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In definitiva quando ci sono esternalità l’equilibrio di mercato non sarà

efficiente.

8.2.1 Internalizzare le esternalità

In alcuni casi, il mercato privato può affrontare le esternalità senza l’aiuto

dell’intervento pubblico.

Il modo più semplice consiste nell’internalizzare le esternalità formando

unità economiche di dimensioni tali che la maggior parte delle conseguenze

di una qualsiasi azione ricada all’interno dell’unità stessa.

Per esempio se prendiamo in esaminazione un condominio la qualità del

condominio è influenzata dal comportamento di tutti i proprietari. Se qualcuno

genera un’esternalità positiva ne beneficia tutto il condominio. Se invece

qualcuno genera un’esternalità negativa va a discapito di tutti i proprietari. I

proprietari possono anche decidere che la manutenzione del condominio

debba essere effettuata collettivamente essi pertanto formano una

cooperativa. Però un membro del condominio potrebbe preferire un

comportamento da free rider non pagando la sua quota di costi di

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manutenzione danneggiando così l’intero condominio. E facendo venire

meno il loro accordo di cooperativa. Si deve allora ricorrere all’ordinamento

giuridico, che i termini dell’accordo attraverso cui i condomini cercano di

affrontare alcune esternalità reciproche e di fornire ciò che per il gruppo è un

bene pubblico siano rispettati.

8.2.2 Il teorema di Coase

Le esternalità emergono come si è notato, quando gli individui non devono

pagare interamente le conseguenze delle proprie azioni.

È spesso possibile affrontare le esternalità mediante un’appropriata

attribuzione di diritti di proprietà. I diritti di proprietà assegnano a un

particolare individuo la facoltà di controllare un bene patrimoniale e ricevere

un pagamento per l’utilizzo del bene stesso.

Anche qualora i diritti di proprietà relativi a una risorsa comune non vengano

attribuiti a un singolo individuo, il mercato può trovare un modo efficiente per

affrontare l’esternalità.

La tesi secondo cui ogni volta in cui vi siano esternalità le parti coinvolte

possono unirsi e trovare un insieme di accordi tali da internalizzare

l’esternalità e garantire l’efficienza è nota come teorema di Coase.

Naturalmente la determinazione di chi compensa e di chi è compensato fa

una grande differenza per le implicazioni distributive dell’esternalità.

Le parti interessate sono tentate a sovrastimare i danni e così portano ad

un’inefficienza cioè un fallimento di mercato.

8.2.3 Utilizzare l’ordinamento giuridico

Anche quando i diritti di proprietà non sono definiti perfettamente

l’ordinamento giuridico può offrire protezione contro le esternalità.

I beni ambientali sono in genere di natura pubblica.

Quando vengono generate esternalità negative lo Stato può intentare causa

presso i tribunali utilizzando l’ordinamento giuridico.

I tribunali hanno riconosciuto i valori di esistenza per quanto riguarda le

esternalità negative che danneggiano l’ambiente. Valore di esistenza legato

alla possibilità di preservare il bene da una possibile distruzione.

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Per ridurre l’incertezza circa questi diritti di proprietà spesso non ben definiti,

lo Stato ha cercato di fare chiarezza su essi e di specificare in modo più

accurato la natura e l’ammontare dei danni che possono essere riconosciuti.

8.2.4 Fallimenti delle soluzioni private

È vero che i mercati privati possono internalizzare le esternalità. Vi sono però

diverse ragioni che rendono necessario l’intervento pubblico. La prima ha a

che fare con il problema dei beni pubblici, molte esternalità implicano la

fornitura di un bene pubblico, come l’aria pura, l’acqua pulita, in particolare

può essere molto costoso escludere qualcuno dal godimento dei benefici di

questi beni.

Le difficoltà di giungere volontariamente a una soluzione efficiente sono più

gravi quando l’informazione è imperfetta. Qui il problema dell’esternalità

può essere risolta con una compensazione, però una delle due parti può

rischiare nel tentativo di raggiungere una contrattazione più favorevole di non

raggiungere un accordo reciprocamente vantaggioso.

Possono sorgere problemi anche quando i mercati siano ben determinati. Qui

l’efficienza può essere ottenuta se la gestione e il controllo vengono

unificati.

Un’altra ragione per l’intervento pubblico riguarda i costi di transazione. Il

raggiungimento di un accordo di associazione tra privati al fine di

internalizzare volontariamente le esternalità richiede un notevole costo in

termini di organizzazione. I costi di transazione rappresentano uno dei

principali svantaggi della soluzione delle esternalità tramite processi

giudiziari.

Per molte esternalità la perdita a essa associata è troppo modesta per

giustificare un processo. Dato che i soggetti che metto in atto un esternalità

negativa sanno che affrontare processi è costoso posso essere indotti a

generare esternalità fino a un livello appena inferiore a quello in cui la parte

lesa ritiene sia vantaggioso intentare una causa determinando così

inefficienze.

Un modo per risolvere questo problema è imporre a tutti coloro che

hanno generato esternalità ad altri soggetti il pagamento di una somma

pari a un multiplo della stima dei danni provocati.

