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IL CODICE CIVILE

Inizialmente la commissione è formata da giuristi piemontesi e lombardi poiché il centro dell'Italia in quel periodo erano quei territori.

Usano come modello i loro codici (=il codice piemontese e sardo), si arriva a due progetti, chiamati progetti cassinis poiché tra i progettisti c'era Giovan Battista Cassini.

In questi due progetti ci sono degli aspetti peculiari:

  • Il matrimonio è civile ma c'è il rifiuto del divorzio che non è appartenente alla cultura italiana, anche se si tratta del matrimonio civile;
  • Si parla di testamento olografo;
  • Si riconosce nelle successioni ai figli naturali (=nati fuori dal matrimonio) la quota legittima;
  • Diritti civili agli stranieri.

Sono progetti di codici redatti prima dell'unificazione, che hanno rappresentazione territoriale limitata che però avranno influenza sul codice definitivo.

Nel 1861, Miglietti presenta un codice al ministro della giustizia Pisanelli.

Formattazione del testo

Che lo fa esaminare dagiudici e professori di diritto di tutte le parti di Italia. In seguito questo progetto di codice civile viene presentato alle camere, si trattava di un codice diviso in tre libri.

Pisanelli spera nella approvazione, ma c'è lo scoglio del conservatorismo dei componenti del senato, legati alla monarchia e ai valori tradizionali. Infatti nel progetto non si prevede l'autorizzazione maritale (nei confronti della donna) quindi non è approvato.

Ma si trova una soluzione, si bloccano i lavori parlamentari e si fa una legge delega al governo a cui viene dato il compito di varare i codici, che entreranno da quel momento in vigore senza il controllo e la discussione parlamentare, proprio perché in quella situazione di profonda instabilità c'è bisogno dei codici.

Quindi con Vacca il nuovo ministro della giustizia che delega l'approvazione dei codici per decreto del governo nel 1865 nasce il primo codice civile del Regno di

Italia (=chiamato codice Pisanelli), che entra in vigore il 1° Gennaio del 1866, si rifà al modello napoleonico/francese.

Il codice non poteva avere come base il modello austriaco poiché si considerava l'Austria come l'ostacolo all'unificazione della nazione Italiana.

Il codice sottolineava i principi di Libertà e Uguaglianza, infatti non ci devono essere discriminazioni nell'applicazione delle regole del codice civile (=ai nobili e ai contadini veniva applicata la stessa legge, non ci sono idee politiche o religiose che contano).

Maggiore indipendenza nei rapporti dei singoli componenti della famiglia.

Ed è comunque centrale l'idea di proprietà attribuita alla personalità.

Il codice è diviso in tre libri, in più ci sono le disposizioni transitorie e preliminari che riguardano l'interpretazione della legge, ecc.

1° LIBRO (Delle persone giuridiche e fisiche)

Vengono riconosciuti agli stranieri

in Italia i diritti civili senza dovere di reciprocità (=anche se quegli stessi diritti non sono riconosciuti agli italiani nel paese dello straniero). Viene introdotto il matrimonio civile sulla base della laicità (il matrimonio è civile e chi vuole può sposarsi in chiesa per avere effetti civili, ma il matrimonio deve avvenire innanzi a un funzionario dello stato). In Francia il matrimonio religioso doveva avvenire dopo aver compiuto il matrimonio civile. In Italia però ciò non si era concepito come una cosa obbligatoria, quindi nascono diversi problemi: - La successione - I figli - Qualcuno poteva sposarsi con i due tipi di matrimonio con due diversi problemi La chiesa quindi invita i fedeli a svolgere i loro matrimoni anche in modo civile per garantirsi dei diritti. Nonostante si parli di diritto civile, il matrimonio anche se civile era indissolubile e non era garantito (=il matrimonio era civile, ma indissolubile).

divorzio se non la separazione• I figli per sposarsi dovevano chiedere il consenso dei genitori (25 uomini, 21 le donne), ma non erano previsti come in Francia gli atti rispettosi.

L'autorizzazione maritale= La donna era incapace di agire, quindi per colmare la sua colmare ciò doveva chiedere al marito l'autorizzazione.

Questa era assente in alcuni progetti di codice italiano, il senato conservatore non vuole che se ne faccia a meno. Nel codice civile del 1865 era prevista, ma era molto meno forte. Infatti:

  1. La moglie non è soggetta ad autorizzazione maritale quando il marito era minorenne o era incapace di intendere e di volere.
  2. Non era soggetta all'autorizzazione maritale quando la separazione era stata causata dal marito.
  3. La donna non era soggetta quando il marito rilasciava un'autorizzazione generale dal marito.

L'autorizzazione maritale viene eliminata dall'ordinamento nel 1919.

In alcune zone di Italia DOPO IL CONGRESSO

DI VIENNA, come nel regno lombardo-veneto vigeval'ABGB (=il codice civile Austriaco). Dopo le guerre di indipendenza entrano a far parte di questo territorio queste popolazioni e parti di Italia, quindi la condizioni per le donne era peggiorata.

  • Poiché prima nell'ABGB non c'era l'autorizzazione maritale LA PATRIA POTESTÀ: Era prevista fino alla maggiore età allora 21 anni, apparteneva ad entrambi genitori, ma era in particolare esercitata dal padre, la madre poteva esercitarla solo in caso di incapacità del marito, non era una patria potestà forte come quella Napoleonica.

