Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Scarica il documento per vederlo tutto.
vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
IL CODICE CIVILE ITALIANO DEL 1852
Napoleone porta in Italia la rivoluzione, dal 1800 tutti i vecchi Stati italiani vengono conquistati e
1815 restaurazione,
sono soppiantati da dei regni che gli fanno capo, e nel si ha la nella quale gli
Stati europei accordandosi nel congresso di Vienna, rimettono sul trono le vecchie monarchie.
L’Italia quindi torna ad essere divisa come prima, l’unica eccezione è costituita dal lombardo-
veneto che viene concesso all’Austria.
Con Napoleone la codi cazione viene applicata direttamente in Italia e nel momento in cui cadde
gli stati italiani dovevano trovare un nuovo ordinamento:
Napoleone
- Toscana e Stato della Chiesa tornano al sistema del diritto comune, perciò tornano in vigore le
legislazioni prenapoleoniche, gli statuti, le consuetudini e il diritto comune come diritto
sussidiario (pluralismo giuridico dell’antico regime)
- Regno delle due Sicilie tennero provvisoriamente il codice napoleonico in vigore, poi nel 1819
viene emanata una nuova codi cazione (civile, penale, commerciale, procedure) modellata su
quella napoleonica
- Ducato di Parma si dà un suo Codice nel 1820
- Regno di Sardegna ripristinò le costituzioni piemontesi, poi nel 1837 venne creato un nuovo
Codice civile, il codice albertino modellato sul codice napoleonico, si emanò anche un codice
commerciale nel 1842 e un codice penale e di procedura penale nel 1859
- Modena era tornato in vigore il diritto comune e la legislazione di antico regime, nel 1851 si
emana una codi cazione civile
- Lombardo-Veneto nel 1811 codice austriaco ABGB
- Stato ponti cio viene mantenuto il Codice commerciale francese nella speranza di uno sviluppo
economico
frammentazione politica,
La realtà è la ma in questa realtà nasce un mito tra i giuristi italiani:
nasce un’idea di codice che non corrisponde esattamente alla realtà, questa idea di codice è
arrivata no al secolo scorso. Sull’Italia durante la restaurazione c’è un guardiano, l’Austria, posta
dalle potenze europee per controllare l’Italia, ed è in questa situazione nasce e si sviluppa il
risorgimento italiano l’Italia indipendente, libera dallo
(rivoluzioni 1831 e 1848), che vede
straniero e unita. A questa ideologia politica risorgimentale corrisponde anche un’ideologia
fi fi fi fi ffi fi fi fi
fi fi
giuridica: se l’Italia è una nazione con una sua identità storica si deve poter esprimere anche nella
mito del codice.
legislazione, ecco perché nasce il I giuristi italiani durante la restaurazione
strumento dell’identità giuridica italiana.
iniziano a vedere nel codice lo
Si a erma un’ideologia illusoria secondo la quale sono stati gli italiani che hanno donato il codice
Napoleone codice
ai francesi (di fatto l’avevano imposto con la forza) perché ha creato un
legato ai fondamenti del diritto romano, e l’identità giuridica italiana nasce
profondamente
con il diritto romano, quindi il codice di napoleone ha radice italiana.
La nazione italiana sarà pienamente autonoma e indipendente anche grazie al codice, e nel
momento i cui si arriverà all’unità e ettiva lo Stato italiano unitario dovrà necessariamente avere
un codice unitario. Nel marzo 1861 avviene l’uni cazione dell’Italia e si hanno 3 progetti di codici,
e anche il codice emanato nel 1865 ha come suo modello il codice napoleone (preleggi e 3 libri).
codice civile del 1865
In Italia dopo l’uni cazione si ha un diritto frammentario. Viene emanato il
in modo da creare un’unità giuridica: è obbligo del legislatore adottare il codice contenente la
scuola dell’esegesi italiana
storia della nazione italiana. Nasce anche in Italia la che considera il
il codice va studiato con il
codice come una produzione della storia italiana, e si proclama che
diritto romano, il diritto canonico e le legislazioni precedenti in quanto materiale storico.
concezione proprietaria e individualistica della società,
Il codice è il consacramento di una si
in senso astratto
basa sull’individuo la quale identità deriva dalla proprietà (tema principale del
codice). Si prende spunto dal progetto di Pisanelli per redigere il libro I, della famiglia, che
riguarda più il diritto pubblico che quello privato. Il codice è composto da:
- preleggi
le (interpretazione e applicazione della legge in generale), il principio di irretroattività
nell’art 3: limitarsi alle parole
dell’art 2 e l’interpretazione il giudice deve del testo in rapporto
volontà del legislatore, lacuna analogia,
alla nel caso di si procede per e nel caso di ulteriori
principi generali di diritto.
dubbi si decide in base ai I principi generali di diritto sono dibattuti
dalla scuola dell’esegesi, secondo Borsari sono i principi del diritto romano, secondo Bianchi
sono i principi del diritto naturale giusnaturalista, nonostante il codice civile del 1865 abrogò
tutte le fonti precedenti
- libro I, della famiglia (tratta anche le persone giuridiche, che devono avere il riconoscimento
dal governo e un’autorizzazione per tutti gli atti di straordinaria amministrazione)
- libro II, dei beni e delle modi che della proprietà
- libro III, dell’acquisto e della trasmissione della proprietà (il lavoro era visto come locazione
di opere)
IL CODICE AUSTRIACO DEL 1811
Mentre in Francia le riforme illuministe vengono dal basso, in altri paesi europei, come nell’Austria,
1811 codice austriaco ABGB,
l’Illuminismo ha guidato le monarchie. Nel viene emanato il sotto
libertà individuale.
