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LA GESTIONE DELLE IMPRESE INDUSTRIALI E I SUOI PROCESSI
L’obiettivo perseguito dalle aziende di produzione private è la redditività, in vista di questa l'impresa
compie delle operazioni di gestione che possono essere suddivise in vari processi:
1. Processi di finanziamento in cui l'impresa si procura dal titolare, dai soci o da terzi i mezzi
finanziari necessari per la propria attività;
2. Processi di investimento con cui i mezzi finanziari disponibili sono utilizzati per acquistare i
fattori produttivi necessari (beni strumentali, materie, lavoro);
3. Processi di trasformazione economico-tecnica con i quali fattori produttivi sono fra loro
combinati per ottenere prodotti, la combinazione produttiva che viene adottata dipende sia dal
settore, sia delle caratteristiche che il prodotto deve possedere, sia dalle tecnologie impiegate;
4. Processi di investimento cioè di recupero finanziario dei mezzi impiegati nella produzione,
attraverso la vendita di prodotti a terze economie.
I processi di finanziamento, investimento e disinvestimento danno luogo ad atti di scambio con terze
economie e costituiscono la gestione esterna, mentre i processi di trasformazione economico-tecnica
rappresentano la gestione interna in quanto comprendono i passaggi delle materie prime dai
magazzini ai reparti produttivi.
La gestione aziendale presuppone un attività di programmazione ossia di scelta fra diverse
alternative, queste scelte riguardano le diverse funzioni aziendali come la produzione, la logistica e
devono essere tra loro integrate e coordinate nell'ambito della più generale strategia aziendale.
Le scelte relative alla produzione
Vanno correlate agli obiettivi assegnati e questo settore della gestione nell'ambito delle strategie
competitive ossia delle scelte di fondo che consentono di ottenere un vantaggio competitivo nei
confronti dei concorrenti.
1. Se si adotta una strategia di leadership dei costi l'obiettivo prioritario sarà quello di ottenere
prodotti con un costo unitario inferiore a quello dei principali concorrenti e allora si cercherà di
puntare alla efficienza degli approvvigionamenti dei materiali, alla riduzione degli sprechi .
2. Se invece si adotta una strategia di differenziazione dei prodotti gli obiettivi del sistema
produttivo saranno la qualità, la personalizzazione del prodotto, la rapidità delle consegne e
anche la flessibilità produttiva.
Affinché la produzione economica si svolga con risultati positivi è necessario che i processi di
trasformazione fisico tecnica siano realizzati con: efficacia ossia in maniera da raggiungere gli
obiettivi di produzione prefissati e con efficienza cioè utilizzando in modo ottimale le risorse
disponibili.
L'efficienza di un processo produttivo è data dal rapporto tra i costi sostenuti per le risorse impiegate
(gli input) e le quantità di prodotti ottenuti (gli output); migliora quando si verifica una riduzione di costi
a parità di volumi prodotti oppure quando si ha un aumento di produzione a parità di costi, in
entrambi i casi diminuisce il costo unitario di produzione.
Capacità produttiva globale
Nell'ottica dell'efficacia e dell'efficienza si inquadrano le scelte relative alle dimensioni della capacità
produttiva globale e quindi al volume di produzione o di servizi produttivi ottenibile da una certa
struttura produttiva in un dato periodo di tempo e risulta dal coordinamento delle capacità dei singoli
impianti e macchinari che partecipano al processo produttivo.
Le dimensioni della capacità produttiva di cui l'azienda va dotata devono essere programmate
considerando che i costi collegati alla struttura sono in gran parte costi fissi e cioè gravano
sull’azienda anche quando la capacità produttiva rimane totalmente inutilizzata e che le modifiche di
questa struttura sono in genere molto costose e non possono essere attuate in tempi brevi.
a. Un eventuale sovradimensionamento degli impianti comporta un forte rischio di sotto utilizzo
della capacità produttiva e una maggiore incidenza dei costi sulle unità prodotte;
b. Mentre il sottodimensionamento degli impianti può provocare delle interruzioni nei flussi
produttivi con conseguenti perdite di quote di mercato;
c. Un alto grado di sfruttamento dei beni strumentali migliora l'efficienza dei processi produttivi e
la redditività aziendale in quanto i costi fissi si distribuiscono su un maggior volume di
produzione.
Sulle dimensioni della capacità produttiva influiscono oltre alla domanda altri elementi come:
1. La stagionalità delle vendite se le vendite sono concentrate in certi periodi durante l'anno la
capacità produttiva potrà essere stabilita:
a. Sulla punta di stagionalità cioè sulla quantità massima richiesta dal mercato anche se
ciò può comportare un sovradimensionamento degli impianti;
b. Sulla domanda media annua, in quel caso nei periodi in cui la produzione eccede la
domanda di mercato si ricorrerò allo stoccaggio di prodotti finiti per compensare le
carenze di produzione nei periodi di punta della richiesta.
2. La politica make or buy, l'impresa deve scegliere se produrre direttamente determinati beni o
acquistarli dall'esterno, il ricorso ad imprese esterne può riguardare:
a. Alcune fasi della lavorazione che non costituiscono l'aspetto fondamentale dell'attività
aziendale o alcuni componenti del prodotto che possono essere acquistati all'esterno a
prezzi inferiori;
b. Fasi della lavorazione che richiedono l'impiego di particolari conoscenze e tecnologie.
