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1.3.3 RELAZIONARSI CON LE IMPRESE CLIENTI
La comunicazione B2B deve esser focalizzata su un vero e proprio scambio di informazioni
che porti all’instaurazione di una fruttuosa relazione che permetta all’impresa offerente di
vendere i suoi prodotti e all’impresa acquirente di acquistarli. Un valido rapporto con i clienti
finali costituirà una valida risorsa in grado di sostenere il marketing comunicativo e
aumentare le possibilità di restare per lungo periodo nel mercato. Intervenire con una gestione
ottimale delle relazioni non farà che migliorare la competitività e quindi di pari passo di
attrarre, dialogare, comunicare e interagire con i clienti. Questa relazione porterà a vedere il
cliente non più solo come semplice interlocutore ma come un collaboratore e per meglio dire
come un alleato per l’impresa, da raggiungere mediante un’offerta mirata in relazione alle
specifiche richieste pervenute. Relazionarsi con le imprese clienti significa dunque: 13
• Capire quelle esigenze che l’impresa cliente vuol vedere soddisfatte
• Coinvolgere i decisori dell’acquisto nella predisposizione dell’offerta
• Mettersi a servizio dell’impresa cliente cercando di soddisfarla e convincerla
• Porre in essere un costante controllo sull’impresa cliente
Migliorando le relazioni con la clientela l’impresa venditrice potrà ottenere tutta una serie di
vantaggi quali:
• Migliore utilizzo e resa delle risorse impiegate
• Fruttuoso passaparola tra i clienti
• Maggiore differenziazione e fidelizzazione della clientela
• Riscontro personalizzato della clientela
1.4 TIPOLOGIE DI COMUNICAZIONE B2B
Abbiamo nella parte introduttiva di questo capitolo cercato di capire quali sono le più comuni
differenze tra le tipologie di comunicazione che le aziende utilizzano;ora ci concentreremo sui
metodi di comunicazione B2B che le aziende utilizzano maggiormente,prendendo in esame
specificatamente gli elementi che costituiscono il cosiddetto comunication mix con un focus
particolare dapprima sull’Advertising con i relativi mezzi che utilizza per una corretta politica
divulgativa,quindi sul Direct Marketing come nuova una metodologia che sta acquisendo
sempre maggior rilievo e indirizzata più specificatamente al B2B e infine sulla promozione
delle vendite e le pubbliche relazioni
1.4.1 GLI ELEMENTI DEL MIX DI COMUNICAZIONE B2B
La comunicazione B2B risulta essere influenzata da tutti quegli elementi che costituiscono il
mix comunicazionale, ossia quei fattori che porteranno alla formulazione del più idoneo
messaggio, alla trasmissione di questo mediante media adeguati al fine di raggiungere il target
di imprese desiderato. Ogni elemento del comunication mix avrà una specifica funzione da
14
svolgere nei confronti delle imprese clienti in modo da raggiungere una loro integrazione. Il
comunication mix dunque è definibile come il piano di comunicazione che ogni azienda crea
e gestisce in relazione alle proprie esigenze definendo le forme, i mezzi e i veicoli che intende
utilizzare. La scelta non è semplice e deve prendere in considerazione diverse variabili:
• Deve esserci coerenza con quelli che sono i valori guida, gli obiettivi e il punto di vista
aziendale
• Il target di riferimento deve essere ben conosciuto per evitare che il piano
comunicativo risulti inadatto
• Devono essere fatte scelte tenendo in considerazione il budget che si ha a disposizione,
senza che il lato comunicativo sia considerato meno importante di altre attività aziendali
Gli elementi che compongono il mix di comunicazione possono essere riassunti nella
seguente tabella: MIX DELLA
COMUNICAZIONE
DIRECT PROMOZIONE PUBBLICHE
’
PUBBLICITA MARKETING VENDITE RELAZIONI
Fonte: A.Foglio,2014, Il marketing
comunicativo Business to Business
1.4.1.1 ADVERTISING O PUBBLICITA’ 15
Definire cos’è la pubblicità non è cosa semplice in quanto le definizioni che sono state date
sono molto numerose e legate al contesto di trattazione. In ambito commerciale per esempio
per pubblicità si intende “l’insieme di iniziative che mirano a favorire e stimolare le vendite di
un’impresa,raggiungendo il maggior numero di potenziali clienti mediante forme di
comunicazione impersonale”,un’altra definizione è quella proposta da Alberto
Abruzzese:”una pratica sociale volta all’esibizione di contenuti simbolici con funzioni di
persuasione e socializzazione,realizzata in uno scambio si stampo
economico/comunicativo.”In entrambe le definizioni è possibile evincere come l’aspetto
comunicativo rivesta un ruolo chiave,in particolare per meglio dire la scelta del canale di
comunicazione adeguato che dev’essere scelto prendendo in considerazione:
-natura del prodotto e del marchio da pubblicizzare
- target prescelto da raggiungere
-il budget che si ha a disposizione
In relazione a questi punti in un mercato B2B la tipologia di pubblicità più idonea da
utilizzare è quella di natura tecnica che permetta la promozione di prodotti che appartengono
ad ambiti specifici e utilizzando dunque mezzi altrettanto specifici come per esempio le riviste
di settore o stampa specializzata. Questo tipo di pubblicità viene anche definita a “a risposta
diretta”cioè costruita in modo tale da formulare degli elenchi di nominativi ottenuti grazie al
fatto che l’utente viene spinto a dover contattare l’azienda per avere l’offerta proposta e debba
quindi fornire i suoi dati. Gli obiettivi di questo tipo di pubblicità sono quelli di generare
nuovi clienti potenziali e ottenere dei dati utili a iniziare con loro un programma di lead
generation. Le offerte proposte con la pubblicità a risposta diretta dovrebbero avere dunque
un elevato valore percepito e per fare questo ci si dovrebbe domandare “che cos’è che può
interessare di più il target e può spingerlo ad agire subito?”Agire subito infatti è l’elemento
cruciale,se l’utente non agisce velocemente ci sono pochissime probabilità che lo farà in
futuro.
