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Estratto del documento

STATO DEMOCRATICO E LIBERALE

Uomo Stato di natura Stato civile

Sociale e razionale Patto sociale

Gli uomini sono liberi e sottoposti alla legge naturale. Lo Stato assicura la libertà al popolo.

HOBBES LOCKE

TIPO DI STATO Assoluto Democratico e liberale

LIMITI AL POTERE No Si, da una legge superiore Si, se non garantisce le libertà degli individui

UOMO

Cattivo Sociale

STATO DI NATURA

L'uomo è libero e sottoposto alla sola legge naturale. Guerra di tutti contro tutti.

PATTO SOCIALE

Gli uomini trasferiscono i propri diritti al sovrano. Il popolo conferisce allo Stato il potere.

14 l'Illuminismo,

Protagonista del giusnaturalismo settecentesco è una corrente di pensiero che pone fiducia illimitata nella ragione. Nasce quindi la volontà di costruire un diritto conforme alla ragione, ispirando ovunque progetti di riforma volti a:

  • rimuovere residui di dottrine e di istituzioni superiori
  • razionalizzare la legislazione
  • affermare i principi di
libertà e tolleranza Thomasius Uno dei maggiori promotori di queste riforme fu Thomasius. A favore di ciò, egli afferma che se solo i doveri giuridici sono coercibili e solo il comportamento giuridico è rilevante ai fini della convivenza sociale, la morale, che riguarda solo l'intimo non dovrebbe essere rilevante. Da ciò quindi deriva che tutto ciò che dell'individuo, ha sede nella coscienza dell'individuo non può essere assoggettato a coazione. Viene così affermata la libertà di pensiero e di coscienza. In questo modo Thomasius sostenne: l'abolizione dei reati di stregoneria e magia - l'eliminazione delle torture - la subordinazione della Chiesa al potere dello Stato Kant (Germania) L'opera più rivelante di Kant è la "Metafisica dei costumi" dove egli propone lo studio dei principi razionali a proprio della condotta umana. Il punto di partenza è la distinzione tra diritto e

morale che è fondata sul motivo per il quale le leggi vengono obbedite. Tale distinzione riflette quella tra imperativi categorici e imperativi ipotetici:

MORALE DIRITTO è ordinata da imperativi categorici. Consta di imperativi ipotetici, cioè di che comandano una certa condotta, quegli imperativi che guidano azioni rispetto a un dovere per se stesso, finalizzate al raggiungimento di un fine.

La legge morale riguarda le azioni. La legge giuridica si riferisce ad azioni esterne in un contesto di interiori intersoggettività.

Per Kant, è l'insieme delle condizioni formali che determinano le sfere di libertà degli individui, coordinando la libertà di ciascuno con quella degli altri in modo che le libertà di tutti possano coesistere secondo una legge universale.

Secondo Kant, l'unico diritto innato è la libertà. Tutti gli altri sono insiti in essa. Esso ha inoltre la funzione di attuare il coordinamento razionale delle

libertà dei vari stati affinché si costituisca una società universale in cui si realizzino libertà e pace.

Lo stato è per Kant lo strumento per assicurare agli individui il godimento delle libertà attraverso il diritto. Proprio per questo lo stato kantiano può essere definito stato di diritto, inteso non come stato limitato dal diritto ma come stato sottoposto alle proprie leggi.

In Inghilterra le idee illuministiche non ebbero grande diffusione in quanto la filosofia inglese era tradizionalmente orientata all'empirismo.

In Italia le idee illuministiche non ebbero grande diffusione ad eccezione di Milano e Napoli.

A Milano in particolare, nel circolo "Il caffè" si riunivano spesso personaggi come:

  • Pietro e Alessandro Verri
  • Cesare Beccaria

Tutti concordi a denunciare la crisi del diritto contemporaneo esprimendo il desiderio di realizzare riforme e codificazioni.

Beccaria in particolare espresse la necessità

di:

  • moderare le pene
  • abolire la pena di morte
  • abolire la tortura

Secondo Beccaria le leggi penali dovevano imporre solo pene necessarie alla conservazione della società.

In Francia le idee illuministe ebbero grande successo in quanto operarono in una società trasformata dal sempre maggiore peso della borghesia ma ancora dominata dai monarchi assoluti.

Rousseau (Francia)

Rousseau afferma che l'uomo è un essere buono per istinto ma non portato ad associarsi. L'uomo non è nello stato di natura guidato dalla ragione ma dal sentimento dell'amore (naturale) della pietà, di sé. In questa condizione egli vive in pace e senza bisogni poiché la natura gli fornisce tutto ciò di cui ha bisogno. Le principali attività dell'uomo civilizzato (agricoltura, artigianato, industria, ecc...) trasformano l'uomo aumentandone i bisogni fino a trasformare quell'amore di sé.

