Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
La fase di valutazione è fondamentale dal punto di vista strategico, in quanto consente di
evidenziare i punti di forza e di debolezza dell’evento, ottimizzando l’organizzazione e la
gestione. Per ottenere un bilancio sugli effetti sociali ed economici, è necessario
analizzare quattro fattori:
Customer satisfaction: bisogna verificare se l’evento ha soddisfatto o meno la
domanda dei consumatori;
Stakeholders satisfaction: la valutazione della soddisfazione degli stakeholders
primari e secondari è fondamentale per ottenere l’approvazione della collettività
e dei finanziatori e per richiederne la ripetizione in futuro;
Brand perception satisfaction: lo sviluppo di un brand forte e positivo influisce in
modo costruttivo sia sui consumatori sia su tutti gli altri soggetti coinvolti
nell’evento;
Impatti territoriali: aspetto fondamentale che va analizzato in fase organizzativa
ex ante ed ex post. Da questo dipende il successo definitivo dell’evento.
Le informazioni riguardanti il livello di soddisfazione circa l’evento, sono reperite con
indagini qualitative e quantitative compiute su campioni di soggetti.
39
Per valutare efficacemente un evento è necessario includere nell’analisi alcuni fattori
strategici. L’obiettivo specifico e le finalità generali devono mirare a raggiungere risultati
rilevanti per la comunità, solo così l’evento potrà avere successo. Un secondo aspetto
strategicamente rilevante nella valutazione complessiva, consiste nell’analizzare il livello
di coinvolgimento degli attori territoriali che possono influire sulla buona riuscita
dell’evento. Anche il piano strategico è un fattore importante, poiché senza un piano
organizzato e ben studiato, l’evento non riuscirà ad esprimere a pieno tutte le sue
potenzialità. Infine, l’ultimo fattore strategico per la valutazione consiste nell’efficienza
dell’apparato organizzativo. Solo una buona organizzazione è in grado di realizzare un
evento efficace che produca esternalità positive per il territorio (Bozzetti, 2013).
Per quanto riguarda le esperienze turistico-culturali è necessario analizzare il ciclo di
attività pre-acquisto, acquisto e post-consumo e gestire nel modo più efficiente tutte le
possibili interazioni con il turista. Durante la valutazione è rilevante misurare il valore
percepito dal turista culturale durante l’esperienza, il suo grado di soddisfazione,
l’intenzione di tornare e il passaparola positivo. Solitamente le modalità per misurare la
performance di una destinazione turistica si possono riassumere in: il numero di visitatori,
il ritorno degli investimenti per i fondi spesi e il valore creato per i turisti (Conti,
Moriconi, 2012).
Si può concludere che una valutazione efficace di un evento analizza
contemporaneamente tutti i fattori appena considerati. Solo in questo modo si può avere
una panoramica completa sulla natura dell’evento e sul suo potenziale di ricadute
territoriali.
2.4 I Modelli di valutazione
Non esiste un unico modello di valutazione che sia applicabile a tutti gli eventi e che sia
in grado di adattarsi alle esigenze dei diversi attori e alle caratteristiche dell’evento. In
questa sede vengono analizzati nel dettaglio due modelli di valutazione (Cherubini,
Iasevoli, 2009).
Il metodo Stakeholder event evaluation (See): questo strumento è in grado di adattarsi sia
alle esigenze della tipologia di evento sia alle necessità di misurazione espresse dagli
stakeholders. Viene utilizzato per fronteggiare le difficoltà causate dall’elevato numero
di stakeholders nelle fasi pre e post esecuzione dell’evento. L’impostazione è tipica del
40
balance scorecard ossia, un metodo che considera la valutazione di performance
finanziarie e non secondo un approccio sistemico, e viene adattata alla specificità degli
eventi. Il presupposto è quello di creare un quadro sintetico che traduca la visione di
un’impresa in un quadro coerente di indicatori finanziari e non. Bisogna chiedersi se i
quattro ambiti tradizionali, ossia finanziario, clientela, processi interni e innovazione e
sviluppo, siano corretti o se sia necessaria una personalizzazione. Come precedentemente
affermato, gli eventi possono essere valutati sotto diversi punti di vista e ciò rende difficile
la progettazione di uno strumento di valutazione adatto per tutte le tipologie di evento.
Per costruire una matrice di valutazione basata sulle esigenze degli stakeholders è
necessario identificare le parti interessate e inserirle in una graduatoria in base alla loro
importanza. Successivamente si individuano, per ogni parte, i fattori critici di successo,
sui quali le parti interessate valutano se l’evento sarà stato o meno di successo, e in quale
area di impatto è inserito il fattore. Le aree di impatto sono: economica, socio-culturale,
ambientale, olistica e delle prestazioni. Una volta individuati i fattori, vengono raccolte
le informazioni, a volte tramite ricerche di mercato. Esistono diversi metodi che devono
essere accuratamente selezionati e combinati. Sono ad esempio le indagini di mercato, i
focus group, le osservazioni, … e possono includere anche informazioni su persone che
non hanno partecipato all’evento.
