vuoi
o PayPal
tutte le volte che vuoi
Galilei
1)Una vita consacrata alla scienza
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564. Studiò medicina, ma presto si dedicò alla
matematica e alla fisica. Nel 1589 divenne professore di matematica a Pisa e, nel 1592, si trasferì a
Padova. Qui fece importanti scoperte scientifiche e, nel 1609, costruì il telescopio. Nel 1610
pubblicò il Sidereus Nuncius, rivelando scoperte astronomiche.
Le sue teorie però lo misero in conflitto con la Chiesa e nel 1616 fu vietato pubblicare idee
copernicane
Nonostante le difficoltà, Galilei continuò a lavorare. Nel 1623 pubblicò Il Saggiatore e iniziò il Dialogo
sopra i due massimi sistemi del mondo, che uscì nel 1632. Poco dopo, fu processato dalla Chiesa e
costretto ad abiurare nel 1633.. Morì nel 1642, cieco, dopo aver fatto scoperte fondamentali nel
campo dell’astronomia.
2) La battaglia per l'autonomia della scienza e il rifiuto del principio di autorità
Galilei difese l’autonomia della scienza, opponendosi all’ingerenza di autorità religiose e culturali. A
differenza di altri studiosi, che nascondevano le loro scoperte, Galilei capì che la libertà scientifica
era essenziale per il futuro dell’umanità e lottò contro la Chiesa e gli aristotelici.
-La polemica contro la Chiesa e contro i teologi
La Controriforma diceva che tutto il sapere doveva concordare con le Scritture, comprese le verità
scientifiche. Il cardinale Bellarmino credeva che negare fatti biblici avrebbe messo in discussione la
verità della Bibbia. Galilei, invece, pensava che scienza e fede non potessero contraddirsi, perché
entrambe vengono da Dio. Per lui, i conflitti tra scienza e religione erano solo apparenti e dovevano
essere risolti cambiando l’interpretazione della Bibbia. La scienza doveva essere indipendente, e la
Bibbia adattarsi a ciò che si scopre nella natura.
3)Le scoperte fisiche e astronomiche
Per comprendere in modo adeguato il metodo di Galilei, risulta utile conoscere prima le scoperte
scientifiche, fisiche e astronomiche, nelle quali esso si e incarnato e in relazione alle quali diviene
concretamente intelligibile.
-Gli studi fisici
Il principio d'inerzia.
Galilei ha rivoluzionato la visione del cosmo attraverso i suoi studi sulla dinamica, in particolare sul
moto dei corpi. Contrariamente alla fisica aristotelica, che considerava la quiete come stato
naturale, Galilei formulò il principio di inerzia: un corpo tende a mantenere il suo stato di quiete o
di moto rettilineo uniforme finché non intervengono forze esterne. Sebbene non enunciasse
formalmente il principio, lo applicò correttamente nei suoi studi, spiegando anche il movimento
continuo dei pianeti.
Le leggi sulla caduta dei gravi.
Galilei contestò la fisica aristotelica sulla caduta dei corpi, dimostrando che tutti i corpi,
indipendentemente dal peso, cadono alla stessa velocità. La differenza percepita è dovuta alla
resistenza dell’aria. Nel vuoto, infatti, cadrebbero allo stesso ritmo. Col famoso esperimento dalla
Torre di Pisa, osservò che due sfere di peso diverso toccavano terra quasi simultaneamente,
contrariamente alla previsione aristotelica.
Il secondo principio della dinamica.
Galilei scoprì che le forze applicate a un corpo non determinano solo una velocità, ma
un’accelerazione proporzionale alla forza e inversamente proporzionale alla massa. I suoi
esperimenti sul moto uniformemente accelerato definirono i concetti di accelerazione e massa.
-La distruzione della cosmologia aristotelico-tolemaica
Le sue scoperte fatte con il telescopio, pubblicate nel Sidereus Nuncius del 1610, confermarono il
modello copernicano e distrussero la visione tolemaica.
Le scoperte astronomiche
Galilei osservò con il telescopio che la Luna ha montagne e valli, proprio come la Terra. Scoprì
anche quattro satelliti che ruotano intorno a Giove, dimostrando che non solo la Terra può essere
centro di movimento. Inoltre, notò macchie sul Sole che cambiavano nel tempo, smentendo l’idea
che i corpi celesti fossero perfetti e immutabili. Queste scoperte misero in crisi la vecchia visione
del cosmo e incontrarono forte opposizione.
-La scoperta del cannocchiale e la difesa del suo valore scientifico
Galilei rivoluzionò l’astronomia grazie all’uso del cannocchiale un potente strumento scientifico che
poi trasformò nel telescopio. Sebbene molti lo ritenessero ingannevole, grazie a esso fece scoperte
straordinarie che misero in crisi la visione aristotelica e biblica del cosmo.
4)Il metodo della scienza
Galilei è il padre della scienza moderna perché ha individuato il metodo scientifico, basato
sull’analisi matematica dei fenomeni e sulla verifica sperimentale. Anche se non teorizzò il metodo
in modo sistematico, lo applicò con successo, ponendo le basi della fisica moderna.
-Tra «sensata esperienza» e «necessarie dimostrazioni»
Nella Lettera a Cristina di Lorena, Galilei sintetizza il suo metodo scientifico, basato su osservazione
e dimostrazione matematica. Con sensata esperienza evidenzia l’importanza dell’osservazione e
dell’induzione, mentre con necessarie dimostrazioni sottolinea il ruolo della deduzione matematica.
