Estratto del documento

PIDE”

camuffata da laboratorio fotografico, “un’officina di fabbricazione e

stampa di falsi documenti francesi, spagnoli e portoghesi: passaporti,

carte d’identità, patenti di guida, tessere da giornalista e da poliziotto

68 ; i libri contabili e gli

[…] timbri per autenticare i documenti falsificati”

archivi dell’agenzia. Fatta oggetto di una dettagliata inchiesta, l’Aginter

Press si rivela essere “una sorta di internazionale nera che garantiva

69 . L’indagine dei militari

aiuti, piani, coperture e appoggi logistici" 70 ),

portoghesi (coordinata dal comandante di marina Costa Correia

svela che l’agenzia di stampa ha celato, negli anni in cui è stata attiva:

71 , legata

una centrale di spionaggio “in strettissimi apporti con la PIDE”

alla CIA e “alla destra del Partito repubblicano statunitense diretta dal

72 , nonché ad altri servizi occidentali (ad esempio la

senatore Goldwater”

rete Gehlen della Germania Federale, la KYP greca, la DGS

73 ); un centro di reclutamento e di addestramento

spagnola

professionale di mercenari, terroristi e sabotatori, che organizzava veri

65 p.122

Ibidem,

66 F.Calvi, F.Laurent, op.cit., p.63.

Piazza Fontana. La verità su una strage,

67 p.60

Ibidem,

68 p.61

Ibidem,

69 G.Pellegrino-C.Sestieri-G.Fasanella, op.cit., p.63

Segreto di Stato...,

70 Incerti.-Ottolenghi-Raffaelli, "Siamo entrati nel carcere di Lisbona. E abbiamo

fotografato i documenti proibiti", novembre 1974

L’Europeo,

71 A.Cipriani-G.Cipriani, op.cit., p.109

Sovranità limitata...,

72 G.Pellegrino-C.Sestieri-G.Fasanella, op.cit., p.63

Segreto di Stato...,

73 F.Calvi, F.Laurent, op.cit., p.63.

Piazza Fontana. La verità su una strage,

162

e propri corsi teorici e pratici di guerriglia, infiltrazione, spionaggio ecc.;

una centrale di propaganda e di elaborazione dottrinale, di

provocazione e di destabilizzazione internazionale.

A capo dell’agenzia, Yves Guerin Serac (nome di copertura di

74 ), un francese, ex-appartenente dell’OAS,

Francois Yves Herlou

nonché alle Waffen-SS, già combattente in Corea (dove gli viene

assegnata la Bronze Star americana), Indocina e Algeria, che nel 1962,

insieme ad altri reduci ex-OAS (tra i quali Robert Leroy e Antoine

75 ), fonda l’Aginter, in collaborazione e su incarico della PIDE

Kilby

portoghese, con lo scopo di reclutare “mercenari per la guerra contro i

76 , e di infiltrare agenti

movimenti di liberazione nelle colonie portoghesi”

nei paesi africani che hanno rotto le relazioni col Portogallo. Tra il ’62 e

il ’65 l’Aginter è attiva nella creazione di una vasta rete di agenti e

77 , una

collaboratori. Essa è dotata anche di un braccio militare, l’OACI

vera e propria organizzazione di reclutamento e addestramento di

terroristi.

L’Aginter Press funge anche da copertura al gruppo di estrema

destra Ordre et Tradition (Ordine e Tradizione), fondato Guerin-Serac,

che ha rapporti di collaborazione con movimenti affini di tutta Europa.

Le attività dell’agenzia si rivolgono in modo deciso all’Europa a partire

dal ’68, anno in cui vengono ripresi e potenziati i rapporti con gli uomini

e i movimenti dei gruppi dell’estrema destra di diversi paesi europei. In

particolare, le indagini e le ricostruzioni effettuate dall’ufficiale dei ROS

Massimo Giraudo nell’ambito delle più recenti istruttorie per la strage di

Piazza Fontana, hanno chiarito come l’Aginter funzionasse da

“contenitore e coordinatore dei movimenti neofascisti nazionali […]

garantendo rifugi per latitanti, rifornimento di armi e consulenza di

74 P.Cucchiarelli-A.Giannuli, op.cit., p.155

Lo Stato parallelo...,

75 Ibidem

76 Ibidem

77 Organisation Armèe contre le communisme international

163

78

istruttori militari” .

Negli archivi dell’agenzia, i militari portoghesi, trovano anche

schede e documenti relativi ai corrispondenti italiani dell’Aginter Press,

79 , Pino Rauti, Stefano

tra i quali si possono ricordare Guido Giannettini

80 ed altri ancora (si tratta

Delle Chiaie, Giano Accame, Giorgio Torchia

per la maggior parte di giornalisti di estrema destra). Il materiale

ritrovato, prova in modo inconfutabile i legami tra l’Aginter Presse e

l’estrema destra italiana, legami tra i quali si devono annoverare le

frequentazioni tra Delle Chiaie, Merlino, Guerin Serac e un altro reduce

dell’OAS, Jean-Marie Laurent, che istruirà Merlino nell’uso degli

81 (sembra accertata l’attività di altri «istruttori» dell’Aginter

esplosivi 82 ).

presso l’estrema destra italiana già a partire da metà degli anni ’60

78 Commissione Stragi, op. cit., p.95. Sul ruolo dell’organizzazione

Luci sulle stragi...,

di Guerin Serac, è interessante riportare ciò che afferma Vincenzo Vinciguerra.

