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La legge obbliga le associazioni a garantire la conoscibilità del proprio statuto,

della descrizione completa dell’attività professionale che svolge e dei requisiti

richiesti ai propri associati, soprattutto per quanto riguarda i titoli di studio. Nel

caso di presenza di un sito web dedicato è inoltre richiesta la pubblicazione del

di condotta, dell’elenco aggiornato annualmente degli associati, delle

codice

sedi dell’associazione, delle eventuali scuole di formazione per gli iscritti e

delle garanzie previste a tutela degli utenti (DDL, Art. 5).

ma non l’obbligo, delle associazioni a

Il disegno di legge riconosce il diritto,

rilasciare ai professionisti un attestato relativo all’iscrizione, ai requisiti

posseduti e alla qualificazione necessaria per mantenere l’iscrizione

all’associazione, al fine di garantire ai clienti la professionalità dei propri

iscritti e di facilitarli così nella scelta (DDL, Art. 7).

L’approvazione definitiva di questo disegno di legge renderebbe possibile

l’identificazione del professionista qualificato grazie ad una certificazione di

conformità anche in assenza di un ordine professionale di appartenenza

(Milano, 2012).

L’iscrizione ad un’associazione diventerebbe un confine preciso tra operatori

in possesso di una seria formazione professionale e operatori non qualificati,

permettendo a chi necessita di un serio intervento professionale di capire a chi

può rivolgersi con fiducia (D’Alessio, 2012).

3.2 Art Therapy Italiana

Art Therapy Italiana è una tra le prime realtà ad essersi occupata della

diffusione dell’arte terapia e della danza-movimento-terapia in Italia.

L’associazione, senza scopo di lucro, è stata fondata nel 1982 da Belfiore,

Della Cagnoletta e La Monica, e da quasi trent’anni forma arte terapeuti che si

occupano della progettazione e attuazione di interventi applicabili

dall’ambiente ospedaliero a quello scolastico. Alla formazione possono

accedere laureati in psicologia o in medicina

(www.arttherapyit.org/2009/art09_associazione.php).

20

Tra i progetti promossi da Art Therapy Italiana, e basati sui principi teorici

dell’associazione, c’è il laboratorio di arte terapia al nido. Lo scopo del

laboratorio era quello di alleggerire l’angoscia per la separazione dalla figura

materna attraverso la possibilità di esprimere il vissuto psico-affettivo per

mezzo dell’arte con il supporto di un arte terapeuta affiancato dall’educatrice

(Fleury, 2006). –

3.3 A.P.I.Ar.T. Associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti

A.P.I.Ar.T. è un’associazione no-profit istituita con il contributo dei soci

fondatori di Art Therapy Italiana, che si occupa di ottenere il riconoscimento

legale della professione di arte terapeuta in Italia.

Tra le operazioni atte a curare l’immagine degli arte terapeuti, l’associazione

raggiungere un’omogeneità della pratica

ha stabilito uno statuto finalizzato a

dell’arte terapia, un codice etico e deontologico che funga da garanzia per gli

utenti e un registro delle scuole di formazione in arte terapia che rispettano i

criteri da essa stabiliti. nazionale della professione, garantisce

A.P.I.Ar.T., nella cura dell’omogeneità

pieno rispetto della libertà di orientamento culturale e metodologico delle

diverse scuole (digilander.libero.it/apiart/home.html).

3.4 CISAT Centro Italiano Studi Arte Terapia

appartenente all’Istituto di Cultura di Napoli che ospita

Il CISAT è un centro

una delle scuole di arte terapia italiane riconosciuta dall’ING/AT.

All’interno del CISAT opera la Federazione Italiana Arteterapeuti (F.I.A.) che

si occupa dello studio dell’arte terapia e del suo riconoscimento da parte dello

Stato Italiano. Anche la F.I.A. si è impegnata nel redigere un protocollo di

comportamento per i suoi iscritti e cura la professionalità degli arte terapeuti

ammettendo alla formazione solo i laureati in psicologia, medicina e arte, come

avviene per la musico-terapia (www.centrostudiarteterapia.org/it/materiali-

cisat/Materiali/Materiali-CISAT/F.-I.-A.---Federazione-Italiana-Arte-

Terapeuti./). 21

3.5 S.I.P.E.A. Società Italiana di Psicologia, Educazione e Artiterapie

La S.I.P.E.A. è un’associazione senza scopo di lucro, partner della facoltà di

dell’Università degli Studi di Roma La Sapienza e della

Medicina e Psicologia

facoltà di Scienze dell’Educazione dell’Università di Roma Tre, che si occupa

della formazione degli arte terapeuti attraverso master nelle varie

specializzazioni della disciplina (http://www.sipea.eu/chisiamo.htm).

Il master in “Espressione creativa e artiterapie” è rivolto a educatori, psicologi,

pedagogisti, neuropsichiatri infantili e altri operatori del settore socio-psico-

pedagogico (http://www.sipea.eu/formazione/tecniche-espressive-ed-arti-

terapie.htm). nell’ambiente

In particolare la S.I.P.E.A. interviene scolastico attraverso

progetti di prevenzione, sostegno e recupero indirizzati sia agli studenti che

agli insegnanti. I laboratori di arte terapia vengono proposti nelle scuole di ogni

grado al fine di affrontare le difficoltà del singolo studente o del gruppo-classe

in maniera creativa attraverso l’uso del disegno e delle arti plastiche

(http://www.sipea.eu/progetti-scuole.htm).

