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STATI GENERALI, nobili si ribellano e chiedono la convocazione degli che saranno convocati il 5 maggio 1789.
Il terzo stato, che si era preparato con i "cahiers de doléances", era in maggioranza, ma poiché il voto era per ordine e non per testa, avrebbe perso. Così i rappresentanti di questo abbandonarono l'assemblea e si riunirono nella sala della pallacorda'ASSEMBLEA NAZIONALE, a cui poi si aggiunsero il clero e la nobiltà, dando vita all'Assemblea nazionale costituente, che non si sarebbe sciolta fino all'approvazione di una costituzione sul modello di quella inglese. L'episodio che però segnò l'inizio della rivoluzione, fu la presa della Bastiglia il 14 luglio. Il popolo parigino era insorto, e ben presto fu seguito dalle popolazioni delle campagne, che insorsero contro il regime feudale abolendolo nella notte del 4 agosto. Il documento, precedente alla costituzione,Il più importante per la storia fu sicuramente la declarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino del 26 agosto. Il documento conteneva tutti i più importanti capisaldi della democrazia e del liberalismo e ad esso guardarono molte costituzioni successive, compresa quella italiana.
Dal punto di vista sociale ci furono due importanti innovazioni: la divisione dei cittadini in ATTIVI e PASSIVI, e la nascita dei primi due partiti, uno dei quali avrà ampio coinvolgimento in tutta la rivoluzione: gli “amici del ‘89” e i “giacobini”. Erano entrambi partiti liberali, ma i primi rappresentavano la destra moderata e i secondi la sinistra democratica.
Nel 1790 i terreni della Chiesa furono requisiti e messi in vendita. Lo stato li divise in lotti e su di essi produsse assegnati, che però furono prodotti in numero troppo elevato e portarono ad un’inflazione. Comunque, dalla compravendita di questi terreni nacque una nuova ricca borghesia.
Che in seguito lottò per non farseli togliere (Direttorio).
Costituzione civile del clero
A luglio lo stato emise la Costituzione civile del clero, con cui i clerici erano obbligati a giurare fedeltà alla nazione, al re, alla costituzione. Il clero si spaccò in due: da una parte i COSTITUZIONALI (o giurati) che accettarono, dall’altra i REFRATTARI, fedeli alla Chiesa e al Papa. Questi ultimi erano appoggiati da alcuni gruppi delle campagne contrari a quanto stava accadendo (ad esempio la Vandea).
Fra il ’90 e il ’91 l’Assemblea attuò una riforma amministrativa
1791 COSTITUZIONE
Finalmente nel ’91 arriviamo alla nascita di una monarchia costituzionale, approvata il 3 settembre.
Questa prevedeva la nascita di una monarchia costituzionale in cui il sovrano conserva ampi poteri, come quello esecutivo, può opporre un veto sospensivo alle leggi votate, non è responsabile di fronte al Parlamento.
Il potere giudiziario è come sempre affidato ai giudici che diventano elettivi.
Assemblea
Il potere legislativo sarà invece affidato ad un'unica camera, della durata di due anni, l'legislativa, che salirà in carica il 1 ottobre.
I membri dell'assemblea erano eletti dai cittadini (vedi gli attivi e passivi) ed erano divisi in tre "partiti": i FOGLIANTI (ex amici del '89); la PALUDE (il centro); i GIACOBINI (tra cui i brisottini e i GIACOBINI-che quindi nascono come sinistra moderata-).
Era così attuata la separazione dei poteri.
Intanto il re, che dall'inizio della rivoluzione si era messo in contatto con gli Asburgo, tramite la moglie Maria Antonietta, e appoggiava l'emigrazione dei nobili all'estero in previsione di un ritorno all'ancien regime, tentò di scappare da Parigi in carrozza, travestito, ma fu fermato e arrestato a Varennes (nella notte tra il 20 e il 21 giugno) e ricondotto a Parigi con la famiglia: il suo intento era quello di guidare dall'estero una restaurazione.
armata della vecchia Francia. Ma i suoi piani fallirono.
1792
Il 3 agosto del ’92 47 sezioni parigine su 48 chiesero la deposizione del re.
Il 10 agosto l’Assemblea legislativa decretò la sospensione del sovrano dalle proprie funzioni.
In quest’anno cominciano anche le guerre condotte dalla Francia, che decise di dichiarare guerra all’Austria il 20 aprile, per fermare i nobili emigrati, guerra appoggiata subito dai sanculotti (popolo) edai federati (quelli delle province).
In quest’atmosfera eccezionale si diffuse la voce di un complotto controrivoluzionario che sarebbe partito dalle carceri. I sanculotti presero l’iniziativa e dal 2 al 6 settembre attaccarono le prigioni massacrando più di 1000 prigionieri, per lo più semplici delinquenti. I MASSACRI DI SETTEMBRE, dimostrarono le dimensioni e il potenziale di una realtà nuova e difficile da arginare: il radicalismo dei sanculotti.
