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Esempi di rappresentazione degli approcci alla malattia mentale e alla schizofrenia in tre film

3.1. Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975), lo stigma delle malattie mentali

"And now they're telling me I'm crazy over here because I don't sit there like a goddamn vegetable. Don't make a bit of sense to me. If that's what being crazy is, then I'm senseless, out of it, gone-down-the-road, wacko. But no more, no less, that's it."

Queste sono le parole pronunciate da Randle Patrick McMurphy (Jack Nicholson) in One Flew Over the Cuckoo's Nest (1975; Qualcuno volò sul nido del cuculo), film diretto da Miloš Forman, a sua volta tratto dal romanzo omonimo di Ken Kesey del 1962.

Il film prende inizio nel 1963 ed è ambientato principalmente presso l'Oregon State Hospital, un effettivo ospedale psichiatrico che fa da ambientazione anche nel libro. Il suo nome originale era "Oregon conosciuto per le pratiche di"

terapia "Hospital for the Insane", elettroconvulsivante, lobotomia, eugenetica e idroterapia. (Goeres-Gardener, 2013, p.129).

Documenti storici hanno fornito dati secondo cui il numero di pazienti ricoverati arrivava ad un totale di 5.046, di cui 1.243 erano stati "dimessi come guariti", 1.051 "migliorati", mentre almeno 1.058 erano morti in ospedale (Ivi, p. 11).

Con l'inizio del ventunesimo secolo hanno iniziato ad affiorare critiche e accuse riguardo la struttura da tempo vecchia e il maltrattamento dei pazienti. Infatti, solo pochi anni prima, nel 1981, aveva abolito la pratica della lobotomia e il programma di eugenetica (Ivi, p.23) ma continuava ad avere problemi di sovraffollamento. L'ospedale, dopo essere stato denunciato per l'approvazione al trattamento di persone tossicodipendenti e alcoliste e alla mancanza di un appropriato sistema di sicurezza dei propri dipendenti da aggressioni da parte del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, l'otto pazienti.

ha ricevuto una multa - 32 -. Anche il 2009 segna una particolare data per l'ospedale, causata dal 29 agosto del 2006 ritrovamento di un paziente, Moises Perez, deceduto di malattia coronarica. Perez, soffriva di schizofrenia paranoica e nel 1995 fu ricoverato dopo essere stato accusato di tentato omicidio (Ivi, pp. 257-258).

Il Dr. Spivey, interpretato dal Dr. Dean Brooks, era l'effettivo direttore dell'ospedale. Nel 1975 autorizzò le riprese all'interno della sua struttura e prese parte al film interpretandosé stesso (Ivi, p. 81). Egli, tuttavia, viene mostrato come un semplice amministratore. La figura che invece dirige l'intero reparto è quella dell'infermiera a capo, Mildred Ratched (Louise Fletcher). Il periodo in cui venne ambientato il film corrispondeva agli anni del movimento di deistituzionalizzazione. Gli "asili" erano esageratamente affollati, spesso non a norma e senza riscaldamento. Dal 1954 furono introdotte

Le cure a base di farmaci antipsicotici. La psichiatria, nel film, viene ostentata come un trattamento vendicativo da utilizzare contro coloro che trasgrediscono. La lobotomia e l'elettroshock sono espedienti per punire. Il dottore segue la formula "psichiatra-come-braccio-repressivo-della società". Il film subì critiche per questo, in quanto propinava un'immagine ormai antiquata. Il Dr. Brooks si difese invece spiegando come la vera denuncia fosse indirizzata alle istituzioni in generale. La malattia inoltre viene associata alla "progressiva perdita della virilità". Prima che entri in scena gli altri pazienti sono considerati "deboli" invece che "pazzi", McMurphy, il "vero uomo", impauriti e sottomessi a Miss Ratched, nonché volontari all'interno della struttura per non fuorilegge dell'epoca, affrontare il mondo reale. McMurphy invece è "l'eroe che"

però è predestinato ad essere annientato fino a perdere la propria virilità (Gabbard & Gabbard, 2000,p. 182). Egli si fa trasferire dal penitenziario all'istituto psichiatrico così da evitare il lavoro carcerario, cercando quindi di farsi dichiarare "pazzo". Egli però si ritroverà ad essere "imprigionato", come avveniva nella realtà per molti pazienti, scontrandosi più volte con la capo infermiera. Lo psicologo Jessy A. Wolff in "The Misrepresentation of Mental Illness in spiega come questo sia ancora uno dei film più iconici che tratta l'esperienza della salute Film mentale all'interno di un reparto psichiatrico. Ma come dimostrato nello studio "Domino" del 29 Le informazioni presentate in questo paragrafo sono tratte dalla seguente fonte: sito web http://www.salem-news.com/articles/august062006/deq_fines_8606.php 30 Le informazioni presentate in questo paragrafo

Le informazioni sono tratte dalla seguente fonte: sito web https://courses.lumenlearning.com/wmopen-psychology/chapter/introduction-to-mental-health/.

Nel film "One Flew over the Cuckoo's Nest" del 1983, si osservano sostanziali peggioramenti nei comportamenti riguardo alle malattie mentali dopo la visione del film. Wolff spiega come vi sia una rappresentazione erronea del trattamento dell'ECT, mostrato come "estremamente doloroso, traumatico e dannoso per il benessere". McMurphy infatti subisce la prima volta delle scosse particolarmente intense, con un effetto altrettanto drammatico per lo spettatore. La seconda volta invece, la lobotomia lo vedrà costretto ad uno stato vegetativo permanente (Hasani et al., 2017).

