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Sant’Ivo alla Sapienza situata sullo sfondo del lato corto del cortile dell’università della Sapienza realizzata da Giacomo della Porta
→ Pianta:
● 2 triangoli equilateri intrecciati e contrapposti tra loro→ determinano un esagono al
centro
● Dentro i 6 “lati virtuali” inserisce delle nicchie alternate:
- 3 sulla geometria del triangolo scavate a metà
- 3 semicircolari
Con-fusione: In questo caso Borromini è alla ricerca di una fusione verticale, tra la parte
bassa e la parte alta
il colore bianco contribuisce a creare fusione verticale
→
PARTE BASSA: geometria dura dove vuole segnare volutamente gli spigoli con
l’aggiunta di paraste
PARTE ALTA: unicità polare, con cupola composta da grandi cuffie che si piegano a
diventare il cerchio su cui si imposta la lanterna
Vuole dimostrare come si può tranquillamente passare da una geometria più definita
► (parte bassa) ad una più morbida e dispersiva (parte alta) senza accorgersene
TRABEAZIONE: che corre lungo tutto il perimetro della chiesa seguendo la forma delle nicchie
esterno: cuffie ricoperte all’esterno da un tamburo composto da 3 grandi parti circolari ( di cui
uno termina a filo centro della facciata concava) , poi la copertura procede con dei
gradini su cui si imposta la grande
lanterna: grande spirale che gira e avendo nella parte terminale una grande fiamma (con dei fili di ferro) che sorregge il mondo con a croce
Sant’Agnese in Agone iniziata negli anni 50 da Giacomo della Porta e Carlo Rinaldi (architetti di innocenzo x)
→ Borromini
Il PAPA incarica alla ristrutturazione di una cappella all’interno della chiesa, poi
successivamente lo stesso papa non rimane soddisfatto del lavoro fatto dai due altri architetti e
vengono cacciati, incaricando ulteriormente Borromini alla sistemazione della chies
Opera urbanistica: Borromini decide di mantenere la pianta a croce greca dell’interno della
chiesa e rifà da capo solamente la facciata
mediazione tra la facciata e la piazza
fa una ( doveva anche tener conto degli altri
→ edifici preesistenti)
facciata:
● parte centrale concava interrotta da timpano e grande attico
● pareti laterali leggermente rispetto a quella centrale perché racchiuse tra pilastri binati
● 2 campanili mistilinei risolti con pilastri la cui parte interna è convessa
cupola: originariamente il Rinaldi l’aveva posizionata più dietro in modo da non notarla in prospetto
Borromini la risposta in asse alla croce greca, allargandola fino a farla arrivare quasi sul filo della facciata stessa
→ subisce variazioni perché Borromini viene cacciato (per un disguido con il papa)
→ (Luce borrominiana)
si utilizza
Oratorio dei filippini Corso Vittorio, affianco alla Chiesa Nuova
→ San Filippo Neri nel periodo della controriforma ha inciso molto nella città di Roma.
I Filippini usavano accogliere i ragazzini di tutta roma per dare loro un’educazione
necessitano di un ambiente che potesse accoglierli.
→
EDIFICIO RELIGIOSO MA NON E’ UNA CHIESA
crea un andamento concavo per creare la relazione con la città
→
CONCAVITA’ = ACCOGLIENZA
facciata:
● materiale mattone crudo romano dicolore giallo cenere
● 2 ORDINI: uno gigante in basso e un altro in alto
● concavità centrale con due ali laterali piene e piatte che mediano l’oratorio con la chiesa
architrave, fregio cornice
● e compresi SOLO tra l’inizio e la fine del capitello stesso
la parte che doveva essere riempita da architrave e fregio tra un capitello e l'altro viene
→ riempita dalla finestra e dal timpano della finestra
● Cornice piatta che corre per tutta la facciata concava e si tronca a ridosso delle ali laterali
Troviamo superiormente un ordine composito e chiude il tutto un timpano triangolare curvilineo
viene esaltata la parte centrale spezzando la concavità dando convessità al piano superiore è presente un balconcino ed una semi-calotta
→ →
LA SALA GRANDE DELL’ORATORIO E’ RETTANGOLARE
Ali laterali: 3 finestre completamente diverse l’una dall’altra
cornice mistilinea mai vista
● ultima definita da una
timpano curvo con delle orecchie
● nel mezzo ha
semplice trabeazione rotta da un ovale
● la prima ha
Cappella dei Re Magi Nel palazzo di Propaganda Fide
→ Qui Borromini riesce a concentrare tutta la sua intensità artistica
● Spazio rettangolare spigoli negati con stondamento angolare
→ continuità completa
● Nervature della copertura della parte bassa con la parte alta
→
le imposta sulla diagonale andando da un gruppo d’appoggio a quello opposto
→ paraste negazione della trabeazione completa
● CONTINUITA’ VERTICALE: data dalle e dalla
avrebbe frenato l'ascensione verso la cupola
→
Rompe la trabeazione orizzontale con gli elementi della trabeazione verticale
LUCE GUIDATA
E’ una luce finalizzata ad esaltare le virtualità percettive dell’architettura.
CAMERA DI LUCE: cellula spaziale che lui crea , destinata ad incanalare la luce in una direzione
es. San Giovanni in Laterano: Basilica paleocristiana e cattedrale di roma ex sede del papa
le camere create qua rallentano il flusso luminoso delle navate laterali e spezzano il lungo
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corridoio
LUCE RADENTE: usata per valorizzare la trama grafica delle decorazioni be staccarla dal piano su cui si adagia
Utilizzo BIANCO LUMINOSO
→