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Agrigento e i suoi templi

Agrigento fu fondata come sub colonia da Gela e Rodi nel 581 a.C. È un complesso di straordinario interesse, con un gruppo di edifici risalenti alla fase classica.

Tempio di Era o Giunone

Differenze dai templi siciliani dell'età arcaica:

  • Scomparsa dell'arretramento della cella, dell'adyton, del raddoppiamento del colonnato.
  • Maggiore attenzione nell'apparato decorativo.

C'è un allineamento ai templi della madre patria. Caratteristiche proprie:

  • Tempio esastilo 6x13 colonne con regola della disposizione delle colonne in fase classica: il numero delle colonne nella parte frontale raddoppiate più una.
  • Cella centrale rispetto alla peristasi della colonna.
  • Con opistotono distilo doppiamente in antis.

Tempio della Concordia o Tempio F

"Concordia" non ha nessuna correlazione con la dedicazione. Si riferisce invece al ritrovamento di un’epigrafe citante la concordia tra gli agrigentini ritrovata in situ.

  • Calcarenite.
  • Si eleva sul crepitoma ed è ben conservata anche la cella, i cui muri sono caratterizzati da sistema di arcate, non sono pieni.
  • Attorno al 6° secolo questo edificio venne trasformato in chiesa cristiana. Quindi le navate laterali corrispondevano agli ptera laterali.
  • Si è scelto di aprire la muratura con delle arcate.
  • Esastilo doppiamente in antis.
  • Vani scala per accedere alla parte superiore.

Tempio di Ercole

Rialzata per anastilosi le colonne in rocchi.

Tempio di Zeus

Costruito nel 480 a.C. dopo la battaglia di Himera che segna la vittoria delle genti siciliote e l’esaltazione a Zeus. È il più grande di tutto l’occidente, al centro un telamone figura umana caratteristica del tempio.

Ipotesi di ricostruzione:

  • Non è periptero ma presenta muri continui a cui sono addossate delle semicolonne di ordine dorico con trabeazione dorica inframezzate dai telamoni.
  • Presenza di telamoni.

Tempio di Segesta

Tempio dorico esastilo con peristati di colonne nella parte frontonale. Caratteristiche:

  • Non c'è nulla all'interno e non fu mai portato a termine infatti le colonne non sono scanalate ma lisce.
  • Pronao opistotono doppiamente in antis con cella centrale all'interno della peristasi.
  • Costituito da rocchi.
  • Pugne, elementi sporgenti in situ utilizzate per il traino dei rocchi, simboleggiano l’incompletezza dell’opera.

L'acropoli di Atene

Tutto il complesso coincide con l'età aurea di Atene, dove Atene si pone a capo della lega delioattica, ed ha un compito di guida culturale. Dopo le guerre persiane, sotto la guida di Pericle (dal 461 a.C. al 429) la democrazia ateniese continua.

Parte alta della città, divisa dalla parte sottostante definita astiu. Nel complesso dell’acropoli abbiamo:

  • Complesso dei Templi di Atena Nike.
  • Statua di Atena Comacros, combattente (perduta) opera di Fidia.
  • Eretteo, edificio anomalo con caratteristiche proprie.
  • Partenone.

Partenone

Il primo Partenone fu costruito tra il 488 e il 480, distrutto nelle guerre persiane e ricostruito da Pericle sulle fondamenta di quello vecchio.

Partenone I

Tempio esastilo con sistema anfu prostilo tetrastilo. Cella con conformazione singolare con divisione in due parti con una cella vera e propria con due file di colonne sovrapposte ed una stanza detta della vergine con 4 colonne centrali. Questo sistema era stato applicato nel tempio di Apollo a Corinto.

Partenone II (447-432 a.C.)

Costruito da Ictinos e Callicrate e Fidia per l’apparato scultoreo. Partendo dal vecchio Partenone, viene ampliata la struttura fino ad un tempio octastilo di 8x17 colonne applicando la regola. Questo sistema di divisione anfi prostilo esastilo viene ripreso in altri templi.

Caratteristiche:

  • Colonnato ad U su due livelli: disposizione partenonica della cella che va a incorniciare la statua della divinità.
  • Alla cella si associa la stanza quadrangolare con 4 colonne ioniche (con base).
  • Uso del capitello dorico classico, più contratto.
  • Colonne più snelle.
  • Equilibrio visivo delle forme.
  • Statua crisoelefantina in oro e avorio.
  • Marmo pentelico da cave vicine.

Tempio di Efesto (440 a.C.)

Non si trova nell'acropoli ma riprende le caratteristiche del Partenone, disposizione partenonica del tempio che va ad inquadrare la statua della divinità.

I Propilei (Porte dell'acropoli)

Ci fu una forte opposizione in quella che era la costruzione dell’edificio, infatti nella parte sud c'era un altare dedicato ad Atena che non si voleva distruggere, la parte sud non venne mai conclusa secondo il progetto originale. Organizzazione:

  • Disposizione dell’ingresso a U.
  • 5 vasi 1 laterale più grande attraverso il quale veniva trasportata la barca con la statua della divinità.
  • Ingresso di edificio templare con colonnato dorico esastilo, con sistema di frontone a timpano, ordine dorico nella parte frontale, ionico nella parte laterale: combinazione degli ordini.
  • Volute delle colonne doriche rivolte all’osservatore.

Pinacoteca

Insieme di quadri dipinti utilizzato come luogo di simposi, banchetti pubblici con triclini disposti lungo il perimetro della stanza dove si discuteva degli affari più importanti. Caratterizzato da marmo pentelico.

Tempio di Atena Nike (pronuncia nike) 427 a.C.

