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IL PENSIERO: DEFINIZIONE E CARATTERISTICHE
Il pensiero può essere definito come un processo psichico che forma contenuti fondamentali basati sulla realtà. Per essere considerato un concetto, esso deve avere delle caratteristiche necessarie e sufficienti che tutti i membri di una determinata categoria devono possedere. Queste caratteristiche possono essere linguistiche (ad esempio, visiva, uditiva, motoria) o astratte. Ad esempio, nel caso dell'essere umano, le caratteristiche necessarie sono essere animato, umano, maschio e adulto. Nel caso della donna, le caratteristiche necessarie sono essere animato, umano, non maschio e adulto. Il primo passo per la categorizzazione è la semplificazione delle informazioni provenienti dalla percezione. Queste informazioni vengono inserite nei concetti, ovvero nelle categorie di oggetti, eventi o persone con caratteristiche comuni tra loro. Tale categorizzazione è indispensabile perché permette di organizzare e comprendere meglio il mondo che ci circonda.La dimensione verticale si riferisce al livello di inclusione in quella categoria;
Informativi = il livello di base è quello che essa si struttura su 3 livelli: livello di base offre più informazioni su quella categoria, cui membri fanno tutti parte di quella precisa categoria; livello subordinato che FORMAT I DEL PENSIERO: PENSARE va ancora più nello specifico e quindi i cui membri si raggruppano per le stesse PAROLE E PENSARE.
IMMAGINI
caratteristiche; livello superordinato i cui membri condividono poche caratteristiche l'uno con l'altro e quindi è una categoria CONOSCENZA DICHIARATIVA = l'insieme generale delle conoscenze sul mondo che sono disponibili in modo permanente nella memoria a lungo termine; possono essere pensieri di parole oppure immagini mentali;
LIVELLO ANIMALE SUPERORDINATO CONOSCENZA PROPOSIZIONALE = è relativa ai fatti e comprende la conoscenza episodica che si riferisce a fatti specifici e ha coordinate spazio-temporali (esempio: Ieri sono andato al parco con il mio cane) e LIVELLO BASE UCCELLO la conoscenza semantica che si riferisce a fatti più generali e non ha coordinate spazio-temporali (esempio: i cani vengono accompagnati al parco dai loro proprietari);
AQUILA, LIVELLO STRUZZO ... SUBORDINATO IMMAGINI MENTALI = rappresentazioni all'interno della mente in cui l'oggetto o l'evento viene riprodotto; non si tratta solo di rappresentazioni visive,
Ma possono riguardare tutti gli organi di senso. Il livello base è considerato il più utilizzato, ad esempio ricordare l'immagine del volto di una persona, in quanto favorisce una categorizzazione del nostro profilo; ricordare l'odore di casa della nonna, tra i vari tipi di odori esistenti. La priorità è stata assegnata in base a una Teoria del doppio codice: codificazione verbale e codificazione immaginativa.
I livelli percettivi e morfologici sono rappresentati dal PENSIERO NARRATIVO, che è la forma di pensiero di primo livello in cui gli oggetti sono rappresentati sotto forma di narrazione, in cui l'individuo li percepisce come dotati di una forma e ricrea la realtà nella sua mente da un punto di vista personale. Questo livello è composto dalla dimensione interpretativa, in cui il pensiero narrativo fa da mediazione tra l'esperienza e le azioni eseguite sempre allo stesso modo.