Secondo Vinciguerra, l’Aginter Presse era il punto di collegamento tra Stay-behind e

l’internazionale nera, ed il suo compito era quello di reclutarne la manovalanza per i

«lavori sporchi» dando vita ad un vero e proprio «servizio segreto parallelo» alle

dipendenze della CIA. In Italia, il gruppo aveva dato vita ad una sorta di “Gladio

parallela” che, sempre secondo Vinciguerra, è responsabile delle stragi di Milano,

Brescia e dell’Italicus. L’anello di congiunzione tra Guerin Serac e la CIA sarebbe

stato John Jay Salby – alias Caston – che avrebbe partecipato a molte operazioni

coperte della CIA, in particolare alla campagna di attentati contro le rappresentanze

diplomatiche algerine (Cfr. P.Cucchiarelli-A.Giannuli, op.cit.,

Lo Stato parallelo...,

p.155)

79 G.De Lutiis fa notare come il libro di Giannettini, Tecniche della guerra

(sul quale si basò anche la relazione di Giannettini al convegno

rivoluzionaria

dell’Istituto Pollio), ripeta, con un linguaggio più aderente alla situazione italiana, le

lezioni riportate nei testi teorici dell’OACI utilizzati nei corsi di addestramento dei

terroristi e dei provocatori (Cfr. G.De Lutiis, op. cit.,

Storia dei servizi segreti in Italia,

p.170-171)

80 G.De Lutiis, op. cit., p.168

Storia dei servizi segreti in Italia,

81 G.De Palo-A.Giannuli (a cura di), Roma, Edizioni

La strage di stato: vent'anni dopo,

Associate, 1989, p.186

82 “L’apporto di elementi dell’OAS in qualità di tecnici e di istruttori doveva

effettivamente essere diffuso e di antica data, in quanto, sul versante di Avanguardia

Nazionale, Paolo Pecoriello [un esponente di estrema destra] ha parlato di un corso

sull’uso degli esplosivi, e in particolare del plastico, tenutosi a Roma nel 1966 in una

sede di A.N. in via Michele Amari, corso tenuto da un certo Jean, ex ufficiale

dell’OAS, e a cui lo stesso Pecoriello aveva partecipato insieme ad altri militanti” (da

un’intervista al giudice Guido Salvini riportata in F.Calvi, F.Laurent, Piazza Fontana.

op.cit., pp.91-92)

La verità su una strage, 164

Particolarmente importante è il documento La nostra azione

facente parte di “una serie di rapporti inviati all’agenzia dai suoi

politica, 83 , ritrovato dai portoghesi

corrispondenti italiani […] nel novembre ’68”

nella sezione italiana dell’archivio dell’agenzia. Esso è rappresentativo

delle strategie della destra radicale dell’epoca, ed è molto significativo

nel mostrare la teorizzazione dell’uso dell’infiltrazione e della creazione

di uno stato di disordine e tensione allo scopo di sovvertire l’ordine

democratico e instaurare un regime autoritario. Proprio per la sua

rilevanza, di seguito lo si riporta integralmente.

LA NOSTRA AZIONE POLITICA

Noi pensiamo che la prima parte della nostra azione politica debba essere

quella di favorire lo stabilirsi del caos in tutte le strutture del regime. E’

necessario cominciare col minare l’economia dello Stato per giungere a

creare una confusione in tutto l’apparato legale. Questo produce una

situazione di forte tensione politica, di paura nel mondo industriale, di

antipatia verso il governo e tutti i partiti. In questa prospettiva, deve essere

pronto un organismo efficiente, capace di radunare e ricondurre a sé tutti gli

scontenti di ogni classe sociale: al fine di riunire questa vasta massa per fare

la nostra rivoluzione.

A nostro avviso, la prima azione che dobbiamo scatenare è la distruzione

delle strutture dello Stato sotto la copertura dell’azione dei comunisti e dei

filocinesi. Noi, d’altronde, abbiamo già elementi infiltrati in tutti questi gruppi,

seguendo l’atmosfera dell’ambiente occorrerà evidentemente che adattiamo

la nostra azione (propaganda e azioni di forza che sembreranno opera dei

nostri avversari comunisti e pressioni sugli individui a tutti i livelli). Ciò creerà

un sentimento di antipatia verso coloro che minacciano la pace di ciascuno e

della nazione e, d’altra parte, fiaccherà l’economia nazionale. A partire da

questo stato di fatto, noi dovremo rientrare in azione, nel quadro dell’esercito

e della magistratura, al fine di agire sull’opinione pubblica, di indicare una

soluzione, di dimostrare la carenza e l’incapacità dell’apparato legale

costituito e di farci apparire come i soli capaci a fornire una soluzione sociale,

83 F.Calvi, F.Laurent, op.cit., p.83

Piazza Fontana. La verità su una strage,

165

politica ed economica adatta al momento. Nello stesso tempo dovremo

elevare un difensore dei cittadini contro la devastazione provocata dalla

sovversione e dal terrorismo. Dunque una fase di infiltrazione, informazione e

pressione dei nostri elementi sui nuclei vitali dello Stato. Il nostro elemento

politico dovrà essere estremamente abile, capace di intervenire e valorizzare

la propria forza, dovrà formare dei quadri e dirigenti e nello stesso tempo

effettuare un’azione di propaganda massiccia e intelligente.

Questa propaganda dovrà essere una pressione psicologica sui nostri amici e

i nostri nemici, e dovrà creare una corrente di simpatia per il nostro organismo

politico, dovrà polarizzare l’attenzione popolare alla quale saremo presentati

come il solo strumento di salvezza per la nazione.

Questa propaganda dovrà inoltre attirare l’attenzione sul problema europeo e

attirarci sostegni internazionali politici ed economici. Dovrà anche evincere

l’esercito, la magistratura, la Chiesa e il mondo industriale ad agire contro la

sovversione

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Scienze politiche e sociali SPS/04 Scienza politica

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