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FARMACIA

23,30% PROFUMERIA

GDO

2013

6% 4%1%

22% 5%

4%

18% 41%

Acconciatura Saloni di bellezza Corrispondenza

Domicilio Erboristeria Grande distribuzione

Farmacia Profumeria

Fonte: Cosmoprof 106 Il Caso l’Oréal

E’ importante considerare che 1/3 del canale è costituito da vendite di make-up.

Le nuove modalità di offerta, unite a una specializzazione di servizio alla clientela,

spiegano il successo di un canale che copre il 4,5% del consumo totale di cosmetici. Con

riferimento alle vendite dirette, si osserva la crescita anche delle vendite per

corrispondenza, con un valore di mercato di 65 milioni di euro.

Gli acquisti via Internet (un fenomeno ancora marginale, ma in evidente evoluzione)

influiscono sulle stime di rilevazione, in attesa di misurare il fenomeno in maniera più

completa affidabilità. Continua la contrazione dei consumi dei cosmetici nei canali

professionali, che raggiungono i 900 milioni di euro. Prosegue, infatti, da un paio di

esercizi il calo del consumo negli istituti di bellezza. Il canale è ancora condizionato dalle

incognite sulle frequentazioni, penalizzate dalla congiuntura economica, e continua ad

essere contraddistinto da alcune tensioni sui prezzi, ma soprattutto da una nuova

concorrenza legata a prodotti di dubbia provenienza.

Per i saloni di acconciatura, con un decremento di sei punti percentuali, continua a pesare

la contrazione delle frequentazioni medie che hanno evidentemente influenzato numero e

E’ evidentemente diminuito il consumo dei cosmetici usati nei saloni.

valore degli scontrini.

L’evoluzione dei canali di distribuzione, in un periodo di rallentamento congiunturale, se da

un lato ribadisce l’irrinunciabilità del consumo dei cosmetici, dall’altro conferma una serie

di tendenze ormai consolidate. Le vendite dirette e quelle in erboristeria sono espressione

di canali che più di tutti hanno saputo assecondare le nuove opzioni di acquisto dei

consumatori, mentre il calo di vendite nel professionale evidenzia le difficoltà legate alla

frequentazione, elemento indiretto di consumo e quindi più condizionato dalla crisi.

Tra i segmenti più dinamici, vanno ricordati i prodotti di bellezza e cosmetici biologici, le

cui vendite sono attualmente pari a 350 milioni di Euro/ anno. Tale comparo gode infatti di

un dinamismo legato alla ricerca di naturalità e di prodotti sani. Altro segmento dinamico è

quello del mercato cosmetico destinato agli uomini ce rappresenta ormai circa il 10% del

mercato globale. Destinazione dei fatturati

Acconciatura 51 49

Erboristeria 85 15

Estetiste 79 21

Farmacia 82 18

Profumeria 75 25

Terzisti 22 78

vendita Italia vendita Estero

Fonte: Cosmoprof 107 Il Caso l’Oréal

4.1.2 Prodotti: andamento delle vendite

E’ ormai tradizione del Centro Studi e Cultura d’Impresa di Unipro effettuare l’analisi dei

consumi per prodotto, sulla luce dei perfezionamenti sulla rilevazione dei dati, incrociati

con le statistiche interne ed in costante aggiornamento per i vari canali di vendita.

La buona attenzione delle imprese all’evoluzione del mercato, alle tensioni internazionali e

all’impegno verso ricerca e innovazione ha avuto un ruolo fondamentale. Da evidenziare

inoltre lo sguardo sempre più ampio verso il web, la comunicazione e la promozione

social.

