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L'INCLUSIONE

redatto dal GLI (GRUPPO LAVORO INCLUSIONE) e rientrante nel PI, piano di inclusione, che inserisce tutte quelle misure compensative e dispensative per i BES.

PCTO E INTERCULTURALITÀ: Con PCTO intendiamo percorso trasversale delle competenze per l'orientamento. Il PCTO ha sostituito la vecchia alternanza scuola lavoro (107 2015) nel 2018, ed è un percorso propedeutico ed obbligatorio all'esame di stato che si pone l'obiettivo di incanalare i ragazzi da terzo al 5 anno verso il mondo del lavoro per assicurargli un life long learning ed evitare la dispersione scolastica. Il Miur ha lanciato nel 2014 una serie di linee guida per garantire un apprendimento permanente, che presuppongono una serie di misure da attuare sia nei confronti degli alunni italiani che stranieri. La politica dell'inclusione per gli alunni stranieri, oltre che attuare le misure di aiuto della circolare ministeriale 8 2013, prevede un'educazione interculturale.

Partire dalla c.m. 205 del 1990. Questa educazione non deve essere multiculturale (tante etnie diverse in uno stesso spazio) ma interculturale, garantire cioè un'educazione democratica in cui è presente una coesione sociale e uno scambio reciproco che permette l'allontanamento dello stereotipo (credenza negativa) e del pregiudizio, evitando così fenomeni di razzismo, etnocentrismo e xenofobia. Secondo le linee guida del 2014, la scuola deve istituire laboratori di lingua italiana come seconda lingua e laboratori di lingue straniere in modo tale da poter aiutare gli alunni stranieri oltre che metodologie didattiche come il Service Learning, che prevedono azioni di volontariato da parte di alunni più esperti nei confronti dell'alunno in difficoltà, l'uso delle TIC, strumenti utilissimi per aiutare l'alunno straniero.

INTELLIGENZA EMOTIVA E ROGERS: Nel rapporto insegnante discente, è fondamentale instaurare un rapporto EMPATICO.

Quando Goleman ha coniato il termine intelligenza emotiva nel 1995, sostiene la capacità di controllare le nostre emozioni e quelle altrui al fine di arrivare al perseguimento degli obiettivi. Tra i pilastri dell'intelligenza emotiva ricordiamo autogestione, autocontrollo, motivazione, empatia, abilità sociali. Ci sono 3 metodi per poter sviluppare capacità empatiche in classe: flipper classroom, peer tutoring e peer to peer, circletime. Se pensiamo ad un rapporto ideale tra docente e alunno, non possiamo dimenticare l'importanza dell'empatia, la capacità di mettersi nei panni dell'altro per capirne sentimenti, modi di fare, modi di comportarsi. L'empatia è denominata "radar sociale" ed è lo strumento più efficace per un insegnante che secondo Elio Damiano è il mediatore didattico per eccellenza. Secondo Rogers, invece, sin dall'infanzia il bambino deve avere attorno a sé persone che lo accettano incondizionatamente, che lo comprendono e che gli offrono un ambiente sicuro e protetto.

Sé un'accettazione positiva incondizionata, un amore incondizionato a prescindere da quella che sia la sua natura o il suo carattere, per poter crescere secondo i suoi modi di vedere le cose. La stessa situazione si deve riflettere nel contesto lavorativo, così come in una terapia psicologica (rapporto cliente terapeuta, terapia incentrata sul cliente) esattamente come nel contesto scolastico, dove la figura dell'insegnante è concepita come facilitatore dell'apprendimento: l'insegnante non deve giudicare, deve fornire un sostegno, creare un rapporto sereno ed empatico e non deve insegnare ma portare l'alunno all'autogestione dell'apprendimento mediante ascolto attivo, dialogo costante, stimolando in lui l'assertività, attraverso cui riesce ad esprimersi senza avere paura dei giudizi.

