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Abbazia di Fossanova (1187)

Gli edifici vengono costruiti nel Lazio meridionale per le lotte tra papa e antipapa, Innocenzo II e Anacaleto II, e vince Innocenzo II grazie all'ordine cistercense, e cede due basiliche benedettine ai cistercensi, al sud ci stavano i normanni. La chiesa è nella parte settentrionale del complesso.

Fasi per descrivere il complesso:

  • Chiesa
  • Chiostro: solitamente quadrato e in forma baricentrica
  • Sala capitolare: in asse con il transetto è un quadrato con sei campate
  • Sale di lavoro
  • Refettorio: perpendicolare al chiostro
  • Ala dei conversi: all'occidente

Campate a crociera a pianta rettangolare, si hanno poi una serie di spazi ad quadratum, o altri con uno schema a chigliaframma (?). È la prima chiesa nel Lazio interamente voltata a botte e rompe la tradizione paleocristiana basilicale riprendendo dall'architettura francese. Il portale non è in fase con le volte ed è stato aggiunto in seguito.

Come anche il rosone che è gotico. Dai contrafforti e l'oculo possiamo capire dall'esterno che l'interno è voltato. Tra l'incrocio del transetto e della navata abbiamo poi una torre nolare, questo perché l'ordine cistercense si è ammorbidito e non è più rigido di regole. L'interno è Borgognone e ricorda molto Pontigny. I capitelli interni anche sono a crochet ma lontani alle origini dei capitelli molto semplificati. Abbiamo un'alzato a tre liveli con un'arcata a piano terra e poi altri due livelli. Il chiostro è a quattro lati dei cui tre costruiti nel XII sec con capitelli a stampella che semplicemente soddisfano la loro funzione.

Abbazia di Casamari, Fossanova: Viene costruita dopo Fossanova ma sono comunque edifici gemelli. Tre navate. La torre nolare è al di sotto di dove ci aspetteremmo. Ha anche volte e sapartite. Le volte, pur avendo la stessa pianta di Fossanova, sono costolonate.

ovvero invecedi essere alla romana e con la parte portantein tutta la volta, si divide la parte portante(costoloni) dalla parte portata (vele anchemolto fine e leggere, potrò di conseguenzafare i muri più fini). Sono quindi definitigemelli apparte per le coperture. A Casamariabbiamo un portico che ha tre aperture checorrisponfono alle navate, quella centrale èquindi più largo e a tutto sesto mentre i duepiù piccoli sono archi a sesti acuti. L’edificio è stato fortemente restaurato.

Abbazia di San Galgano (Siena, Toscana):figlia di Casamari. Conosciamo il nomedell’architetto, Joannes Casamari che lavoròanche in precedenza a Casamari. Sorge suun luogo sacro, San Galgano fu un uomoche si convertì prima di morire, è noto perla spada perché per conversione piantò unaspada in una roccia che dovevasimboleggiare una croce su questo luogovennero costruiti diversi edifici, oggiabbiamo l’abbazia di S.Galgano.

Il rapporto tra la facciata e le navate è composto da moduli che si ripetono, la facciata ha un contrafforte centrale con poi due finestre e ha un segno circolare, molto probabilmente hanno chiuso la parte voltata, manca anche una finestra sulla parte laterale, questo forse per chiudere il cantiere in assenza di fondi. Romanico in Puglia e Sicilia (non viene chiesto specificatamente all'esame) Puglia Chiesa incompiuta, Venosa: all'epoca era un'area importante perché in quel periodo (1050 circa) i normanni scendono nell'Italia meridionale conquistandola. I normanni sono persone che si organizzano con la volontà di scendere verso sud. Si crea questa abbazia benedettina costruita sulla precedente chiesa paleocristiana. Si ha anche a Cluny la parte absidale fatta in quel particolare modo. Si hanno le caratteristiche fulcro dell'architettura "normanna" ovvero di committenza normanna, integra anche le maestranze del nord Europa, si hanno.capitelli di gusto costantinopolitano. Nel coro deambulato si hanno capitelli di gusto francese. La chiesa è incompiuta. Chiesa San Nicola, Bari (1087-1105): diventerà il modello delle chiese romanico-pugliese ed è quindi un prototipo. I normanni si vanno a posizionare dove prima era il potere bizantino costruendo questa chiesa per San Nicola (il nostro babbo natale). È un unicum perché parte dal nulla, gli edifici esistenti sul territorio erano molto piccoli. Diventerà modello poi per tutte le altre chiese: chiese a tre navate dove le navate laterali hanno volte a crociera. Rapporto due colonne un pilastro, due colonne un pilastro. Il duomo di Modena ha alcuni tratti che ispirano la chiesa di San Nicola. L'iconostasi è uno dei pochi casi in Italia dove vengono mantenute le forme originarie e non sono state distrutte. Non abbiamo una grande simmetria o impaginato coerente perché è un modello che si stava costruendo. L'impostadella volta su cuffie (prendendo un quadrato si inscrive un ottagono e poi un cerchio, la cuffia sarà la parte tra la colonna e i lati dell'ottagono?). Le maestranze bizantine vengono attraverso Montecassino creandone una scuola. Nel lato abbiamo colonne su capitelli a stampella, si hanno dei contrafforti delle volte a crociera che sono stati chiusi da archi e volte a crociera. L'abside a est è posizionata in modo tale da essere verso il mare, erano consacrate per la città e per il mare dato che erano città marittime. Duomo di Bari: costruito prima di S. Nicola ma venne quasi del tutto raso al suolo, il rosone venne completamente inventato per i restauri. La cupola venne costruita (tamburo, elemento ottagonale dove si imposta la cupola. Tiburio, la cupola non si vede è chiusa in un elemento ottagonale) a tiburio. La chiesa dato che venne quasi del tutto distrutta anche all'interno presenta incongruenze come le colonne al di sotto che hanno una

finta galleria al di sopra che non è voltata e non corrisponde con la parte di sotto, questo perché venne preso come modello S. Nicola che era appunto un modello di riferimento, funziona solo da decorazione.