IL REGIME MATRIMONIALE DEI CONIUGI ERA LA SEPARAZIONE DEI BENI, SOLO IN VIA CONVENZIONALE SI ADOTTAVA LA CONDIVISIONE DEI BENI

2° Libro: (=beni, proprietà e modificazioni)

  • Fortemente influenzata dal codice napoleonico

In questo codice domina la concezione individualistica, è un diritto assoluto, c'è una connessione tra

libertà diritti individuali e libertà. 3° Libro (=modi per acquistare e trasmettere la proprietà e gli altri diritti sulle altre cose) Le successioni, nel codice civile, potevano essere ereditate sia dai figli legittimi che da quelli naturali, e si fa una distinzione tra i tipi di figli. - Successione legittima e successione naturale. Se non si hanno figli, succedono i genitori o i fratelli, fratelli germani (=hanno in comune entrambi i genitori), i fratelli uterini/consanguinei (=quelli che hanno in comune un solo genitore). I fratelli germani valgono di più, quelli uterini valgono la metà dei germani. Ad esempio, un uomo muore senza figli, ha due fratelli, uno germano e l'altro uterino. Prendendo l'intero patrimonio, al fratello germano spetta i 2/3, mentre all'altro 1/3. - I figli naturali sono riconosciuti come eredi legittimi (ma prendono la metà rispetto ai figli legittimi), anche se non ci sono figli legittimi. Era previsto il testamento olografo, l'unico limite altestamento erano le quote di legittima quelle che spettano necessariamente ad alcune categorie di eredi. Anche la parte dei contratti era simile a quella del codice Napoleonico. Proprietà e contratti sono simbolo dell'individualità borghese dell'800.
  • PRINCIPIO CONSENSUALE
  • AUTONOMIA NEGOZIALE
Le parti devono essere libere di disporre dei propri beni, c'è la piena uguaglianza delle parti, sono formalmente sullo stesso piano. Ma nella realtà concreta ciò non poteva avvenire perché spesso c'è una parte in posizione dominante, quindi questa volontà, libertà, etc. spesso poteva essere strumento di ingiustizia. Ad esempio, se una parte stipulava in accordo con l'altra parte un interesse usuraio troppo alto, l'ordinamento non poteva fare nulla perché era la volontà della parte. Non esisteva uno specifico contratto di lavoro, veniva considerato secondo teorie romanistiche, secondo il

diritto romano la locazione si distingueva secondo alcune categorie, come delle cose,Locazione delle opere che era una sorta di appalto, (=ciò individuava il contratto di lavoro), il soggetto dava il locazione il suo lavoro.

Il codice del 1865 ha ancora questa idea, in questo caso questo contratto non poteva essere a tempo indeterminato, ma determinato, perché sennò significava una sorta di schiavitù nei confronti del datore di lavoro.

IL CODICE PENALE

Ha una lunghissima preparazione, prima dell'unificazione di Italia ogni territorio aveva un suo codice penale, ci sono diverse culture giuridiche del penale, ciò era così anche dopo l'unificazione.

Si scelgono delle situazione provvisoria nell'attesa di redire un codice penale. C'era una divisione in tre del territorio per l'applicazione del codice:

  1. Codice piemontese (Sardegna, regno lombardo-veneto)
  2. A sud si applicava il codice piemontese con le modificazioni
  3. In toscana
c''erano le leggi granducali. Pietro Leopoldo aveva fatto queste leggi, nelle quali non era prevista la pena di morte. A sud Italia era previsto il brigantaggio e per questo per combatterlo si doveva prevedere secondo lo stato la pena di morte. Nel corso di 25 anni sono stati fatti 8 progetti di codice civile, la maggior parte non prevedevano la pena di morte, ma questi progetti non venivano approvati a causa del senato. Nel 1883 vene emanato un progetto da un ministro della giustizia Giuseppe Zanardelli, un bresciano, venne fatto esaminare da molti giuristi e professori universitari. Venne fatto un progetti definitivo dal liberale Lucchini, che venne approvato dalle camere con una delega del governo. Questo codice venne chiamato codice Zanardelli. Era suddiviso in tre libri: 1. Reati e pene 2. Delitti 3. Contravvenzioni. C'è una bipartizione dei reati. 1° libro: (parte generale) - Principio di legalità - Irretroattività della legge penale Le pene erano moltomeno severe, non era prevista la pena di morte. Vi era una distinzione tra reato tentato, mancato e perfetto (=finito), erano diverse le pene a seconda dell'intensità. Il concorso era punito in base al contributo che si dava nel reato.
  1. 2° Libro (La parte speciale)
Mette in pratica approfondisce i diritti della parte generale. Si tratta di diritto contro la libertà. Le pene per i diritti di parola (=il vilipendio), vengono puniti con pene meno severe. La bigamia viene punita come un delitto contro l'istituzione famigliare, non più contro l'istituzione. Vengono repressi i reati contro la sicurezza dello stato, ma le pene vengono moderate.
  1. TRA 800' E 900'
Città a Nord, mentre al sud c'erano le campagne, c'erano le differenze tra il nord e il sud Italia, le città sono il centro e il motore dell'economia, le campagne vivono una vita più lenta che conoscono uno sviluppo, a sud c'
Dettagli
A.A. 2022-2023
62 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/19 Storia del diritto medievale e moderno

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher mariangela-lalla di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Elementi di storia del diritto medievale e moderno e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Milano - Bicocca o del prof Massironi Andrea.