intanto che, con l'introduzione della proprietà privata, si giunge alla scoperta della disuguaglianza tra ricchi e poveri. Il contratto sociale è il momento in cui gli individui giungono consapevolmente e liberamente alla costruzione della società attraverso un patto di associazione, non di sottomissione, in quanto ogni individuo nel cedere alla comunità la propria sovranità diviene automaticamente sovrano di sé stesso.16 Collegato al concetto di contratto sociale troviamo quello di volontà generale, cioè l'interesse comune. Rousseau afferma l'unicità che la volontà generale è fonte della legge e ad essa nessuno può essere superiore.
Uomo Stato di natura Stato civile
Contratto sociale Buono ma non portato ad associarsi È guidato dalla pietà (patto di associazione)
Introduce la proprietà e spezza quell'armonia
sovranità per divenire sovrano di sé stesso. Le idee illuministiche francesi portarono alla nascita della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino del 1789 rivolta ad assicurare all'individuo il godimento dei suoi diritti, dichiarati naturali o innati, come: - libertà - uguaglianza - proprietà - sicurezza Hegel (Germania) Alla morte di Kant si afferma Hegel con l'idealismo, la filosofia dell'infinito. Hegel afferma che la razionalità opera una conoscenza illimitata attraverso la logica del processo dialettico. Per Hegel la razionalità corrisponde alla realtà che si autoesplica nel divenire storico e si manifesta nel pensiero ("Tutto ciò che è razionale è reale, tutto ciò che è reale è razionale"). Tutto ciò comporta una trasformazione del rapporto individuo-stato: Lo Stato è una creazione dell'uomo a garanzia dei diritti FINO A KANT individuali DOPO.

KANT

Si afferma lo Stato etico che, in quanto realizzante un principio priva di ogni valore l'individuo. La condotta dello Stato, quindi, non può essere oggetto di valutazioni morali da parte dell'individuo: lo Stato si pone fine supremo e arbitro assoluto del bene e del male.

17 KANT HEGELSOMIGLIANZE

Razionalità è al centro del pensiero. Lo stato si realizza con il contratto sociale stesso. Nel corso dell'800 il diritto naturale fu oggetti di critiche da parte di giuristi e filosofi:

GIURISTI

Criticano l'idea che il diritto naturale possa essere vero diritto in quanto manca di caratteri essenziali propri di quella particolare categoria dell'agire pratico che è il diritto:

  • ricorso alla forza
  • il fine della conservazione della vita associata
  • l'utilità a livello internazionale

FILOSOFI

Criticano l'idea stessa di diritto naturale.

Quanto non vi è una definizione univoca di naturale e, anche se ci fosse, affermano non sarebbe possibile trarre dalla naturalità del diritto un criterio per distinguere ciò che è giusto e ciò che è sbagliato. In altre parole, che un certo evento sia naturale è un giudizio di fatto, mentre considerare quel fatto giusto o ingiusto è un giudizio di valore. Non si può dedurre un giudizio di valore da un giudizio di fatto. Più in generale il giusnaturalismo viene criticato per il suo antistoricismo: le norme, ricavate dalla ragione, sono considerate eterne ed immutabili. Esse quindi ignorano la storia anche se sono frutto di essa in quanto espressione della trasformazione della società.

Positivismo filosofico e positivismo giuridico

Il giuspositivismo (positivismo giuridico) è una corrente di pensiero sviluppatasi nella seconda metà dell'800.

Positivismo filosofico

Positivismo giuridico

Positivo nel senso

di ciò che è positivo, nel senso di concreto, stato posto o stabilito da un'autorità. Significato reale, effettivo basato sulla concezione del diritto come prodotto dello Stato e nell'elaborazione di un metodo fondato sui fatti positivi, conosciuti attraverso l'osservazione e l'esperimento concettuale. Rifiutano le concezioni giusnaturalistiche: non è un dato empirico e non indica la volontà dello Stato come bersaglio polemico fattuale. Scienza empirica: sociologia. Scienza formale: scienza del diritto. Le origini del positivismo sono da ricercarsi nella teoria delle codificazioni giurisprudenza post-kantiana e nell'utilitarismo inglese scuola storica. Teoria delle codificazioni: Il giusnaturalismo settecentesco aveva indicato la necessità di razionalizzare il diritto vigente al fine di garantire eguaglianza e certezza. Questa richiesta si incontrava con l'esigenza di...

Porre rimedio alla confusione e all'incertezza, da un lato, provocate dalla degenerazione del diritto comune e, dall'altro, connorme vigenti l'esigenza politica di eliminare tutti gli enti intermedi tra Stato e cittadino che limitassero il potere del primo.

Da tutto ciò emersero le prime codificazioni, cioè la riduzione di tutto il diritto a legge.

I codici furono tre:

  1. Prussia, 1794
  2. Francia, 1804
  3. Austria, 1811

I codici furono compilazioni e consolidazioni di norme preesistenti integrate e coordinate dal legislatore.

Codice prussiano: Principio della certezza del diritto

Dettagli
A.A. 2022-2023
35 pagine
SSD Scienze giuridiche IUS/20 Filosofia del diritto

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher gabrielecarnevalini di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia del diritto e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli studi "Carlo Bo" di Urbino o del prof Mittica Maria Paola.