carcere, ma lascia il bambino da solo. Quest’ultimo ritorna nel sentiero nei nidi di ragno dove
, un partigiano solitario, alto e robusto e viene soprannominato “il
incontra Cugino Gigante Buono”.
È lui a introdurre il ragazzo nella brigata partigiana di cui fa parte, guidata dal Dritto; era un gruppo
di balordi, che combattono fascisti e tedeschi quasi per caso. Pin diventa il beniamino dei partigiani,
grazie al suo comportamento sfrontato e alla bravura nel cantare canzoni malinconiche. Affronta
con la brigata una pericolosa azione di guerra. Successivamente Pelle un partigiano di quella brigata
tradisce i suoi compagni andando a raccontare ai Tedeschi dove si trovava il loro nascondiglio. I
Tedeschi bruciarono il posto dove si trovavano, e per questo il bambino si ritrovò a vagabondare nel
bosco, di nuovo si ritrovò nel sentiero, non trovando la pistola nascosta amareggiato tornò da sua
sorella, qui trovò la pistola. Dopo aver trovato la pistola, va nel sentiero dei nidi di ragno dove
incontra Cugino. Pin lo ammirava perché Cugino non era come gli altri uomini, non gli piaceva
andare con le donne e infatti quando gli chiede se può vedere sua sorella il bambino rimane
sorpreso e deluso. Il racconto finisce che dopo uno sparo Cugino ritorna da Pin e si allontano nel
sentiero dove i ragni ci fanno il nido. L’autore ci lascia perplessi sulla fine della sorella del
bambino.
ANALISI DEGLI ELEMENETI NARRATOLOGICI E STILISTICI:
Il libro impone l’attenzione su come era difficile vivere al quel tempo, Pin diventa Partigiano e
combatte contro i Fascisti e i Tedeschi a solo 10 anni. L’autore usa l’italiano dell’epoca e in più usa
anche della parole dialettali Ligure.
COMMENTO E INTERPRETAZIONE DEL MESSAGGIO:
Questo romanzo mi è piaciuto molto perché Calvino è riuscito a farmi immaginare cosa vivevano al
quel tempo, che la resistenza è stato un periodo molto difficile, pieno di guerre tra partigiani e
fascisti e tra partigiani e Tedeschi. Inoltre fa riflette sul fatto che facevano partecipare attivamente i
bambini e che un ragazzo poteva andare in guerra a soli 10/11 anni.
AUTORE: Niccolò Ammaniti TITOLO:IO E TE
EDITORE: Einaudi LUOGO E DATA DI EDIZIONE:2010
GENERE DEL LIBRO: Romanzo IO E TE
Il protagonista Lorenzo, un ragazzo di 14 anni proveniente da una famiglia
benestante. Un ragazzo dalla personalità molto complessa. Fino alle scuole
medie frequenta scuole private, poi i genitori lo iscrivono ad un liceo classico
pubblico con la speranza che la vicinanza della gente comune e non solo
quella ricca. Lorenzo stava sempre solo e non riusciva a dialogare con i suoi
coetani. Un giorno sente una sua compagna di classe Alessia invitare i suoi
amici più cari una settimana nella sua casa a Cortina. Nella sua testa scatta
un'idea, ovvero inventa di essere stato invitato anche lui, lo dice a sua madre
che dalla gioia scoppia in lacrime. Lorenzo capisce di non poter più tornare
indietro, e inizia a piangere dalla tristezza. Il giorno della partenza è arrivato,
con la scusa di essere preso in giro dai suoi amici perché lo accompagnava
sua madre, si fece scendere un po’ prima dal luogo fissato per
l’appuntamento. Dopo aver preso i mezzi, il ragazzo ritorna a casa e si
rifugia in cantina. Qui sopravvive per alcune ore stravaccato su un divano,
leggendo un libro e giocando con la play-station, quando riceve una
telefonata inaspettata da Olivia, la figlia che il padre ha avuto in seguito a un
precedente matrimonio. La ragazza vuole sapere se la casa è libera e poco
dopo si reca proprio in cantina in cerca di uno scatolone, all'interno del quale
tiene nascosti i soldi che le servono per comprarsi la droga. I soldi però non ci
sono e Olivia, in piena crisi di astinenza, comincia a star male, ha bisogno di
sonniferi per affrontare il malore e così Lorenzo decide di andare a prenderli
all’ospedale dalla nonna in fin di vita. Quando torna in cantina trova Olivia
quasi morta, le da il sonnifero, la copre con una coperta. Il padre e la madre
di del ragazzo sono molto proccupati vogliano parlare con la mamma di
Alessia e lui si inventa qualsiasi scusa, alla fine non sapendo più che
inventare non risponde neanche più ai messaggi o alle chiamate. Lorenzo è
nervoso perché non accetta l’improvvisa comparsa della sorellastra e ha
paura che possa causargli guai. Piano piano però la vicenda li comincia ad
unire e grazie a Olivia, Lorenzo comincia a capire qualcosa in più di se
stesso. Complici di una bugia si coprono reciprocamente e al termine previsto
per la settimana bianca, si salutano con la premessa di restare in contatto.
Olivia promette anche di disintossicarsi. Lorenzo però la rivede solamente
dieci anni dopo stesa su un letto e coperta da un lenzuolo. Olivia Cuni è
morta nel bar della stazione di Cividale del Friuli per overdose.
NUCLEO CENTRALE
Il messaggio che ci vuol dare questo libro è che bisogna sempre essere
sinceri e che non bisogna drogarci perché si muore o si finiscano i soldi.
COMMENTO
Il libro mi è piaciuto molto. La parte che m è piaciuta di più quando Lorenzo si
“confida” con Olivia e la ragazza lo aiuta. La parte che mi è piaciuta di meno
quando Olivia muore peroverdose.