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"RACKET E TRADIZIONI YAKUZA NEL CINEMA GIAPPONESE"
172.1 Gioco d'azzardo
172.2 Tatuaggi
202.3 Il Minbō
242.4 Yubitsume
252.5 Sakazuki shiki
282.6 Demukae
"LE PRINCIPALI OPERE"
BIBLIOGRAFIA
SITOGRAFIA
INTRODUZIONE
In un Giappone caduto in rovina, in seguito alla seconda guerra mondiale, il mercato nero gestito sembrava essere l'unica alternativa per permettere alla popolazione di non vivere di stenti. Ed è proprio durante gli anni Cinquanta che le organizzazioni yakuza si trasformano in mafie, etichettate dai media internazionali come la "mafia giapponese", riscontrando una politica pragmatica da parte delle forze dell'ordine che preferiscono limitarsi a un approccio di controllo e limitazione di suddette associazioni criminali.
Le bōryokudan "crimine organizzato", termine usato costantemente dai giapponesi per rivolgersi alorganizzato, rispondono a una crescente domanda di servizi
all'interno di un mercato illegale, generato dall'incapacità dello stato giapponese di fornire un'adeguata protezione nelle aree di propria giurisdizione; gestendo imprese regolarmente registrate e, quindi, legali dal punto di vista amministrativo e penale. Inoltre, i loro interessi coinvolgono il mercato immobiliare, il gioco d'azzardo, l'usura, i narcotici e la prostituzione. Sia importanti personalità politiche che poliziotti si sono ritrovati a collaborare con le yakuza operando attraverso un sentimento non conflittuale, usufruendo dei servizi di stampo mafioso quali la divulgazione di notizie diffamatorie nei confronti di certe personalità rivali o scomode. Quella fra Stato e yakuza risulta essere una collaborazione che in Giappone è stata molto attiva fino al 1991, anno dell'introduzione della legge 3Botaihō. Le yakuza vantano discendenze da leggendari paladini del popolo e non perdono occasione per sfoggiare atteggiamenti.fanaticamente nazionalisti; pronte a stringere alleanze con formazioni di estrema destra in funzione anti sindacale allo scopo di difendere il mercato dalle associazioni di ispirazione comunista.
La vita di uno yakuza, inoltre, è scandita da un rigido e complesso codice etico che si avvale di valori.
È stato adottato il sistema Hepburn per la trascrizione dei termini dal giapponese.
Correttamente traducibile come "banda di teppisti", ma con il significato letterale di "banda violenta", è la definizione ufficiale burocratica adoperata dalle autorità per riferirsi alle bande yakuza, e che quest'ultimi ritengono offensiva nei loro confronti.
Nota come la "legge antimafia", ne fu commissionata la stesura dalla NPA (National Police Agency) con il dichiarato obiettivo di preparare una legge allo scopo di limitare la libertà d'azione delle bande criminali. Le identità dei 15 membri designati alla stesura.
Delle prime bozze della legge furono tenute segrete. Cfr. M. Aceti, Yakuza – Il Giappone criminale,Ilmiolibro self publishing, 2014, pp. 142-143. 4 ninjō (人4 5tipicamente inglobati nella cultura giapponese generale, come ad esempio il giri (義理) e il情). Ciò carica la figura del gangster di una valenza romantica e cavalleresca, che trova la sua pienaprodotti dalla Tōei6 7affermazione ed esaltazione nei primi film yakuza eiga a partire dagli anniSessanta.Rivolti a un pubblico prevalentemente giovane, descrivono le gesta di eroi yakuza fuori dal limbodella routine e che, proposti come giustizieri leali ai margini della legalità, agiscono mossi da intentinobili. Il pubblico rimane ammaliato dal fascino perverso emanato dal malvivente che rimane fedeleun codice d’onore, in un confronto continuo con la realtà urbana e malavitosi amorali. Tuttavia ilagenere, nel corso degli anni, ha compiuto delle svolte con il risultato di capovolgere quel mondo
Di ideali trasposti in precedenza, preferendogli malavitosi cinici e interessati solo a se stessi. Conoscendo anche una fase di declino, il cinema yakuza rinasce negli anni Novanta grazie a registi come Miike Takashi e Kitano Takeshi. Alcune delle loro principali opere verranno analizzate in questo elaborato, affiancate da altri capolavori del genere di registi come Fukasaku Kinji, Shinoda Masahiro e Suzuki Seijun. Il fine ultimo sarà analizzare struttura, organizzazione, gerarchia, attività, collettivo che le tradizioni interne alle yakuza, oltre a gettare uno sguardo sull'immaginario riguarda, indagando i punti in comune con la tradizionale cultura giapponese.
