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L'EVOLUZIONE OGGI
Per confermare la teoria sull'evoluzione esistono molte discipline.
- Anatomia comparata: paragonando il braccio di un uomo, con una zampa di un gatto, una pinna di una balena e un'ala di un pipistrello, ci si rende conto che, pur essendo mammiferi completamente diversi, che mangiano cose diverse e che vivono in ambienti diversi, le ossa dell'arto anteriore sono presenti in tutti e quattro anche se in rapporti di grandezza differente. Per esempio, l'omero nell'uomo e nel gatto è piuttosto lungo mentre nella balena è molto corto. Abbiamo quindi le stesse ossa ma sviluppate diversamente a seconda della necessità, ciò fa pensare che ci sia un'origine comune e che per ambientarsi ai vari ambienti le ossa si siano modificate.
- Embriologia comparata: nei primi giorni dell'esistenza l'embrione è uguale a quello di una mucca, di una salamandra e di un pesce. Addirittura,
L'embrione umano all'inizio ha la faringe aperta e anche le branchie. A proposito di ciò, Haeckel scrisse la legge della ricapitolazione che afferma che lo sviluppo dell'embrione di un essere vivente avviene per fasi che ricordano le fasi dello sviluppo evolutivo della sua specie a partire dagli antenati più remoti.
- Zoogeografia: quando Wallace risalì il rio delle amazzoni, si rese conto che quando le condizioni ambientali cambiano leggermente, cambiano anche le specie. In ogni ambiente c'è una specie diversa ma imparentata con quella dell'ambiente vicino. Si riprende così Darwin con le tartarughe e i fringuelli delle Galapagos.
- Paleontologia: grazie ai fossili si riesce a capire che strada evolutiva ha avuto un animale. Per esempio, il cavallo in origine era un animale molto piccolo con cinque dita. Con il tempo le dita sono scomparse lasciando uno zoccolo che non è altro che l'unghia sviluppata del suo dito medio.
Questo zoccolo gli permette di correre più facilmente. Tuttavia, il progetto genetico delle altre dita non è sparito ma semplicemente silenziato per non farlo esprimere*.
- Biologia molecolare: studia il codice genetico. È la prova delle prove della teoria evoluzionaria. Nel codice genetico c'è scritta la storia di un essere vivente.
- Omologia: che cos'è un organo omologo? È un organo o una parte di esso che ha un origine comune anche se la funzione potrebbe essere diversa (le ossa dell'uomo, del gatto, della balena e del pipistrello).
- Analogia: che cosa sono due organi analoghi? Sono due organi che hanno la stessa funzione ma hanno origini indipendenti (gli insetti e gli uccelli hanno entrambi delle ali ma non hanno sicuramente un'origine in comune).
- Organi vestigiali: il delfino può nascere con delle pinne posteriori in più che in teoria non dovrebbero esserci. Anche il cavallo può nascere con un dito in più.
*Nota: il testo tra parentesi è stato aggiunto per chiarire il significato del testo originale.
In tutti i mammiferi la colonna vertebrale si prolunga in una coda. Nella famiglia delle antropomorfe la coda è sparita. Tuttavia, può capitare che nascano persone in cui la coda è sviluppata. Si tratta di regolazione genetica. Tutti i geni che caratterizzavano i nostri antenati non sono spariti da noi. Sono stati silenziati per non farli sviluppare, anche se ogni tanto può capitare un imprevisto.
ALTRI FATTORI DI SELEZIONE
I fattori di selezione non sono solo esterni (quindi l'ambiente), ma anche fattori esterni:
Esempio 1: esistono degli uccelli giardinieri che costruiscono con erbe secche una sorta di pergolato che fungerà poi da nido, lo contornano per qualche metro con oggetti che hanno colori diversi (i colori variano da specie a specie) e le femmine, girando intorno ai vari nidi, scelgono quello che secondo loro è fatto meglio. In questo modo il selezionatore non è più l'ambiente ma la femmina di quella specie. Si tratta di
Unaselezione sessuale che avviene all'interno della specie. Esempio 2: esistono uccelli, come il pavone o il gallo, che per attirarel'attenzione della femmina puntano tutto sul loro aspetto esteriore. Anchein questo caso il selezionatore è la femmina che sceglie il maschio con lacoda più grande o con il piumaggio più bello. Questo accade anche perchélacoda ampia o il piumaggio bello sono segno di buona salute. Tuttavia, se un maschio si accoppia con la maggior parte delle femmine, gli altri maschi potranno riprodursi poco o addirittura niente. I geni del maschio che si riprodurrà di più saranno decisamente maggioririspetto a quelli del maschio che invece non si è riprodotto. Quindi, sulla Terra ci saranno più individui con i geni del maschio che si è riprodottodi più. Tuttavia, per i maschi di pavone, il fatto di avere una coda grande potrebbediventare una lama a doppio taglio. Da un lato attirano più femmine,
madall'altro più la coda è grande più gli impedirà di volare quando ne avrà bisogno (per esempio quando un predatore lo attacca). In questo modo il pavone che ha più probabilità di riprodursi ha anche più probabilità di essere attaccato da un predatore.
