Anteprima
Vedrai una selezione di 12 pagine su 51
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 1  Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 2
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 6
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 11
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 16
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 21
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 26
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 31
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 36
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 41
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 46
Anteprima di 12 pagg. su 51.
Scarica il documento per vederlo tutto.
 Problem solving dell’escalation. L'approccio relazionale della nuova psichiatria in emergenza Pag. 51
1 su 51
D/illustrazione/soddisfatti o rimborsati
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Estratto del documento

Trigger Escalation Crisi Recupero Post Critica

La sequenza di eventi che caratterizza una crisi emotiva può essere suddivisa in diverse fasi:

  1. Fase del fattore scatenante o trigger, con un distacco della normale sfera psico-emotiva che si può manifestare con alterazioni della mimica, del comportamento e incapacità di comunicazione e di problem solving;
  2. Escalation, fase della crescita dell'aggressività, con un'intensificazione della fase precedente e agitazione psicomotoria, predominio della paura e ideazione paranoidea;
  3. La fase della crisi o arousal rappresenta il massimo distacco con l'apice di eccitamento ottenibile dalla normale sfera psichica;
  4. Fase del recupero verso le normali condizioni psico-emotive;
  5. Fase della depressione post critica o down manifestata con sensi di colpa, vergogna e rimorso per l'accaduto.

All'origine può esserci paura, frustrazione, imbarazzo, senso di colpa, invidia: c'è sempre un'emozione dietro che la precede. Gli impulsi aggressivi che l'uomo può esprimere,

possono essere manifestati in diversel’aggressività direttamodalità. Attraverso il soggetto violento danneggia lealtre persone con la convinzione che chiunque si rivolga a lui stia cercandouno scontro fisico, per cui la violenza in questo caso è utilizzata per tutelarei propri diritti e le proprie credenze, mentre in quella indiretta tende adenigrare le altre persone, e la violenza è scagliata verso oggetti.l’atteggiamentoCon di tipo sospettoso, al contrario del precedente, si ha laconvinzione di essere oggetto di derisioni da parte delle altre persone oaddirittura di essere detestato ed è per queste ragioni che viene a crearsi unasorta di protezione e di guardia verso gli atti gentili che vengono visti comeL’individuo irritabile è intollerante,un metodo per giungere a secondi fini.crede di essere trattato ingiustamente ed essere oggetto di scherno.Si può distinguere poi la persona che manifesta negativismo, fondato su

Una con l'attrazione di dicontrarietà al rapporto interpersonale fare l'opposto può ciò che gli viene richiesto. Infine l'aggressività manifestarsi verbalmente, in cui il soggetto non riesce ad evitare polemiche utilizzando parole sgradevoli, con un tono di voce alto e minaccioso, ma raramente il verbale si trasforma in violenza fisica.

Il personale chiamato a gestire tali situazioni deve essere precedentemente informato ma soprattutto preparato e avere delle competenze specifiche per la gestione del caso ed adottare le misure più idonee.

Tra le diverse modalità di risposta del paziente ai primi approcci è presente una soglia limite dove se si oltrepassa il repertorio di comportamenti abituali, riesce a cogliere queste alterazioni negli atteggiamenti, espressività, movimenti, acquisendo un valore prodromico di 16.

La non conoscenza dell'ampia variabilità dell'aggressività con indice di

1. L'allarme dei comportamenti può indurre l'operatore sanitario a sottovalutare o sopravvalutare i segnali di allarme, è necessario rispettare sempre la sicurezza degli operatori e dell'utente.

2.2 Dati sulla frequenza di aggressioni in ambito ospedaliero

I soggetti sani in assenza di un qualsiasi disturbo mentale ma che appartengono ad ambienti socio-culturali ispirati ad ideali di violenza e che risultano predisposti ad atteggiamenti e comportamenti errati, non si discostano di molto dalla popolazione con disturbi psichiatrici. Ciò che invece contribuisce al alzare la media del problema è l'idea sociale che incrementa ancor di più lo stigma sui pazienti psichiatrici.

Prendendo invece in considerazione i pazienti psichiatrici con disturbi schizofrenici o maniacali durante le acuzie, violenti è cinque volte superiore alla popolazione generale. Il 20-30% delle vittime di violenza riportano danni fisici, ma

soprattutto danni psicologici significativi [7]. Il campo della sanità è il luogo maggiormente esposto a numerosi fattori riguardanti la salute e la sicurezza con il rischio di incorrere in esperienze soprattutto nell'ambito del violente fisiche o verbali, pronto soccorso in quanto sono presenti numerose situazioni acute. Sulla base di uno studio retrospettivo [8] condotto su un campione di 678 pazienti appartenenti a comunità di centri di salute mentale, con diagnosi 17 disturbi d'ansia, disturbi vari distinti in depressivi, disturbo bipolare, schizofrenia, disturbi psicotici e di personalità, il 27.6% dei pazienti aveva commesso almeno un atto di violenza. In particolare, il 21,7% del campione aveva agito violentemente solo una volta nella vita, il 20,7% due volte e il 57,6% più di due volte. Il comportamento violento è stato associato prevalentemente al sesso maschile, a un'età giovanile, istruzione inferiore e disoccupazione. Alcuni

Dati [9] condotti da altri studi dimostrano che tra il 35-80% del personale ospedaliero dichiara di essere stato assalito almeno una volta durante la carriera. Il 25% degli infermieri considera il proprio posto di lavoro un luogo non sicuro e il 7% dichiara di essere stato aggredito fisicamente, mentre il 57% verbalmente.

