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STRATEGIE DIDATTICHE E METODOLOGICNE
● promozione di attività laboratoriali finalizzate a favorire l'apprendimento attivo e per scoperta;
● insegnare la divisione in sequenze di un testo
● evidenziare gli aspetti salienti in un testo
● favorire l’ acquisizione di strategie mentali atte a favorire gli aspetti linguistici delle procedure
● promuovere l’ apprendimento attraverso il cooperative learning
MISURE DISPENSATIVE
● Lunghe esposizioni orali
● Eseguire compiti e verifiche in tempi rigidi prestabiliti e standardizzati
STRUMENTI COMPENSATIVI
● utilizzo di rappresentazioni e schemi per lo studio e per le verifiche
● fotocopie semplificate o adattate
● programmi didattici specifici
Esempio di attività didattica
Le attività proposte sono centrate sul recupero nelle difficoltà linguistiche legate soprattutto alla comprensione ed alla
produzione, scritta e orale.
CLOZE, INCASTRO E RIASSUNTO
Obiettivi
● Promuovere la competenza testuale e la capacità di inferenza
● Sviluppare le competenze morfologiche e sintattiche
● Riconoscere l’importanza e la gerarchia delle informazioni, operando selezioni
1. PRIMA ATTIVITÀ: Cloze e incastro
Tempo: 30 min.
Spazi: aula
Gli alunni Inseriscono in un testo le parole mancanti, fornite separatamente e in ordine casuale.
Dopo devono ricostruire la sequenza corretta di parte delle parole di un testo, presentate in ordine casuale. Le parti
che devono essere ricostruite saranno presentate sottolineate.
Quando ?arrivarono, però. non c'era più il sole.
0. SECONDA ATTIVITA’: riassunto
Tempo: 30 min.
Spazi: aula
Vengono proposti testi da ridurre ai nuclei informativi essenziali e da riformulare in maniera personale. L’insegnante
avrà il ruolo di facilitarore e stimolerà la riflessione sulle scelte effettuate con approccio metacognitivo.
Viene presentato un testo, che viene letto dall’insegnante con accentuazione prosodica sulle parti più significative di
esso. Dopo i gruppi evidenziano o sottolineano le principali informazioni. Infine i gruppi leggono ad alta voce i riassunti
realizzati. Segue il confronto sui punti di forza e di debolezza di ciascun lavoro.
ESPLORAZIONE, VARIAZIONE
Obiettivi:
● Affinare le tecniche di comprensione
● Applicare strategie di lettura selettiva
● Riconoscere ed applicare varianti stilistiche
1. PRIMA ATTIVITÀ: esplorazione
Tempo: 60 min.
Spazi: aula
L'attività ha la finalità di individuare le informazioni presenti in un testo in un breve lasso di tempo. Viene proposto un
testo da leggere una sola volta. Gli studenti, cioè, devono poter comprendere il senso di ciascuna espressione in esso
contenuta senza inferirne il senso in base al contesto.
Alla fine della lettura vengono proposte alcune domande su di esso. Anche in questo caso le risposte devono essere
facilmente individuate in base a quanto letto.
0. SECONDA ATTIVITÀ: variazione
Tempo: 30 min.
Spazi: aula
La seconda attività ha la finalità di riuscire a riformulare un testo con diverse modalità espositive. Viene proposto un
testo con una determinata modalità espositiva (ad esempio, una lettera o una telefonata) e si chiede agli alunni di
riformularlo in un’altra (ad esempio, testo descrittivo, narrativo o poetico).
Capitolo 5 - DISABILITA’ SENSORIALI
1 Il deficit visivo
Il defìcit visivo, di origine congenito o ad insorgenza successiva alla nascita, può avere diversi livelli di gravità.
La legge 138/2001: ●
ciechi totali (Art. 2): mancanza della vista in entrambi gli occhi
● mera percezione dell'ombra e della luce
● residuo perimetrico binoculare è inferiore al 3%
●
ciechi parziali (An. 3): residuo visivo minore di 1/20 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore
● Residuo perimetrico binoculare è inferiore al 10%
●
Ipovedenti gravi (Art. 4): Residuo visivo minore di 1/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore
● Residuo perimetrico binoculare è inferiore a 30%
●
ipovedenti medio-gravi (Art. 5): Residuo visivo minore di 2/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore
● Residuo perimetrico binoculare è inferiore a 50%
●
ipovedenti lievi (Art. 6) Residuo visivo minore di 3/10 in entrambi gli occhi o nell’occhio migliore
● Residuo perimetrico binoculare è inferiore a 60%
1. Strategie didattiche e metodologiche
Dall'ipovisione lieve alla cecità totale è possibile ritrovare degli accorgimenti comuni, delle strategie didattiche
e metodologiche di cui possono beneficiare gli alunni portatori di questo tipo di disabilità:
● La posizione del banco dell’allievo vicino alla cattedra per un chiaro ascolto del docente;
● In caso di cecità, diminuire al minimo possibile qualsiasi tipo di spostamento dell' arredo e dei suppellettili.
● Prevedere uno spazio stabile di raccolta degli zaini di tutti gli studenti;
● Utilizzo del sistema BRAILLE, per tutta la sua classe, dotando gli allievi delle apposite tavolette per la scrittura
BRAILLE.
● Limitazione del linguaggio scritto a favore di quello verbale;
● Promozione di attività laboratoriali finalizzate a favorire l’apprendimento attivo e per scoperta
● Promuovere l’utilizzo di programmi di videoscrittura e di software opportunamente strutturati
● Utilizzo di testi didattici ingranditi.