proposta del giurista Zeiller (ispirato da Kant), il presupposto del codice e la
libro I dei diritti delle persone, libro II dei
È composto da un’introduzione dedicata alle leggi, il il
diritti sulle cose libro III delle disposizioni comuni tra persone cose.
e il
L’Austria rimase l’unica monarchia assoluta, oppressiva e senza una costituzione dell’Europa del
1800 per cui le uniche garanzie dei diritti fondamentali risiedevano nel codice: si prevedeva un
unico soggetto di diritto nonostante tutta la società fosse ancora divisa in ceti, quindi costretta
tutte le fonti precedenti sono abrogate
ad evolversi. Con l’entrata in vigore del codice e
norme chiuse e complete
vengono emanate delle (è ancora oggi in vigore con solo 2 riforme
di erenze dal codice di Napoleone
parziali). Le riguardano:
- essibilità sul piano formale:
la il codice è composto da 1502 paragra
norme sono di principio
nn è strutturato in comandi, le sue perciò il giudice deve adattare i
• principi ai casi concreti
la parte seconda contiene disposizioni generiche sulla vita, la nascita e l’estinzione dei diritti
• paragrafo 7 dell’introduzione lacune
il disciplina le legislative: il giudice deve ricorrere prima
• diritto naturale
all’analogia, quando questo non è su ciente si decide secondo i principi di
diritto applicato dal codice,
(dai quali il codice deriva), ovvero il che quindi è
eterointegrativo e pone attenzione al caso concreto
- contenuti più moderati:
i non è innovativo in quanto contiene ancora disposizioni riguardanti il
dominio diviso, il feudo e la traditio. Allo stesso tempo è più mite (in uenzato da Kant)
fl ff ff fi fi ff ffi fi fl fi
dignità dell’individuo
puntando la (es. la potestà dei gli spettava da entrambi i genitori, alla
donna non occorreva l’autorizzazione maritale per atti di straordinaria amministrazione)
sistema tavolare: la proprietà immobiliare si trasferisce con la sola l’iscrizione nel registro
• tavolare, che ha quindi e cacia costitutiva (in Italia la trascrizione ha e cacia pubblicitaria)
IL CODICE TEDESCO DEL 1896
Nel 1807 vi è la caduta del sacro Romano impero a causa di Napoleone e la Germania viene
diverse unità politiche autonome
divisa tra Austria, Prussia e Francia, inoltre popolata da (feudi,
principi di diritto comune
regni, città autonome) governate secondo i di uso grazie agli studenti
universitari bolognesi. Nel 1495 e veniva istituito il grande tribunale dell’impero che usava il diritto
comune, salvo diversa volontà delle parti.
Con l’avvento di Napoleone per poco tempo si usa la legislazione francese, alla caduta scoppia
un dibattito nel 1814 che vede:
- Thibaut: unico
“sopra la necessità di un diritto civile generale per la Germania” che voleva un
codice per tutta la Germania in modo tale da garantire uniformità e semplicità
- Savigny: “ della vocazione del nostro tempo per la legislazione la giurisprudenza” che
tesi storicistica
sosteneva una secondo la quale dalla storia deriva l’identità del popolo, perciò
nazione nasce dalla storia. diritto nasce dalla storia
la Se perciò il questo si evolve con il
diritto civile due fonti:
popolo e la legge è il canale di espressione della politica, il ha invece le
consuetudini scienza giuridica
e la non viene creato un codice.
La scienza giuridica ha un ruolo fondamentale, motivo per cui
scuola storica sviluppare il diritto partendo dalla storia
Nasce la che si pone il compito di del
germanisti,
popolo e si suddivide in due correnti: i che e studiano la tradizione originaria dei
romanisti
popoli germanici, i che studiano storicamente il diritto romano (diritto comune).
Secondo la scuola storica l’interprete quali cato della giurisprudenza era il giurista, non il
legislatore, che basava la sua attività sull’interpretazione delle consuetudini.
Fino al 1800 lo studio del diritto si basava esclusivamente sul diritto romano (tranne l’umanesimo
giuridico) puntando a comprendere il diritto romano nell’epoca nel quale era stato prodotto,
a partire dal 1800 il diritto romano è studiato nella sua evoluzione nel medioevo,
mentre in
quanto eccepito in Germania nel medioevo e poi usato dal grande tribunale dell’impero facendo sì
Prussia
che il diritto comune diventasse parte del popolo tedesco. Durante l’epoca di Savigny in
sviluppo economico,
vi fu un forte e mentre il giurista insegnava Berlino lo Stato si ra orzava:
Savigny rivalutò la legge e divenne nel 1842 ministro della legislazione. Nel 1840 pubblicò
del diritto romano attuale“
l’opera “sistema con l’obiettivo di attualizzare il diritto romano in
modo tale da dare risposta alle evoluzioni del diritto tedesco: il diritto romano a di erenza delle
mediatore tra storia e
consuetudini germaniche aveva una forte razionalità e serviva perciò da
ragione. Il di