Prodotti per il corpo

Il 2012 conferma il segmento dedicato alla cura del corpo come principale famiglia di

consumo nelle abitudini degli italiani. Con il 616,5% sul totale delle vendite, ha infatti

registrato un decremento generalizzato all’interno delle varie sottocategorie di prodotto,

chiudendo il 2012 con calo di 2,1 punti percentuali. Da segnalare, in controtendenza,

l’andamento di solari e pigmentanti, con un valore delle vendite di 393 milioni di euro, e

quello di acque e oli per il corpo, con un valore di poco superiore ai 30 milioni di euro.

Pesa per il secondo anno consecutivo la forte contrazione dei prodotti per la cellulite, con

ai 100 milioni di euro. Lieve il calo, ‘0,5% per

un valore prossimo deodoranti e

antitraspiranti, che coprono il 30% del peso sul totale delle vendite per questa famiglia di

prodotti. Appare da subito evidente come il consumatore non rinunci al cosmetico, ma si

sposti preferibilmente tra i prodotti e tra le fasce di prezzo più convenienti, anche per i

cosmetici più specifici.

Prodotti per il viso

I prodotti skin-care, con un calo di 1,6 punti percentuali, rappresentano, la seconda

famiglia per peso specifico. Si nota il rallentamento delle creme antietà e antirughe, per un

valore poco inferiore ai 500 milioni di euro, e quello dei detergenti e struccanti viso e occhi,

-1,1%. In tenuta la seconda categoria a valore della famiglia, creme idratanti e nutrienti. Si

registra il segno positivo in altri sottosegmenti, come i prodotti contro le impurità della

pelle, e i depigmentati, che chiudono il 2012 con un aumento rispetto al precedente

esercizio.

Prodotti per capelli

Tra le famiglie di prodotto vendute sul mercato cosmetico si trovano i prodotti per capelli e

che registrano nel 2012 una contrazione dell’1,7%, che occupa la

cuoio capelluto,

posizione al terzo posto delle vendite nei canali tradizionali. Gli shampoo e i dopo-

registrano entrambi una flessione dell’1%. La famiglia dei

shampoo, balsami e maschere,

coloranti e delle spume colorate, chiude il 2012 a ridosso dei 250 milioni di euro.

108 Il Caso l’Oréal

Igiene personale

Negatività diffusa per la categoria dei prodotti igiene corpo e delle sue famiglie di prodotto,

che chiudono il 2012 in calo del 2,3%, sfiorando i 1.090 milioni di euro. Le prime tre

prodotti per l’igiene

famiglie per peso, bagni-doccia e olii, intima e saponi liquidi, sono in

decremento. Significativo il calo dei consumi dei prodotti per l’igiene dei piedi. In calo

dell’1,6% le vendite dei dentifrici.

Profumeria alcolica

Il 2012 ha registrato anche la frenata di questa importante categoria di prodotti, più nel

segmento dedicato alle fragranze maschili (-4,1%) che a quello delle fragranze femminili

(-3%).

Make-up

Da segnalare infine i prodotti per il trucco, l’unica categoria di cosmetici che sembra

superare positivamente le logiche di mercato, anche grazie alla solida realtà dei negozi

monomarca. Assai significativo l’andamento positivo e crescente di alcune categorie di

cosmetici: trucco- occhi, trucco viso, trucco- labbra, mani e cofanetti trucco.

Su tutti, da ricordare la performance di delineatori e matite, per un valore superiore ai 104

milioni di euro. Composizione del mercato cosmetico nel 2012

Corpo

1%

2% Viso

1%

3% 2% Capelli

4% 17% Igiene corpo

4% Igiene orale

4% Prof. Femminile

5% Trucco viso

15% Prof. Maschile

7% Trucco occhi

Labbra

8% 14% Mani

13% Prodotti maschili

72,4% Prodotti Femminili 27,6% Prodotti Maschili

Fonte: Unipro 109 Il Caso l’Oréal

Mercato: Up & Down

I picchi, positivi e negativi, tra le famiglie di prodotto ed i singoli prodotti, consentono

un’analisi più fenomenologica dei dati 2012. Come analizzato in precedenza, oltre ai già

citati prodotti di make-up, sono acque e oli per il corpo e i prodotti contro le impurità della

pelle a registrare segnali positivi. Negatività marcate per prodotti anticellulite, lozioni

tonificanti per il viso e creme per il trattamento nella linea maschile.