Un esempio è il principio d’inerzia, che egli formula attraverso un esperimento mentale,
dimostrando che un corpo in movimento, senza attriti o forze esterne, continuerebbe a muoversi
indefinitamente.
-Induzione e deduzione
Galilei unisce osservazione ed elaborazione matematica, evitando un approccio esclusivamente
induttivo o deduttivo: le ipotesi guidano l’esperimento, e l’esperienza conferma le teorie. Il suo
metodo integra indagine empirica e razionalità, rivoluzionando la scienza.
-Esperienza e verifica
Galilei vede l’esperienza scientifica non come semplice osservazione, ma come un’analisi
matematica confermata dagli esperimenti. La verifica non è solo guardare, ma creare condizioni
precise per capire i fenomeni. Quando non può fare esperimenti reali, usa esperimenti mentali per
testare le sue idee.
5)Metodo e filosofia
Galilei fonda la scienza moderna su un metodo sperimentale-matematico, rifiutando spiegazioni
basate su fini umani o “essenze” occulte. La scienza deve indagare come la natura opera, non
perché, cercando leggi verificabili e non cause finalistiche o metafisiche.
-Presupposti e giustificazioni filosofiche del metodo
Il metodo di Galilei si basa su idee proprie, ma si ispira anche a concetti filosofici come il
platonismo e l’atomismo. Galilei crede che il mondo sia strutturato in modo matematico e che solo
attraverso la matematica possiamo capire la natura. Per lui, le proprietà misurabili dei corpi (come
forma, movimento e dimensione) sono oggettive, mentre quelle percepite dai sensi (come colori o
suoni) sono soggettive. Crede anche che la natura segua leggi precise e costanti, come verità
matematiche.
-Il "realismo" di Galilei
La base del pensiero scientifico di Galilei è la convinzione che scienza e realtà siano in armonia. Egli
crede che il pensiero umano possa riprodurre la realtà e che le leggi naturali scoperte dalla scienza
corrispondano realmente al mondo. Questa fiducia realistica lo porta a rifiutare teorie puramente
ipotetiche e a sostenere che la scienza non debba limitarsi a supposizioni. Nonostante le critiche
della Chiesa, Galilei è convinto che le sue scoperte riflettano la vera struttura dell’universo.
FILOSOFIA 1
La rivoluzione scientifica
1)La nascita della scienza moderna:un evento di importanza capitale
La rivoluzione scientifica (1543-1687) segna la nascita della scienza moderna, con Copernico e
Newton come figure chiave.
Questo evento porta a interrogarsi sulle sue origini: perché la scienza è nata solo nell’età
moderna? Quali fattori l’hanno favorita o ostacolata?
Per rispondere, è essenziale capire prima cos’è il pensiero scientifico, cioè il metodo di indagine
introdotto da Galileo. Solo così si possono analizzare le cause della sua nascita e diffusione.
2)Lo schema concettuale
La rivoluzione scientifica porta un nuovo modo di vedere la natura e di studiarla, soprattutto
grazie a Galileo.
Da questa rivoluzione emergono due idee fondamentali:
• La natura è un sistema ordinato, e casualmente strutturato da relazioni.
• La scienza è un sapere basato su esperimenti e matematica, con l’obiettivo di conoscere e
controllare il mondo.
-Il nuovo modo di vedere la natura
La scienza vede la natura in modo completamente diverso rispetto alla magia o alle credenze
antiche… ma come un sistema oggettivo, privo di scopi o qualità umane, e per studiarla bisogna
eliminare ogni interpretazione spirituale. Essa è anche causale, perché ogni fenomeno ha una
causa precisa: la scienza si interessa solo delle cause efficienti. Inoltre, è relazionale, poiché i
fenomeni non dipendono da essenze misteriose, ma da connessioni verificabili, come il fulmine
legato alle scariche elettriche. Infine, la natura segue leggi fisse e prevedibili, che la scienza ha il
compito di scoprire per comprendere e anticipare i fenomeni.
-Il nuovo modo di concepire la scienza
La scienza si fonda sull’esperimento e sull’osservazione, che verifica le ipotesi attraverso metodi
controllati e matematici. È un sapere intersoggettivo, cioè accessibile a tutti, e le sue scoperte
sono verificabili da chiunque. A differenza della magia, la scienza è pubblica e universale. Il suo
scopo è ottenere una conoscenza oggettiva delle leggi naturali, che, essendo neutrale e libera da
pregiudizi, permette di controllare la natura e applicare il principio “sapere è potere”.
3)Le premesse storiche, sociali e culturali
Per capire cosa abbia causato la nascita della scienza, dobbiamo considerare le condizioni
storiche, economiche, sociali e culturali che hanno preparato il terreno per lo sviluppo della
scienza.
-Scienza e società
La rivoluzione scientifica nasce in un contesto storico segnato da cambiamenti economici e dalla
crescita degli Stati nazionali. Le nuove esigenze della società, come migliorare eserciti, navi, città e
comunicazioni, spingono a sviluppare conoscenze in matematica, fisica e altre scienze. Queste
richieste pratiche stimolano la creazione di un sapere scientifico utile per affrontare i bisogni
tecnici dell’epoca.
-Scienza e tecnica
Le nuove esigenze tecniche spingono gli artigiani a consultare gli studiosi, mentre gli scienziati si
rivolgono a tecnici esperti, per acquisire informazioni pratiche. Nasce così una stretta
collaborazione tra scienza e tecnica, che segna l’inizio di un circolo reciproco tra teor