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RIVOLUZIONE SCIENTIFICA: SCIENZA E FILOSOFIA

Oggi le discipline scientifiche, oltre a dare un grande contributo alla conoscenza, hanno in comune caratteristiche come l'osservazione, il linguaggio tecnico e gli esperimenti.

Tra il Cinquecento e il Seicento la figura dello scienziato non era ben definita, ma scienze come la matematica e la medicina erano spesso approfondite da astronomi, professori universitari o membri del clero.

Scienza e filosofia non erano distinte, infatti il termine latino "scientia" fa riferimento alla conoscenza basata sulla filosofia aristotelica.

Seppur le conoscenze si basassero su un controllo e su dati reali, le università si ispiravano ancora ad Aristotele e alle sue teorie che invece non erano sempre verificate. Lo stesso accadeva nella medicina con gli ideali del medico del II secolo Galeno.

La matematica era necessaria per dimostrare i fenomeni naturali, mentre la filosofia ne spiegava le cause; per questo la filosofia era ritenuta superiore alla scienza.

scienza. Durante la Rivoluzione, la scienza smise di basarsi sulle conoscenze aristoteliche, per questo fu anche chiamata Rivoluzione filosofica: furono modificati principi considerati veri da secoli.

UN NUOVO METODO- Tramite Galilei e Bacone, la scienza sviluppa il suo modo di indagare, grazie ad osservazioni e indagini sperimentali sempre più accurate; si distaccano così dal sapere tradizionale promettendosi di seguire il libro della natura. Con questi due studiosi la matematica non rimane un ausilio alla filosofia ma è ben distinta da essa perché essenziale nella ricerca della natura. Prende passo il sistema copernicano, prima usato solo per dimostrare fenomeni ed in seguito in grado di prendere il sopravvento su quello tradizionale tolemaico; l'universo ormai è infinito e non chiuso. Anche il meccanicismo è un movimento ampiamente in diffusione, che rappresenta la creazione degli elementi tramite minuscole particelle.

LA SPIEGAZIONE- Questo

Il distacco tra tradizione e scienza moderna è interpretato da vari storici: Mach riteneva che la scienza moderna aderisse maggiormente ai fatti, Koyré sosteneva l'introduzione di nuove idee, mentre Duhem era convinto che gli ideali moderni erano precedentemente stati anticipati durante il Medioevo.

La spiegazione di questo complicato passaggio è dovuta ad innovazioni e scoperte che, oltre a rappresentare l'inizio dell'età moderna, avevano influenzato il pensiero del tempo.

L'esplorazione era ampiamente connessa alle discipline del tempo quale l'astronomia, poiché le stelle e i moti celesti, approfonditi da strumenti sempre più efficienti, aiutavano a tracciare la rotta; le Tavole Rudolfine, pubblicate nel 1627, riferivano dati del sistema copernicano.

Al tempo ci fu anche una riscoperta dei testi classici, che portarono alla luce antichi ideali come l'eliocentrismo affrontato da Pitagora o l'atomismo di Democrito.

l’evoluzione dellastampa diffuse rapidamente tali testi.
TOLOMEO E COPERNICO- La Rivoluzione è anche detta copernicana per via del crucialepassaggio da sistema tolemaico a copernicano.
Il primo, formulato nel II secolo, prevedeva delle sfere celesti sulle quali i corpi effettuassero ipropri moti, mentre il Sole e la Luna si muovevano su sfere più interne; erano anche presentidelle stelle fisse ed immobili. Sono presenti altre sfere che favoriscono il moto retrogrado deipianeti, dette epicicli ed equanti. Al centro dell’intero universo c’era la terra.
Per Copernico al centro del sistema c’era il Sole, mentre la terra si muove compiendo unarotazione su sé stessa e una rivoluzione attorno al Sole. Con la rotazione spiega l’apparentemovimento delle stelle e abolisce il moto retrogrado, affermando che fosse un’illusione.
CONTROVERSIE- Inizialmente il sistema copernicano non fu criticato, perché si pensava cheCopernico, come

Affermava Hossmann, volesse solamente facilitare i calcoli degli astrologi. In realtà Copernico non condivideva la visione tolemaica e l'influenza che l'aristotelismo avesse su di essa, in quanto egli era platonico: Aristotele individuava cinque elementi e li disponeva nell'etere creando il mondo celeste ben distinto da quello sublunare. Con questa separazione il filosofo spiegava la caduta dei corpi, attratti dal mondo sublunare. Il pensiero del moto della terra era stato precedentemente elaborato anche da Oresme, il quale ideale non aveva però mai messo a rischio l'aristotelismo.

Dettagli
Publisher
A.A. 2021-2022
2 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher giuliaaalabii di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi di Torino o del prof Scienze Storiche Prof.