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ELEMENTI DI CONTABILITA’
DIREZIONALE 4
1.1 Sistemi di pianificazione e controllo
L’azienda è un sistema di relazioni, instaurate con diverse categorie di soggetti, operanti sia all’interno
che all’esterno di essa, posto in essere al fine di realizzare gli obiettivi della gestione, identificabili in
1
via principale nella creazione di valore e nella redditività .
Questi obiettivi sono però perseguibili solo se l’azienda è in grado di soddisfare e conciliare nel tempo
pluralità d’interessi riferibili ai soggetti con cui essa intrattiene le suddette relazioni. Appare
le
evidente che quando le dimensioni dell’azienda crescono o quando l’attività da questa svolta risulta
essere caratterizzata da un elevato livello di complessità, si rileva una certa discontinuità nelle attività
di produzione e/o distanza spaziale tra i vari comparti dell’attività produttiva; così diviene difficoltoso
per un unico soggetto tenere le redini dell’intero processo aziendale. E’ dunque fisiologico un
decentramento del potere decisionale che avviene attraverso la delega di parte dei poteri verso
cosiddetti centri di responsabilità, ovvero unità organizzative costituite da gruppi di persone guidate
da un manager, che governa un certo quantitativo di risorse affidategli, allo scopo di raggiungere
2
determinati obiettivi fissati dall’alta dirigenza . Questo processo di delega dà luogo alla struttura
organizzativa di un’azienda, orientata in senso verticale, dati i rapporti di subordinazione rispetto al
vertice.
La struttura organizzativa pone, però, problemi in merito al coordinamento ed al controllo dei diversi
centri di responsabilità. Diviene quindi necessario mappare le varie unità organizzative, indicando le
risorse allocate ed il relativo responsabile, ed elaborare misure delle performance che rendano
immediatamente percepibile il divario tra risultati ottenuti ed obiettivi programmati ed anche come
sono state gestite le risorse messe a disposizione, in altre parole indicatori di efficacia ed efficienza
idonei a consentire di valutare in modo più o meno oggettivo l’operato del responsabile della singola
unità.
L’alta dirigenza è in grado di fissare degli obiettivi ed un ammontare di risorse ritenuto congruo per il
loro raggiungimento per mezzo di un approccio razionale ed anticipatorio. Tale approccio si
contrappone a quello “giorno per giorno”, dove ogni l’attenzione è focalizzata sul problema più
1 risultati economici e la creazione di valore da parte dell’azienda sono profondamente influenzati dal modo in cui le
I
relazioni vengono ideate, programmate ed attivate- Ferraris Franceschi, Sistemi di pianificazione e controllo.
2 Baraldi, I sistemi di programmazione e controllo.
Un approfondimento: i centri di responsabilità si dividono in centri di costo, centri di ricavo, centri di profitto e centri
d’investimento, a seconda dell’area su cui essi esercitano un’influenza diretta e significativa. 5
pressante in un dato momento, e concentra la propria attenzione su obiettivi di lungo periodo, da
perseguirsi attraverso una serie di step intermedi che consentano di minimizzare il consumo delle
risorse necessarie per arrivare a destinazione. Affinché sia possibile effettuare delle previsioni utili ad
indicare gli obiettivi concretamente perseguibili ed mettere a confronto questi con il risultato a
consuntivo, l’azienda necessita di una struttura informativa, ovvero un insieme di strumenti e
metodologie di natura contabile ed extra-contabile utilizzati per raccogliere informazioni, quantitative
3
e qualitative, utili a programmare e controllare la gestione nel breve e nel lungo periodo .
Siamo dunque giunti, gradualmente, al nocciolo del problema: al fine di gestire la sempre crescente
complessità delle relazioni tra azienda e stakeholders, ma soprattutto tra centri di responsabilità ed alta
dirigenza, ed avere successo nei mercati, che divengono sempre più competitivi, risulta auspicabile
4
munirsi di un sistema di pianificazione e controllo .
5
Il sistema di pianificazione e controllo, infatti, è definito come il fondamentale strumento di
costituito dall’insieme integrato di attività tramite le quali i suoi
regolazione del sistema impresa,
organi responsabili mirano a realizzare nel modo più efficiente i processi d’acquisizione e l’impiego
6
delle risorse, in vista del raggiungimento nel modo più efficace dei suoi obiettivi nel tempo . Esso si
suddivide, quindi, in una fase di pianificazione, in cui vengono effettuate le previsioni e poste in
essere le conseguenti scelte strategiche, ed in una fase di controllo, definita controllo di gestione,
corrispondente ad un insieme di attività con cui la direzione aziendale rileva se la gestione
dell’impresa si stia svolgendo in modo da permettere il conseguimento degli obiettivi formulati in
sede di pianificazione, e soprattutto verifica che la gestione si svolga secondo i criteri di economicità
3 Ferraris Franceschi, Sistemi di pianificazione e controllo.
La struttura informativa rende disponibili i dati raccolti essenzialmente per mezzo di due strumenti: la contabilità generale
scambi dell’azienda con i terzi ed espone in sintesi i
e la contabilità analitica; la prima ragiona sui valori derivanti dagli
suoi risultati economico-finanziari, la seconda, invece, attinge ai dati di contabilità generale, rielaborandoli attraverso
disgregazioni e successive riaggregazioni in relazione agli oggetti che si vogliono analizzare - Baraldi, I sistemi di
programmazione e controllo.
