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FINANZIAMENTO DELL’ENTE BILATERALE NAZIONALE DI SETTORE

Al fine di assicurare l’effettività dei servizi e delle tutele previste dal presente CCNL per il tramite

della bilateralità, sono tenuti a contribuire al finanziamento degli enti bilaterali tutti i soggetti che

applicano il presente contratto collettivo. La quota contrattuale di servizio per il finanziamento

dell’Ente Bilaterale Nazionale di settore e degli Enti Bilaterali Regionali di settore, ove costituiti

con gli scopi e le modalità tassativamente previste alla lettera O) del precedente articolo 5, è fissata

nella misura globale di 4 (quattro) Euro mensili per 12 (dodici) mensilità, di cui 2 (due) Euro a

carico dei datori di lavoro e 2 (due) euro a carico dei lavoratori.

Il versamento è dovuto per tutte le tipologie di lavoratori subordinati ed avrà decorrenza dal mese

di iscrizione. Per i lavoratori assunti a tempo parziale, i versamenti di cui sopra saranno comunque

dovuti in misura intera. In caso di un dipendente con più rapporti part-time, nell’ambito di

applicazione del presente CCNL, sarà dovuta una sola iscrizione all’Ente con le modalità

individuate dal regolamento dell’Ente stesso e a far data dall’instaurazione del primo rapporto di

lavoro. Al fine di ampliare e parificare le tutele anche a favore dei lavoratori del settore che non

sono titolari di un contratto di lavoro subordinato, questi possono aderire all’Ente Bilaterale e ai

servizi erogati da questo se versano i contributi nella misura indicata per i lavoratori dipendenti.

L’Ente Bilaterale dovrà prevedere apposite modalità di gestione, di versamento dei contributi e di

erogazione delle prestazioni. Il 30% (trenta per cento) del gettito globale è destinato direttamente

al finanziamento dell’Ente Bilaterale Nazionale di Settore. In tale quota è compreso il

174

mensilità dal quale 2,00 euro a carico del lavoratore e 2,00 euro a

carico del datore di lavoro- si versa mediante mod. F24, aggiungendo

questi 4,00 euro al contributo CADIPROF di 14,00 euro: in totale 18

799

euro. La sede è nazionale.

4.4 I Fondi interprofessionali del terziario

La formazione è il punto cardine necessario per lo sviluppo

imprenditoriale. Può sembrare un’affermazione retorica, ma mai come

prima, questo momento storico sembra essere bisognoso di migliorare

gli investimenti sulla formazione, per quantità e qualità. E’ necessario

800

intervenire sulle imprese, per ridare loro capacità competitiva. Nel

terziario, cosi come in altri settori, secondo l’art. 18 della legge

388/2000, si costituiscono due Fondi Interprofessionali per la

formazione continua: il FOR.TE e il FON.TER. FOR.TE unisce

Confcommercio, ABI, Confetra e Cgil, Cisl e Uil; FON.TER,

801

Confesercenti e le tre Confederazioni. Il fine dei Fondi è

l’evoluzione della formazione continua, nell’ambito di “competitività

finanziamento della Commissione Paritetica Nazionale, del Gruppo per le Pari Opportunità, della

Commissione Salute e Sicurezza sul Lavoro e il finanziamento per il sostegno al reddito di cui

all’art. 5 lettera L del presente CCNL. Verranno inoltre definite le modalità di ripartizione e di

verifica dell’utilizzo delle somme a questo titolo versate. Il restante 70% (settanta per cento) verrà

ripartito – in ragione della provenienza del gettito – tra gli Enti Bilaterali Regionali di Settore

quando costituiti, con gli scopi e le modalità sopra richiamate, ivi compreso il finanziamento di

quanto previsto agli artt. 9, 10, 11 del presente CCNL. Art. 7-bis: Allo scopo di facilitare le

operazioni per la riscossione del sopra richiamato finanziamento e fermo restando che la quota di 2

(due) Euro a carico dei lavoratori, dovrà risultare come trattenuta in busta paga con la dicitura EBP

il versamento della suddetta quota contrattuale globale (4 Euro mensili) sarà effettuata tramite il

Mod. F24 utilizzando lo stesso codice di C.A.DI.PROF. (ASSP) la quale svolge la funzione di

esattore per conto di E.BI.PRO., versandone la quota parte ad esso spettante. Pertanto, la somma

complessiva da versare per ogni dipendente (tramite Mod. F24), per le rispettive adesioni alla

CADIPROF ed all’Ente Bilaterale Nazionale, sarà pari a 18 (diciotto) Euro mensili per 12 (dodici)

mensilità a partire dall'1 ottobre 2011 di cui 14 (quattordici) Euro a favore della C.A.DI.PROF. e 4

(quattro) Euro a favore dell’Ente Bilaterale Nazionale e 19 (diciannove) euro mensili per dodici

mensilità dall'1 settembre 2013 di cui 15 (quindici) Euro a favore della C.A.DI.PROF. e 4 (quattro)

Euro a favore dell’Ente Bilaterale Nazionale. Le parti si danno atto che nel computo degli aumenti

del contratto si è tenuto conto dell’obbligatorietà dei contributi a favore di CA.Di.PROF. e di

E.BI.PRO., pari a Euro 18 (diciotto) mensili, per ogni dipendente iscritto a partire dall'1 ottobre

2011 e pari a 19 (diciannove) euro dall'1 settembre 2013. Il datore di lavoro che ometta il

versamento delle suddette quote è tenuto a corrispondere, a partire dal mese successivo alla

stipulazione del presente CCNL, al lavoratore un elemento distinto della retribuzione non

assorbibile di importo pari a Euro 22 (ventidue), 20 euro per CADIPROF e 2 euro per E.BI.PRO.

di Euro 23 (ventitre) a partire dal 1° settembre 2013, di cui 21 Euro per CADIPROF e 2 Euro per

E.BIP.RO., corrisposto per 14 mensilità e che rientra nella retribuzione di fatto e nella base di

calcolo per il trattamento di fine rapporto. L’importo non è riproporzionabile in caso di contratto di

lavoro a tempo parziale.

