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The South African Bantu Education Act
R.140 African Affairs, Vol. 54, No. 215 (Apr., 1955), pp. 138-142, The South African Bantu Education Act, Shepherd R. H. W. 73 Dopo varie vicissitudini, come la messa al bando di Mandela, il processo per alto tradimento che coinvolse anche altri membri dell'ANC, la clandestinità di Mandela dopo la conclusione del processo, la condanna all'ergastolo, il trasferimento al carcere di Johannesburg e poi a quello di Pretoria, Mandela fu trasferito al penitenziario di Robben Island, dove restò fino al 1982. Dopo il suo trasferimento a Robben Island, i suoi amici temevano che né a lui né ai suoi compagni fosse consentito di studiare, ma pochi mesi dopo il loro arrivo, la direzione del carcere annunciò che chi desiderava studiare poteva presentare una richiesta. Quasi tutti i detenuti lo fecero. Dopo il processo Rivonia, conclusosi con la condanna all'ergastolo per lui e gli altri membri dell'ANC coinvolti, il governo si sentiva più.sicuro e riteneva che il diritto allo studio non potesse essere pericoloso. Gli studi di perfezionamento non erano consentiti, ma nel caso di Mandela fecero un'eccezione perché aveva stabilito un precedente a Pretoria. Il diritto allo studio tuttavia, era accompagnato da molte condizioni. Alcune materie di studio, come le scienze politiche e militari erano vietate, e per anni fu concesso ricevere denaro soltanto dalle famiglie, così che i detenuti più poveri non avevano la possibilità di acquistare i libri. I libri inoltre non si potevano prestare; il diritto allo studio rappresentava quindi solo una questione di mezzi. Mandela si era iscritto all'Università di Londra per prepararsi alla laurea di primo grado in giurisprudenza: alcuni dei testi prescritti, che non avrebbero mai fatto parte di un piano di studi di un'Università sudafricana, erano considerati pericolosi dalle autorità e Negli anni '70, Robben Island era chiamata.“l’università”, perciò proibiti. Non solo per ciò che imparavano i detenuti dai libri, per i loro studi di inglese, afrikaans, arte, geografia e matematica o per i numerosi diplomi di essi, ma soprattutto per ciò che imparavano l’uno dagli altri. Loro stessi erano la loro facoltà, con insegnanti e corsi di studi. I corsi di studio potevano essere accademici che erano ufficialmente riconosciuti e quelli politici, che non lo erano. L’università clandestina, era sorta anche per necessità, perché si resero conto che i giovani appena arrivati in quegli anni sull’isola, conoscevano ben poco la storia dell’ANC. Col tempo, questi racconti informali divennero un vero e proprio corso di studio organizzato dall’Alto comando dell’ANC che venne chiamato “Syllabus A”; questo comprendeva oltre alla storia dell’ANC e della lotta di liberazione, lezioni
sulla storia degli indiani e dei meticci. Le condizioni per l'insegnamento non erano quelle ideali. I detenuti lavoravano alla cava, così che i gruppi di studio lavorando insieme, stavano intorno all'insegnante del seminario, il quale esponeva le idee e le teorie ponendo 143 domande cui rispondeva lui stesso. era quello relativo all'ANC: molti Per Mandela, il corso più importante giovani non sapevano nemmeno che l'organizzazione esistesse fin dal 1912 e per molti di essi quella fu la sola educazione politica che avessero mai ricevuto. 141 Mandela N., Lungo cammino verso la libertà, Feltrinelli, Milano, 1995. 142 Kronos, No. 31 (November 2005), pp. 262-267, Robben Island and Prisoner Resistance to Apartheid, Buntman F. Review by Nieftagodien N. 143 Mandela N., Conversation with myself, Farrar Strauss Giroux, New York, 2010. 74 Questi corsi riguardavano solo i detenuti politici, i quali, per disposizioni della direzione del carcere, erano fisicamenteSeparati dai detenuti comuni esi trovavano in sezioni distanti. Quando i detenuti comuni vennero a saperedi questi corsi di studio, ebbe inizio una sorta di corso per corrispondenza,in cui gli insegnanti trasmettevano clandestinamente le lezioni e i detenutirispondevano con domande e commenti. Questi, pur avendo una scarsaistruzione, tendevano a interessarsi più alle cose pratiche che a quelleteoriche, e ogni qualvolta si trovavano dinanzi a un principio chiedevanosempre cosa volesse significare nella pratica. Tutto ciò fu molto utile ancheper chi insegnava, perché le considerazioni su un certo tema da parte di undetenuto comune, potevano portare i detenuti politici a riconsiderare le loroidee. Per alcuni anni anche Mandela aveva tenuto un corso di studi.Il suo riguardava l’economia politica e lui stesso aveva cercato di ricostruirel’evoluzione dell’economia dai primordi, attraverso le antiche societàcomunitarie e il feudalesimo fino al
Mandela durante gli anni trascorsi a Robben Island, oltre ai suoi studi accademici presso l'Università di Londra e oltre alla lettura di romanzi durante i quattro anni che la direzione del carcere aveva sospeso il diritto di studio in seguito al ritrovamento del suo manoscritto, si era anche impegnato a imparare la lingua e la storia afrikaans.
