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SECONDA LEZIONE

Anassagora avendo assistito alla caduta di un meteorite, utilizzò l'evento per supportare le sue

idee rivoluzionarie riguardo alla natura materiale dei corpi celesti.

All’epoca gli uomini credevano nell’esistenza delle divinità, immaginandoli come esseri superiori

nonostante non abbiano idea della trascendenza. Di conseguenza, andare contro queste credenze

non era visto bene perché i greci credevano molto alla mitologia.

Dopo l’accusa di empietà, Anassagora deve scappare e lascia il suo scritto su una bancarella al

mercato, portando così il suo messaggio filosofico ad essere trasmesso, arrivando ad Atene.

Si racconta che Socrate trovò e lesse questo scritto e si infiammò per questo pensiero così

differente e controcorrente rispetto a quello comune e tradizionale.

In seguito Socrate divenne il primo filosofo di Atene nonostante non abbia scritto nulla in quanto

faceva coincidere la filosofia con il desiderio di sapere. La parola “filosofia” significa proprio amore

per il sapere, quindi se si desidera sapere non bisogna mai fermarsi nella propria ricerca e

acquietarsi perché la realtà cambia di continuo (i fatti, le opinioni). Il pensiero dell’uomo che è

plastico, come la realtà, si deve adeguare alla realtà che fluisce.

Egli credeva che la realtà fosse in continuo cambiamento, e che l’anima dell’uomo coincideva con

il “logos” cioè con il ragionamento. Quindi così come la realtà muta, cambia anche il pensiero e le

proprie opinioni. Sosteneva che il proprio punto di vista si elabora attraverso una lunga ricerca, il

quale non è mai definitiva in quanto tutto cambia e quindi anche quel punto di vista potrebbe

cambiare, arricchendosi e trasformandosi con nuovi particolari. Socrate ci insegna proprio questo:

ad essere un critico. Avere sempre uno spirito critico ed è per questo che disse che la filosofia, che

si trova in un continuo fluire, non poteva essere fissata in uno scritto ma deve nutrirsi del dialogo

continuo e costante con sé stessi e con gli altri.

Socrate fonda la sua filosofia nel dialogo, ragionando con gli altri in un incontro di anime. Egli non

scrisse nulla e tutto ciò che noi sappiamo su questa grande personalità è il frutto di una

ricostruzione storica di informazioni provenienti da altri, infatti Platone lo renderà il protagonista

dei suoi dialoghi.

Socrate costruisce il suo pensiero filosofico tramite il dialogo che prevedeva almeno due soggetti

in relazione. Platone mette per iscritto questo modus di filosofare di Socrate, il quale prevedeva

domande e risposte. Un dialogo che mirava ad acquisire la definizione di qualcosa come: “che

cos’è la giustizia? / che cos’è il coraggio?”. Da questa domanda iniziale si sviluppava poi un dialogo

fatto di brevi domande e risposte in cui Socrate sviluppa il suo pensiero e quello dell’altro, fino a

portare l’altro ad una conclusione tramite il ragionamento.

Platone (fonte positiva) per rendere ragione di quello che Socrate ha insegnato e meritava, in

quanto suo discepolo che subisce la condanna a morte del suo maestro, mette per iscritto il suo

dialogo e crea uno stile filosofico di scrittura nuovo.

La fonte più antica che parla di Socrate prima che egli morisse, al contrario di Platone che parla di

Socrate nei suoi scritti post-mortem, è quella di Aristofane.

Aristofane (fonte negativa) era un commediografo. Nell’antichità la produzione letteraria si

distingueva in tragedie: mettevano in scena situazioni drammatiche e quini faceva riflettere con il

loro forte messaggio morale. Esse conducevano lo spettatore a provare un senso di empatia quasi

a purificare in senso catartico perché quando si usciva da uno spettacolo tragico si usciva

“purificati” in quanto ogni uomo capiva che quello che era capitato al protagonista della tragedia

poteva capitare a lui stesso. Mente per le novelle: erano novelle satire in cui si bullizzavano i

personaggi e nel caso specifico, Socrate è il protagonista della commedia "Le Nuvole" di

Aristofane, dove viene ritratto in modo satirico come un pensatore bizzarro e un sofista di

argomentazioni ingannevoli, riflettendo le critiche e le preoccupazioni di una parte della società

ateniese nei confronti della filosofia del tempo. Di conseguenza anche la figura del filosofo viene

ridicolizzata come se il filosofo fosse intento per tutta la sua vita a contemplare le nuvole

perdendo tempo e ad ingannare le persone. La commedia di Aristofane ebbe un impatto

significativo sull'immagine pubblica di Socrate, contribuendo in parte alla percezione negativa che

molti ateniesi avevano di lui e dei suoi insegnamenti.

Altre fonti storiche: Senofonte. Egli in alcuni scritti parla proprio di Socrate e c’è lo descrive più

come un saggio che un filosofo. Un saggio che si distingueva per il suo modo di vivere.

Altra fonte: Aristotele. Egli non ha conosciuto Socrate ma tiene conto di quello che altri hanno

raccontato di lui e ne trae le sue conseguenze. Aristotele (IV sec. a.C.) è stato allievo di Platone per

20 anni e ha sentito parla di Socrate in quanto Platone lo inserisce come protagonista dei suoi

scritti. Aristotele è stato il primo storiografo ed è il primo che scrive di storia della filosofia. È

Aristotele che ci dice che la filosofia nasce con Talete, che nasce dalla meraviglia, dalla curiosità nel

capire da solo e con la propria ragione le cose invece di affidarsi al mito.

Aristotele ci dice anche che Socrate è il primo ad occuparsi di questione morale.

Platone è vero che ci racconta tutta la filosofia di Socrate ma lo fa mettendo in scena il metodo

socratico, quindi facendo di Socrate il protagonista dei dialoghi, come se fossero dei delle opere

drammaturgiche. I suoi dialoghi sono filosofici, insegnano a fare filosofia e ad argomentare. Quindi

cosa ha insegnato Socrate, Platone c’è lo fa capire e siamo noi che estrapoliamo dal discorso che fa

Platone il messaggio filosofico.

Aristotele è invece il primo che ricostruisce la storia e dice che prima gli uomini si accontentavano

delle spiegazioni poco esaustive, ci credevano e non si potevano il problema di indagare. Poi

secondo Aristotele, gli uomini iniziarono a non accontentarsi più di questo e a darsi delle risposte

razionali.

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
5 pagine
SSD Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche M-FIL/06 Storia della filosofia

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher lalishope di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Filosofia e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Catania o del prof Militello Pietro.