Ma chi erano costoro ? I sanculotti (dal termine
“sans culottes”) erano quella parte popolare del terzostato formata da piccoli artigiani, operai, piccoli bottegai, piccoli commercianti, tutti borghesi per lacultura ma proletari per il reddito. Questi erano ultra democratici, volevano il suffragio universale, el’istituzione di un maximum, ovvero un calmiere che fissasse un prezzo massimo delle derratealimentari (soprattutto dopo la svalutazione degli assegnati) e anche dei salari, nonostante questosignificasse un ritorno ad un’economia di tipo feudale. Inoltre credevano nella fraternità enell’uguaglianza e in una serie di contrapposizioni fondamentali (bene/male; ricco/povero ecc.).Fatto sta che l’esercito francese riuscì a battere i prussiani a Valmì il 20 settembre. Per la prima voltaun popolo in armi, ma motivato, riusciva a sconfiggere un esercito potente, ma composto di mercenari.abolita la monarchia REPUBBLICAIl 21 settembre 1792 è e nasce così la
Convenzione nazionale
L'Assemblea nazionale è sostituita da una eletta a suffragio UNIVERSALE ai primi di settembre. La Convenzione era suddivisa in: GIRONDINI (che una volta sconfitto il re si erano insediati al posto dei foglianti-monarchici- diventando così la nuova destra moderata) ; la PALUDE ; i MONTAGNARDI (cioè i giacobini+cordiglieri) .
Da subito cominciarono le lotte tra i girondini e i montagnardi , non tanto per una diversa appartenenza sociale, in quanto entrambi appartenevano alla borghesia , quanto per una questione economica : i giacobini appoggiavano la richiesta dei sanculotti di un maximum , mentre i girondini erano favorevoli al liberalismo mercantile .
Il 9 novembre i francesi vincono gli austriaci a Jemappes , e conquistano il Belgio .
1793
Con il processo al re , tenutosi tra il 10 dicembre '92 e il 20 gennaio '93 , il re viene condannato a morte. Il 21 gennaio 1793 il re viene DECAPITATO : il monarca di diritto divino venne
ghigliottinatocome un uomo qualunque !!
La guerra prosegue, e il 1 febbraio viene dichiarata guerra a Inghilterra, Olanda, Spagna e agli Stati italiani. Viene annessa la Savoia, Nizza e la Renania. La situazione di grave crisi interna, con il malessere dei sanculotti, e il nemico che premeva dall'estero, spinsero la pianura a trovare un accordo con i montagnardi, formando così un'ampia maggioranza che attuò numerose riforme: in primo luogo fissò il maximum richiesto, poi istituì un COMITATO DI SALUTE PUBBLICA, composto da 9 membri eletti dalla commissione e rinnovabili ogni mese; questi nominavano a loro volta i giudici del neonato TRIBUNALE RIVOLUZIONARIO, che doveva giudicare gli indiziati politici: inoltre furono banditi dal territorio gli emigrati e i loro beni confiscati. I girondini, ormai preoccupati dell'avanzare della maggioranza e del suo appoggio ai sanculotti, cercarono di decapitare il movimento popolare, con
l'appoggio dei moderati e dei realisti. Il 2 giugno la Convenzione fu però costretta ad arrestare 29 deputati e due ministri girondini.
egemonia giacobina La loro sconfitta diede così il via all' , che avrà in Roberspierre il massimo rappresentante.
Roberspierre discendeva dalle teorie democratiche degli illuministi, soprattutto di Rousseau, che teorizzava la ridistribuzione della proprietà, l'idea dello stato come un contratto sociale, la nascita dell'idea del bene comune e della democrazia diretta.
COSTITUZIONE DEMOCRATICA DEL '93 (o Tutto questo rientrò infatti nell'anno I), che in realtà non venne mai applicata, ma che era una la più democratica tra quelle avute finora. Essa introduceva il suffragio universale, il diritto al lavoro, all'assistenza e all'istruzione da parte dello stato e il diritto-dovere del popolo a insorgere nel caso di violazione dei propri diritti.
Questa proponeva
in un periodo di instabilità politica e sociale. La repubblica, con il suo sistema di governo basato sulla sovranità popolare, si rivelò incapace di gestire efficacemente le sfide del momento. Il parlamento monocamerale, pur essendo un organo rappresentativo del popolo, si trovò spesso paralizzato da divisioni interne e da interessi particolari. La divisione dei poteri, teoricamente garanzia di equilibrio e controllo reciproco, si rivelò spesso inefficace nel contrastare gli abusi di potere e la corruzione. La speranza di un futuro migliore si trasformò in delusione e disillusione per molti cittadini. La storia ci insegna che la forma di governo e le istituzioni da sole non sono sufficienti a garantire la stabilità e il benessere di una nazione. È necessario un impegno costante da parte di tutti i cittadini per preservare e migliorare la democrazia.