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Propedeutico al conseguimento della Laurea triennale in Economia aziendale ho svolto

la mia esperienza di stage della durata di trecento ore presso lo Studio associato Rubini-

Soffritti nella sede di Cento (Fe).

Lo Studio svolgendo tutte le attività elencate sopra, mi ha dato la possibilità di mettere

in pratica buona parte di quanto studiato in questi tre anni di Università, mettendo in

luce le differenze tra l’attività e l’attività pratica.

teorica (quindi solamente studiata) In

secondo luogo questa esperienza mi ha permesso di vivere in prima persona tutte le

problematiche e le relazioni che effettivamente si creano all’interno di una realtà

lavorativa, a partire dalle relazioni con i colleghi, con i titolari e con i clienti. Ho

frequentato un ambiente con tempistiche, relazioni, organizzazione e modo di procedere

totalmente diverso dalla realtà universitaria e dai rapporti con gli altri studenti e

professori.

Le trecento ore, in accordo con lo Studio, sono state suddivise in base alle mie

necessità, potendo in questo modo organizzare il lavoro di ogni settimana anche in base

agli esami da preparare. Questo mi ha aiutato molto a svolgere il mio stage con più

C’è da

serenità, grazie alla comprensione della mie esigenze da parte della titolare.

aggiungere che anche tutti gli altri membri della staff sono sempre stati più che disposti

a darmi suggerimenti, chiarimenti ed a rispondere alle mie domande e perplessità.

Il primo giorno sono stato accompagnato a conoscere tutti i colleghi, i quali mi hanno

messo subito a mio agio e mi hanno fatto sentire parte integrante del gruppo. Dopodiché

mi hanno subito messo al lavoro facendomi redigere gli Spesometri (vedi sez. 2.2) per

e di un’altra

tutti i clienti dello Studio. Sotto la supervisione della titolare Monica

dipendente mi è stato spiegato il modo di procedere, lasciandomi comunque ampio

margine di azione per poter gestire il mio lavoro come meglio ritenevo opportuno,

sapendo comunque che c’era una scadenza da rispettare.

Una volta terminati gli Spesometri, sono stato affidato al gruppo della dipendente che

mi seguiva precedentemente; quindi mi sono occupato dei clienti a cui lei era stata

affidata. In questa fase dello stage, ho registrato fatture clienti e fornitori delle imprese

semplificate, solo successivamente ho avuto l’opportunità di analizzare diversi temi

come la registrazione contabile delle imprese ordinarie, quindi la prima nota e le prime

9

pubbliche relazioni con i clienti. Solamente nei momenti in cui non si poteva lavorare,

come per esempio durante gli aggiornamenti del software, mi sono stati affidati i

compiti di archiviazione di dati, di fatture e di dichiarazione dei redditi.

2.2. Redazione degli Spesometri

Il primo compito affidatomi non appena arrivato in ufficio è stato la redazione degli

Spesometri.

Lo Spesometro, introdotto con l’Articolo 20 del Decreto Legislativo 78/2010 è uno

strumento che consente all’Agenzia delle entrate di monitorare le spese dei cittadini ed

Questo consente all’Erario e

attivare così gli accertamenti fiscali sui potenziali evasori.

al Fisco di verificare se quanto dichiarato da ogni contribuente è conforme alle sue

un’incongruenza,

spese. Nel caso di partirà un accertamento relativo alla possibile

evasione fiscale. relativo all’anno 2013,

Lo Spesometro 2014, funziona come un elenco clienti e fornitori

che va inviato all’Agenzia delle Entrate. E’ quindi una comunicazione contenente la

lista di tutte le operazioni effettuate ai fini dell’Iva, di importi pari o superiori a 3.600

euro (Iva inclusa), per i pagamenti effettuati tramite moneta elettronica come carte di

credito, di debito o anche semplicemente per contanti, assegno o bonifico. Tale

comunicazione, va trasmessa quando il pagamento è pari o superiore al limite fissato

per legge di 3.600 euro per il commercio al dettaglio, anche se viene effettuato con

moneta elettronica. Questa operazione la devono fare tutti i soggetti passivi Iva che

effettuano cessioni di beni e prestazioni di servizi sul territorio italiano. Significa che

dall’obbligo di comunicazione le operazioni rilevanti ai

sono escluse fini Iva che

riguardano importazioni, esportazioni, nonché cessioni di beni e prestazioni di servizi

effettuate e ricevute nei confronti di soggetti aventi sede, residenza o domicilio in Paesi

Black list o Intra. La Black List è un elenco di Paesi in cui vige una fiscalità

hanno l’obbligo di comunicare

privilegiata e verso i quali le imprese italiane le

operazioni intercorse con loro. Mentre il modello Intrastat (abbreviazione Intra) è un

elenco riepilogativo periodico degli scambi di beni e servizi effettuati con i soggetti

passivi Iva, stabiliti negli altri Stati membri della Comunità Europea.

l’obbligo

Ogni acquisto/cessione intraUE comporta di compilazione e presentazione,

rispettivamente, del mod. INTRA-2 (relativo agli acquisti) e del mod. INTRA-1 (per le

cessioni). 10

Una cosa importante da tenere presente è che bisogna rispettare le scadenze di invio

del

degli Spesometri. Per la comunicazione Spesometro 2014, anno 2013, l’invio

entro il mese di Aprile dell’anno successivo a quello

modello doveva essere effettuata Per il periodo d’imposta 2013 il termine entro cui

cui si riferiscono le operazioni.

doveva essere effettuata la comunicazione era il 10 Aprile se il soggetto obbligato alla

comunicazione era tenuto alla liquidazione Iva mensile, o entro il 22 Aprile se il

soggetto obbligato era tenuto alla liquidazione Iva trimestrale.

