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Hegel utilizza il metodo dialettico per descrivere il movimento della
○ ragione e dello spirito attraverso contraddizioni e sintesi.
In sintesi, mentre Kant, Fichte e Hegel condividono l'interesse per la
soggettività, la libertà e il progresso della ragione, le loro visioni differiscono
nei dettagli, in particolare riguardo alla concezione della realtà, alla moralità, alla
libertà e al metodo filosofico.
5) Norme e Valori
Il neocriticismo Cohen :
PREMESSA il movimento definito neocriticismo o neokantiano è una corretta filosofica
⇒
sviluppata soprattutto in Germania , ma anche in Italia , Francia e Inghilterra , come
evoluzione del pensiero Kantiano . Si fonda sulla tradizione critica della ragion pura di Kant
che rielabora in un contesto moderno con maggiore attenzione sull’aspetto etico e sociale . Si
riferisce alla scuola neokantiana di Marburgo .
Cohen è un pensatore neokantiano che dedica attenzione all’etica come disciplina sistematica
( 2 libri : 1) La fondazione Kantiana dell’etica - 2) Etica della volontà pura ) . L’etica come
si trova al centro della filosofia , ma non inteso come primato della “ragion pratica” ,
piuttosto come complementare alla logica (metafisica - Fitche), per cui la forma dell’etica
dipendente dalla logica che si esprime sotto forma di interpretazione del metodo
trascendentale. La logica parte da un fatto scientifico cioè : scienza matematica della natura ,
come la logica , anche l’etica parte di un fatto , che Cohen individua questa conoscenza nel
diritto e nella scienza giuridica. ( L’individuazione di queste conoscenze o forme , ovvero ,
queste scienze rappresenta “il significato immortale del sistema di Kant” ) . Attraverso il
diritto , l’etica acquisisce la sua funzione metodologica : l’etica della volontà pura dovrà
essere la dottrina dei principi della filosofia del diritto e dello Stato.
L’etica della volontà pura secondo la filosofia di Cohen:
Secondo Cohen l’etica non riguarda la ricerca di un bene concreto , ma piuttosto la
realizzazione della volontà come principio autonomo e assoluto , capace di determinare le
proprie azioni in base a ideali morali universali. La volontà sta al centro della moralità e
dell’etica , è pura , per cui è volontà che si separa dai desideri individuali e si orienta solo
verso il principio morale , quindi la soddisfazione del dovere morale , senza considerazioni
pratiche . Motivo per cui si dice anche “l’etica del dovere” . Il dovere morale è il risultato della
volontà pura , seguire una legge morale che la ragione stabilisce , e quest’ultima è universale
e obbligatoria per tutti. Tuttavia la moralità , secondo il pensiero di Cohen non è solo astratta
,ma si esprime anche nel concreto attraverso le azioni etiche guidate dalla volontà pura. La
volontà pura è proprio ciò che rende l’individuo libero , anche se le scelte devono essere
prese a seconda dei principi morali universali .
La differenza tra Cohen e Kant sta nel percepire non solo l’etica come funzione metodologica
nel diritto : Kant sottolinea un'opposizione presenta tra moralità e legalità , mentre Cohen ,
criticando Kant da questo punto di vista , specifica invece di non perdere di vista di come
nella legge vi sia una forza imminente della moralità. Un’altra differenza sta anche nella
concezione dell’azione : per Cohen , la volontà va oltre ciò che per Kant definisce Gesinnung
, perché l’uomo si rivela nell’azione per l’etica , per cui volontà e azione coincidono , dove
invece per Kant la moralità è racchiusa solo nell’intenzione. è piuttosto evidente l’influenza
hegeliana nella critica di Cohen verso Kant . Cohen ( sempre sulle tracce di Fichte : struttura
intersoggettiva ) vede come oggetto dell’etica l’uomo , e che prende come concetto
intersoggettivo : vale a dire , che la moralità dell’uomo , insiema alla sua identità si costruisce
in modo collettivo , attraverso le interazioni sociali e contesto condiviso , motivo per cui ,
l’etica si costruisce all’interno di un contesto sociale e il dovere morale , non si tratta di un
impegno individuale , bensì un impegno che si ritrova in una relazione etica tra gli individui ,
dentro una comunità etica . Cohen per spiegare al meglio la sua visione , paragona
l’individuo con la psicologia , che secondo le sue fondamenta , l’Io è una direzione verso il Tu
, concetto che nelle volontà pura non esiste , perché non c’è Io senza Tu. Parla di
realizzazione dell’uomo come sua totalità : umanità e questa realizzazione della moralità non
può passare d’altro oltre che allo Stato che è ineliminabile e insostituibile per i popoli e
costituisce il compito dell’autocoscienza : rinunciando ad ogni forma di amore di sé egoistico
e solo il diritto rende possibile.
