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EVOLUZIONE DELLA PERCEZIONE E DELLA PARTECIPAZIONE POLITICA

2.1 La crisi della partecipazione politica

La partecipazione politica può essere esaminata tenendo conto di diversi dati e teorie, tra cui la teoria del ciclo di vita incentrata sul cambiamento del comportamento elettorale dei cittadini a seconda della fase della propria vita.

La maggiore partecipazione alle decisioni, in tal senso, aumenta con l'avanzare dell'età, diminuendo durante il passaggio all'anzianità.

Per quanto riguarda i giovani, una delle cause principali del loro astensionismo risiede nella notevole mobilità occupazionale e residenziale che stanno attraversando durante la loro fascia di età. Essi rientrano tra i nuovi elettori, e quindi tra coloro che partecipano per le prime volte alle urne, ritrovandosi spesso esposti a pressioni che provengono da ambiti diversi tra di loro.

Per questo motivo scaturisce in loro una distorsione da cui consegue una minore

partecipazione e un incostante orientamento politico. A ciò si affianca anche il cambiamento dei fenomeni e dei tempi politici, in quanto a seconda del sentimento di vicinanza o meno a un determinato partito, gli elettori scelgono a chi fornire la propria preferenza. Fondamentali sono anche le scelte di policies dei governi, in quanto le scelte degli elettori dipendono dal modo in cui un partito affronta le questioni di attualità assumendo una natura retrospettiva, valutando quindi il comportamento dei partiti durante la legislatura precedente. Inoltre, il fatto che i nuovi elettori non abbiano esperienze precedenti li espone a influenze esterne, motivo per cui la diminuzione della loro partecipazione riportata negli ultimi anni non dipende soltanto dalla loro età anagrafica, ma anche dalla percezione che essi hanno dell'ambiente circostante.

Per comprendere tali comportamenti, gli elettori sono stati associati agli anni di riferimento nel seguente modo:

  • Periodo

fascista coloro che sono nati prima del 1926;

Periodo della Guerra fredda coloro che sono nati tra il 1926 e il 1935;

Periodo del miracolo economico coloro che sono nati tra il 1936 e il 1945;

Periodo del Sessantotto coloro che sono nati tra il 1946 e il 1955;

Periodo dei movimenti femminili, terrorismo e unità nazionale coloro che sono nati tra il 1956 e il 1965;

Periodo di Tangentopoli e caduta del muro di Berlino coloro che sono nati tra il 1966 e il 1975;

Periodo Berlusconiano e Seconda Repubblica coloro che sono nati dopo il 1975.

Durante la Prima Repubblica, la generazione di riferimento era divisa tra Democrazia Cristiana e Partito Comunista italiano, e alla continua ricerca delle tre "m" che hanno contraddistinto il Sessantotto, vale a dire mestiere, macchina, moglie/marito; fu proprio in questo successivo periodo che nacquero dei movimenti di contestazione che smobilitarono

L'assetto sociale vigente contrapponendosi alla classe dirigente. Di conseguenza, la condizione familiare e la classe sociale a cui appartenevano le persone cominciò a perdere capacità di influenzare la formazione dei futuri elettori; dai cambiamenti quali obbligo di frequenza scolastica, legge sul divorzio e sull'aborto, scaturirono delle mobilitazioni di massa a cui la popolazione prendeva parte per far fronte al bisogno di cambiamento.

Per questo motivo vi furono sempre più studenti politicamente attivi e alla fine degli anni Settanta si diffuse per la prima volta in Italia il fenomeno dell'astensionismo che provocò un rapido aumento dei processi di secolarizzazione dei comportamenti politici.

Negli anni Ottanta i giovani erano già disincantati dalla politica, attivandosi in campi diversi da essa come il volontariato o l'attivismo scolastico; l'attività politica cominciò quindi ad assumere i tratti dell'associazionismo.

Nutrendo un forte sentimento di distacco dal sistema politico e dalle istituzioni tradizionali, depolarizzando l'intero sistema politico. Rilevante è stato poi il passaggio alla Seconda Repubblica, con nuove linee di tendenza e uno spostamento verso destra, e i giovani che cominciarono a preferire forme di partecipazione non tradizionale incidendo negativamente sull'impegno pubblico giovanile. Infine, la recente crisi economica ha indirizzato i voti a favore di nuovi movimenti nati dal senso di distacco e di protesta dei cittadini, con nuovi elettori che sono stati influenzati dalle dinamiche economiche e politiche a causa della scelta delle proprie preferenze. Dunque, il senso di frustrazione conseguente alle varie impressioni negative ha comportato un aumento dell'astensionismo e uno spostamento delle preferenze elettorali dei partiti che si sono posti in situazione di rottura nei confronti del sistema politico corrente.

Attori politici e nuovi strumenti di comunicazione, Franco Angeli, Milano, 2014. 272.2

La diffusione dell'e-democracy

I cambiamenti riportati dalla partecipazione politica hanno introdotto anche nuovi termini, tra cui quello dell'e-democracy che comprende le Information and Communication Technologies (ICT) intese come strumento per svolgere le procedure di autogoverno.

L'organizzazione di quest'ultimo si fonda su procedure egualitarie in cui i diversi partecipanti assumono la medesima posizione di titolari della parte di potere politico.