3.6 Requisiti e iter formativo degli arte terapeuti in Italia

Le diverse scuole di arte terapia in Italia forniscono iter formativi differenziati

a seconda del modello teorico di riferimento.

L’accesso ai corsi è in ogni caso subordinato al possesso di una laurea in

campo clinico, sociale, educativo o artistico o alla certificazione di un percorso

professionale almeno triennale in questi campi.

Lo stesso vale per i master in arte terapia che, come prevede la legislazione

vigente, permettono l’accesso a persone provenienti da formazioni eterogenee,

in modo tale da consentire una più ampia integrazione dei saperi.

Sia per l’accesso alle scuole di arte terapia che per l’iscrizione ai master è quasi

sempre previsto anche un colloquio motivazionale. Alcune scuole prevedono

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inoltre la presentazione di un portfolio con immagini e descrizione scritta di

alcune esperienze artistiche.

Per quanto riguarda l’iter formativo le scuole devono fornire corsi di durata

almeno triennale che comprendano insegnamenti di carattere generale

(psicopatologia, psicologia dello sviluppo, neuropsichiatria infantile, psicologia

della percezione, teorie sulla creatività, ecc.), insegnamenti teorici ed

esperienze pratiche di arte terapia, un tirocinio di almeno 200 ore, un percorso

di supervisione e l’obbligo a sottoporsi ad una psicoterapia personale

)

(digilander.libero.it/apiart/statuto.html .

Al completamento del corso di studi è in genere prevista l’elaborazione di una

tesi finale.

3.7 Il progetto “Arte, strumento per crescere”

“Arte, strumento per crescere” è un progetto della provincia di La Spezia, che

costituisce un esempio di esperienza di integrazione delle tecniche proprie

dell’arte terapia all’interno dell’ambiente scolastico.

L’atelier è condotto dalla dott.sa Gianna Taverna, arte terapeuta ideatrice del

progetto e membro dell’Associazione A.P.I.Ar.T., ed è situato nella Scuola

Media “2 Giugno” )

(http://reteartelaspezia.wordpress.com/staff/ . Il progetto

coinvolge inoltre altre sette scuole di diverso ordine e grado ed è connesso a

diversi enti tra cui l’assessorato alla Pubblica Istruzione della Provincia e del

Comune di La Spezia, l’Ufficio Scolastico Provinciale e l’ASL (Taverna,

2007).

L’ambiente in cui si svolge l’arte terapia è accogliente e riservato, ha

un’entrata indipendente al fine di evitare interferenze da parte di persone

estranee all’attività e di garantire quindi la privacy e la tranquillità necessarie, è

dedicato esclusivamente al progetto ed è attrezzato con una grande varietà di

materiali (http://reteartelaspezia.wordpress.com/latelier/).

Gli arte terapeuti che operano nel progetto sono parte dell’equipe scolastica e

collaborano con insegnanti ed educatori al fine di delineare un piano di lavoro

che si adatti alle esigenze di ogni singolo alunno (Taverna, 2007).

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La comunicazione tra atelier e scuola si articola in diversi incontri che hanno lo

scopo da una parte di informare gli operatori su eventuali avvenimenti,

verificatisi a scuola o nella vita privata, rilevanti per l’attività arte terapeutica e

dall’altra di fornire agli insegnanti elementi validi per valutare le variazioni nel

comportamento degli alunni in classe. In ogni caso le regole del setting

terapeutico garantiscono all’alunno la possibilità di mantenere riservati

avvenimenti e prodotti artistici che non intende rendere pubblici.

Il progetto si pone come scopo principale quello di diversificare gli interventi

di arte terapia in modo da rispondere alle esigenze di ogni singolo individuo,

sempre nel rispetto degli obiettivi educativi dell’istituzione scolastica: alunni

con disabilità gravi vengono guidati nella conoscenza dei materiali e nella loro

manipolazione cercando di implementare l’uso di forme di rappresentazione,

comunicazione e simbolizzazione per mezzo dell’arte; gli alunni che soffrono

di disturbi emotivi legati a situazioni socio-economiche o familiari

svantaggiate sono assistiti nella creazione di relazioni stabili e positive con i

compagni e con l’arte terapeuta, vengono incoraggiati ad esprimere attraverso i

materiali artistici sofferenze e paure e sono sostenuti nel rafforzamento

dell’autostima grazie al progressivo miglioramento delle competenze artistiche;

gli studenti con difficoltà cognitive sono guidati in attività finalizzate ad

implementare la comprensione di concetti scolastici di base e che stimolino la

creatività e lo sviluppo delle associazioni; gli alunni stranieri possono

beneficiare di lavori in grandi o piccoli gruppi in cui sono liberi di esprimere i

propri vissuti e di sperimentare l’integrazione con i coetanei, nonché

esperienze di accoglienza e accettazione; gli alunni senza particolari problemi

possono usufruire dell’arte terapia per esplorare ed esprimere se stessi e

compiere una funzione di tutors nei confronti dei compagni (Taverna, 2007).

La durata degli incontri di arte terapia varia a seconda dei tempi di attenzione

Alla fine di ogni incontro c’è sempre un momento

dei diversi bambini. di

riflessione e discussione sul lavoro svolto (Taverna, 2007).

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Conclusione

Dettagli
Publisher
A.A. 2011-2012
32 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-PSI/04 Psicologia dello sviluppo e psicologia dell'educazione

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher juliainside di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psicologia dello sviluppo e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Cannoni Eleonora.