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La figura del sofista nella società ateniese

Il termine SOFISTA in greco = "esperto del sapere" SOPHIA infatti può indicare una professione, un mestiere o l'ARTE DI TENERE I DISCORSI. Così era intesa ad ATENE. Qui nasce la SOFISTICA grazie alle condizioni della vita politica. Quelli che chiamiamo SOFISTI sono i maestri di tale arte che, fra il V-IV secolo a.C., giungono ad Atene da altre parti della Grecia per iniziare ad INSEGNARE A PAGAMENTO. ROTTURA CON L'EDUCAZIONE TRADIZIONALE (che avveniva in famiglia) I filosofi si differenziano dai sofisti perché ricercano la sapienza senza trarne un guadagno. In ogni caso queste 2 nuove figure non furono accettate inizialmente dalla società ateniese in quanto venivano accusati di sconvolgere il sistema di valori tradizionali. I sofisti si differenziano dai filosofi anche per il METODO: essi si occupano solo di CIÒ CHE APPARE VERO (motivo per il quale i filosofi considerano questo sapere un sapere apparente). REALTÀ CONTRO APPARENZE NEISECOLI- ERACLITO: la vera REALTÀ (è in continua trasformazione) non coincide con ciò che ci APPARE (che è molteplice).SOLUZIONE = superare/sopprimere i fenomeni- ELEATISMO (Parmenide/Zenone): la vera REALTÀ (ciò che èingenerato/incorruttibile) non coincide con ciò che ci APPARE (ciòche è molteplice).SOLUZIONE = superare/sopprimere i fenomeni- PLURALISTI (Empedocle/Anassagora): la vera REALTÀ èingenerata e incorruttibile ma molteplice.SOLUZIONE = salvare i fenomeni- SOFISTI: possiamo esprime solo ciò che ci APPARE = leAPPARENZE che sono molteplici. È illusorio pensare che esista unarealtà assoluta.Per i sofisti quindi sono importanti il LINGUAGGIO e il DISCORSOperché attraverso discorsi persuasivi, convincenti, si può far prevalere unaverità anziché un’altra (RELATIVISMO), si può forgiare la realtà.Al centro della riflessione sofisticac'è il tema del RAPPORTO TRAPHÝSIS (natura) E NÒMOS (leggi istituite dagli uomini stessi). Inoltre la sofistica non è un movimento uniforme come molti sono soliti affermare: i singoli sofisti a volte sono in disaccordo tra loro e sono spesso in competizione per assicurarsi i clienti. - Nasce a Lentini (Sicilia) nel 485 a.C.; - Scrive un'opera: "SULLA NATURA" o "SUL NON ESSERE". In quest'opera 3 sono le TESI FONDAMENTALI 1. NULLA ESISTE (negazione dell'essere) Se l'essere esistesse sarebbe o ETERNO o GENERATO. - Se fosse eterno sarebbe illimitato; ciò che è illimitato non si trova in alcun luogo; ciò che non si trova in nessun luogo NON ESISTE. - Se fosse GENERATO dovrebbe generarsi o dall'essere o da non essere. Se fosse generato dal non essere si ammetterebbe che il nulla produca qualcosa. - L'essere non può essere né eterno né generato allo stessotempol'ESSERE NON è.- Non possono esistere l'essere e il non essere insieme perché se il non essere esistesse sarebbe uguale all'essere e quindi varrebbe questo stesso ragionamento anche per il non essere. 2. SE ANCHE QUALCOSA ESISTESSE NON SAREBBE COMPRENSIBILE (negazione della pensabilità) Se solo l'essere può essere pensato, il non essere non dovrebbe essere nemmeno pensato. Ma noi di fatto pensiamo cose false, inesistenti (carro che corre sull'acqua). In quanto pensabili tali cose dovrebbero essere, il che è falso. 3. SE ANCHE FOSSE PENSABILE NON SAREBBE COMUNICABILE (negazione dicibilità) Le parole sono diverse dalle cose che si vogliono comunicare. Ad esempio, il colore è diverso dalla vista e la parola è diversa dall'udito. Gorgia qui non aveva tenuto conto del valore SEMANTICO (significato) e SEMIOTICO (segni) delle parole. Quest'ultimo argomento, ovviamente forzato, ha lo scopo di mettere in discussione anche il

LINGUAGGIO. Egli non intende davvero negare l'esistenza di qualcosa ma vuole negare l'esistenza di un essere pieno e completo (Parmenide) e soprattutto che risulti trasparente al pensiero e al linguaggio.

Il linguaggio serve a raggiungere la persuasione. Il discorso migliore è quello più convincente.

Per esempio nel testo "ENCOMIO DI ELENA" Gorgia prova ad assolvere quest'ultima, vittima del discorso convincente di Paride, dall'accusa di aver scatenato la guerra di Troia abbandonando il marito.

Gorgia qui afferma che non può essere giudicato colpevole chi è vittima della parola.

Il compito dei sofisti è quindi quello di rendere più forte un discorso debole.

"Di tutte le cose MISURA È L'UOMO: di quelle che sono, per ciò che sono, di quelle che non sono, per ciò che non sono."

Questa tesi ha 2 INTERPRETAZIONI:

DEBOLE FORTE

le cose diventano ogni uomo è giudice delle comprensibili in

Rapporto proprie esperienze conoscitive alla ragione umana non esiste una verità unica e oggettiva (RELATIVISMO)

PRIMA TESI radicalmente RELATIVISTICA ognuno si forgia la sua verità. Protàgora afferma che se la verità è relativa è importante saper argomentare e difendere il proprio punto di vista cosicché prevalga sulle altre tesi. Quindi è molto importante il LINGUAGGIO.

Dettagli
A.A. 2020-2021
6 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher francesca.cicirelli di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Storia della filosofia antica e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Bari o del prof Trizio Michele.