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Esse permettono la creazione di un senso condiviso che guida l'operato del sistema. Tuttavia, è essenziale
che il sistema stesso sia dotato di una capacità intrinseca di generare tale senso, senza la necessità di
aggiungere ulteriori materiali o capitoli al programma di studio già ampio.
Il senso può essere inteso come una risorsa simbolica che facilita la comunicazione e colma le lacune o le
incapacità degli attori di un sistema di stabilire relazioni efficaci. Ad esempio, in un'azienda che deve
acquisire forniture, se il fornitore richiede un prezzo elevato per la materia prima e l'azienda, a causa di
problemi economici, riduce la sua offerta, è improbabile che si raggiunga un accordo. Questa dinamica è
analoga a quella studiata nella teoria dei giochi, dove gli attori rimangono intrappolati dalle proprie posizioni
e aspettative, rendendo cruciale la realizzazione di relazioni ben strutturate all'interno del sistema.
La coesione sistemica e il senso hanno radici teoriche ben definite, che risalgono agli studi di Talcott Parsons
del 1951. Parsons ha identificato per primo l'importanza delle relazioni e della coesione sistemica all'interno
dei sistemi sociali e organizzati. Nella sua opera principale, "The Social System", ha evidenziato due aspetti
fondamentali: la relazionalità e la complessità. Questi due fattori determinano le attività all'interno di un
sistema sociale. Considerando la relazionalità e la complessità come indicatori chiave, Parsons ha descritto
quattro funzioni sistemiche rappresentate su una piramide, dalla base all'apice: latenza, integrazione,
orientamento e adattamento. Queste funzioni definiscono l'intervallo di tempo necessario affinché gli attori
del sistema sociale possano realizzare i propri impegni e raggiungere gli obiettivi prefissati. Proseguendo con
il tema della coesione sistemica e del senso nei sistemi sociali, possiamo approfondire ulteriormente il
concetto di latenza e come esso si relaziona con le altre funzioni della piramide sociale di Parsons. La
latenza, o l'intervallo di tempo, è la base su cui si costruiscono le altre funzioni sistemiche. Senza latenza,
non può esserci integrazione; senza integrazione, manca l'orientamento; e senza orientamento, non si può
raggiungere l'adattamento. Questa sequenza evidenzia come ogni funzione sia interdipendente e contribuisca
alla complessità crescente del sistema. L'integrazione rappresenta l'aspetto dei valori e delle norme, sia tacite
che esplicite, che sono essenziali in ogni sistema. Un esempio concreto di integrazione è il codice etico
aziendale, che, sebbene non obbligatorio, riflette i valori e la missione dell'azienda e richiede il rispetto da
parte di tutti i dipendenti. Questo rispetto è cruciale per mantenere una buona immagine aziendale e per
stabilire relazioni positive con soggetti esterni. L'orientamento agli obiettivi è l'attitudine di tutti gli attori del
sistema, dal governo ai singoli individui, a lavorare per raggiungere gli obiettivi definiti dal sistema sociale.
Questo orientamento è fondamentale per il successo e la realizzazione degli impegni presi.
Infine, l'adattamento è la capacità del sistema di rispondere e adeguarsi alle dinamiche esterne. Questa
funzione è posta in cima alla piramide perché rappresenta la complessità e l'importanza di rimanere flessibili
e reattivi ai cambiamenti dell'ambiente, che possono includere fattori economici, sociali e tecnologici. Un
sistema incapace di adattarsi rischia di perdere la sua rilevanza e il suo vantaggio operativo nel mercato.
In sintesi, la coesione sistemica e il senso nei sistemi sociali sono costruiti su una struttura di funzioni
interconnesse che aumentano in complessità e importanza. Queste funzioni lavorano insieme per garantire
che il sistema sia relazionale, integrato, orientato agli obiettivi e capace di adattarsi, assicurando così la sua
sopravvivenza e prosperità. Queste funzioni, interconnesse tra loro, aumentano in complessità man mano che
ci si sposta verso l'alto nella piramide sociale. Un altro concetto chiave è il ruolo dei media e del linguaggio
all'interno dei sistemi sociali. I media sono strumenti che permettono lo scambio di informazioni e risorse tra
i diversi sottosistemi. Attraverso i media, una risorsa viene trasferita da un sottosistema all'altro, integrandosi
sinergicamente con le altre risorse presenti e minimizzando il rischio di problemi o contingenze. Ad esempio,
nel caso di un trasferimento di denaro tra due parti, come un soggetto di governo e un fornitore, i media
facilitano la comunicazione e il trasferimento di risorse, permettendo alle parti di avvicinarsi e raggiungere
un accordo. Questo processo sinergico di diverse risorse all'interno di un sistema riduce il rischio e permette
al sistema di adattarsi e svilupparsi nel tempo. La coesione sistemica e il senso nei sistemi sociali sono
costruiti su una struttura di funzioni interconnesse che aumentano in complessità e importanza. Queste
funzioni lavorano insieme per garantire che il sistema sia relazionale, integrato, orientato agli obiettivi e
capace di adattarsi, assicurando così la sua sopravvivenza e prosperità.