TECNICHE METODOLOGICHE PIÙ IMPORTANTI INCLUSIVE: cooperative learning, learning by doing, peer education: PEER TUTORING E PEER TO PEER:

sono strategie jolly.
  • Cooperative Learning: tecnica metodologica utilizzata in piccoli gruppi che collaborano tra loro guidati dall'insegnante che coordina senza giudicare. Stimola capacità ematiche e di comunicazione attiva, oltre che di aiuto per i BES e per gli alunni in svantaggio socioeconomico socio culturale e socio linguistico e evita la dispersione scolastica.
  • Learning by Doing: apprendimento per scoperta, Imparare facendo, introdotta dall'attivismo pedagogico di John Dewey, un tipo di didattica laboratoriale in cui l'alunno è attivo costruttore del suo sapere in un'ottica sociocostruttivista, si passa da ciò che si sa, a ciò che si sa fare a ciò che si sa fare con quel che si sa.
  • Peer education: peer to peer: apprendimento tra pari, cooperazione in cui membri di gruppi più esperti insegnano a membri meno esperti in uno scambio reciproco.
  • Peer tutoring: rapporto uno a uno, due figure che si scambiano reciprocamente l'apprendimento.

iltutor è l'alunno più esperto che ha una forte motivazione ad insegnare e l'alunno meno esperto che si fa guidare nell'apprendimento.

Metacognizione: Mastery learning, flipped classroom e strumento di metacognizione è la verifica sommativa.

- Il Mastery Learning è stato inventato da Bloom ed è l'apprendimento per padronanza, in cui la progettazione didattica viene scomposta in obiettivi per tutti, i base al livello di apprendimento che si raggiunge in modo tale che anche l'alunno più lento possa recuperare.

- La Flipped Classroom è una modalità di insegnamento rovesciato in cui l'insegnante da un incipit tramite un video e l'alunno sviluppa a casa la lezione in completa autonomia e i punti fondamentali vengono affermati in classe poi dall'insegnante che ne fa ulteriori approfondimenti.

EMPATICHE: Circle time, peer education, role playing;

STRATEGIA PER TUTTI GLI AMBITI: TICEDUCAZIONE

AMBIENTALE: OUTDOOR EDUCATION, SERVICE LEARNING: Negli ultimi anni si è assistiti ad una rivoluzione mondiale, in un'atmosfera che deve puntare sempre più al benessere collettivo e che si pone come obiettivo la tutela dell'ambiente, la coesione sociale e la prosperità economica. Nel 2015 l'Onu ha introdotto l'Agenda 2030 e lo sviluppo sostenibile, che presenta ben 169 traguardi articolati in 17 obiettivi. All'obiettivo 4, c'è l'obiettivo della comunità scolastica di portare ogni studente al benessere collettivo evitando così la dispersione scolastica. Come sosteneva Brofenbrenner e la sua teoria sistemica, la nostra società, il macrosistema appunto, ingloba una serie di microsismi interconnessi tra loro, tra cui, oltre che la famiglia, gli amici etc, c'è proprio la scuola. Come può l'istituzione scolastica intervenire? Con una serie di metodologie didattiche che portino l'alunno

a scoprire gli spazi aperti, gli orti didattici, i parchi, i musei, in un'attività chiamata Outdoor Education, o magari portare l'alunno a svolgere progetti che mirano allo sviluppo econostenibile, come ricerche su prodotti a km 0 o l'educazione alimentare. CREATIVITÀ E BRAINSTORMING E DEBRIEFING: "l'insegnante è il mediatore didattico per eccellenza", sostiene Elio Damiano. La creatività è un modo di cogliere i rapporti singolari delle cose e riproporli in maniera del tutto singolare. Vede due momenti: il nuovo e l'utile, in cui l'utile è ciò di cui già siamo in possesso e il nuovo è tutto ciò che di innovativo viene aggiunto. Molte sono le tecniche utilizzate in ambito didattico-educativo: il PROBLEM SOLVING, sorpresa produttiva, ideato da Bruner, che mira ad un apprendimento per scoperta in cui viene proposto un problema, vengono idealizzate e monitorare delle ipotesi e poi vienehanno contribuito allo sviluppo di tecniche di brainstorming e problem solving. Una delle prime è stata ideata da Osborn e si chiama "BRAINSTORMING". Questa tecnica stimola il pensiero creativo senza giudizi da parte dell'insegnante. Si compone di tre fasi: la comprensione del problema, la generazione di molteplici idee per risolverlo e infine la scelta della soluzione più adatta utilizzando il pensiero logico razionale. Un'altra tecnica è il "Concassage", ideata da Fustier. In questa tecnica il problema viene scosso e diviso nelle sue componenti, che vengono osservate da angolazioni alternative. La tecnica della "Falsa regola" consiste nel porre un problema e risolverlo utilizzando regole dedicate ad ambiti diversi, in modo da creare soluzioni alternative. La "FLIPPER CLASSROOM" è una tecnica che utilizza il racconto digitale, chiamato anche Digital storytelling. In questa tecnica l'argomento viene narrato attraverso una storia in digitale, utilizzando le Tic (Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione), al fine di suscitare partecipazione e curiosità. Queste sono solo alcune delle tecniche sviluppate da vari studiosi nel campo del brainstorming e del problem solving.