Per redigere lo Spesometro è necessario il seguente lavoro. Per tutti i clienti dello Studio

si verifica che, per ogni suo cliente/fornitore ci sia almeno la partita Iva o il codice

all’interno del programma

fiscale corretto, nonché se le operazioni contabilizzate con

soggetti Black List o Intra, siano state dichiarate come tali e quindi non comunicate con

lo Spesometro. Nel caso in cui nel programma sia stato caricato un codice fiscale o una

partita Iva non corretta va effettuata la correzione. Si ricerca quindi una fattura/ricevuta

fiscale del cliente/fornitore per verificare che non sia stata ricopiata erroneamente. Se la

ricerca porta ad un esito negativo, tramite un programma di ricerca in dotazione ai

professionisti, la si ricerca nel registro delle imprese. Se anche attraverso questo

procedimento non si trovano i dati corretti, si ricostruisce il codice fiscale tramite un

programma facilmente reperibile su internet e sempre sul web si tenta la ricerca delle

partite Iva della società.

A questo si aggiungono i clienti che tengono la contabilità solo internamente e, che per

comunicare all’Agenzia delle Entrate il proprio Spesometro, si servono del nostro

Studio. Quindi si caricano acquisti e vendite di ogni cliente/fornitore per importi

complessivi e comprensivi di Iva pari o superiori a 3600 euro e si effettuano le

operazioni descritte precedentemente a fini di controllo.

Una volta controllato ogni cliente, viene stampato lo Spesometro cartaceo, messo in una

busta ed archiviato in una propria cartellina. Dopodiché viene inviato telematicamente

attraverso apposito programma all’Agenzia delle Entrate.

Ci sono due motivazioni per cui lo Studio vuole averlo anche cartaceo. Primo perché è

un documento ufficiale e come tale deve essere mantenuto per dieci anni. Secondo,

perché se l’Agenzia che c’è

delle Entrate lo rifiuta significa un errore ed avendolo

cartaceo è più veloce risolvere il problema. Quindi una volta controllati e stampati tutti

ad un’altra collega la quale

gli Spesometri, vanno passati prova ad inviarli. Se vengono

rifiutati è necessario ripetere il controllo. 11

Questa parte di lavoro ha impegnato le prime due settimane circa del periodo di stage,

per il semplice motivo che, oltre alle liquidazioni Iva che sono di routine mensile, era la

scadenza straordinaria più vicina.

2.3 Registrazione della contabilità semplificata

Una volta terminata la scadenza degli Spesometri, mi hanno affidato un nuovo incarico,

cioè la registrazione della contabilità delle imprese in contabilità semplificata.

Questo perché esistono diversi regimi di contabilità: la contabilità ordinaria e la

contabilità semplificata. In base al tipo di ragione sociale o range di fatturato si ricade

nell’una o nell’altra. Coloro che rientrano nei parametri della contabilità semplificata

possono richiedere ai professionisti cui si rivolgono di tenere per loro conto la

contabilità ordinaria; questo non vale per quelli in contabilità ordinaria. Bisogna

considerare che la mole di lavoro per i soggetti in contabilità ordinaria è notevolmente

maggiore, quindi lo sono anche le parcelle richieste dai professionisti.

La contabilità semplificata è un tipo di regime contabile che prevede l’obbligo della

tenuta dei soli registri Iva, nei quali andranno annotati anche costi e ricavi non soggetti

imposta, ma rilevanti ai fini della determinazione del reddito d’esercizio.

a tale

Questo comporta l’analisi di costi e ricavi come fatture da ricevere ed emettere, oneri

finanziari, plusvalenze e minusvalenze, ratei, risconti, rimanenze e tutte quelle spese di

competenza che, pur essendo prive di fattura, comportano comunque costi per

l’imprese, come assicurazioni, affitti, imposte e tasse varie, marche da bollo, etc.

La tenuta della contabilità comporta vari obblighi per i contribuenti. Tali obblighi vengo

soddisfatti principalmente attraverso i professionisti a cui queste imprese si rivolgono.

Nel nostro caso gli obblighi comportano:

 la protocollazione delle fatture di acquisto e di vendita. Questa viene fatta per

ogni esercizio e la numerazione deve essere progressiva;

 l’annotazione nel registro Iva di tali fatture, al fine di verificare la posizione, se a

a credito, nei confronti dell’Erario.

debito o Tale operazione deve essere fatta

cui l’impresa è soggetta (quindi

entro il termine di liquidazione periodica a

mensile o trimestrale) o della dichiarazione annuale nella quale è esercitato il

diritto di detrazione di tale imposta; 12

 l’annotazione nel registro Iva dei documenti rilevanti ai fini Iva, come possono

essere le fatture Intra, Black list ed altri documenti non assimilabili a fatture.

I compiti affidatemi in questa fase di tirocinio sono stati lavori base, per cominciare ad

avere un vero approccio verso la contabilità d’impresa. I tutor aziendali cominciarono

col spiegarmi come funzionava teoricamente e materialmente la contabilità,

mostrandomi i vari passaggi attraverso il programma. Per prima cosa bisogn

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A.A. 2011-2012
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SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/07 Economia aziendale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher birillo44 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia aziendale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia o del prof Zaiceva Anzelika.