Mediante l'e-democracy viene messo il popolo nelle condizioni di esercitare il potere democratico, vale a dire le ICT, grazie alle nuove tecnologie digitali adottando delle decisioni collettive.

Si distingue in tal senso tra democrazia digitale sostanziale, formale e informazionale, incidendo la prima sulla soggettività consentendo di fornire maggiori poteri agli attori che ne sono privi mediante gli strumenti per

L'interazione o la comunicazione. La seconda usufruisce della tecnologia per modificare l'ambiente in cui vivono le persone, mentre la terza è incentrata sulle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Il punto in comune consiste nella capacità della democrazia digitale di aumentare l'efficienza e la partecipazione del sistema democratico mediante la tecnologia. A livello informatico e giuridico si distingue anche tra e-democracy amministrativa, consultiva, partecipativa e deliberativa.

24 CANIGLIA E., Identità, partecipazione e antagonismo nella politica giovanile, Rubbettino ed., Soveria Mannelli, 2002.

25 CALISE M., MUSELLA F., Il Principe digitale, Laterza, Roma-Bari, 2019.

La e-democracy amministrativa applica il principio di trasparenza e verificabilità delle procedure e delle deliberazioni di natura amministrativa; quella consultiva si incentra sull'esigenza di consentire ai cittadini di potersi esprimere su

di coinvolgere attivamente i cittadini nelle decisioni collettive. La e-democracy si articola in diverse forme, tra cui la e-democracy informativa, che fornisce informazioni e dati ai cittadini per favorire una maggiore consapevolezza e partecipazione; la e-democracy consultiva, che permette ai cittadini di esprimere le proprie opinioni e suggerimenti su tematiche di interesse pubblico; e la e-democracy deliberativa, che favorisce il dialogo e la discussione tra i cittadini per giungere a decisioni condivise. L'utilizzo delle tecnologie informatiche e della rete internet ha reso possibile l'implementazione di questi strumenti di partecipazione digitale, consentendo ai cittadini di superare le barriere temporali e spaziali e di contribuire attivamente alla vita pubblica. In conclusione, l'e-democracy rappresenta un'evoluzione della democrazia rappresentativa, offrendo nuovi strumenti e opportunità per coinvolgere i cittadini nelle decisioni collettive e promuovere una maggiore partecipazione attiva nella vita pubblica.

L'esercizio della sovranità popolare tramite poteri esplicati con la piattaforma digitale che comprende il sistema reticolare e multilivello di agorà digitali 26.

CECCARINI L., Cittadini e politica online: fra vecchie e nuove forme di partecipazione, in L. Mosca, C. Vaccari (a cura di), Nuovi media, nuova politica?, Partecipazione e mobilitazione online da MoveOn al Movimento 5 stelle, FrancoAngeli, Milano, 2011 27.

LIMONE D. A., La democrazia elettronica. Requisiti, pre-condizioni, linee-guida, in A. Mancarella (a cura di), Filosofia e politica. Scritti in memoria di Laura Lippolis, Tangram edizioni, Trento, 2015 29.

Partendo dal presupposto che l'e-democracy vuole coinvolgere i cittadini nel processo politico, le diverse piattaforme devono avere strumenti semplici che consentono l'interazione da parte del popolo, garantendo che vengano rispettati i valori e principi fondamentali dei sistemi giuridici di riferimento.

L'e-democracy, inoltre, si distingue

dalla democrazia classica per la previsione di Internet e per l'interpretazione delle forme di democrazia digitale in ottica integrativa e complementare ai canali tradizionali su cui si fondano gli ordinamenti costituzionali moderni. Gli elementi ivi inclusi sono quindi le forme di partecipazione istituzionalizzata e gli strumenti digitali che consentono di costruire dei modelli organizzativi dei partiti politici del tutto nuovi, comprendendo anche gli studi della comunicazione politica e dell'interazione dei vari social media. Rilevante è anche il concetto di liquid democracy che prevede una certa collaborazione tra i pari guidata dalla creazione condivisa di idee e contenuti aumentando la qualità delle decisioni prese. Il concetto si è diffuso primariamente in Germania grazie alla diffusione delle tecnologie web 2.0 basandosi sul principio secondo cui il cittadino ha la facoltà di scegliere se delegare il proprio pensiero a un'altra persona.e viene data anche alla trasparenza del processo, in modo da garantire la correttezza e l'affidabilità delle decisioni prese. Inoltre, il sistema prevede la possibilità di revocare la delega in qualsiasi momento, permettendo ai cittadini di cambiare idea o di modificare le proprie preferenze. Questo tipo di democrazia, basata sull'utilizzo delle nuove tecnologie, permette di coinvolgere un numero maggiore di persone nel processo decisionale, superando le limitazioni della democrazia rappresentativa tradizionale. Inoltre, favorisce la partecipazione attiva dei cittadini, che possono esprimere le proprie opinioni e contribuire direttamente alla formazione delle decisioni. In conclusione, la democrazia liquida rappresenta un'evoluzione del concetto di democrazia, che sfrutta le potenzialità offerte dalle nuove tecnologie per favorire una maggiore partecipazione e coinvolgimento dei cittadini.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
74 pagine
SSD Scienze politiche e sociali SPS/07 Sociologia generale

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher Andrea2206. di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Sociologia generale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università telematica Niccolò Cusano di Roma o del prof De Rosa Roberto.