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INFEZIONI
Batteri responsabili di GASTROENTERITI
Salmonella spp., in particolare le specie definite minori, che causano malattia se proliferano superando la soglia di 10^6 UFC/g.
Si tratta di specie ad ampio spettro d’ospite: per esempio, S. enteridis dà gastroenterite autolimitante e si ritrova in uova,
pollame e derivati.
Prevenzione = cottura/pastorizzazione per eliminare i microrganismi; refrigerazione e corretta conservazione per impedire la
proliferazione.
Shigella spp.
S. dysinteriae si ritrova in acqua, pollame e molluschi, causa la «dissenteria bacillare», anche con 10 UFC/g nei soggetti
debilitati. La sua virulenza è di tipo enteroinvasivo, ovvero supera la barriera gastrica e si localizza nella lamina propria del colon,
dove produce la tossina di Shiga.
Escherichia coli, di cui esistono diversi ceppi:
- enteroemorragico o EHEC, che produce le tossine VT1 (shiga-like) e VT2
- entero-aggregante o EAEC, che forma aggregati caratteristici e produce la tossina EAST, termostabile
- enteroinvasivo o EIEC, che invade le mucose fino all’ulcerazione
- enteropatogeno o EPEC, che aderisce strettamente agli enterociti distruggendo i microvilli
- enterotossico o ETEC, che aderisce alle cellule epiteliali del piccolo intestino, dove produce le tossine LT, termolabile e ST,
termostabile
Campylobacter spp.
C. jejuni aderisce alla mucosa intestinale e produce una tossina citopatica. L’uomo contrae l’infezione per zoonosi diretta
oppure indiretta se consuma pollo, latte e acqua contaminati. Questo batterio non prolifera nell’alimento.
INFEZIONI
Batteri responsabili di INFEZIONE ACUTA E «FEBBRE ONDULANTE»
Brucella spp., tra cui melitensis, suis e abortus
Il bersaglio è rappresentato dalle cellule del sistema reticolo-endoteliale. L’infezione si verifica a seguito di una esposizione
professionale o di ingestione di latte non pastorizzato (zoonosi diretta o indiretta).
Batteri psicrotrofi
Listeria monocytogenes
Coccobacillo Gram +, aerobio/anaerobio, ubiquitario, beta-emolitico. Temperatura minima = 1°C e ottimale = 30-37°C. Sensibile ai
disinfettanti e alla pastorizzazione. Manifestazioni cliniche: setticemia nei giovani, meningite negli adulti, aborto, gastroenterite.
Da «malattia da insilati» a patologia a trasmissione alimentare: si ritrova nel latte non pastorizzato, in carne e verdura crude, formaggi
molli. Prevenzione = rispetto delle regole igieniche e di buona preparazione.
Yersinia enterocolitica
Coccobacillo Gram -, aerobio/anaerobio. Temperatura minima = 3°C e ottimale = 25-30°C. Invade l’epitelio intestinale e produce una
tossina termostabile. Manifestazioni cliniche: gastroenterite acuta autolimitante nei bambini con meno di due anni, ileite terminale nei
bambini e adulti, setticemia negli immunodepressi. La trasmissione all’uomo avviene per via interumana o da animali (soprattutto suini
e uccelli); la trasmissione alimentare vede coinvolti carne e latte.
Aeromonas Hydrophila
Bacillo Gram -, aerobio/anaerobio, alotollerante. Temperatura minima = 0-4°C e ottimale = 28-35°C. Produce tossine che ne favoriscono
l’adesione e invasione della mucosa intestinale, e sono: enterotossina simil-colerica, che è citotonica; emolisine, tra cui enterotossina
citotossica e aerolisina. Manifestazioni cliniche: infezioni da ferita, gastroenterite simil-colerica nei giovani e negli anziani, infezioni
sistemiche nei soggetti immunocompromessi.
Acqua come serbatoio e vettore dell’infezione, presente anche nelle carni, nel latte non pastorizzato, nei vegetali e probabilmente nei
prodotti ittici. INTOSSICAZIONI
Staphylococcus aureus
Produce enterotossine che possono causare gastroenterite, in particolare la tossina A.
10^6 UFC/g = condizione necessaria affinchè la tossina prodotta rechi un danno.
Esordio rapido.
Gli alimenti più a rischio sono solitamente quelli molto manipolati, ricchi di proteine e poco acidi, quindi carne, salumi, uova, pesce, e
gli alimenti non sottoposti a refrigerazione dopo la cottura (può accadere nella ristorazione collettiva).
Prevenzione = rispettare le norme di buona produzione e di igiene.
Clostridium botulinum
Produce una esotossina, la cui subunità blocca il rilascio di acetilcolina determinando la cosiddetta paralisi flaccida, trattabile con una
somministrazione tempestiva di antisieri specifici. Il batterio è responsabile anche di botulismo infantile.
Scarsa diffusione perché difficilmente le condizioni che ne permettono la crescita si verificano contemporaneamente.
Gli alimenti a rischio sono soprattutto quelli preparati in casa e non trattati adeguatamente, come carne in scatola, conserve sott’olio,
ecc. Tra le misure preventive è necessaria la sterilizzazione.