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L'AVVENTO DEL WEB 4.1

Il Ventunesimo secolo è caratterizzato da moltissimi cambiamenti che hanno stravolto i tradizionali modelli di pensiero in tutti gli ambiti anche in quello turistico. Con la crescita esponenziale di questo fenomeno, dovuta all'incremento della domanda e dell'offerta grazie all'abbattimento delle limitazioni geopolitiche, alla globalizzazione, ma soprattutto dell'avvento del Web e come conseguenza della sharing economy, sono cambiati i modi "di fare turismo". Infatti con l'entrata in scena del digitale il fenomeno turistico è gradualmente cresciuto portando importanti innovazioni, tra le quali una semplificazione e velocizzazione dello scambio informativo tra operatori, una comunicazione globale e decentrata che ha permesso ai potenziali turisti di poter scegliere le destinazioni che maggiormente soddisfino i loro bisogni tra un ventaglio ampio e diversificato di possibilità. Il Web ha sicuramente avuto un impatto significativo nel settore turistico.ruolo chiave nella determinazione di quelle che oggi sono le dinamiche turistiche e quindi è fondamentale comprendere la sua nascita e come ad oggi si è sviluppata la sharing economy. Il vocabolario italiano Treccani definisce il termine inglese "Web" come una forma abbreviata di World Wide Web che tradotto può essere definito come "ragnatela attorno al mondo". Questa espressione determina ciò che oggi è realmente il Web, inteso come una ragnatela di un ragno che connette, coinvolge e consente la comunicazione tra tutti gli utenti del mondo. La nascita di Internet è stata determinata da un'evoluzione progressiva e continua delle tecnologie di comunicazione le quali ebbero origine alla fine degli anni cinquanta del secolo scorso in seguito a esigenze tecnologico-militari. Infatti gli autori J. Gilles, R. Caillau affermano che nel 1957, durante la Guerra fredda, USA e l'Unione Sovietica si contrapposero creando una.

Vera e propria competizione tecnologica che portò alla creazione di strutture per il lancio di missili e satelliti per ostentare la loro forza. Ed è proprio questo contesto socio-culturale ed economico che portò alla ricerca continua di forme sempre più innovative per essere superiori agli altri. Ecco che nel 1989, il scienziato Tim Berners-Lee grazie all'aiuto del suo team sviluppò un codice che permise la creazione di uno schema standard in grado di definire il modello di documenti di testo elettronici. Successivamente, diede a questo nuovo linguaggio di markup (insieme di regole) il nome di H.T.M.L. che corrisponde a Hyper Text Markup Language. Infine, creò un sistema che coinvolse e implementasse tutti i documenti elettronici in modo tale da farli comunicare tra loro tramite testo e immagini (ipertesto) creando così il World Wide Web, oggi generalmente chiamato Internet.

Il 6 agosto 1991 Tim Berners mise in rete la prima pagina web.

dà spazio a feedback o interazioni dinamiche. Il Web 1.0 è caratterizzato da pagine statiche, dove gli utenti possono solo leggere e consultare i contenuti. Con l'avvento del Web 2.0, il concetto di web è cambiato radicalmente. Questa nuova fase del web è caratterizzata da una maggiore interattività e partecipazione degli utenti. Ora gli utenti possono non solo leggere i contenuti, ma anche contribuire attivamente, creando e condividendo informazioni. I siti web diventano piattaforme sociali, dove gli utenti possono interagire tra loro e condividere opinioni, commenti e contenuti multimediali. Il Web 2.0 ha portato anche all'esplosione dei social media, come Facebook, Twitter e YouTube, che permettono agli utenti di connettersi e comunicare in modo rapido e immediato. Inoltre, sono stati introdotti strumenti come i blog e i forum, che consentono agli utenti di esprimere le proprie opinioni e partecipare a discussioni su vari argomenti. Oggi, con l'avvento del Web 3.0, si sta assistendo a un'ulteriore evoluzione del web. Il Web 3.0 si basa sull'intelligenza artificiale e sulle tecnologie semantiche, che permettono ai computer di comprendere il significato dei contenuti e di fornire risposte personalizzate e pertinenti agli utenti. Questo nuovo stadio del web promette di offrire un'esperienza ancora più personalizzata e intuitiva agli utenti. In conclusione, il web ha subito un'evoluzione significativa nel corso degli anni, passando dal Web 1.0, caratterizzato da pagine statiche e limitata interattività, al Web 2.0, che ha introdotto l'interazione e la partecipazione degli utenti, fino ad arrivare al Web 3.0, che promette di offrire un'esperienza ancora più avanzata grazie all'intelligenza artificiale e alle tecnologie semantiche.