Da qualche esercizio si osserva che il trend di consumo risentono di una significativa

ridistribuzione delle opzioni di acquisto dei consumatori. Sicuramente la contrazione della

disponibilità media per la spesa delle famiglie, acuitasi nel corso dell’anno, ha

condizionato non poco gli atteggiamenti di acquisto verso i cosmetici, senza tuttavia far

registrare quelle contrazioni che altri comparti dei beni di consumo hanno evidenziato

dall’inizio della crisi internazionale ad oggi.

Variazioni % 2012/11

Categorie

Lozioni tonificanti

-17,7 -11,7 Gel, acqua e gommine

-8,3 -7,2

Prodotti per le impurità della pelle 1,8 4,8

Correttore guance, fard e terre 6,5 9,8

Ombretti 10,5

Linee

Profumeria alcolica

-3,4 Prodotti linee maschili

-7,1 Prodotti per il trucco degli occhi 5,3

Prodotti per il trucco del viso 2,9

Fonte: Unipro 110 Il Caso l’Oréal

4.2 Trasformazione del punto vendita

Il punto vendita ha un ruolo da protagonista nel facilitare l’incontro tra l’offerente e

l’acquirente di un prodotto cosmetico. Per questo è necessario che esso si presenti al

consumatore in maniera positiva e convincente, da indurre, di primo impatto, il

consumatore ad acquistarlo.

I prodotti cosmetici sono sempre stati un bene di lusso e in quanto tali necessitano di un

rappresentano l’icona di un

appropriato contesto espositivo. Le profumerie, in particolare,

punto vendita esclusivo, una boutique dove si vende o si migliora la propria bellezza.

Con il tempo i punti vendita si sono evoluti: da negozi esclusivi riservati a un’elite si sono

trasformati in supermercati della cosmesi a tutti gli effetti, iperforniti e ipercomunicativi di

ogni genere di prodotto. Entrare in una profumeria diventa un sogno, dove ci si immerge in

un’area di esclusività e di spettacolarizzazione: il concetto di bellezza e di seduzione è

richiamato in ogni angolo, dai display alle luci, alla musica, ai profumi fino agli espositori

sapientemente collocati sui banconi. In effetti, il consumatore viene avvolto e calato in un

mondo irreale rispetto al quotidiano, fatto di bellezza, lusso e piacevolezza: un luogo quasi

magico dove oggetti concreti si fondono con sensazioni suggestive di benessere,

regalando momenti d’evasione della realtà. Vengono coinvolti tutti i sensi: tatto, vista,

udito, olfatto ed è per questo che è profondamente piacevole oltre che rilassante entrare in

una profumeria.

L’offerta visiva del punto vendita diventa, quindi, fondamentale come luogo di

comunicazione commerciale tra i prodotti e il pubblico, oltre che come semplice luogo di

distribuzione dei prodotti stessi.

Occorre esporre i prodotti in modo da consentire alla clientela di “colloquiare” liberamente

e agevolmente con essi. Occorre sfruttare al meglio le caratteristiche comunicative e

d’attrazione autonoma del prodotto, dalla sua confezione alla sua marca; impostare la

collocazione dei prodotti e definire le scelte d’acquisto della clientela, nonché creare pure

le condizioni per la riduzione dei tempi di acquisto della clientela.

I nuovi concetti espositivi e gli spazi ampi costituiscono un elemento fondamentale di

distinzione tra un punto vendita e un altro. Questo senso di libertà con cui il cliente può

vivere l’esperienza

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
166 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-ART/02 Storia dell'arte moderna

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Nazzara di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Scienze della moda e del costume e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Biniecka Malgorzata.