Il frazionamento della capacità produttiva
Un sistema produttivo orientato a minimizzare i costi di produzione deve sfruttare la capacità
produttiva di un numero limitato di impianti di grandi dimensioni per poter realizzare adeguate
economia di scala Cioè riduzione del costo medio unitario dei prodotti conseguente all'aumento
della produzione e, quindi, alla ripartizione dei costi fissi su un maggior numero di unità prodotte.
Questa struttura produttiva può incontrare forte difficoltà ad adeguarsi alle esigenze quantitative e
qualitative del mercato, ne deriva l'opportunità di frazionare la capacità produttiva in impianti di
dimensioni più ridotte in modo da raggiungere:
L’elasticità
1. in quanto è più facile variare rapidamente i volumi dei prodotti;
2. La flessibilità della produzione, che consiste nella possibilità di diversificare i prodotti o di
introdurne di nuovi relazione alla domanda del mercato;
3. La riduzione dei costi di trasporto e di distribuzione che si ottiene con una capacità produttiva
frazionata sul territorio in funzione del luogo dei mercati di approvvigionamento delle materie
o dei canali di vendita dei prodotti finiti.
L’automazione
L’introduzione dell'automazione nei processi produttivi ha significato la progressiva sostituzione della
macchina all’uomo. L'adozione di sistemi di automazione flessibili, cioè in grado di compiere
lavorazioni diverse sullo stesso tipo di prodotti, consente alla produzione di raggiungere gli obiettivi:
a. Di ampliare la gamma di prodotti potenzialmente realizzabile;
b. Di variare rapidamente ed economicamente i rapporti quantitativi nel mix di produzione;
c. Di ottenere prodotti con un livello qualitativo mediamente più alto;
d. Di adattare il prodotto a particolari esigenze del cliente.
Un elevato grado di automazione esige cospicui investimenti in beni strumentali e si riflette sul livello
di professionalità che i dipendenti devono possedere, il che rende spesso necessaria l'attivazione di
interventi di formazione e addestramento del personale.
Le varie scelte strategiche relative alla produzione sono tra loro interdipendenti. Il livello di flessibilità
ed elasticità dei processi produttivi Infatti è collegato al loro grado di automazione dal quale dipende
anche il livello di professionalità del personale tecnico.
Il grado di integrazione verticale influisce sulle scelte di frazionamento della capacità produttiva e
sulle decisioni di Make or buy, dalle quali dipende a sua volta al dimensionamento della capacità
produttiva.
La funzione di approvvigionamento
tendenti a razionalizzare l’acquisizione
È un complesso di attività dei fattori produttivi per assicurare
la disponibilità dei beni e servizi necessari per lo svolgimento dell'attività aziendale.
Questa è strettamente collegata alla produzione, alla quale deve riuscire a fornire nei tempi previsti
tutti i materiali e i servizi occorrenti per non interrompere le lavorazioni.
La programmazione e la gestione dei flussi di materiali dovranno sempre essere coerenti con le
scelte della produzione nel rispetto delle decisioni riguardanti: la politica delle scorte e con l'obiettivo
di rendere minimi i costi.
Nell'ambito delle scelte relative agli altri approvvigionamenti si distingue:
l’utilizzazione
La politica del decentramento produttivo ovvero di fonti esterne, quando affida a
1. fornitori esterni l'esecuzione di alcune fasi delle processo produttivo o la prestazione di alcuni
servizi di scarsa rilevanza strategica. Questi coinvolgono sia la fase di produzione sia la fase
di approvvigionamento e si propongono di migliorare la posizione competitiva dell'impresa.
Le scelte relative ai materiali sono scelte definite distinguendo i materiali in relazione al rischio
2. economico d’impresa.
di approvvigionamento e all'incidenza sul risultato
a. Sulla misura dei rischi di approvvigionamento ci sono vari fattori come la disponibilità
dei materiali sul mercato e la possibilità di una loro sostituzione, la concentrazione degli
acquisti presso uno pochi fornitori e il potere contrattuale dei fornitori.
b. Per valutare l'incidenza di materiali sul risultato economico si considera non solo il
prezzo praticato dal fornitore ma anche i costi di trasporto, di magazzinaggio e infine la
qualità dei materiali la quale si riflette sui rendimenti anche degli altri fattori produttivi.
Le scelte relative alle fonti di approvvigionamento, la politica di queste fonti (che sono mercati
3. e imprese che sono in grado di fornire i beni e i servizi necessari per lo svolgimento dell'attività
produttiva di un'azienda) può essere orientata a:
a. Concentrare gli acquisti presso un unico fornitore ottenendo così prezzi più bassi;
b. Ampliare il numero dei fornitori differenziando così il rischio di approvvigionamento. Per
selezionare i fornitori l'impresa deve raccogliere informazioni sui fornitori attuali e
potenziali, sui materiali che ciascuno di essi può fornire sulle condizioni contrattuali,
sulla base delle informazioni