4 È la parola giapponese che indica il senso del dovere, proteso a garantire l'armonia comune nella società. Il classico esempio di giri risale alla responsabilità dei samurai nei confronti del proprio padrone; pronti anche a togliersi la vita qualora gli fosse ordinato, poiché erano
tenuti a obbedire vincolati dal senso del dovere. Nel mondo delle yakuza indicala fedeltà per un debito morale.
Contrapposto al giri, indica i sentimenti e le emozioni umane.
Lett. “Yakuza Film”.
La Toei Company è una delle principali case di produzione cinematografica con sede a Tokyo, fondata nel 1949.
CAPITOLO 1“ORIGINE E STORIA DELLA YAKUZA”
Questo capitolo offrirà una panoramica generale riguardo la storia delle yakuza, rintracciandone nel primo paragrafo origini ed antenati risalenti al 1600. Il secondo paragrafo si focalizzerà sull’evoluzione dell’organizzazione dalla fine del periodo Tokugawa fino ai giorni nostri, accennando brevemente alle principali personalità e il ruolo che hanno rivestito nei contesti storici analizzati.
L’ultima sezione invece verterà sullo sviluppo del genere yakuza eiga, individuandone generali caratteristiche ed elencando i principali esponenti.
1.1 Gli antenati delle
debole nell'opporsi contro l'oppressore. Cfr. G. Arduini, Yakuza-Un'altra mafia, Milano, Lunieditrice, 2016, pp. 36-39.
11 Signori feudali.
Lett. "servitori, difensori della città". 6rōnin Erano soliti giocare d'azzardo e si imponevano il divieto
braccia aperte anche i richiedenti asilo.di portare con sé delle armi. Si ritiene che una connessione diretta di questi gruppi con le yakuzaodierne sia difficile da stabilire con certezza, poiché i gruppi yakko scomparirono alla fine deldiciottesimo secolo annientati dalla tremenda repressione su iniziativa dei Tokugawa. La paternitàrimanendo sempre all'interno deldel moderno crimine organizzato giapponese, quindi, periodo13storico Tokugawa, la si può attribuire ai tekiya (的屋) e ai bakuto (博徒). I primi erano venditori14ambulanti che vivevano di piccole truffe ai danni dei clienti, vendendo le loro merci di città in città15e operando nei mercati.
preoccupandosi di nonsollevare scandali e di non far finire nessuno sul lastrico. Rispetto alle bande yakko, questi due gruppierano direttamente coinvolti nel controllo sociale e cominciarono ad organizzarsi in famiglie, a cui la figura dell'oyabun 親分 capo comparve ( ), comunemente più conosciuta con il termine di "padrino".
I padrini dei gruppi tekiya avevano il pieno controllo sui propri kobun (子分), decidevano l'allocazione delle bancarelle, la disponibilità di date merci e riscuotevano il denaro intascando il pizzo. I più potenti boss bakuto, invece, assunsero il ruolo di figure politiche ed economiche significative nel mondo legale. Inoltre, i burakumin (部落民) si associarono spesso a questi due gruppi, vedendovi una possibilità di riscatto sociale. Per quanto le storie della genesi dei gruppi yakko, tekiya e bakuto siano molto differenti fra di loro, furono