Tempio ricostruito, subisce un restauro nell’800 da due archeologi tedeschi, è stato sottoposto a restauro. Poco spazio, tempio di piccole dimensioni di tipologia anfiprostila tetrastica, 4 colonne avanti e 4 dietro con ordine ionico.

Caratteristiche:

  • Marmo pentelico.
  • Base ionico attica.
  • Colonna molto snella.
  • Capitello con pulvino a volute.
  • Trabeazione con architrave a 3 fasce e fregio continuo.

Eretteo (421-405 a.C.)

Si appoggia sui resti del tempio Poliadito distrutto dai persiani, non viene ricostruito, sui lati si poggia l’Eretteo costruito in seguito. Poggia nella zona dove sorgeva il palazzo di uno dei Re Cecrope. Secondo la tradizione, alle figlie del re venne dato in custodia un essere mostruoso metà serpente e metà bambino con le condizioni di non doverlo vedere mai, lo videro 2 si spaventarono e si uccisero e 1 lo curò. L’essere, diventato completamente serpente, è considerato protettore del tempio dedicato all’unica figlia Cecrope che aveva accudito l’essere mostruoso.

Caratteristiche:

  • All’esterno vi è un ulivo sacro dedicato da Atena alla città vicino il quale venne diposta la tomba del re.
  • All’interno l’edifico presenta una stanza dedicata ad Atena e due locali Efesto 1 e Bute 2 ai quali si accedeva tramite due ingressi separati che danno accesso ad un altro vano.
  • Prospetto est con architrave a 3 fasce.
  • Colonne slanciate 1 a 10.
  • Marmo pentelico.
  • Loggia delle cariatidi, parte sporgente di Alcamenes, il giovane allievo di Fidia. Sostituzione dell’ordine architettonico con figure femminili considerate protettrici associate all’ordine ionico.

Il Telesterion di Eleusi

Ictinos autore, datato V secolo a.C., venivano celebrati i misteri eleusini. Edificio di età micenea all’origine. In tutte le trasformazioni si mantiene costante lo spazio tra e l’anactoron. Si presentava con valore differente, assomiglia molto ad un teatro tranne che per un portico templare. Edificio quadrangolare con elemento centrale con una serie di gradinate lungo il perimetro che si interrompevano in corrispondenza di alcuni ingressi. All’interno sala ipostila con colonne sullo stesso piano.

Tempio di Apollo a Basse

Dall’esterno periptero esastilo doppiamente in antis. La cella si configura in maniera completamente diversa. Vi è una zona caratterizzata da una serie di setti murari che dovevano terminare con delle colonne e dei setti obliqui con colonna isolata di ordine corinzio. Presenza di un vano con accesso indipendente ad est. Orientamento anomalo a nord invece che ad est. Semicolonne di ordine ionico all’interno e all’esterno di ordine dorico.

Caratteristiche:

  • Comparizione per la prima volta dell’ordine corinzio.
  • Presenza di tutti e 3 gli ordini.

Tempio di Atena Alea

Distrutto completamente. Proporzioni proprie e attenzione per la spazialità. Esastilo periptero doppiamente in antis. All’interno caratterizzato da semicorate, semi colonne appoggiate alle pareti, ordine murale: vengono perse le funzioni strutturali a favore di uno scopo decorativo. Architravi meno pesanti. Fregio particolarmente decorato. Sistema di semi colonne sovrapposte all’interno con sotto ordine ionico e sopra corinzio.

Epidauro

Tempio a tholos con configurazione circolare. Peristasi di colonne di ordine dorico circolare all'esterno e nella cella 14 colonne corinzie. Marmo pentelico con foglie di acanto ecc.

L'architettura civile

La casa, il teatro, la stoa', il bouleuterion

Teatro greco di Epidauro

Teatro differente da quello romano integrato con il paesaggio circostante, si appoggia su un'altura sfruttando la pendenza del terreno. Nucleo centrale circolare, orchestra. Gradinate divise in settori con camminamenti sia in orizzontale che in verticale. Successivamente appaiono la scena e lo spazio scenico. La gradinata viene definita coveon.

Età ellenistica

31 a.C. data della battaglia di Azio precede una fase di transizione caratterizzata dalle poleis, questa estrema frammentazione soprattutto dal punto di vista politico implica anche debolezza, a poco a poco infatti le poleis vengono conquistate da Filippo il Macedone, re di Macedonia, a cui succederà il figlio Alessandro Magno. Quest’ultimo proseguirà l’attività espansionistica avviata dal padre fino alla sua morte, quando l’impero si divide nei diversi regni ellenistici non essendoci discendenti diretti. I regni ellenistici avevano stampo, l’attenzione architettonica viene spostata verso i palazzi imperiali.

Aigai, palazzo di Filippo il Macedone IV sec. a.C.

Tramite ricostruzioni con destinazione d’uso incerta. La fronte principale presenta un elemento centrale e sistema di ali, due parti laterali porticate su due livelli. Il tutto caratterizzato da un grande invaso quadrangolare con sistema di filtro d’ingresso. Cortile aperistilio, ossia porticato con un secondo cortile più piccolo rifacente a un successivo ampliamento dell’edificio. Cortile come fulcro distributivo di tutti gli ambienti. La sala centrale è la sala del trono dove si tenevano celebrazioni importanti. Gigantismo delle proporzioni caratteristico dell’età ellenistica.

Verghina, tomba di Filippo il Macedone (IV a.C. ca)

Semicolonne di ordine dorico che si addossano al muro dietro.

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Ingegneria civile e Architettura ICAR/18 Storia dell'architettura

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