Il metodo Event acquisition process evaluation (Eape): questo strumento viene utilizzato
quando si ha necessità di valutare preventivamente l’idea e il concept di un evento,
soprattutto quando la realizzazione richiede l’impiego di numerose risorse. È quindi un
percorso che inizia con la valutazione della generazione dell’idea e arriva alla valutazione
dell’approvazione. Questo modello è in grado di valutare se tutte le fasi, generazione di
idee, selezione di idee, formulazione della candidatura, comunicazione della candidatura,
effettiva assegnazione o accettazione dell’evento, vengono svolte in modo funzionale e
efficace rispetto al raggiungimento dell’obiettivo. Si analizza brevemente fase per fase.
1. Generazione delle idee: si tratta di valutare come è nata l’idea, se il proponente ha
compilato almeno una scheda di presentazione con una sua indicazione di pro e
contro per arrivare poi alla classica analisi Swot. Si deve verificare inoltre, se
l’idea è in grado di coinvolgere partner esterni per poter attivare un processo di
co-marketing. 41
2. Selezione delle idee: si valuta come è stata definita la modalità selettiva, se
risponde o meno agli obiettivi primari che si vogliono raggiungere con l’evento.
In questo modo si crea una sorta di mappa per selezionare le idee più interessanti,
dove si combinano l’attrattività e la capacità competitiva.
3. Candidatura dell’organizzazione: le idee selezionate possono trasformarsi in
candidature da presentare a coloro che devono supportare l’evento. Una
candidatura formulata in modo corretto non è sufficiente se non è supportata da
un’adeguata comunicazione. Nel processo di valutazione della candidatura si
verifica come sono impostate l’organizzazione e la documentazione.
4. Comunicazione della candidatura: deve essere sia interna sia esterna e finalizzata
a creare consenso. È necessaria la formulazione di un piano di comunicazione
dove siano espliciti i vari target, il mix degli strumenti di comunicazione più
efficaci, la tempistica e i ritorni attesi. Si può valutare il piano di comunicazione
considerando tutti i suoi punti, dall’identificazione dei target all’attivazione dei
media utili alla trasmissione del messaggio.
42
Capitolo 3 – Il caso “Exploring Bandiere Arancioni”
3.1 Il marchio Bandiera Arancione
In questo contesto viene considerato ed analizzato l’evento “Exploring Bandiere
Arancioni” organizzato dal Touring Club Italiano (TCI). Quest’ultima è un’associazione
privata no profit impegnata, dal 1894, a promuovere uno sviluppo qualitativo del turismo,
del tempo libero e dell’accoglienza come occasioni di crescita personale e collettiva, in
termini culturali, sociali ed economici, secondo principi di sostenibilità e collaborazione.
Ha una forte presenza sul territorio ed è promotrice di numerose attività dedicate alle varie
tipologie di pubblico. Il TCI, nel diffondere la conoscenza del patrimonio culturale
italiano e nel tutelare le piccole e grandi meraviglie del nostro Paese, ha istituito, nel 1998,
il marchio Bandiera Arancione (BA). Questo marchio viene dato ai piccoli borghi
eccellenti dell’entroterra italiano, che rispettano alcuni parametri, presentati in seguito.
La Bandiera Arancione è stata pensata dal punto di vista del viaggiatore e della sua
esperienza, per questo viene assegnata alle località con un importante patrimonio storico,
culturale ed ambientale e che sono in grado di offrire al turista un’accoglienza di qualità.
Viene assegnata a borghi ancora poco conosciuti caratterizzati anche da eccellenze
enogastronomiche. Questa iniziativa nacque a Sassello, in Liguria, dove si rese necessaria
una maggiore valorizzazione dell’entroterra. Il Touring, insieme all’Assessorato al
Turismo della Regione Liguria, elaborò questa iniziativa, per coinvolgere e promuovere
le località minori lontane dalla costa. Con il marchio Bandiera Arancione vengono
premiate le località più meritevoli, alle quali vengono assegnati dei piani di
miglioramento redatti ad hoc. Oggi si contano 215 comuni, localizzati in tutte le regioni
italiane; l’iniziativa è in continuo sviluppo e i vari territori vengono costantemente
monitorati dal Touring. Nel 2002 è stata istituita l’Associazione dei Paesi Bandiera
Arancione, formata dalle sedici località di allora, con l’obiettivo di riunire i paesi che
hanno ottenuto il riconoscimento dal TCI. Questi paesi creano un circuito virtuale basato
su un valore reale, sono in grado di proporsi come possibile scelta dei viaggiatori
garantendo la bontà e la qualità dell’esperienza vissuta durante la visita. Questa
Associazione non ha scopo di lucro, promuove iniziative con il fine di stimolare lo
sviluppo turistico delle località, tutelare e far conoscere le risorse ambientali,
paesaggistiche, storiche e artistiche dei territori. Svolge inoltre, attività legate alla politica
43
e di rappresentanza presso enti governativi ed attività amministrative ed economiche nei
comuni Bandiera Arancione. Tutte queste azioni mirano a migliorare quantitativamente e
qualitativamente le esperienze di rete, attraverso il costante confronto, e ad aumentare i
flussi turistici.
3.2 Il modello di analisi
Il Modello di Analisi Territoriale (M.A.T.) del Touring Club Italiano,