Un'analisi di molteplici indagini più recentemente che hanno coinvolto circa 23000 pazienti di ospedali psichiatrici per acuti, negli Stati Uniti, ha evidenziato che il 17% ha avuto un comportamento violento. [10]

Nella rivista L'Infermiere N°1/2016 [11] è stato pubblicato uno studio condotto sugli infermieri che lavorano presso i servizi psichiatrici di diagnosi e cura nel territorio piemontese. Sono stati valutati 156 questionari e da questi si evince che il 73% degli intervistati non conosce iniziative rispetto alla gestione degli atti aggressivi, il 98% non conosce le iniziative aziendali a supporto, mentre per quanto riguarda le aggressioni

Fisiche everbali subite nei sei mesi precedenti la somministrazione del questionario, il 47% ha subito aggressioni verbali, il 56% aggressioni fisiche. È chiaro che la violenza in ambito sanitario è un problema confermatodiffuso e rilevante. Gli effetti negativi si possono verificare sull'operatoresia personalmente e sia professionalmente, oltre agli svantaggi economici e alla riduzione della qualità di assistenza. L'insieme di questi fattori mettono in crisi i comportamenti umani influenzando ampiamente la capacità per tutti di controllare le proprie emozioni, limitando il problem solving e inducendo nell'aumento del rischio di errore.

2.3 Il triage

Le prime valutazioni vengono effettuate in un triage psichiatrico, che non è altro che il luogo di accoglienza dei pazienti che arrivano in un pronto soccorso in cui è presente l'unità di servizio psichiatrico di diagnosi e cura. È un sistema di attività

infermieristiche che ha come fine l'attribuire un codice colore indicativo della gravità e individuare i bisogni di assistenza in emergenza. L'infermiere identifica le condizioni e i sintomi che presenta il paziente e che potrebbero insorgere in uno scompenso o in altre complicanze. Il fine che accomuna tutti gli interventi è il prestare aiuto a una persona quando sono evidenti i segni di disequilibrio psichico intollerabili per il paziente. Nel caso in cui la richiesta d'aiuto non sia stata effettuata dal diretto interessato, l'operatore chiamato deve essere estremamente esplicito e deve chiedere e sapere se il paziente è informato della situazione e della richiesta, che l'aiuto sia rifiutato dall'utente se così non fosse è altamente probabile che questo si senta vittima di sotterfugi. Il nursing consiste nella protezione, promozione e miglioramento della salute attuabile attraverso lo sviluppo di competenze e la prevenzione.

Delle malattie, l'alleviamento delle sofferenze di individui, famiglie e comunità. Nell'assistenza a un paziente con un grave disagio psichico l'infermiere utilizza principi scientifici ma il cardine del processo del nursing e del problem solving è affidato al contatto umano e relazionale. È definito da un'attenta osservazione da cui si possono rilevare una moltitudine di nozioni, recuperare informazioni frammentate di esperienze precedenti, la metodica più idonea per effettuarlo in maniera adeguata avviene scegliendo tra un atteggiamento cauto e uno più attivo a seconda del paziente e del suo stato di crisi. La curiosità mostrata dagli operatori in ogni caso rappresenta lo stimolo necessario per ricostruire la sua storia personale. L'intervista è mirata a comprendere il problema principale, la storia recente e la storia passata sia del disturbo e sia del paziente.

i dati demografici el'esame dello stato mentale, inoltre deve consentire di valutare se il processo di crisi è in corso, se si è stabilizzata l'emergenza. Nel percorso di presa in carico del paziente, la responsabilità dei professionisti riguarda la messa in pratica di un processo metodologico scientifico che deve essere capace di stabilire la gravità, per cui è fondamentale l'autonomia decisionale. La peculiarità del paziente psichiatrico rende necessaria una certa attenzione e sensibilità nel primo istante valutativo attraverso i seguenti caratteri: - non mettere al centro di particolari attenzioni il paziente, l'atteggiamento deve essere in risposta alle paure e angosce provate - valutare interventi verso atteggiamenti ostili o violenti - lasciare che il paziente si esprima in totale libertà - valutare se la presenza di accompagnatori del paziente modifica in qualche modo la situazione.

Dell'umore lui il’ analizzare tutti i comportamenti, i sintomi e valutare di conseguenza l’assegnazione del codice colore in base alla vigilanza, movimenti corporei, coscienza della situazione, orientamento, pensieri coerenti.

L’operatore infermieristico per svolgere al meglio il ruolo del triage deve avere una formazione ed esperienza tale da riconoscere i trattisintomatologici principali che hanno motivato l’accesso del paziente.

Gli obiettivi prefissati del triage saranno di assicurare un’immediata assistenza al paziente in base alla codificazione dei casi urgenti o non urgenti, ridurre i tempi d’attesa, attenuare lo stato d’ansia del paziente e dei familiari, assicurare prestazioni da personale professionale e qualificato.

Nella tabella di seguito sono indicati i codici rosso, gi

Dettagli
Publisher
A.A. 2016-2017
51 pagine
SSD Scienze mediche MED/25 Psichiatria

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Elisa92vi di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Psichiatria e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Cagliari o del prof Secci Maria Cristina.