Il ruolo centrale del linguaggio nei sistemi sociali è indiscutibile, poiché esso costituisce il mezzo attraverso
il quale si realizza la comunicazione e si costruisce la relazionalità all'interno del sistema. Il linguaggio, in
particolare, è il veicolo per la creazione di un senso comune, che permette alle diverse parti di un sistema di
coordinarsi e regolarsi. Questo processo di sensemaking è fondamentale per l'identificazione degli individui
con il sistema a cui appartengono, sia esso una società, un'impresa o un gruppo sociale. Il sensemaking, come
descritto da vari teorici, è un processo dinamico che coinvolge l'interpretazione delle esperienze e la
costruzione di un'identità collettiva. Gartinger nel 1967 ha sottolineato l'importanza dell'interazione e
dell'interpretazione dell'esperienza come elementi chiave nella formazione del senso di appartenenza. Questo
concetto si è evoluto nel tempo, con studiosi come Wakes e Sanam che hanno esplorato ulteriormente il
ruolo del sensemaking nell'adattamento dei sistemi ai cambiamenti e nella promozione di una visione
condivisa tra i membri del sistema. La teoria del sensemaking, sebbene relativamente giovane, si è sviluppata
su basi solide e si prevede che nei prossimi anni riceverà ulteriori contributi accademici che ne arricchiranno
il corpus teorico. Questo processo di evoluzione teorica è essenziale per comprendere come i sistemi sociali
si adattano e si sviluppano nel tempo, e come le persone trovano il loro posto e il loro senso di appartenenza
all'interno di questi sistemi. La ricerca e la pubblicazione su riviste internazionali sono componenti essenziali
per il progresso scientifico e la validazione delle teorie. Nel contesto del sensemaking, più pubblicazioni di
alta qualità emergono, maggiore è la probabilità che il concetto si cristallizzi in una teoria riconosciuta e
influente nel dibattito accademico. La creazione di un senso comune è vitale per la coesione e la vitalità di un
sistema sociale, poiché fornisce una base comune per l'interazione e la cooperazione tra i suoi membri.
Il processo di sensemaking è dinamico e si svolge in ambienti competitivi dove gli attori hanno
caratteristiche diverse, rendendo la costruzione del senso una sfida complessa. Esempi pratici, come la joint
venture tra Sony ed Ericsson, illustrano come entità con obiettivi e caratteristiche diverse possano unirsi per
innovare e competere in mercati in rapida evoluzione. La Sony Ericsson, in particolare, è stata un esempio di
come due aziende potessero combinare le loro forze per creare prodotti che integrassero le funzionalità di
telefonia e musica, come i primi cellulari con capacità MP3. Questi esempi dimostrano come il sensemaking
sia fondamentale non solo per la definizione dell'identità e degli obiettivi all'interno di un'organizzazione, ma
anche per la capacità di adattarsi e prosperare in un ambiente in continua evoluzione. La ricerca futura e le
pubblicazioni continueranno a svolgere un ruolo cruciale nel plasmare la comprensione e l'applicazione del
sensemaking nei sistemi sociali e organizzativi. Questo tipo di collaborazione dimostra che, nonostante le
differenze, un obiettivo comune può portare a un successo condiviso. La comunicazione, il senso e la
coesione sono interdipendenti e si rafforzano a vicenda. Una comunicazione efficace porta a una maggiore
comprensione e condivisione del senso, che a sua volta rafforza la coesione sistemica. Questa relazione
proporzionale è cruciale per il mantenimento e lo sviluppo di qualsiasi sistema, sia esso un'organizzazione
aziendale o un sistema sociale più ampio. In conclusione, il sensemaking, la comunicazione e la coesione
sono elementi chiave per la vitalità di un sistema. La loro interazione crea un ambiente in cui è possibile non
solo sopravvivere ma anche prosperare nel contesto di un mercato in continua evoluzione. La tua riflessione
sottolinea l'importanza di questi processi per la creazione di un senso comune che guida le azioni collettive
verso obiettivi condivisi e successo reciproco. Il concetto di coesione sistemica, come hai giustamente
sottolineato, è un principio fondamentale che trascende i confini aziendali e si applica a vari settori e
discipline. Questo principio enfatizza l'importanza dell'interazione e della sinergia tra diverse forze e attori
all'interno di un sistema, che possono essere paragonate alle forze in un campo magnetico che attraggono
elementi simili. La joint venture tra Sony ed Ericsson è un esempio emblematico di come due aziende con
obiettivi diversi possano unire le forze per creare un prodotto innovativo che risponde alle esigenze del
mercato e supera la concorrenza. Questa collaborazione ha portato a un risultato che è stato maggiore della
somma delle sue parti, dimostrando il potenziale di una coesione ben orchestrata.
Tuttavia, la capacità di adattarsi e innovare è cruciale per la sopravvivenza e il successo a lungo termine. Con
l'avvento degli smartphone e l'evoluzione del mercato, Sony Ericsson ha dovuto affrontare nuove sfide. La
mancanza di adattamento alle nuove tendenze e tecnologie ha portato alla dissoluzione della joint venture,
con Ericsson che ha lasciato il mercato della telefonia mobile. In sintesi, la coesione sistemica e il
sensemaking sono concetti chiave per comprendere come le organizzazioni e i sistemi sociali funzionano e
prosperano. La comunicazione, la condivisione di risorse e obiettivi, e l'adattamento alle mutevoli condizioni
del mercato sono tutti fatt