Si tratta di un argomento ostico e audace, come anche il tema rappresentato del disagio all'interno degli ospedali psichiatrici, o la denuncia contro la discriminazione nei confronti delle persone mentalmente instabili.

È corretto anche precisare come molti personaggi fossero degli autentici pazienti, permettendo così di coinvolgere il cast e la troupe in esperienze reali. Forte per tanto è il richiamo ad una denuncia contro il sistema pre-ordinato degli ospedali psichiatrici, che cercano di annullare la libertà individuale delle persone. “Cuckoo’s Nest” (nido del cuculo) si riferisce ai termini di “manicomio” e “pazzo”, ripresi dalla filastrocca americana: “Three geese in a flock, one flew East, one flew West, one flew over the cuckcoo’s nest”. Il Cuculo, McMurphy, è un uccello noto per occupare i nidi altrui. Il suo destino, infatti, lo porterà in quel nido, il manicomio. Lì sarà portato a reprimere la sua carica vitale, considerata come una “malattia” da curare, o in realtà da punire. Vi sono tanti riferimenti che mettono a confronto l’ordine sociale e i malati.

che devono essere resi innocui per non ribaltarlo. Esempi sono il razzismo, come nel caso di "Grande Capo" Bromden (Will Sampson) un nativo sordomuto, il maltrattamento psicologico come quello subito da Billy Bibit (Brad Dourif) un ragazzetto introverso e balbuziente. L'utilizzo dell'elettroshock e degli psicofarmaci. Metodi che in realtà sono ancora utilizzati oggi, dopo però essere stati aggiornati e venendo adoperati assolutamente non per scopi punitivi. L'ospedale non sembra più interessarsi al paziente, chiedendosi se egli sia effettivamente. Le informazioni presentate in questo paragrafo sono tratte dalla seguente fonte: sito web https://presente-mente.com/2019/06/21/qualcuno-volo-sul-nido-del-cuculo-il-film-contro-lo-stigma-della-malattia-mentale/ Le informazioni presentate in questo paragrafo sono tratte dalla seguente fonte: sito web.

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“Pazzo” o meno. Ciò che passa in primo piano è il controllo spregiudicato e sadico che dottorie infermieri, o come l’intera istituzione, possono avere sulle persone. È stato ed è tutt’ora un film ben presente Qualcuno volò sul nido del cuculo nell’immaginario collettivo, che ha preso a sua volta spunto da film antecedenti e possiede elementi riscontrabili in pellicole e serie tv recenti. Questo perché è andato a inserirsi in contesti preesistenti in cui più stigmi erano già ben consolidati. A sua volta ha denunciato fenomeni reali ma ha anche ricalcato più miti sui “malati” e le loro

"malattie mentali. Il personaggio di "Billy" ricorda, per il rapporto ambivalente con la propria madre, Norman Bates in Psyco (1960;Psycho). Il protagonista Andrew Laeddis (Leonardo DiCaprio) nel film Shutter Island (2010;Id.) sembra ricalcare la filosofia finale del destino di McMurphy. Suicide Squad (2016; Id.) el'Arkham Asylum (che fece il suo esordio nei fumetti di Batman del 1974) di Gotham City ciriportano al contesto di un luogo pericoloso in cui vengono rinchiusi un insieme di criminali odi "pazzi". Non solo, come gli outsider della società, nei casi di The Umbrella Academy (2019– in produzione; Id.) e IT (2017 e 2019; Id.). La figura del Joker (Joaquin Phoenix) (2019; Id.) può essere messa a confronto con quella di Randle McMurphy. Rivediamo in entrambi la loroposizione indifesa e schiacciata dalla società. Il loro modo buffonesco, da clown, di ribellarsicontro il sistema. Anche Jack Nicholson interpretò il"ruolo di Joker in Batman (1989; Id.) e proprio nella scena finale disse: "È proprio un destino, stavolta nel nido mi è volato un pipistrello!" Infine, come caso più schiacciante, ritroviamo la recente serie tv intitolata Ratched – (2020 in produzione; Id.). Sia Louise Fletcher che Sarah Paulson interpretano i panni di due infermiere psicopatiche. Nel secondo caso però si cerca di dare più profondità e raziocinio alla figura di una infermiera, così da non mostrarla solamente come una serial killer continuando a promuovere l'idea che una malattia mentale porti automaticamente alla violenza. Unire temi macabri, come spesso sono etichettate le malattie mentali, a figure invece "innocenti" quali le infermiere, o chi comunque dovrebbe garantire la sicurezza, sembrerebbe essere un tema richiesto dal grande pubblico. Un altro personaggio equivalente è infatti l'infermiera Annie Wilkes in Misery (1990; Misery).

Le informazioni presentate in questo paragrafo riguardano la partecipazione dell'attore Bill Skarsgård nella serie televisiva Hemlock Grove (2013-2015) nel ruolo di Roman Godfrey, nella miniserie Stephen King's It (2017) nel ruolo di Pennywise il Clown, nella serie televisiva Castle Rock (2018-2019) nella seconda stagione.

Dettagli
A.A. 2020-2021
56 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/10 Letteratura italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher cosimotoledano di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Lettere e filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università Cattolica del "Sacro Cuore" o del prof Eugeni Ruggero.