è mortale) - pensiero logico-matematico, che consiste nel risolvere problemi attraverso l'applicazione di regole logiche e matematiche. Il pensiero narrativo è caratterizzato dalla narrazione di fatti, eventi ed episodi, e si basa su ragionamenti deduttivi che permettono di tracciare delle conclusioni particolari e causali. Questo tipo di ragionamento è legato alla dimensione episodica e ha delle coordinate spazio-temporali ben definite. L'approccio socio-culturale di Bruner suddivide il pensiero in tre tipi: il pensiero narrativo, il pensiero scientifico e il pensiero logico-matematico. Il pensiero narrativo è la forma più tipica e si basa sulla modifica degli eventi secondo una trama che vogliamo attribuirgli. Il pensiero scientifico si basa sull'ipotesi e sulla ricerca delle conseguenze certe di una nostra ipotesi. Il pensiero logico-matematico si basa sulla risoluzione di problemi attraverso l'applicazione di regole logiche e matematiche.è "registrare" gli eventi così come sono e mortale). Quindi con una visione oggettiva. I sillogismi vengono operati con dei modellimenti, ovvero con rappresentazioni più concrete oltre che con inferenze logiche, la sua acquisizione è lenta perchè serve questo perchè alcune premesse possono ingannarci. Guida le nostre azioni in quanto riguarda l'uso funzionale degli oggetti. Schank e Abelson definiscono con la parola "Script" un copione di azioni che ognuno di noi segue per raggiungere uno scopo. Riguarda i casi di probabilità e non di certezze. Il ragionamento induttivo parte da premesse particolari per formulare conclusioni generali. Ciò significa che riguarda i casi di probabilità e non di certezze. Il ragionamento abduttivo è un ragionamento basato sulle probabilità che consiste nel scegliere la strategia di soluzione che si adatta.Meglio. Inoltre non può garantire la veridicità della conclusione perché si basa appunto su probabilità e non su certezze.
Il ragionamento è la capacità di applicare conoscenze e strategie già in nostro possesso per generare conclusioni e quindi nuove conoscenze su un evento di nostro interesse.
Le euristiche sono delle strategie mentali adottate per risolvere problemi; si possono definire delle scorciatoie cognitive che consentono di semplificare e velocizzare il processo decisionale. A differenza degli algoritmi (scorciatoie che, se correttamente applicate, portano certamente alla soluzione), le euristiche comportano il rischio di incorrere in errori (bias), proprio perché si basano sull'intuizione.
I processi di ragionamento possono essere:
- Espliciti: ragionamenti volontari, come ad esempio ragionare su cosa dire ad un colloquio di lavoro;
- Impliciti: processi in cui le conoscenze sono state
Apprese e vengono utilizzate per guidare il comportamento senza che questo ragionamento arrivi alla consapevolezza; ad esempio una volta entrata nell'ufficio per fare il colloquio saluterò il datore di lavoro.
PROBLEM SOLVING
Euristiche più utilizzate:
- Analisi dei mezzi e dei fini = consiste nell'analizzare ripetutamente le differenze tra quello che l'individuo ha in quel momento e quello che l'individuo vuole ottenere; ci si avvicina alla soluzione passando per stadi; ma come in ogni euristica, si può incorrere in errore quando la differenza tra i mezzi e il fine aumenta gradualmente per stadio.
- Fase preparatoria: comprensione e diagnosi del problema = consiste nel momento iniziale quando si cerca di capire cosa si
- Procedimento al contrario = concentrarsi
- Euristica della rappresentatività: è una strategia cognitiva che consiste nel riordinare gli elementi presenti per trovare la probabilità di un evento in base alla somiglianza tra eventi; ad esempio, se so che Elisa è una persona timida e riservata e che ama leggere, la mia conclusione sarà che probabilmente il suo carattere è simile a quello di altre persone timide e riservate che amano leggere.
- Problemi di sistemazione: richiede che l'individuo determini la relazione tra gli elementi per arrivare alla soluzione (puzzle o anagrammi); ad esempio, se devo risolvere un puzzle, devo capire come sistemare correttamente i pezzi per ottenere l'immagine desiderata.
- Problemi di induzione di una struttura: richiede che l'individuo determini la relazione tra gli elementi per arrivare alla soluzione; ad esempio, se devo risolvere un problema matematico che richiede di trovare un modello o una regola, devo individuare la struttura o il pattern che collega i numeri o le informazioni fornite.