L’azione pubblicitaria nel campo industriale è uno strumento atto a supportare e completare
l’azione della forza vendita rendendola più efficace in modo da creare consapevolezza
dell’azienda e dei suoi prodotti. La prima cosa da fare per ottenere questo scopo è la corretta
individuazione del target di riferimento il quale sarà costituito da un gruppo di persone già
preparate su tutti gli aspetti relativi al prodotto e che conducono un processo di acquisto non
per sé stessi ma per l’azienda per cui lavorano. Per questo motivo esistono degli strumenti
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comunicativi che permettono di raggiungere il target desiderato tramite una comunicazione
specifica per questo tipo di mercato. Tra questi ne ricordiamo principalmente tre,che
riguardano la stampa specializzata mediante riviste di settore,le brochure e le fiere.
RIVISTE DI SETTORE
Le riviste specializzate sono uno degli strumenti che ogni azienda che opera nel B2B
dovrebbe utilizzare;le pubblicazioni che avvengono in queste riviste sono efficaci a far sì che
gli attori facenti parti della catena del valore dell’azienda e quindi
fornitori,grossisti,distributori possano venire a conoscenza non solo dell’azienda ma anche di
numerose notizie e approfondimenti utili per chi lavora in un determinato settore. Il contenuto
di questo tipo di riviste deve mirare sì in parte a far conoscere i prodotti dell’azienda ma senza
alcuno spunto di carattere invasivo e persuasivo all’acquisto ma,l’obiettivo vero e proprio è
quello di informare e aggiornare i clienti sulle iniziative,i progetti e le novità rilevanti. Allo
stesso tempo le riviste di settore permettono all’azienda stessa di avere una panoramica più
completa e approfondita dei propri competitors in modo da riuscire a cogliere aspetti quali la
notorietà degli stessi,le specifiche conoscenze possedute,il tipo di prodotti venduti nonché in
molti casi anche quali strategie non solo adoperano ma anche quali progetti svilupperanno.
BROCHURE
La brochure è una pubblicazione costituita di solito da 10-15 pagine che descrive in generale
l’attività che l’azienda svolge,la sua storia,la sua organizzazione focalizzandosi non sulla
descrizione di specifici prodotti ma sulla conoscenza dell’intera produzione. La brochure è un
utilissimo strumento atto a comunicare l’offerta aziendale ad un pubblico ampio soprattutto in
occasione di meeting con potenziali clienti che possono riguardare trattative per l’acquisto ma
anche occasioni quali fiere,eventi o convegni. Di per sé ci sono poche regole generali che
devono valere per ogni tipo di brochure realizzata come il fatto che deve riportare con
chiarezza l’indicazione di quelli che sono i recapiti aziendali in modo che chi la riceva possa
contattare nell’immediato l’azienda senza andar incontro al rischio che la ricerca di
informazioni possa causare un venir meno dell’interesse;o ancora che deve essere idonea a
persuadere il lettore a servirsi dei prodotti aziendali,è per questo motivo che lo stile da
adoperare dev’essere leggero e divulgativo così da rendersi interessanti a chi ancora non
conosce bene l’azienda. Luisa Carrada autrice di alcuni articoli su “Scrivere” di De Agostini
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ci fornisce utili consigli su alcune tecniche di scrittura che dovrebbero essere utilizzate nelle
brochure:
• Le parole che si utilizzano devono prima che descrivere qualcosa aver un effetto
visivo,chi legge sarà molto più attratto dai colori che da semplici testi scritti in forma
standard,da grafici,tabelle box e quant’altro permetta di rendere più agevole la lettura.
• Non imbottire il testo di aggettivi che esaltano le qualità dell’azienda e dei prodotti
soprattutto se non accompagnati da dati concreti che li rendano credibili
• Preferire sempre un linguaggio concreto e specifico,anche tecnico qualora sia
accompagnato a termini specifici di non comune comprensione
• Esporsi in prima persona senza utilizzare espressioni quali”è stato realizzato” quanto
piuttosto “abbiamo realizzato”in quanto quest’ultimo incipit permette una considerazione
dell’azienda non come entità astratta ma come realtà costituita da soggetti che operano al suo
interno
FIERE
Le fiere,nel settore industriale sono considerata il mezzo di comunicazione più importante
perché permettono il raggiungimento di un ottimo punto di incontro tra domanda e offerta in
un contesto che facilita l’acquisizione di informazioni,la visione dei prodotti azie