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L’incertezza dell’entità del danno spesso aggrava i problemi dei costi di

transazione, spesso molti esiti processuali risultano ambigui, se i costi

processuali sono alti l’incertezza all’utilizzo del sistema giuridico per risolvere

le esternalità diviene dissuasivo.

8.3 Rimedi pubblici alle esternalità

Le soluzioni pubbliche alle esternalità ambientali rientrano in due grandi

categorie: le soluzioni basate sul meccanismo di mercato e la

regolamentazione diretta. Le soluzioni orientate al mercato tentano di

influenzare gli incentivi per giungere a soluzioni economicamente efficienti.

Al contrario lo Stato ha utilizzato le regolamentazioni dirette per limitare le

esternalità come nel caso degli standard obbligatori per le emissioni

inquinanti.

Occorre valutare i costi e i benefici del controllo dell’inquinamento proprio

come occorre valutare i costi e i benefici di qualsiasi altra attività economica.

Il problema del mercato privato non consiste nel fatto che esso dia luogo

all’inquinamento, esiste però un livello di inquinamento efficiente dal

punto di vista sociale.

Il problema è che le imprese non tengono conto dei costi sociali delle

esternalità che esse generano e quindi è probabile che il livello di

inquinamento sia eccessivamente alto.

Il ruolo dello Stato è quello di aiutare il settore privato a ottenere il

livello di inquinamento socialmente efficiente e indurre le imprese e gli

individui a seguire un comportamento che tenga conto degli effetti che

le loro azioni hanno sugli altri.

8.3.1 Soluzioni basate sul mercato

Anche quando i mercati da soli non conducono a un’allocazione efficiente

delle risorse, che è quello che succede quando si verificano esternalità gli

economisti ritengono che meccanismi simili al mercato possano essere

utilizzati per assicurare un comportamento efficiente.

Le soluzioni alle esternalità ambientali basate sul mercato prendono tre

forme: multe e imposte, sussidi per l’abbattimento dell’inquinamento e

permessi di inquinamento negoziabili.

Multe e imposte: 1

1

La forma più semplice di soluzione basata sul mercato comporta

l’imposizione di multe o imposte proporzionali all’ammontare

dell’inquinamento emesso.

Un’ imposta opportunamente calcolata mette l’individuo o l’impresa che

generano esternalità di fronte ai veri costi e benefici sociali delle loro azioni.

Imposte volte a correggere gli effetti delle esternalità, a rendere cioè il

costo marginale privato uguale al costo marginale sociale e il beneficio

marginale privato uguale al beneficio marginale sociale prendono il

nome di imposte correttive o imposte pigouviane.

Visto che l’impresa di acciaio è interessata al suo costo marginale privato per

avere una maggiore produzione, e non sarà interessata al costo marginale

sociale.

Q non tiene conto del costo marginale sociale

m

Introducendo la tassa in riferimento al costo marginale dell’inquinamento e

l’impresa pagando quest’imposta è possibile rendere uguali il costo marginale

privato e quello sociale.

EABC imposta totale pagata dall’impresa

Pagando il tributo l’impresa si fa carico dell’onere sociale che è un costo

addizionale che consente di internalizzare l’esternalità.

Dopodiché la tassa avrà un impatto sul livello di produzione riducendolo.

La tassa può fungere da incentivo per l’impresa per ridurre l’inquinamento

producendo di meno o cambiando i metodi di produzione oppure tramite

l’implementazione di tecnologie antinquinamento.

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Il costo marginale della riduzione dell’inquinamento è crescente.

L’efficienza implica che il beneficio marginale sociale associato ad

un’ulteriore spesa antinquinamento eguagli il costo marginale sociale

questo si verifica nel punto p*

Sussidi per la riduzione dell’inquinamento:

Fin quando un’impresa riceve un beneficio diretto trascurabile dalla riduzione

dell’inquinamento, in assenza di un’imposta sull’inquinamento essa ha pochi

incentivi a investire denaro per l’abbattimento dell’inquinamento.

I sussidi sono strumenti economico finanziari servono ad influenzare il

comportamento delle imprese verso la riduzione dell’inquinamento.

Sono somme di denaro che lo Stato mette a disposizione delle imprese per

una riduzione dell’inquinamento.

Il sussidio è concesso dallo Stato pari alla differenza tra il beneficio marginale

sociale della riduzione dell’inquinamento e il beneficio marginale privato

dell’impresa, così è possibile ottenere il livello efficiente di spesa

antinquinamento.

Qe livello di spesa efficiente. Il beneficio marginale sociale diminuisce al

ridursi dell’inquinamento. 1

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Costi per la riduzione dell’inquinamento sono costanti. Questo tipo di rimedio

non conduce a un’allocazione delle risorse socialmente efficiente. Motivi: il

Dettagli
Publisher
A.A. 2019-2020
11 pagine
SSD Scienze economiche e statistiche SECS-P/03 Scienza delle finanze

I contenuti di questa pagina costituiscono rielaborazioni personali del Publisher pedagos33 di informazioni apprese con la frequenza delle lezioni di Economia del settore pubblico e studio autonomo di eventuali libri di riferimento in preparazione dell'esame finale o della tesi. Non devono intendersi come materiale ufficiale dell'università Università degli Studi di Napoli - Parthenope o del prof Busato Francesco.