Si sono occupati del processo creativo: in primis Bruner, sostenendo la creatività come una formulazione di idee al di fuori della soglia di normalità (pensiero olistico), in cui nei metodi didattici è essenziale non giudicare per far manifestare liberamente idee o pensieri. Poi c'è il pensiero laterale di De Bono, che utilizza il pensiero creativo osservando qualcosa da diverse angolazioni. Si contrappone al pensiero verticale, il pensiero logico, ed è persuasivo e originale. Inoltre lui associa ad ogni modalità di pensiero un atteggiamento, rappresentandolo con un cappello diverso a seconda delle situazioni: bianco, giallo, verde, nero, rosso e blu. Guilford invece fa una distinzione tra pensiero divergente e pensiero convergente, in cui il pensiero divergente è quello creativo, quello convergente è il pensiero logico-deduttivo, a cui corrisponde una sola soluzione (qual è la capitale degli Stati Uniti d'America? New York).

Il pensiero creativo è fluido (quantità di idee prodotte), flessibile (capace di passare da un'idea all'altra), originale (originalità idee prodotte). Garner invece sostiene che l'intelligenza non può essere una sola (QI), ma nove diverse: linguistica, logico-matematica, musicale, spaziale, cinestetica, intrapersonale, interpersonale, naturalistica, esistenziale. Inoltre nella sua Opera Cinque chiavi per il futuro, sostiene che la creatività aiuta a sostenere i problemi di tutti i giorni perché è una delle chiavi per avere un lifelong learning. Conia anche il termine idiotssavants, categorizzando una quota di soggetti con ritardo mentale a cui si associava una grande capacità creativa. BULLISMO E CYBER BULLISMO: In merito alla dispersione scolastica, la devianza il bullismo e il cyber bullismo sono all'ordine del giorno. Il Miur ha disposto le linee nazionali di contrasto del bullismo nel 2015, mentre l l.71 delerbalmente ripetuti nel tempo, che vengono compiuti da una persona o da un gruppo di persone nei confronti di un'altra persona, con l'intento di intimidirla, umiliarla o farla sentire inferiore. Il cyber bullismo, invece, si riferisce a tutte quelle azioni di bullismo che vengono compiute attraverso l'utilizzo di internet e dei mezzi di comunicazione digitale, come ad esempio i social network, i messaggi istantanei o le email. Le linee guida del 2017 hanno lo scopo di fornire indicazioni chiare su come affrontare il fenomeno del cyber bullismo, sia da parte delle istituzioni che da parte delle scuole e delle famiglie. Tra le principali raccomandazioni, vi è quella di promuovere la consapevolezza sui rischi e sulle conseguenze del cyber bullismo, di educare i giovani all'uso responsabile dei mezzi di comunicazione digitale e di fornire supporto e protezione alle vittime di cyber bullismo. Inoltre, le linee guida prevedono anche l'adozione di misure punitive nei confronti dei responsabili di atti di cyber bullismo, al fine di contrastare efficacemente questo fenomeno e garantire un ambiente online sicuro e rispettoso per tutti.
Dettagli
Publisher
A.A. 2022-2023
7 pagine
SSD Scienze antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche L-FIL-LET/12 Linguistica italiana

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher simona1503_ di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Linguistica italiana e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi della Basilicata o del prof Varricchio Mario.