Duomo di Trani: è una delle poche chiese con segue il muro continuo che segue le absidi. Le absidi quindi sono esterne. Venne iniziata a essere ricostruita nel 1094 e viene dedicata a S. Nicola che era morto di stenti. La chiesa si poggia su un'altra chiesa, si può notare nella facciata. Nella pianta vediamo che il transetto è sporgente e si hanno delle colonne binate che si trovano solo in questa chiesa in tutta la Puglia. La chiesa al di sotto è preesistente che era più piccola, venne ampliata per diventare la cripta della chiesa che verrà costruita al di sopra. Il campanile venne smembrato e venne segnato ogni concio con un numero per poi essere rimessi dopo aver costruito la parte strutturale che non era sicura. I contrafforti sono

Anche qui chiusi con arcate ma non si crea una galleria. I capitelli all'interno vengono adeguati nel 700 con degli stucchi per tornare alla forma originaria trovando però un nucleo del capitello del medioevo.

Duomo di Ruvo: Ha la navata molto alta. I leoni stilofori sono delle statuette di leone che portano la colonna.

Cattedrale di Troia: Si hanno delle losanghe (rombi) sulla facciata che si trovano anche nel duomo di Pisa. Si hanno degli archi ciechi. Abbiamo anche elementi di bicromia.

Cattedrale di San Corrado, Molfetta: unione tra cultura occidentale ed orientale. Non si hanno dei simili di essa in tutto occidente proprio perché si hanno delle cupole bizantine e con pianta longitudinale che non era tipica dell'architettura bizantina. Si hanno cinque cupole, una centrale più grande e quattro più piccole laterali. Le navate laterali sono coperte da semi-botti.

Francia: Architettura molto simile a quella in Puglia, si hanno cupole su pennacchi.

perché in Aquitania si hanno caratteristiche che non sono simili alle chiese vicine. (San Angoulem, Perigord). Si ha una somiglianza molto forte con S. Marco a Venezia. Sicilia Cefalù è uno dei primi posti che i normanni raggiungono. In Sicilia ci sono principalmente gli arabi, Palermo era una città principalmente araba e anche la popolazione era maggiormente araba. I normanni visto che sono popoli sciolti, senza grande organizzazione, creano il loro regno e sono tolleranti per le culture differenti, accettano le idee di tutti e fanno fare a chi sa fare meglio le cose, anche per la politica. L'architettura sarà quindi un'unione della contaminazione culturale. Cappella palatina, Cefalù: doveva essere una cattedrale consacrata per il mare. La pianta deriva dalla connessione di elementi francesi a elementi locali. Il transetto è poco sporgente e si hanno due vani che servivano forse per funzioni liturgiche e con un coro centrale allungato. Si

hanno riferimenti all'architettura calabrese, ad esempio a Mileto si hanno edifici che ricordano queste piante che ricordano anche quelle francesi. La pianta diventerà d'esempio anche per la chiesa di Monreale. In sezione si ha una differenza tra parte presbiteriale e le navate, coperte da capriate, più basse e tozze. Nella costruzione dell'area presbiteriale si hanno dei cedimenti, non si poteva quindi avere la copertura a volte, la navata centrale doveva essere alta come quelle laterali invece non si riescono a risolvere i problemi statici, a Monreale però si riesce a risolvere questo problema. Le torri in facciata riprendono le moschee, sono quindi influssi con una connessione di più elementi. Sulla facciata si hanno degli archetti incrociati che si possono ricondurre all'architettura normanna e si pensa non possano essere dei modelli islamici, altri storici invece fanno risalire gli archetti all'architettura islamica. All'interno

Si hanno archi acuti a doppia ghiera, il soffitto ligneo mantiene ancora riferimenti islamici. Le colonne ad angolo su due livelli invece sono tipicamente bizantine. La parte absidale è un mix tra il mosaico paratattico (in maniera ordinata una accanto all'altra che però non comunicano uno con l'altro) con l'unione di un fondo d'oro non di origine bizantina e con archi a sesto acuto e volte costolonate sempre non bizantine. Si vogliono emulare gli imperatori d'oriente.

Monreale: rispecchia quasi del tutto la pianta della cappella palatina, l'abside è un po' meno sporgente di quello di Cefalù. Anche qui sono presenti gli archi incrociati che sono basati sulla bicromia per dare un aspetto decorativo preciso. L'interno è in parte

Dettagli
Publisher
A.A. 2023-2024
123 pagine
SSD Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher alice.lanna.5 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia dell'architettura antica e medievale e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Roma La Sapienza o del prof Viscogliosi Alessandro.