Un altro esempio potrebbe essere il caso del cervo. Questo animale per difendersi dai predatori scalcia e non usa i palchi. Infatti, le corna gli servono per lottare contro altri cervi per guadagnarsi le attenzioni della femmina.
RITORNANDO ALL'EVOLUZIONE
Quando si parla di evoluzione si parla di come da una specie se ne è originata un'altra.
Filogenesi: è il percorso storico evolutivo che ha portato alle specie che vediamo noi oggi. È una sorta di albero in cui si può vedere come da un ramo (che rappresenta una specie) si possono creare altri due rami (che rappresentano due specie derivanti da quella rappresentata dal
il concetto biologico di specie è stato definito da Dobzhansky e Mayr. Secondo di loro, una specie è composta da tutti gli individui che possono incrociarsi tra di loro e produrre prole fertile. Questo concetto si basa sulla popolazione pammitica, che è una popolazione in cui tutti gli individui hanno la stessa probabilità di incrociarsi con qualsiasi altro membro della popolazione. In altre parole, non ci sono restrizioni o selezioni sessuali all'interno della specie.è difficilissimo trovare una popolazione pammitica perché ci sono sempre individui maschi che monopolizzano gli accoppiamenti.
Immaginiamo una popolazione pammitica. Ora pensiamo ai due capisaldi dell’evoluzione darwiniana: mutazione e selezione. Mutazione vuol dire che saltano fuori caratteri anomali e diversi (che possono essere vantaggiosi o svantaggiosi per la specie). Se però la popolazione è pammitica e non è soggetta ad una selezione, questi caratteri circoleranno in tutta la prole che nascerà in futuro.
LE SPECIAZIONI (NASCITA DI NUOVE SPECIE)
- Speciazione allopatrica: esiste un fenomeno, per esempio la deriva dei continenti, che potrebbe separare una specie e trasportarne metà da una parte del mondo e metà dall’altra. Se nei nuovi territori si formano climi diversi allora l’ambiente selezionerà diverse mutazioni in base al bisogno della specie. Si pensa che questo tipo di speciazione sia stata la causa
principale della creazione di nuove specie.
- Speciazione parapatrica: è una speciazione decisamente meno violenta rispetto a quella allopatrica perché, in questo, non c'è un fenomeno naturale che costringe una specie a separarsi. In questo caso una specie si espande su un territorio talmente vasto da non permettere ai vari gruppi della popolazione di incontrarsi facilmente. In questo modo, con il tempo, si formano gruppi della stessa specie ma soggetti a mutazioni diverse in base al territorio in cui si stabiliscono.
- Speciazione peripatrica: in questo caso la separazione di una specie avviene in modo totalmente casuale e senza un fenomeno naturale. Esistono isolette piccole su cui possiamo effettivamente trovare animali abbastanza comuni ai nostri occhi come, per esempio, la lucertola. Queste lucertole in qualche modo devono essere state trasportate dalla terra fino a quest'isola. Se su quest'isola le lucertole trovano un ambiente favorevole alla
Loro esistenza, allora, si crea una popolazione totalmente isolata. Prima ho detto che questa speciazione è del tutto casuale. Infatti, se su quell'isola dovessero arrivare anche solo due lucertole che hanno entrambe la stessa caratteristica, riproducendosi, creerebbero un'intera popolazione caratterizzata da quel gene.
Speciazione simpatrica: si tratta di un gruppo di una popolazione, per esempio, una specie di fiori, che colpita da un fenomeno, per esempio, una contaminazione chimica che invade un pezzo di prato, anziché morire, e grazie anche a qualche mutazione, sopravvive meglio proprio in quella parte contaminata. Un caso di speciazione simpatica potrebbe essere anche la selezione sessuale. Per esempio, ad un certo punto, alcune femmine di una specie cambiano completamente gusto e vanno alla ricerca di altre caratteristiche del maschio.
C'è stata quindi un'evoluzione separata tra le due popolazioni che si sono create. Come capiamo se sono
Diventate due specie diverse? Riconducendoci di nuovo alla definizione di specie di Dobzhansky e Mayr, possiamo capire se le due popolazioni fanno parte della stessa specie solo se, riproducendosi, danno vita a individui fertili. Questi "esperimenti", nell'arco di moltissimi anni, potrebbero avvenire naturalmente perché le due popolazioni separate potrebbero in qualche modo rincontrarsi. Se, una volta rincontrate, riescono ad accoppiarsi generando un esemplare fertile, allora non c'è stata una vera speciazione e quindi fanno ancora parte della stessa specie. Se, invece, i due non si accoppiano o comunque ci provano ma generano un esemplare non fertile, allora le due popolazioni sono diventate due specie diverse.
Attenzione: potrebbero esistere anche dei fenomeni che possono impedire che l'accoppiamento tra queste due presunte popolazioni avvenga, come ad esempio barriere geografiche o comportamentali.