Voleva essere in grado di comunicare con gli Afrikaners, in quanto anche essi facevano parte del territorio sudafricano e in vista di rivolgersi anche a loro quando sarebbe stato scarcerato; secondo Mandela non si sarebbe potuta attuare alcuna scelta politica senza anche il coinvolgimento degli Afrikaners.
Nel 1975 i compagni di Mandela gli proposero di
scrivere le sue memorie e pubblicarle il giorno del suo sessantesimo compleanno, affidandole al suo compagno Mac, il quale sarebbe stato scarcerato nel 1976. Mandela approvò il progetto. Quando ebbe terminato, lui e i suoi compagni sotterrarono il manoscritto nel giardino del carcere per nasconderlo alle autorità che non avrebbero approvato la cosa. Un giorno, infatti, ci furono dei lavori propri in corrispondenza del punto in cui era stato nascosto il manoscritto e fu trovato. L'allora vicecommissario per le carceri dichiarando che i detenuti avevano approfittato del diritto allo studio per scrivere un testo illegale, sospese tale diritto per i quattro anni seguenti. Per Mandela, la sospensione dal diritto allo studio offrirà anche dei vantaggi, come ad esempio quello di dedicarsi alla lettura dei romanzi. Nonostante fosse difficile che le notizie dall'esterno arrivassero ai detenuti e che essi fossero informati su qualcosa in generale, tra le notiziechetrapelarono ci fu quella del 16 giugno del 1976. In questo giorno, 15 mila studenti si radunarono a Soweto per protestare contro la decisione governativa di introdurre in metà delle scuole secondarie l'insegnamento condotto in lingua afrikaans. Gli studenti non volevano imparare la lingua degli oppressori e i professori non volevano usarla per insegnare.
Un distaccamento della polizia aveva aperto il fuoco senza preavviso sul corteo di giovani studenti e un ragazzo di 13 anni venne ucciso. Seguirono scontri tra la polizia e gli studenti che provocarono altri morti e feriti. Nei giovani sudafricani era scattata la scintilla della protesta e della ribellione.
Gli studenti boicottavano tutte le scuole.
In occasione del diciassettesimo anniversario della rivolta, il 16 giugno del 1993, Mandela in un
comunicato alla stampa aveva espresso le sue considerazioni in merito alla crisi dell'istruzione. Mise in evidenza l'ulteriore peggioramento delle prestazioni e della qualità di istruzione per ineri rispetto a quasi vent'anni prima. Nonostante le proteste e le lamentele, il governo aveva mantenuto un atteggiamento indifferente, rendendo l'istruzione una prerogativa di quelle famiglie che potevano permettersi di pagare. In aggiunta, continuando a sostenere la fine del sistema dell'apartheid, allo stesso tempo le sue politiche non si erano allontanate da uno sviluppo separato in materia di istruzione. Denunciò la sottovalutazione della portata della crisi, il cui processo se fosse stato incustodito, avrebbe portato quasi certamente a una rivolta studentesca paragonabile a quella del 1976, e ciò nonostante alcune richieste da parte di studenti e insegnanti fossero state accolte. Mandela nell'accento sull'esigenza di dare a un forum di
Il tuo discorso, posenazionale, una piena attuazione, in quanto l'istruzione è stata uno degli argomenti più importanti per cui era stata intrapresa la lotta di liberazione in Sudafrica. L'importanza dell'istruzione e dovevano i giovani dovevano riconoscere impegnarsi seriamente in questa attività al fine anche di poter partecipare attivamente all'interno delle loro comunità e sottrarsi alla criminalità, alla quale si erano avvicinati quando il sistema di segregazione razziale aveva privato loro di ogni possibilità in merito.
Nel 1992, Nelson Mandela ha ricoperto l'incarico di Rettore dell'Università del Nord. Nel discorso tenuto in occasione del suo insediamento avvenuto il 25 aprile, ha ricordato l'organizzazione del sistema dell'istruzione nel periodo dell'apartheid. Questo era organizzato con il preciso scopo di escludere la maggioranza dei neri dalle università tradizionali.
e il campus di Turfloop fu stabilito durante la lotta per laliberazione nel cui frangente molti studenti e studentesse del campus,persero la vita. Ha affermato inoltre l'obbligo dello stato di fornireistruzione e formazione per tutti, dai più piccoli agli adulti, la necessità chel'offerta di istruzione fosse collegata allo sviluppo delle risorse umanenell'ambito dello sviluppo nazionale e l'urgenza di porre rimedio alledisparità educative tra i membri storicamente svantaggiati della società, inparticolare giovani, disabili, adulti, donne, disoccupati, comunità rurali eMandela ha infine posto l'accento sull'esigenza cheneri in generale.l'istruzione fosse basata sui principi di cooperazione, sul pensiero critico esulla responsabilità civile, in modo tale che tutti gli individui avrebberoavuto la possibilità di sviluppare appieno il proprio potenziale.