Un nota bene fondamentale : NON bisogna perdere di vista che Cohen , nonostante
l’influenza e l'ispirazione hegeliana , è ancorato al pensiero di Kant con il Sollen. La relazione
intima tra stato e individuo rimane il tema centrale , ma il riferimento a kant è fondamentale
( concetto di autonomia della volontà di Kant : l’individuo agisce secondo doveri morali
universali che derivano dalla ragion pura . Il concetto di sollen è fondamentale , per Kant
l’etica si centralizza su ciò che DOBBIAMO fare ) Cohen , pur ispirato ad Hegel , resta
saldamente ancorato al Sollen kantiano in cui l'autonomia morale si fonda sul rispetto delle
leggi razionali e universali, non sulla semplice adesione a leggi esterne o sociali. Inoltre , la
moralità , per Cohen è anche ancorata alla ragione puramente teoretica (cio che è che orienta
l’individuo a fare ciò che è giusto ) , che non dipende da circostanze pratiche , ma è un
qualcosa di sempre universale , come percepisce Kant. Dovere etico assoluto e universale che
trascende (andare oltre ) la realtà contingente(al variabile) : principi morali assoluti e
necessari che sono validi in ogni contesto e per ogni persona .
Nel quadro appena visto , è evidente l’adesione socialista di Cohen , meglio dire , il concetto
fondamentale dell’etica è la persona che va oltre al concetto di “cosa” : l’uomo ha dignità ,
non valore , il lavoratore non può essere ridotto come merce ( ed è questo il vero problema
grave della politica moderna ) perché la concezione materialistica del tempo fa fraintendere il
vero significato del socialismo , che invece rimane giusto se fondato sull’idealismo dell’etica :
realizzazione dell’etica .
Vorlander
PREMESSE
1) Kant e il socialismo
Kant non è un vero e proprio socialista , non ha un rapporto diretto con il socialismo , ma
alcune sue idee hanno avuto influenza sul pensiero socialista e sulle teorie politiche che si
sono sviluppate successivamente. Il pensiero di Kant ha contribuito a formare le basi
teoriche su cui si è sviluppato il socialismo moderno , con la sua visione sulla libertà ,
uguaglianza e giustizia. L’imperativo categorico di Kant stabilisce che le persone devono
agire in modo tale da rispettare la dignità e la libertà degli altri. Questa visione dei diritti
individuali e della dignità umana ha avuto una grande influenza sul pensiero socialista e
politico , il socialismo , poneva l'accento sull’uguaglianza sociale e sul rispetto della dignità di
tutti gli individui. Kant mostrava forte opposizione nei riguardi di disuguaglianze
ingiustificate come quelle poste dalla monarchia e sistemi feudali, perché la sua concezione
di governo rispetta la libertà e l’autonomia e questo venne ripreso dalle teorie politiche
moderne che si oppongono alle strutture oppressive e molti pensatori socialisti includono
una visione di giustizia sociale. Kant idealizza una comunità basata sul rispetto reciproco
(pace perpetua) Questo concetto di fraternità universale è stato un punto di riferimento
per molte ideologie socialiste e marxiste che cercavano di superare le disuguaglianze e le
divisioni tra le nazioni, promuovendo una visione globale di uguaglianza e solidarietà. Il
rispetto di cui parla Kant lo rigetta anche in ambito economico e lavorativo , dove si affronta
la disuguaglianza sociale ed economica.
2) Marx e il suo ruolo nella tradizione socialista
Il socialismo marxista fondato da Marx rappresenta la forma più influente del socialismo ed
è la base teorica del comunismo che Marx stesso definisce come la fase finale del socialismo .
Analizza la storia come un sorta di “lotta di classe” : la società era divisa in classi , oppresse e
oppressori , come lavoratori e capitalisti , dove secondo Marx, il capitalismo è destinato a
crollare e sostituito da una società socialista. Marx nella sua teoria comprende la storia e la
società come il risultato di conflitti materiali ed è proprio la contraddizione economica che
darà spinta ad un cambiamento storico. Egli sostiene che la storia è il risultato di forze
materiali e non di ideali astratti e alcune sue trasformazioni (come dal feudalesimo al
capitalismo che per Marx è solo una fase transitoria ) sono frutto del modo di produzione :
modo in cui la società produce e distribuisce i beni, ed è rappresentata dalla lotta fra classi
sociali opposte dove Marx vede come il proletariato (lavoratori) avrebbe rovesciato la
borghesia e avrebbe creato una società senza classi (dittatura del proletariato) Marx
sottolinea anche il concetto di plusvalore e sfruttamento , dove i capitalisti sfruttarono i
lavoratori attraverso questo concetto , dove il profitto deriva dallo sfruttamento del lavoro.
Un’altra caratteristica della società socialista secondo Marx è l’abolizione della proprietà
privata dei mezzi di produzione , Marx sosteneva che solo in questo modo sarebbe possibile
eliminare le disuguaglianze sociali ed economiche e creare una società giusta basata sulla
solidarietà e sulla cooperazione.
Cosa è successo all'inizio del 900 ?
l dibattito sul rapporto tra Kant e Marx ruotava intorno alla questione di come conciliare la
filosofia critica di Kant, che mette in evidenza la centralità della razionalità e della
libertà morale individuale, con la critica materialista di Marx al capitalismo e la sua
visione della lotta di classe come motore della storia. Sebbene Kant e Marx si
occupassero entrambi di libertà e autonomia, i loro approcci erano fonda