● Promuovere l’apprendimento cooperativo utilizzando metodologie quali il cooperative learning.
MISURE DISPENSATWE
● In caso di ipovisione, limitare la copia di lunghi testi dalla lavagna
● Eseguire compiti e verifiche non in tempi rigidi prestabiliti e standardizzati.
STRUMENTI COMPENSATIVI
● testi scolastici ingranditi per gli ipovedenti ed in braille per i non vedenti;
● fotocopie ingrandite o in BRAILLE di prove di verifica o schede didattiche;
● utilizzo di video ingranditori per gli ipovedenti;
● utilizzo di risorse audio associate ai testi scolastici;
● programmi al pc con sintesi vocale;
● software didattici specifici.
ES. DI ATTIVITÀ DA SVOLGERE NELLA SCUOLA PRIMARIA O RIADATTARE IN ALTRI ORDINI SCOLASTICI
Obiettivi transdisciplinari
● Favorire il passaggio da globalità ad analisi.
● Promuovere nell’alunno con disabilità visiva maggiore sicurezza nelle proprie potenzialità
● Favorirne l’integrazione nel gruppo classe.
● Permettere a tutti gli allievi di guardare alla disabilità come relativa ad un contesto e non come assoluta.
● Favorire la socializzazione e la cooperazione tra i membri della classe.
● Promuovere l’utilizzo dei sensi vicarianti.
Obiettivi educazione fisico
● Migliorare le capacità dl orientamento spaziale.
● Sviluppare le capacità di simbolizzazione.
● Percepire e organizzare lo spazio in riferimento al suoni.
● Miglioramento degli schemi motori di base (camminare, correre e saltare).
● Rafforzare i riferimenti spaziali topologici dei bambini: destra sinistra, avanti-dietro, sopra-sotto
● Favorire lo sviluppo della motricità fine.
Obiettivi Scienze
● Conoscere le piante e le parti che le compongono.
● Conoscere la funzione della pianta.
● Conoscere i frutti e le parti che li compongono.
● Conoscere la piante attraverso un percorso multisensoriale.
● Classificare e seriare materiali differenti rispetto a loro specifîche proprietà.
● Conoscere le quattro stagioni, saperne elencare le caratteristiche.
Obiettivi Arte e immagine
● Promuovere il superamento dell’espressivîtà stereotipata e sviluppo della creatività personale
● Sviluppare le capacità di interpretare la realtà anche sonora attraverso il segno grafico pittorico.
Obiettivi Musica
● Sviluppare le abilità sensoriali e percettive e l’acquisizione delle conoscenze necessarie per ascoltare, analizzare e
interpretare, in senso critico, gli eventi musicali.
● Attraverso l’esperienza musicale, favorire l’aspetto socializzante e l’integrazione con l’uso di vari linguaggi.
● Favorire lo sviluppo della consapevolezza della sensibilità evocativa ed emozionale propria della musica.
Esempio di attività didattica
Attività ludica Educazione fisica
1 ora in palestra
GIOCO DELLA MOSCA CIECA
Attività laboratoriale Scienze
2 ore in aula o giardino
Ai bambini verranno illustrate le funzioni delle varie parti della pianta. Poi verranno fatte passare per i banchi varie
parti di piante, con la consegna di toccarle ed annusarle. La frutta verrà tagliata e verranno individuate le sue
caratteristiche.
2 Il deficit uditivo
Gli alunni affetti da sordità (attraverso il PEI) seguono la programmazione di classe.
L’O.M. 9 3-1995, n. 80 prevede che: «Nei confronti degli alunni sordi e ciechi non si procede di norma ad
alcuna valutazione differenziata; è consentito, tuttavia, l’uso di particolari strumenti didattica al fine di accertare il
livello di apprendimento».
Un alunno affetto da grave sordità seguirà la programmazione della classe, ma si dovranno rimodulare gli
obiettivi rispetto a quelli generali, individualizzandoli per le aree deficitarie (canale uditivo). Si devono elaborare dei
percorsi specifici finalizzati al superamento delle difficoltà derivanti dal suo handicap. Si useranno delle metodologie
atte a metterlo in condizione di parità rispetto al gruppo classe.
La programmazione Personalizzata per l’alunno sordo viene suddivisa per aree di intervento (secondo la
procedura usata per la Diagnosi Funzionale e il PDF).
Gli obiettivi generali sono:
1. Area affettiva:
● Conoscere e rispettare le regole di convivenza civile
● Superare atteggiamenti egocentrici;
● Valutare, controllare e gestire la propria emotività;
● Curare il proprio corpo e la propria immagine (self image);
● Prendere coscienza dei limiti derivanti dal proprio handicap e delle potenzialità di recupero
0. Area dell’autonomia
● Sviluppare l’autostima e la fiducia in sè
● Sviluppare l’autonomia personale
● Sviluppare l’autonomia sociale, negli spostamenti e nelle commissione
● Sviluppare l’autonomia didattica e operativa
0. Area cognitiva:
Restano validi i contenuti delle singole discipline incrementati da obiettivi specifici:
● Arricchimento lessicale, del vocabolario attivo
● Arricchimento della capacità di codificare e decodificare dei messaggi
● Ampliamento delle capacità comunicative
2.1 Definizione dell’azione didattica
L’azione didattica di insegnamento-apprendimento deve essere pensata, progettata è ralizzata per facilitare gli
apprendimenti per tutti gli alunni