuta mediante l’utilizzo di un supporto digitale ottico
fotografico “Lumix DMC-LC40 Camera” (Panasonic). L’analisi delle bande ottenute è stata
effettuata attraverso l’utilizzo del software “Gene Directory”. Questo programma consente
l’individuazione automatica e standardizzata delle tracce di corsa elettroforetica, individuando le
18
bande corrispondenti ai diversi prodotti di PCR. La successiva estrapolazione dei valori di peso
molecolare avviene attraverso la comparazione con marcatori di peso molecolare standardizzati,
generando dei tracciati elettroforetici virtuali normalizzati che vengono comparati e raggruppati
tramite analisi di cluster con algoritmo di calcolo UPGMA (unweighted pair group method with
averaging).
3.7 FLUORESCENT IN SITU HYBRIDIZATION (FISH)
La quantificazione dei gruppi batterici di nostro interesse (eubatteri, batteri lattici,
bifidobatteri) presenti nei campioni fecali avviene attraverso FISH (Fluorescent In Situ
Hybridation). Si utilizzano particolari sonde oligonucleotidiche legate a marker fluorescenti,
specifiche per i ceppi microbici di cui vogliamo visualizzare la presenza. La complementarietà si
osserva grazie alla presenza di fluorescenza ad una determinata lunghezza d’onda (variabile a
seconda del marker utilizzato). Per l’ibridazione la sospensione cellulare, la sonda specifica e il
buffer di ibridazione sono miscelati ed incubati ad una temperatura specifica e per un tempo
appropriato, previsto per ogni probe (Tabella 4; Walker et al. 2005).
Gruppo microbico Probe Sequenza (5’-3’) Temperatura Fluorocrom
di ibridazione o
Dominio Bacteria Eub338 GCTGCCTCCCGTAGGAGT Over-night FITC
Genere Bif164 CATCCGGCATTACCACCC Over-night FITC
Bifidobacterium
Gruppo Lab158 GGTATTAGCA(C/T)CTGTTTCCA Over-night FITC
Lactobacillus-Enter
ococcus
Tabella 5 Tabella comprendente i diversi probe e le diverse condizioni di utilizzo
Le sonde oligonucleotidiche utilizzate sono state Eub338 (dominio Bacteria, sequenza 5’-3’
GCTGCCTCCCGTAGGAGT), Bif164 (genere Bifidobacterium, sequenza
5’-3’CATCCGGCATTACCACCC) e Lab158 (gruppo Lactobacillus-Enterococcus , sequenza 5’-3’
GGTATTAGCA(C/T)CTGTTTCCA).
Le soluzione utilizzate sono PBS Buffer 1X (PBS 1X: 8 g NaCl, 0,2 g KCl, 1.44 g Na HPO ·
2 4
2H O oppure 1.25 g di Na HPO anidro, 0.24 g KH PO , 0.5 g Cisteina · HCl per le sole colture
2 2 4 2 4
anaerobiche) portato a pH 7.4, PBS 3X (PBS 3X: 2.4 g NaCl, 0.06 g KCl, 0.43 g Na HPO · 2H O,
2 4 2
19
0,072 g KH PO ) portato a pH 7.4, Paraformaldeide 4% (PFA:2 g paraformaldeide in 30 mL di
2 4
ddH O, 100 µL NaOH 1N, 16,6 mL di PBS 3X, aggiungere ddH O fino a 50 mL) sterilizzata per
2 2
filtrazione (filtro 0.2 µm) e conservata max 5 gg a 4°C, Hybridization buffer (2.422 g Tris-HCl pH
7.2 20 mM, 52.596 g NaCl 0.9 M, 10 g SDS), Washing Buffer (2.422 g Tris-HCl pH 7.2 20 mM,
52.596 g NaCl 0.9 M).
Per la preparazione dei vetrini si è proceduto lavandoli in acqua distillata bollente con alcune
gocce di HCl per 5 minuti e successivamente lavandoli altri 5 minuti in acqua distillata bollente
senza HCL. Sono stati asciugati a temperatura ambiente e immersi 30 min in una soluzione filtrata
di Gelatina 0.1 % e CrK(SO ) 0.01 % (≈ 100 ml per ogni vaschetta) e asciugati a temperatura
4 2
ambiente.
Per la fase di fissaggio si è pesato 0.5 g del campione che è stato diluito e pesato in tampone
PBS pH 7.4 (10 volte) a cui sono state aggiunte una spatola di palline di vetro e vortexato
accuratamente per 3 minuti. Centrifugare il campione a 300 rpm per un minuto e prelevare 250 µl
del surnatante. Aggiungere 750µl di paraformaldeide 4% e lasciare incubare a 4 °C overnight (per la
conservazione dei campioni trattare solo con PFA 4% e portarli a -80°c)
Per la preparazione del vetrino si è diluito il campione in modo appropriato con PBS 1X
(indicativamente 1600X con EUB, 400X con Bac, Bif, Erec, 40X con le altre sonde). Pipettare 10
µL del campione sul pozzetto del vetrino e spargere in modo omogeneo. Asciugare a temperatura
ambiente e deidratare per 10 minuti immergendo in etanolo 96%. Per la sonda Lab158 è necessario
un ulteriore step di permeabilizzazione, quindi occorre pipettare 10 µL di lisozima 1 mg/ml in
soluzione buffer TS, coprire con un coprivetrino e incubare 15 min a 37°C. Deidratare nuovamente
le slides permeabilizzate altri 10 minuti in etanolo 96% . I vetrini ottenuti possono essere conservati
un mese a temperatura ambiente.
La fase di ibridazione è stata effettuata preparando la soluzione di hybridization buffer con la
sonda specifica (per 100 µl di buffer, 1 µl di sonda (75 µM)) preriscaldando il buffer a 53°C e
dispensando 100 µl di soluzione sul vetrino, coprendo con un copri vetrino 22X50 e incubando
overnight in una camera buia e umida a 53°C. I vetrini sono stati lavati per 30 minuti in Washing
Buffer a 53°C, immersi in ddH O e asciugati velocemente con un phon. Pipettare 6 µl di Mounting
2
Fluid (vectashield) su ogni pozzetto, coprire il tutto co