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▪ Dibattito tra ‘oralismo puro’ e ‘gestualismo+ oralismo’:
basato più su posizioni aprioristiche;
▪ Numerosi sostenitori di una educazione bilingue: sia
Interventi lingua verbale che dei segni per i bambini con
disabilità uditive;
abilitativi ▪ In casi di sordità grave e profonda la lingua dei segni
,counselling alle viene appresa più facilmente, la lingua verbale può
famiglie ,sostegno configurarsi come secondaria;
scolastico: ▪ Genitori udenti= necessario l’apprendimento del
linguaggio dei segni,
Genitori sordi= lo privilegiano, non offrendo
stimolazioni per il linguaggio verbale;
L’IMPORTANZA DEL
LINGUAGGIO
VERBALE PER I
BAMBINI CON
DISABILITÀ UDITIVE:
POSIZIONE MOLTO FORTE ATTORNO AL
1977(anno della legge 517, integrazione
LINGUAGGIO VERBALE scolastica)
Strumento di comunicazione Il bambino sordo :
❖ ❖
necessario per: - esposto anche al linguaggio dei segni
- inserirsi nella comunità raggiugerà una competenza migliore nel
scolastica e lavorativa, linguaggio vocale,
- per comunicare con bambini - deve apprendere ad esprimersi, a comunicare
udenti e adulti che non attraverso la parola,
conoscono il linguaggio dei - rischia meno l’emarginazione attraverso una
segni competenza linguistica vocale.
.
EDUCAZIONE BASATA Numerosi scopi della rieducazione:
SUL LINGUAGGIO
VERBALE, Educare l’ambiente familiare;
✓
è necessario: Stimolare la funzione uditiva;
✓
Maturare la comprensione del linguaggio parlato;
✓
Diagnosi nei primi mesi di vita Far acquisire il ritmo della parola e del linguaggio;
✓
Stimolare ed arricchire il vocabolario e l’espressione in generale.
✓
L’ortofonista spiega ai genitori l’iter rieducativo a grandi linee, l’importanza
della stimolazione acustica e verbale e da alcune raccomandazioni.
Precoce protesizzazione Quando il bambino
pronuncia alcuni
Dopo 3 mesi e oltre fonemi, l’ortofonista:
Durante il primo d’applicazione della
periodo la madre: protesi acustica il -fa acquisire oggetti e
Precoci interventi abilitativi bambino: figure aiutando il
-deve fargli comprendere bambino a riconoscerli
che ogni parola e suono -emette suoni vocalici e e denominarli;
corrispondono ad un consonantici, raggiungendo
oggetto, situazione, stato una lallazione simile a -fa l’esercizio di
d’animo; quella dell’udente; denominazione
schermandosi il viso
Coinvolgimento dei familiari - Trasmettergli il - Ripete e denomina i suoni per far comprendere,
desiderio di comunicare onomatopeici e inizia a dire sentire e ripetere i
verbalmente. le parole che sente di più. nomi al bambino.