4 Preme qui sottolineare che l’adozione di un sistema di pianificazione e controllo non è qualcosa di scontato: vi sono
infatti aziende che operano senza alcun tipo di formalizzazione delle varie attività aziendali. A volte ciò risulta essere
causa del loro insuccesso, altre volte, invece, generalmente nelle piccole realtà, esso non risulta essere conveniente, in
quanto portatore di elevati costi gestionali, non supportati da congrui benefici, e di una burocratizzazione dei rapporti tale
da danneggiare l’agilità dell’azienda e la tempestività delle sue azioni.
5 E’ opportuno evidenziare l’espressione “sistema di programmazione e controllo”. Esso sta ad indicare come tutte le
componenti dell’insieme di routine e procedure formali interagiscano tra loro, tessendo molteplici relazioni con vari gradi
di complessità, e convergano verso uno stesso ed unico fine, quello dell’equilibrio economico duraturo, essenziale per
.
produrre valore e redditività
6 Selleri, Introduzione ai sistemi di programmazione e controllo. 6
7
al fine di consentire il perdurare dell’impresa nel tempo . Analiticamente parlando, possiamo
scomporre il sistema in quattro parti:
1) una fase propriamente di pianificazione, in cui vengono esplicitati la mission aziendale e
l’orientamento strategico di fondo;
2) una fase di programmazione, in cui vengono definiti gli obiettivi coerenti con la mission;
3) una fase di direzione, in cui quanto programmato viene tradotto in azioni concrete e coerenti;
4) una fase propriamente di controllo, in cui vengono analizzati gli scostamenti tra gli obiettivi
programmati ed i risultati ottenuti, ricercandone le motivazioni ed attuando le conseguenti
8
azioni correttive .
Va specificato che non esiste un sistema di pianificazione e controllo valido in ogni dove ed in ogni
tempo. Vale, infatti, la cosiddetta teoria della contingenza, secondo cui non esiste un modello
generalmente trasferibile, poiché il sistema adottato deve essere coerente con le variabili di
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contingenza, cioè con le caratteristiche dell’azienda e del settore . Infatti, sempre in riferimento alle
caratteristiche dell’azienda, occorre inoltre specificare che la progettazione del sistema di controllo di
gestione deve ispirarsi a due principi fondamentali: il bilanciamento tra costi di produzione delle
informazioni e potenziali benefici attesi dal miglioramento della qualità del processo decisionale ed
incremento dell’efficienza degli attori coinvolti, a vari livelli, nel processo aziendale a seguito delle
informazioni generate e diffuse nell’azienda.
E’ il caso, infine, di fare una piccola osservazione circa il rapporto tra pianificazione e controllo:
anche se ai fini espositivi programmazione e controllo possono essere visti come due fasi separate,
essi in realtà rappresentano due facce della stessa medaglia, poiché ciò che viene programmato risente
di continue modiche dovute sia agli scostamenti previsti, per mezzo dei feed-forward, che a quelli già
avutisi, per mezzo dei feed-back.
7 Bocchino, Manuale di controllo di gestione.
8 Ad ogni fase corrisponde un report specifico, rispettivamente; business plan (attinente al lungo periodo), budget
(attinente al medio-breve periodo), report di periodo e performance report.
9 Si fa riferimento per esempio all’assetto proprietario, alla strategia perseguita, al livello tecnologico del settore ed al suo
grado di complessità ed incertezza. 7
1.2 La contabilità dei costi
Il sistema informativo aziendale è l’elemento amalgamante tra la fase di programmazione e quella di
possibile l’attivazione dei già menzionati feed-back
controllo: per mezzo di esso, infatti, è e feed-
grazie ai quali si perviene all’elaborazioni di idonee azioni correttive.
forward,
Uno degli strumenti più importanti al servizio del sistema informativo aziendale è rappresentato dalla
10
contabilità dei costi . Essa non va confusa con la contabilità generale, in quanto le due assolvono a
compiti del tutto diversi.
La contabilità generale, infatti, è uno strumento finalizzato alla produzione del bilancio, documento di
all’azienda e che sono interessati al suo andamento, per effettuare
cui usufruiscono i soggetti esterni
valutazioni sulla profittabilità della stessa. A tal fine occorre che i diversi bilanci delle aziende siano
comparabili, nel tempo e nello spazio, e per questo, la contabilità generale sottostà a principi
obbligatori. Va inoltre sottolineato che, essendo il bilancio un documento a consuntivo, i dati ottenuti
dalla contabilità genera sono anch’essi, ovviamente, dati consuntivi, caratterizzati da una buona
precisione.
La contabilità dei costi può essere intesa come un sistema di determinazioni quantitative, tramite le
quali si procede alla misurazione dei costi elementari ed alla loro successiva elaborazione per giungere
alla composizione di sintesi di costo, di differente ampiezza e contenuto, necessari a diversi scopi,
quali l’analisi economica delle decision