799 www.ebipro.it

800 www.fondoforte.it

801 D’Aloia, Gli enti bilaterali nel settore del commercio, turismo e servizi, in S.Leonardi,

Bilateralità e servizi, op. cit., p. 134 175

802

delle imprese e di garanzia di occupabilità dei lavoratori” , mediante

il finanziamento di piani formativi aziendali, territoriali, settoriali e

individuali, confermati tra le parti sociali. Il finanziamento dei Fondi

si verifica attraverso le risorse derivanti dal gettito del contributo

integrativo previsto dalla legge 845 del ’78 e per le aziende che

aderiscono al Fondo è dello 0,30%. L’iscrizione ai Fondi da parte delle

aziende è volontaria. I fondi si formano secondo accordi

Interconfederali tra le parti sociali maggiormente rappresentative e

possono avere due forme giuridiche: soggetto giuridico di natura

associativa ai sensi dell’art.36 c.c.; ovvero, soggetto dotato di

personalità giuridica elargita dal Ministro del lavoro. Gli statuti e i

regolamenti, stabiliti dalle parti, sono approvati dal Ministro stesso.

Gli Eb nazionali e territoriali che ricoprono un ruolo fondamentale sul

tema della formazione, devono delineare il loro rapporto con le attività

803

di questi Fondi Interprofessionali per la formazione continua. For.te

è il più importante tra i Fondi Interprofessionali per la formazione

continua, per il numero delle aziende che lo hanno scelto; è

rappresentativo, infatti, dei diversi settori economici e del tessuto

imprenditoriale italiano, fatto di piccole, medie, grandi aziende. E’

peculiare notare come questo fondo coinvolga altri settori: Industria,

804

Sanità, Credito e Finanza e cerchi di unire l’attenzione ai contenuti

805

formativi con un impegno attivo sul fronte etico e deontologico. Il

806

finanziamento di For.te è volto alla realizzazione di Piani formativi

in favore delle imprese aderenti. Il Fondo si serve di Avvisi tematici

annuali, per promuovere progetti tematici nazionali in riferimento ai

fabbisogni rilevati, realizzabili direttamente dalle imprese o godibili

807

dalle stesse presso strutture formative accreditate. Ci sono poi : gli

Avvisi di sistema, per sostenere fabbisogni formativi aziendali,

settoriali, territoriali, destinati alle aziende da 1 a 149 dipendenti; gli

Avvisi per progetti speciali con cadenza annuale e l’Avviso voucher

808

formativo per aziende da 1 a 249 dipendenti. For.te, nonostante sia

gestito a livello centrale, acquisisce degli imput che provengono dal

territorio e coordinano la programmazione delle attività; dunque, è una

condicio sine qua non il fatto che gli Enti bilaterali recepiscano le

competenze necessarie per sottolineare i fabbisogni del territorio,

802 D’Aloia, ibidem

803 D’Aloia, ivi, p. 135

804 Forte-Fondi interprofessionali: ruolo ed evoluzione, p.134 in www.adapt.it

805 www.fondoforte.it

806 Art 1: Premessa e obiettivi del Fondo. Avviso tematico 1/12 (Promozione di progetti formativi

per la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro) in www.fondoforte.it

807 www.fondoforte.it

808 www.ebinter.it 176

programmino eventi formativi che aderiscano ai bisogni delle aziende

809

e dei lavoratori. L’ avviso 1/04 di For.te parla di Piano formativo.

L’Avviso sancisce che per “Piano Formativo si intende un programma

organico costituito da uno o più progetti formativi finalizzati

all’adeguamento/sviluppo delle competenze dei lavoratori/lavoratrici,

in coerenza con le strategie aziendali, anche con la firma di prevenire

810

eventuali situazioni di crisi. Il piano formativo è un modo di

progettare interventi di formazione per occupati e presuppone una

programmazione su un lungo periodo, di accordo tra le parti sociali.” I

piani formativi possono essere individuali, aziendali, settoriali e

territoriali promossi dalle parti sociali per la formazione dei lavoratori.

La legge 388/00 mediante l’articolo 118, nell’avviare i Fondi paritetici

interprofessionali per la formazione continua, rimembra il principio

che “i fondi possono finanziare in tutto o in parte piani formativi

aziendali, territoriali, settoriali o individuali concordati tra le parti

sociali, nonché eventuali ulteriori iniziative propedeutiche e

comunque direttamente connesse a detti piani concordate tra le parti. I

progetti relativi a tali piani ed iniziative sono trasmessi alle regioni ed

alle province autonome territorialmente interessate affinché ne

811

possano tenere conto nell’ambito delle rispettive programmazioni.”

Il Piano formativo è una scatola all’interno della quale devono esserci

tutti gli elementi che lo compongono, ossia, progetti relativi piani

812

finanziari e soprattutto l’accordo tra le parti sociali. Il Piano

formativo deve individuare le imprese coinvolte nel percorso di

813

formazione. La formazione può interessare :

• Una sola impresa-Piano formativo aziendale

• Più imprese dello stesso settore-Piano formativo settoriale

• Più imprese di uno stesso territor

Dettagli
Publisher
A.A. 2013-2014
200 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/07 Diritto del lavoro

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Veronix88 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Diritto del lavoro e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università della Calabria o del prof Ferrari Vincenzo.