Il web 2.0 permette agli utenti di condividere i propri pensieri e opinioni. In questa fase isoli punti di contatto sono definiti dai mezzi tradizionali come per esempio mailing, fax, telefono e pubblicità.

In secondo luogo nasce il WEB 2.0 che viene definito come la fase successiva del Web 1.0 ed è caratterizzata da tutte quelle applicazioni online che consentono agli utenti un determinato livello di interazione con i siti web, nonché la possibilità di modificare contenuti delle pagine online. Si utilizzano quindi nuovi strumenti che permettono il contatto veloce e continuo tra gli utenti come social network, blog, tag e podcast. Alla base del web 2.0 sono identificabili tre colonne portanti: interazione, condivisione e partecipazione. Il primo offre la possibilità di usufruire, in tempo reale, dei contenuti, prodotti e servizi che più rispondono alle proprie esigenze, successivamente condividerli con altri utenti creando così una rete di rapporti. In seguito,

si sta vivendo attualmente, in cui la comunicazione partecipativa è diventata sempre più diffusa grazie all'utilizzo di dispositivi mobili come smartphone e tablet. Grazie a questi strumenti, è possibile superare i limiti spaziali e temporali che caratterizzano i canali tradizionali, consentendo un'interazione continua, semplice e veloce tra gli utenti. Un esempio di questa comunicazione partecipativa è il social e-commerce, che permette l'incremento dell'interattività tra gli utenti e i siti di commercio online. Attraverso l'utilizzo di blog, sistemi wiki e la condivisione di contenuti, immagini ed esperienze all'interno di communities, gli utenti possono contribuire attivamente alla creazione di contenuti accessibili a tutti. In sintesi, si è passati da una fase in cui i siti web erano statici e non permettevano un'interazione con l'utente, ad una fase in cui la comunicazione partecipativa è diventata la norma. Grazie alla varietà di strumenti disponibili, è possibile scambiare informazioni in modo continuo e rapido, rendendo la comunicazione più dinamica e coinvolgente.caratterizza il ventunesimo secolo e che contraddistingue la vita di tutti i giorni. Infine il WEB 3.0 a cui fanno rifermento significati diversi e oggi non è ancora possibile dare una definizione ben delineata e precisa in quanto è un processo in continuo mutamento ed evoluzione. Questo termine è entrato per la prima volta nell'immaginario collettivo nel 2006 in un articolo di Jeffrey Zeldman il quale afferma: "Le persone si continuano a chiedere cos'è il Web 3.0. Penso che, forse, quando si sarà ottenuta una sovrapposizione della Grafica Vettoriale Scalabile - everything rippling and folding and looking misty - on Web 2.0 e l'accesso ad un Web semantico integrato a un enorme spazio di dati, si potrà finalmente capire cosa sia il Web 3.0".have access to an attraverso un grosso quantitativo di dati, si unbelievable data resource potrà ottenere l'accesso ad un'incredibile risorsa di dati. Nonostante ciò si possono delineare alcune principali caratteristiche che vengo riassunte nei seguenti punti:

  • La trasformazione del web in un Database;
  • Ottenere il massimo rendimento dalle tecnologie basate sull'intelligenza artificiale;
  • La creazione di un Web Semantico dove i documenti pubblicati vengono associati a informazioni e dati, attraverso il quale quindi le ricerche saranno più veloci e precise;

La presenza di un Web potenziato:

  • La creazione del Web potenziato connesso alla presenza di spazi 3D.

Come evidenziato il Web, al giorno d'oggi, sta acquisendo sempre più spazio nella vita quotidiana di tutti gli individui diventando quasi un elemento essenziale per svolgere, a volte, le attività più banali. È quindi necessario

Comprendere in che misura oggi il web è cresciuto e attraverso alcune analisi definire le modalità e i numeri di persone che nel ventunesimo secolo utilizzano il web nel mondo e in Italia.

Il report Global Digital 2019 condotto da "We are social" in associazione con Hootsuites, una delle piattaforme più utilizzate per quanto riguarda i social, pubblica ogni anno un'indagine utile per conoscere i trend riguardanti internet, i social media e il loro utilizzo.

Il digital nel Mondo

Il grafico sovrastante evidenzia come, nel 2018, in una popolazione globale di più di 7,5 miliardi di persone, oltre 4 miliardi sono connessi ad internet e oltre 5 miliardi possiedono uno smartphone. A differenza del 2017 dove internet era utilizzato da 4,021 miliardi di persone. Per quanto riguarda la scena social, l'utilizzo di questi cresce insieme al numero di utenti, infatti gli utenti attivi nel 2017 erano 3,196 miliardi a differenza del 2018 che sono 3,484 miliardi.

Oltre a tassi di utilizzo ne sono cambiate le modalità e l'utente medio spende 6 ore e 42 minuti online al giorno. Gli utenti utilizzano il loro tempo su internet per entrare in contatto con contenuti streaming in generale (video), ma soprattutto gaming, questo dovuto al perfezionamento delle performance della velocità delle connessioni sia fisse che mobili. Per quanto riguarda la scena italiana il grafico, sotto riportato, evidenzia come, nel 2018 in una popolazione di circa 60 milioni di persone, 54 milioni erano connesse ad internet questo vale a dire 9 su 10, in forte crescita. Dal punto di vista della fruizione l'italiano medio trascorre su internet 6 ore al giorno, tutti i giorni, quindi quasi 9 persone su 10 (88%) utilizzano internet ogni giorno. Sul web gli italiani (92%) guardano principalmente video streaming, da non sottovalutare il gaming: un italiano su 6 gioca. Da notare in particolare come i contratti mobile sono quasi 86 milioni, ciò significa che

Una persona possiede più di uno smartphone. La scena social in Italia è in continua crescita, infatti, si è registrato un ulteriore incremento di utenti di piattaforme social, 35 milioni, +2,9% rispetto all'anno precedente, con addirittura 31 milioni di persone attive su queste piattaforme da dispositivi mobili, una crescita del 3,3%. Il tempo speso su base quotidiana è di circa 2 ore e le principali piattaforme utilizzate sono YouTube (87%), WhatsApp (84%), Facebook (81%) e a seguire Instagram (55%). Un altro fattore che a parere di chi scrive è opportuno evidenziare è l'importanza sempre maggiore dell'E-commerce: nel 2018 due italiani su tre effettuano acquisti e/o pagamenti online, e il 42% tramite dispositivi mobile. La percentuale di spesa su e-commerce sul totale di retail si aggira intorno al 4% con transazioni "derivanti" da e-wallet pari a quasi un terzo della quota totale e-commerce e 2% del totale di retail.

in store.
Il digital in Italia
Dall'analisi dei dati sovreccitati è possibile notare come il web, parallelamente al trascorre del tempo, s
Dettagli
A.A. 2020-2021
163 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/08 Economia e gestione delle imprese

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher QuelloCheTiServe di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Progettazione e gestione del turismo culturale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Padova o del prof Marchioro Stefan.